- fla5
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- 25/06/2017
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Il 21 giugno scorso è stato presentato lo studio di fattibilità per la candidatura di Innsbruck alle Olimpiadi invernali del 2026.
Il governatore del Tirolo Günther Platter ha affermato che “Lo studio ha una solida base per le decisioni prese” mentre il presidente del comitato olimpico austriaco, Karl Stoss, è convinto che “Il Cio ha bisogno di noi più di quanto noi del Cio”, poiché i segnali che ha ricevuto finora sono per un ritorno dei giochi in Europa.
Il preventivo di spesa ammonta a 1,175 miliardi di euro, una cifra incredibilmente bassa se si pensa che in occasione di Sochi 2014 si arrivò a 51 miliardi di dollari. Merito del 77% delle strutture già presenti (realizzate perlopiù in occasione dell’edizioni del 1964 e 1976) che facilitano il compito degli organizzatori, inoltre per evitare inutili cattedrali nel deserto non ci sarà nessun nuovo impianto permanente ma solo realizzazioni temporanee e le competizioni saranno diffuse sul territorio. I fondi arriverebbero in grossa parte dal CIO (525 milioni) mentre il resto della somma sarebbe coperta dall’Olimpiade stessa tramite sponsor nazionali, biglietti, licenze, merchandising e altro; secondo gli organizzatori il progetto sarebbe realizzato a costo zero per i contribuenti (calcoli al netto dell’inflazione).
Fissata anche la data della consultazione popolare tramite referendum che coinciderà con le elezioni politiche il 15 ottobre 2017.
Gli eventi passati
Durante la presentazione sono stati ricordati anche i diversi eventi di livello mondiale svolti con successo in Austria e che sarebbero una garanzia per l’organizzazione dei giochi stessi come per i Giochi Olimpici della Gioventù a Innsbruck del 2012.
Seelfeld vista dalle piste da sci
Mentre il ministro per lo sport Andreas Leitner ha ricordato il successo dei mondiali di Sci Alpino di Schladming del 2013 (una delle edizioni più seguite di sempre) e la Coppa del Mondo di Biathlon a Hochfilzen 2017, senza dimenticare gli imminenti mondiali di Sci Nordico di Seefeld del 2019.
Tra i siti di gara spunta Bolzano
La prima piccola rivoluzione arriva dal concetto di villaggio olimpico che sarebbe assente in favore di una distribuzione degli atleti su tutto il territorio tirolese, in particolare i 4.500 atleti e funzionari potrebbero essere distribuiti tra Innsbruck (46%), Seefeld (13%), St. Anton (11%), Hochfilzen (8%), Inzell (6%) e altri siti esterni (16%).
Per le varie competizioni sono state presentate le prime ipotesi che vedrebbero i seguenti siti:
- Tivoli Stadion Tirol - sede delle cerimonie di apertura e chiusura
- Olympiahalle - Pattinaggio di figura, Short track, Finali di hockey su ghiaccio
- Tiroler Wasserkraft Arena - Curling
- Olympiaworld – Big Air
- Bergiselschanze - Salto con gli sci (salto lungo), Combinata nordica (salto con gli sci lungo)
- Olympia Eiskanal Innsbruck/Igls - Bob, Skeleton, Slittino
- Snow Park Kühtai - Snowboard (tutte le discipline eccetto il Big Air), Sci Freestyle (tutte le discipline)
- St. Anton am Arlberg – Sci Alpino (tutte le discipline)
- Biathlonzentrum Hochfilzen – Biathlon
- Nordic Arena Seefeld – Sci di Fondo, Salto con gli sci (salto normale), Combinata Nordica (tutte le discipline eccetto il salto con gli sci lungo)
- Eishockey Halle 1 – (non annunciato, struttura esistente)
- Eishockey Halle 2 – (non annunciato, struttura esistente)
- Inzell (D) – Pattinaggio di velocità
Per quanto riguarda le varie fasi di qualificazioni dell’Hockey sono state proposte Vienna, Bolzano, Monaco di Baviera e Salisburgo.
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articolo scritto da fla5 per SkiForum