Lidsandel
Birrafondaio
avevo promesso di non intervenire e invece eccomi di nuovo qua.
Credo che ci siamo entrambi confusi. In alcuni post sopra parlavamo di Napoleone I e tu mi parli poi di Magenta che è una battaglia di Napoleone III, attenzione quindi credo che tu abbia preso una svista. Comunque rimanendo sul tema di Magenta.
L'esercito alleato era composto da 120.000 Francesi e 60.000 Sardo-Piemontesi, bisogna notare che su 120.000 Francesi solo un 20 % era davvero Francese, infatti la maggior parte dei soldati di Napoleone III° erano Algerini e Tunisini, erano soldati appartenenti per lo più ai Reggimenti Zuavi, mancavano nettamente di disciplina, si davano al saccheggio più sfrenato sulle case dei civili che incontravano , essi parlavano molto poco Francese e molto Arabo, il popolo Lombardo si vide invaso da un orda di sciacalli vestiti in modo stravagante e che parlava una lingua a dir poco particolare, molti erano gli omicidi perpetrati per le requisizioni forzate da questi soldati di ventura , molti furono anche le violenze su donne e bambini , questi soldati , se così si possono definire , entravano impunemente nelle case e rubavano qualsiasi oggetto di valore, molte Chiese furono violate , saccheggiate e date alle fiamme, e ne Mac Mahon ne tanto meno Napoleone III° fecero molto per trattenere l'indisciplinata truppa. Pertanto non credere che gli zuavi c'è l'avessero con gli austriaci per qualche oscuro motivo. Non è un opinione.
Vedo che anche tu sei vittima della letteratura da botteghino di propaganda risorgimentale. I fatti sono un po' diversi. Questo l'ho copiato da un noto scrittore italiano: "...sia in Piemonte, e sia in misura addirittura maggiore in Lombardia, la gente si chiudeva dentro casa gettando addirittura la mobilia dalle finestre sui soldati Franco-Piemontesi che spesso rispondevano a suon di fucilate.Nella Milano invasa dagli alleati l'accoglienza fu fredda , molti erano quelli fuggiti dalla città, molti altri quelli barricati in casa, e pochissimi quelli che accoglievano festosi gli invasori.Nelle prime province Lombarde occupate dagli alleati si cominciò a tassare il popolo con dazi esorbitanti, con il governo Asburgico il popolo Lombardo pagava 11 Lire di tasse, con quello Sabaudo arrivarono a 33 Lire, il mal contento dilagava ovunque nelle zone occupate e le sommosse non si fecero attendere , anche se esse furono letteralmente soffocate sul nascere con fucilazioni sommarie, molti contadini fuggirono dalle zone occupate verso l'esercito austriaco per arruolarsi e combattere l'orda nemica."
Le cinque giornate rimangono un fatto, ma i dati chiari dicono che era una parte non rilevante della popolazione. Molti rimasero in casa (i cosidetti eroi della sesta giornata) e molti altri si allontanarono. Molti degli insorti erano in realtà piemontesi mandati a istigare la rivolta. Milano Radetzky (boemo, ne ungaro, ne austriaco) era chiamato "Papà Radetzky", per la sua bonarietà e generosità. Quando lui si accorse che Milano poteva essere facilmente presa ma con un massacro di popolazione preferì ritirarsi e disse "se i figliuoli non ci vogliono andiamocene". Altro dato interessante. Il povero e manipolato Verdi (daccordo con l'unità ma non così) ha dedicato molte delle sue opere agli asburgo (fra i quali anche il "Va pensiero"), ma ciò pochi o nessuno lo sa, ciò che conta è che fu usato per gli scopi della propaganda sabauda.
Potrei dire altri aneddoti ma suonerebbero di complottismo massonico pertanto me li tengo per me.
Infine permettimi di chiederti che c'entra il regno lombardo-veneto con il topic?
il tuo chiarimento sulla frase "sorrideva a Napoleone" cambia il senso del mio intervento. L'avevo interpretato come una poco considerazione della potenza militare opposta. per quanto riguarda al fatto di casa giacobbe, purtroppo wikipedia non dice tutto e non elenca i particolari di quella carneficina per mano dei zuavi all'arma bianca, che neppure io conoscevo fino a che non ci sono andato a visitare e partecipare alla rievocazione storica della battaglia. per farla corta, dopo l'uccisione del loro comandande Espinasse, i zuavi assaltarono il comando asburgico all'arma bianca sterminando in un crudele lago di sangue tutti i kaiserjeger che trovarono, il motivo non era solo la vendetta, ma una ritorsione per il comportamento arrogante in certe situazioni che tutt'ora sono in discussione storica, ma a parer personale se questi zuavi fecero questa carneficina qualcosa la scateno e la carico di violenza gratuita. ti volevo fare una domanda, ma se tutte queste popolazioni stavano così bene sotto gli asburgici, perchè ci furono tutte queste rivolte al loro dominio imperiale e causò l'inizio di guerre globali?!
