Le Pale di San Martino sono uno dei gruppi dolomitici più selvaggi, estesi e affascinanti. Uno dei modi migliori per "visitarlo" è attraversandolo (quasi) completamente da Ovest salendo da San Martino di Castrozza verso Est scendendo a Col dei Pra (Valle di San Lucano, zona dell'Agordino), o viceversa.
La traversata è molto lunga e faticosa nonostante si possa facilitare l'escursione grazie agli impianti di risalita di San Martino di Castrozza che consentono di evitare i primi 1100 m circa di dislivello in salita. Dalla stazione di monte della funivia Rosetta si prende il comodo e facile sentiero per il Rifugio Pedrotti alla Rosetta. Dopo una sosta (si può anche pranzare) si prosegue seguendo il segnavia 707 che per un continuo susseguirsi di sali-scendi porta all'estremità orientale del grande Altipiano delle Pale di San Martino. L'ambiente è maestoso, lunare, arido, la vegetazione è quasi completamente assente: sembra di essere in un deserto e non a caso si cammina sul "Deserto dei Tartari" l'ambiente descritto da Dino Buzzati nel suo famoso libro.
La discesa, se si fa la traversata da Ovest verso Est, è la parte sicuramente più faticosa, lunga e difficile dell'escursione. Dalla Forcella del Miel con il sentiero 766 si scende attraverso la "Tromba (o Tomba) del Miel" fino a Col dei Pra. Il sentiero non è sempre facile e sopprattutto nella parte alta (Vallon del Miel) è molto scivoloso. Il magnifico panorama che si gode per tutta la discesa sul Monte Agner, le Pale di San Lucano e il Vallone d'Angheraz ripagano di tutti gli sforzi. Il dislivello della discesa è di circa 1800 m, non sorprendetevi se alla fine del giro avrete un po' di male alle ginocchia.
Dati tecnici
DATI TECNICI | |
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Nome itinerario | Traversata Pale: da San Martino di C. verso Col dei Pra |
Visto | 6371 volte, ultima 1/5/25 |
Recensione proposta il | 11/8/16 |
Dislivello | 1800 |
Giudizio | Voto medio (1 voti): 7Vota (solo per utenti registrati e loggati). |
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