Deforma sì, deforma no, deforma l’esterno

A me pare che in tutte le foto postate, di atleti e non, il centro dell’esterno carico (il centro della sua lamina interna/BTE, a metà dello scarpone) sia a contatto con la neve, ergo che lo sci sia alla massima deformazione (o reverse camber) per l’inclinazione a cui si trova. Può essere che per una asperità lo sci perda temporaneamente contatto con la neve e quindi si appiattisca, ma non appena si atterra si deforma di nuovo.
Lo sci interno invece effettivamente può non essere in reverse camber per il fatto che è molto scarico rispetto all’esterno.
 
secondo me in quella foto stava per iniziare la deformazione, cioè stava per darci dentro per chiudere sul palo, quindi si inclina aspetta il momento giusto e spinge, finendo la curva nel momento dell'impatto.
Questo fa capire quanto l'inclinazione dello sci non c'entri nulla con la deformazione, infatti molte volte anche in GS ci si inclina, ma si aspetta il momento giusto per dar tutto e deformare , una volta vista la finestra del palo.

ergo a parità di inclinazione non deformo come Marcellino!
 

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Ovviamente concedo che l’inclinazione è dinamica e cambia sempre nel corso della curva, e anche la distribuzione del peso incide sulla deformazione (arretramento = punta meno deformata), ma per favore no, giampa, scrivere che l’inclinazione non incide sulla deformazione è veramente sbagliatissimo
 
Ovviamente concedo che l’inclinazione è dinamica e cambia sempre nel corso della curva, e anche la distribuzione del peso incide sulla deformazione (arretramento = punta meno deformata), ma per favore no, giampa, scrivere che l’inclinazione non incide sulla deformazione è veramente sbagliatissimo

prendi uno sci da gigante, buttati verso l'interno della curva e vedi che succede ..... se non deformi non giri , e non deformi solo perchè stai inclinando lo sci , quindi dipende più dalla forza che ci applichi che dall'inclinazione che gli dai. (e non tutti sono in grado di farlo), quindi c'è qualcosa che non quadra ..

sto cercando di ragionare a mente sulle mie sensazioni ed esperienze senza pensare a troppi calcoli di fisica e matematica
 
Il carico è dato per scontato. Ma bastano 10 kg, anche meno, per far toccare tutta la lamina

E’ questo il problema , un conto è far toccare la lamina , è un altro deformare lo sci oltre per chiudere le curve !
La cosa che cambia è che Marcello con un 27 mt ci fa le curve a 22 Mt , io forse a 28, ma non perché inclina , ma perché spinge come un dannato

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Infatti in gigante quando c’è una porta molto angolata , quello che fai è buttarti sullesterbo come un pazzo per far girare lo sci, non ti butti dentro per inclinarti , altrimenti ti sdrai
 
Indubbiamente una delle cose più ***** da scrivere e presumibilmente da fare è “deformare l’esterno”: nell’espressione c’è tutto il dinamismo, il dominio della tecnica e dell’attrezzo, la volontà che si trasforma in potenza, lo Sturm und Drang, lo spezzare le reni allo sci. Solo i migliori deformano l’esterno, e come lo deforma Marcel Hirscher non lo deforma nessuno.

Ma quanto lo deforma quest’esterno Marcel Hirscher? Facciamo un esempio: se io Nitrato e Marcel Hirscher sciamo con gli stessi sci – un racecarve qualunque – ed entrambi facciamo una curva carvata inclinandoci di 20 gradi, e io essendo Nitrato, argento avanzato scarso, finisco un pelo sull’interno mentre lui essendo lui sta bello solido sull’esterno, la sua deformazione dell’esterno è… perfettamente identica alla mia. Beccati questo, Marcel!

Teoria valida solo se analizzi la situazione statica, cioè a parità di inclinazione in un determinato punto, con un vincolo ben definito, lo sci ha la massima flessione quando raggiunge l'arco teorico dato dalla differenza tra spatola/coda e centro (il famoso raggio dello sci). Il problema è che la curva è per caratteristica estremamente dinamica e la neve non è un vincolo fisso. Quindi purtroppo la teoria applicata alla sciata non regge.
Hirscher a parità di inclinazione creerà un vincolo più forte, applicherà quindi una pressione maggiore che sarà in grado di andare a modificare più in profondità il manto nevoso...e quindi deformerà di più l'attrezzo e sarà in grado di mantenere la massima deformazione per un tempo maggiore
 
Ma la neve compatta non si deforma, neanche se ti chiami Hirscher, è praticamente incomprimibile. Quella morbida/fradicia sì, e infatti ci fa girare di più perché fa affondare di più il centro, ma il duro o il ghiacciato no.
 
Ma la neve compatta non si deforma, neanche se ti chiami Hirscher, è praticamente incomprimibile. Quella morbida/fradicia sì, e infatti ci fa girare di più perché fa affondare di più il centro, ma il duro o il ghiacciato no.

Se non si deforma perché restano i segni degli spigoli? E perché anche sul barrato dopo pochi passaggi un tracciato si segna? Già il fatto che la lamina incide e crea vincolo implica una deformazione del manto. Poi cambia sicuramente il grado di deformazione in base alla compattezza. Più la neve è difficile da deformare più quelli bravi e forti fanno la differenza, perché punta e coda subiranno di meno la deformazione del manto, mentre il centro dello sci dove si applica forza maggiore inciderà di più.
 
Ragazzi, di tutti i mille aspetti della sciata, alcuni si stanno accanendo con l'unico che dipende solo marginalmente da quanto si spinge sull'esterno (basta che ci siano pochi kg su uno sci per deformarlo fino a fargli toccare la neve per tutta la lunghezza, digliene Nitrato! HIHIHI)

Appena ho un po' di tempo per scrivere dirò anche la mia :HIP

Sarei curioso di sentire anche Wellness che poi non ha più scritto :D
 
Se non si deforma perché restano i segni degli spigoli? E perché anche sul barrato dopo pochi passaggi un tracciato si segna? Già il fatto che la lamina incide e crea vincolo implica una deformazione del manto. Poi cambia sicuramente il grado di deformazione in base alla compattezza. Più la neve è difficile da deformare più quelli bravi e forti fanno la differenza, perché punta e coda subiranno di meno la deformazione del manto, mentre il centro dello sci dove si applica forza maggiore inciderà di più.

I segni si formano per la pressione applicata di taglio dallo sci, carico del nostro peso e deformato perché in camber inverso, sul terreno, che è molto alta perché la superficie di contatto è piccolissima (la lamina affilata). Quel che dico è che secondo me cercare di far affondare il centro nella neve dura spingendoci sopra non è una via realistica di deformare lo sci.
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Giustissimo invece dare importanza al vincolo ottimale di spatola e coda per permettere che il centro giunga a contatto con la neve mentre le estremità fanno da supporto.
 
E lo sci in questione subirebbe le medesime sollecitazioni se la freccia rossa esercitasse ad una spanna dalla spatola o una spanna dalla coda? :D



Ciao:PPINK
 
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