Vivere in valle...

Non condivido per nulla il discorso sull'orario.

Quelle che indichi sono ore di lezione FRONTALI, che dovrebbero essere 18 se non erro.
Peraltro, ti inviterei a provare a fare un'ora di lezione, ed è molto più stancante che starsene seduti davanti al computer.
Non vengono conteggiate, però, le ore dedicate alla preparazione delle lezioni, correzioni, le riunioni, i collegi docenti, consigli di classe ecc.
Ti posso assicurare che, considerate le ore extra, un insegnante arriva tranquillamente a 40 ore settimanali.

Seeeee vabbè..., è sempre la solita litania, lasciamo perdere, sennò iniziamo polemiche sterili. E in ogni caso il discorso vale per moltissime categorie di lavoratori.
Comunque, ammesso e non concesso che siano pure 40 ore settimanali, restano le ferie: 15 gg a Natale, una settimana a Pasqua, DUE MESI INTERI d'estate (luglio e agosto) tutti periodi in cui gli altri lavoratori devono concordare le ferie o devono lavorare lo stesso e non possono nemmeno sognarsi certi lunghi periodi di riposo...
Lasciamo perdere, buon per voi... Ma almeno abbiate il buon gusto di non fare le vittime...

P.S.: Si, tanti anni fa ho fatto l'insegnante per un paio d'anni... E ti posso garantire che ci sono lavori sicuramente più impegnativi.
 
Un docente di scuola media a BZ percepisce circa 28.000 euri LORDI iniziali e 45.000 LORDI a fine carriera (35 anni di servizio). https://www.pressreader.com/italy/corriere-dellalto-adige/20190824/281547997550423

Le uniche tabelle stipendiali ufficiali, che fanno fede, sono quelle consultabili e scaricabili dal sito della Provincia Autonoma di Bolzano. Le altre fonti, non hanno ufficialità, e potrebbero non essere aggiornate.
A differenza dei contratti ministeriali, che alla scadenza non vengono rinnovati, o vengono rinnovati con molto ritardo, in Alto Adige gli aggiornamenti stipendiali sono puntuali alla scadenza, e quindi c'è anche il rischio, su siti diversi da quello ufficiale, di trovare materiale vecchio.


Sulla prima parte, ho deciso di non controbattere, perché fondamentalmente è inutile parlarne. Se non si è provato direttamente a praticare la professione, si parla per luoghi comuni e percezioni risalenti all'epoca della propria formazione, o peggio ancora impressioni da genitori.
Niente di male, eh, ma non si può convincere nessuno di nulla, se non si ha una base di conoscenza di partenza.
 
Il principio è che, per buona parte delle persone, il lavoro in ufficio finisce con la fine del turno. Non ci si porta il lavoro a casa (ovviamente non vale per tutti).
Un'insegnante, invece, a casa lavora parecchio tra correzioni di verifiche e preparazione delle lezioni.
Poi, per carità, ci sono quelli che fanno meno, ma questo vale per tutte le professioni.

Per favore, te lo ripeto (e con cognizione di causa), non fare il martire del lavoro, non è davvero il caso...
 
Screenshot_2020-04-27-11-54-20-125_com.miui.calculator.jpg

Questa è la somma tra lo stipendio base e tutte le indennità a cui un insegnante sudtirolese ha teoricamente diritto, nel primi due anni di lavoro.


Specifico, sono incluse anche l'indennità di bilinguismo "A" e l'indennità di specializzazione, entrambe non scontate, perché vengono erogate solo se uno ne ha diritto, diversamente il RAL è di 28.000 e 800 qualcosa.

Tuttavia, l'indennità di bilinguismo A e di specializzazione considero quasi essenziali per un docente in Alto Adige, anche solo per il fatto che il patentino A è utile in molte situazioni, quindi tendo a darle per scontate.

Errore mio non specificarlo nei messaggi precedenti.
 

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...Sulla prima parte, ho deciso di non controbattere, perché fondamentalmente è inutile parlarne. Se non si è provato direttamente a praticare la professione, si parla per luoghi comuni e percezioni risalenti all'epoca della propria formazione, o peggio ancora impressioni da genitori.
Niente di male, eh, ma non si può convincere nessuno di nulla, se non si ha una base di conoscenza di partenza.

