Carissimo Bontadino, anche se non ci conosciamo personalmente e sono uno degli ultimi arrivati nel forum, siamo più o meno coetanei e quindi mi permetto di intromettermi nella discussione e di darti anche il mio parere
Come hanno già fatto tutti gli altri colleghi, non posso che suggerirti anch'io di andare dal tuo medico di base, spiegargli/le che ti è successo e saprà sicuramente prescriverti i primi esami da fare (presumo quelli del sangue, per verificare alcuni parametri metabolici), passando poi - se necessario - a quelli più specialistici.
Il nostro organismo è una macchina estremamente complessa che, per svolgere un lavoro relativamente semplice (bruciare zuccheri o grassi con l'ossigeno e smaltirne i prodotti di reazione, in modo da generare l'energia che permetta alle fibre muscolari di contrarsi e decontrarsi), coinvolge numerosi organi centrali. Solo per citarne alcuni, il fegato e il pancreas per secernere gli enzimi digestivi nell'intestino, lo stesso fegato per smobilizzare le riserve di zuccheri e di grassi e per smaltire buona parte dei sottoprodotti, di nuovo il pancreas per controllare il livello degli zuccheri nel sangue, i polmoni per ricevere l'ossigeno e smaltire la CO2, ...
E, di fronte alla complessità del lavoro svolto dagli altri organi, il cuore è in fondo solo una "semplice" pompa muscolare che fa girare il sangue nell'apparato circolatorio e che cerca di adattare il proprio ritmo al fabbisogno momentaneo dell'organismo.
Probabilmente ti sono mancati gli zuccheri o l'ossigeno (il che non sarebbe così strano, essendoti catapultato in 2-3 h dalla pianura sino agli almeno 3500 m della Testa Grigia) e il cuore ha semplicemente accelerato per ovviare a tale mancanza. Se poi una parte del flusso era dirottato verso l'apparato digerente perchè la digestione era ancora in corso, tutto il sistema potrebbe essere andato in sovraccarico e avere sofferto ancora di più. Lo stato di confusione mentale potrebbe essere stato causato dal limitato afflusso di zuccheri al cervello, che non è in grado di consumare altro tipo di "benzina". Magari il bruciore ai polmoni è stato determinato da un sovraccarico degli alveoli, che cercavano disperatamente di assorbire più O2 di quanta l'atmosfera rarefatta (e lo stato di efficienza del tuo metabolismo) ne mettesse a disposizione, venendo irritati dall'aria fredda.
A voler essere ottimista, hai semplicemente sofferto di mal di montagna e saresti dovuto scendere il più possibile di quota (a Zermatt paese), stare lì un po' e poi risalire verso il valico solo dopo che ti fossi sentito meglio. Se può consolarti, anch'io (che ho più meno la tua età, come scrivevo all'inizio) mi sono sentito un po' intonito nelle prime 1,5-2 ore di sci dopo la discesa dalla Testa Grigia verso Zermatt, ho sciato un poco a "bassa" quota (tra Blauherd e Patrullarve) e poi ho completato il resto della giornata senza più alcun sintomo e brillante come mi sarei aspettato. Riflettendoci a posteriori, ero salito di quota molto più rapidamente delle altre volte, perchè a Cervinia avevo preso la funivia (anzichè la cabinovia, che sale alla metà della velocità ascensionale) e la cabinovia successiva era salita a piena velocità (e non a passo di lumaca come al solito, non essendoci stranamente vento).
Magari hanno ragione i colleghi (e il tuo medico sarà il primo/a a prescriverti tutti gli accertamenti cardiaci necessari, se avrà dubbi al riguardo), ma io scommetterei più il mio cent su qualche debolezza di fondo del tuo metabolismo, che è stato messo alla frusta ancora di più dalle condizioni particolari (tue e/o ambientali) di quella giornata.
Se ci pensi, alla ns. età il grado di fitness scende abbastanza in fretta (se si resta inerti per qualche mese), ma poi bastano comunque 3-4 sedute di allenamento (o sciate), per passare dalla condizione pietosa di inizio stagione a uno stato di forma accettabile. E non è che, nei 3 mesi di inerzia o dopo i 3-4 allenamenti, il cuore (o qualunque altro muscolo), dimezzi o raddoppi il proprio volume. Più semplicemente, si disattivano o riattivano a livello cellulare (ad es. nei mitocondri) una serie di meccanismi metabolici che permettono di bruciare in modo efficiente gli zuccheri o i grassi, a flusso di ossigeno più o meno invariato. Basta insomma molto poco per sentirsi un'ameba o un leone
Per questo, se anche il mal di montagna non fosse stata la causa principale del tuo malessere, ritengo più probabile che tu debba semplicemente rimediare a un po' di disallenamento o a una qualche disfunzione metabolica. Se gli altri organi non fanno a puntino il loro dovere, il cuore non può raddoppiare all'istante il suo volume e può solo raddoppiare la sua frequenza di pulsazione, senza necessariamente riuscire a ovviare al problema
D'altra parte, hai 40 anni e mediamente si perde il 10% di prestazionalità atletica per ogni ogni decade d'età. Non puoi più essere brillante come un ragazzino di 20 anni ma, da come hai descritto il tuo stile di vita (privo di vizi particolari), non puoi neppure essere davvero quello che ti sei sentito quel giorno su a 3000 e passa metri
Sperando di averti dato uno spiraglio di ottimismo, ti auguro di rimontare quanto prima sulla Bontadini