Il monte Pelmo è una tra le montagne dolomitiche meno addomesticate. Sulla sua cima non arrivano facili sentieri, funivie o vie farrate e grazie a questo è possibile dopo una faticosa salita godersela pienamente.
La via normale al Pelmo parte dal Rifugio Venezia. Il sentiero inizialmente corre tra mughi e con ripidi tornanti porta alla base rocciosa (2144 m circa) da cui parte la prima parte dell'itinerario, la famosa Cengia di Ball.
Per alcuni facili gradini si giunge ad una bella cengia che con una traversata pianeggiante di circa 900 m porta verso Sud penetrando l'unico punto "debole" del massiccio. La cengia è molto esposta e presenta alcuni passaggi in cui non è possibile sbagliare! I passi più famosi sono in corrispondenza di due canaloni: il Passo dello Stemma e il Passo del Gatto. Questi passaggi sono dotati di chiodi e a volte di corde per facilitarne il passaggio. Tecnicamente non sono necessarie grandi abilità, ma "psicologicamente" sono dei passaggi da non sottovalutare. Se ci sono componenti nella comitiva poco abituati all'alta montagna e ai sentieri esposti è meglio assicurarli.
Si raggiunge il grande canalone che sale tra i "due poggioli" del "Caregòn del Padreterno" e con una faticosa e impegnativa traccia su detriti e ghiaia si sale fino ai piedi di una parete che da lontano sembra invalicabile.
Il sentiero si sposta verso sinistra e per roccette penetra attraverso i punti migliori della fascia rocciosa fino a sbucare nel Vant un grande nevaio sotto la cima.
Ci si sposta verso Ovest risalendo nevai, gradoni e roccette fino alla cresta da cui si apre il primo panorama "abissale" verso nord-ovest.
La traccia prosegue infine alquanto aerea verso destra fino alla croce di vetta a quota 3168 m slm. Il panorama è senzazionale così come la soddisfazione di aver conquistato una "autentica" montagna delle Dolomiti. Si possono ammirare il Civetta, Moiazza, Marmolada, Sella, Tofane, Croda Rossa, Cristallo, Sorapis, Antelao, Bosconero e Schiara.
La discesa avviene per la via di salita. La cengia di Ball si deve necessariamente percorrere al contrario: si presenteranno difficoltà differenti rispetto all'andata, anche queste assolutamente da non sottovalutare. Alla fine della cengia è necessario fare attenzione mentre si scendono le roccette: ci sono tratti sporchi di ghiaino.
Gita di grandissima soddisfazione che permette di conquistare una delle poche montagne ancora "al naturale" delle Dolomiti.
Dati tecnici
DATI TECNICI | |
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Nome itinerario | Monte Pelmo per via normale (Cengia di Ball) |
Visto | 14840 volte, ultima 1/5/25 |
Recensione proposta il | 6/8/12 |
Dislivello | 1200 |
Giudizio | Voto medio (1 voti): 10Vota (solo per utenti registrati e loggati). |
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