Credo che ci siamo entrambi confusi. In alcuni post sopra parlavamo di Napoleone I e tu mi parli poi di Magenta che è una battaglia di Napoleone III, attenzione quindi credo che tu abbia preso una svista. Comunque rimanendo sul tema di Magenta.
L'esercito alleato era composto da 120.000 Francesi e 60.000 Sardo-Piemontesi, bisogna notare che su 120.000 Francesi solo un 20 % era davvero Francese, infatti la maggior parte dei soldati di Napoleone III° erano Algerini e Tunisini, erano soldati appartenenti per lo più ai Reggimenti Zuavi, mancavano nettamente di disciplina, si davano al saccheggio più sfrenato sulle case dei civili che incontravano , essi parlavano molto poco Francese e molto Arabo, il popolo Lombardo si vide invaso da un orda di sciacalli vestiti in modo stravagante e che parlava una lingua a dir poco particolare, molti erano gli omicidi perpetrati per le requisizioni forzate da questi soldati di ventura , molti furono anche le violenze su donne e bambini , questi soldati , se così si possono definire , entravano impunemente nelle case e rubavano qualsiasi oggetto di valore, molte Chiese furono violate , saccheggiate e date alle fiamme, e ne Mac Mahon ne tanto meno Napoleone III° fecero molto per trattenere l'indisciplinata truppa. Pertanto non credere che gli zuavi c'è l'avessero con gli austriaci per qualche oscuro motivo. Non è un opinione.
La situazione del Lombardo Veneto non era così gradevole. Innanzitutto la Lombardia, insieme alla Boemia, erano le regioni più ricche ed industrializzate dell'impero. E come tali stragravate di tasse. Il Veneto invece veniva da un suo "impero" millenario, ceduto e spolpato prima da Napoleone e poi dagli Austriaci. Inoltre entrambe queste regioni avevano sempre goduto di autonomia e la classe dirigente, medio e bassa, era locale.
Con gli austriaci tutto cambia. Il Veneto viene quasi militarizzato. Le istituzioni della repubblica abolite, le colonie separate e slavizzate, e le tasse portate alle stelle. Il tutto in un continuo stato di occupazione militare. In Lombardia, colonie a parte, stessa cosa.
I funzionari medi diventano austriavi o ungheresi. Il rapporto con la popolazione è simile a quello che gli americani hanno con gli afgani...
Vedo che anche tu sei vittima della letteratura da botteghino di propaganda risorgimentale. I fatti sono un po' diversi. Questo l'ho copiato da un noto scrittore italiano: "...sia in Piemonte, e sia in misura addirittura maggiore in Lombardia, la gente si chiudeva dentro casa gettando addirittura la mobilia dalle finestre sui soldati Franco-Piemontesi che spesso rispondevano a suon di fucilate.Nella Milano invasa dagli alleati l'accoglienza fu fredda , molti erano quelli fuggiti dalla città, molti altri quelli barricati in casa, e pochissimi quelli che accoglievano festosi gli invasori.Nelle prime province Lombarde occupate dagli alleati si cominciò a tassare il popolo con dazi esorbitanti, con il governo Asburgico il popolo Lombardo pagava 11 Lire di tasse, con quello Sabaudo arrivarono a 33 Lire, il mal contento dilagava ovunque nelle zone occupate e le sommosse non si fecero attendere , anche se esse furono letteralmente soffocate sul nascere con fucilazioni sommarie, molti contadini fuggirono dalle zone occupate verso l'esercito austriaco per arruolarsi e combattere l'orda nemica."
Le cinque giornate rimangono un fatto, ma i dati chiari dicono che era una parte non rilevante della popolazione. Molti rimasero in casa (i cosidetti eroi della sesta giornata) e molti altri si allontanarono. Molti degli insorti erano in realtà piemontesi mandati a istigare la rivolta. Milano Radetzky (boemo, ne ungaro, ne austriaco) era chiamato "Papà Radetzky", per la sua bonarietà e generosità. Quando lui si accorse che Milano poteva essere facilmente presa ma con un massacro di popolazione preferì ritirarsi e disse "se i figliuoli non ci vogliono andiamocene". Altro dato interessante. Il povero e manipolato Verdi (daccordo con l'unità ma non così) ha dedicato molte delle sue opere agli asburgo (fra i quali anche il "Va pensiero"), ma ciò pochi o nessuno lo sa, ciò che conta è che fu usato per gli scopi della propaganda sabauda.
Potrei dire altri aneddoti ma suonerebbero di complottismo massonico pertanto me li tengo per me.
Infine permettimi di chiederti che c'entra il regno lombardo-veneto con il topic?