Bisogna anche contestualizzare i fatti. Fino a Napoleone il Trentino, come l'Alto Adige, erano principati vescovili vassalli degli Asburgo, ma pur sempre autonomi. Dopo il congresso di Vienna il trentino e molti altri territori, come gli ex possedimenti veneziani e ragusani, passarono di punto in bianco all'Austria. Mentre in Lombardia ed in Veneto venne creato il regno Lombardo veneto, che, benchè soggetto agli asburgo era abbastanza autonomo almeno come leggi interne lingua di funzionamento, il resto dei possedimenti come il Trentino, la Venezia Giulia, l'Istria costiera e la Dalmazia, che allora erano tutte a maggioranza italiofona, passarono direttamente sotto dominio austriaco.
In quasto contesto le rivolte, l'irredentiso, nonchè 3 guerre d'indipendenza ( tra cui 2 perse ) fecero si che l'Austria cerco di sopprimere e germanizzare, nel caso trentino, o slavizzare, nel caso istriano giuliano dalmata, i territori.
Nel corso dell'800 in pratica i trentini, gli istriani ed i giuliano dalmati hanno subito niente di meno di quello che i sudtirolesi hanno subito durante il ventennio. In trentino in maniera più blanda e ben contrastata dalla popolazione ( vedi monumento di Dante, simbolo del desiderio della popolazione di essere e restare culturalmente italica, anche se fedele suddita asburgica ). ma in nel caso giuliano dalmata invece perfettamente riuscita, tanto è vero che allo scoppio della prima guerra in quasi tutta la dalmazia e buona parte dell'istria l'elemento italiaco era diventato minoranza.
Inoltre, causa fortificazione militare, buona parte del territorio trentino venne militarizzato dagli austriaci, e vennero portati funzionari austriacanti, che per quanto efficienti, trattavano i trentini come i Bantù.
L'irredentismo trentino di pochi, a dire il vero, fu una naturale conseguenza a queste politiche di assimilazione forzata ed espropriazione di larghe fette di territorio per fini militari. quello istraiano dalmata invece fu contro la slavizazione forzata.
Riguardo a quelli del BAS, dopo aver fatto la leva in Italia ( erano quasi tutti nati prima del '20, per cui hanno per forza fatto la leva in Italia ) , dopo aver optato per il Reich, aver servito nella Wermach, a servizio di uno stato in guerra con l'Italia ( dal '43 in poi ), la cosa assurda è che sia stato loro permesso di rioptare per l'italia. Anzi, la minoranza germanica, intendo gli optanti, è stata trattata, rispetto agli altri paesi ( vedi Cecoslovacchia, polonia, Iugoslavia, Romania, Ungheria, e Russia, ma pure le civilissime Norvegia, Paesi Bassi e Francia ) con un trattamento di superfavore. chiaro che se fai rientrare elementi del genere, poi qualcosa lo fanno.
Che poi l'Austria gli accogliesse a braccia aperte... se l'Italia fossero gli Usa avremmo dovuto invaderli, come hanno fatto per l'Afganistan. E' pur sempre una guerra al terrorismo. Accogliere e proteggere terroristi, di qualunque estrazione essi siano, è secondo me come un atto di guerra.