Come ho già risposto ad altro forumista, io ho provato direttamente, quindi parlo con cognizione di causa.
Il lavoro dell'insegnante è rispettabilissimo, ma da qui a fare i "martiri" ce ne corre...
Ripeto, lasciate perdere, non fate i "piangina", godetevi i vantaggi della vostra attività e abbiate il buon gusto di non paragonarvi a chi lavora più di voi, RISCHIA più di voi e non ha il tempo libero che avete a disposizione voi...
 
Rettifico, sono stato un po' generoso con il reddito a fine carriera, forse è stato uno scherzo della memoria con le tabelle della scuola tedesca.

Tuttavia questo è il RAL per un insegnante altoatesino di scuola secondaria di secondo grado a fine carriera (secondaria di primo grado è una manciata in meno), sempre considerando il bilinguismo e l'indennità di specializzazione.
Screenshot_2020-04-27-12-05-33-543_com.miui.calculator.jpg
 
Delta2 non sono un martire, dal momento che la mia professione di medico sarà ben differente.
Parlo tuttavia con cognizione di causa, ho una madre insegnante e so bene come funziona e quanto sia impegnativo.

Ma non voglio continuare a discuterne, visto che si continua a ragionare per stereotipi e sempre con la stessa concezione "privato che muore di lavoro" VS "statale che se la gode".

Saluti
 
Come ho già risposto ad altro forumista, io ho provato direttamente, quindi parlo con cognizione di causa.
Il lavoro dell'insegnante è rispettabilissimo, ma da qui a fare i "martiri" ce ne corre...
Ripeto, lasciate perdere, non fate i "piangina", godetevi i vantaggi della vostra attività e abbiate il buon gusto di non paragonarvi a chi lavora più di voi, RISCHIA più di voi e non ha il tempo libero che avete a disposizione voi...
Nessuno fà il piangina, ma se si sta parlando di altro, e arriva puntuale l'osservazione "guarda che qui, guarda che là" poi arriva la risposta.

Non mi lamento mai, e anzi sono contento di quello che faccio. Rispondo solo quando la polemica è già avviata da altri. Nessuno si paragona a un medico, un autonomo, a un manager.

Ma che tutti gli impiegati finite le 40 (o 36) ore abbiano ancora del lavoro da fare a casa, non è vero. Dipende dalla professione, dall'ambito, e da molte altre cose. Se si generalizza (e non l'ho fatto io) poi le risposte ritornano di conseguenza.

Per quel che mi riguarda la polemica può anche chiudersi qui.
 
Esatto, e il mio intento di riportare la differente retribuzione altoatesina, non era certo per avviare una sterile polemica sugli stipendi degli insegnanti, ma fornire una più completa panoramica del lavorare in Alto Adige, dal momento che lo aveva scartato. Poi è chiaro che se vorrà andare in altre valli lo farà, ma ritenevo giusto che sapesse che in Alto Adige le tabelle stipendiali sono diverse dal resto del Paese.

Altra cosa a vantaggio dell'Alto Adige: il saldo demografico positivo. Un fattore da non sottovalutare se si vuole lavorare con bambini e ragazzi, e non si vuole rischiare la chiusura della scuola in cui si lavora.
 
Delta2 non sono un martire, dal momento che la mia professione di medico sarà ben differente.
Parlo tuttavia con cognizione di causa, ho una madre insegnante e so bene come funziona e quanto sia impegnativo.

Ma non voglio continuare a discuterne, visto che si continua a ragionare per stereotipi e sempre con la stessa concezione "privato che muore di lavoro" VS "statale che se la gode".

Saluti

E' proprio quello a cui mi riferivo io. Prova a fare il medico, poi ne riparleremo.
 
In Lombardia considera Valtellina e Valcamonica.
I servizi ci sono, se scegli posti non eccessivamente turistici sono tranquilli, vivi tutto l’anno e i prezzi degli immobili anche molto bassi. Trovare un bel 3 locali a meno di 100k è fattibilissimo
 
Io in Lombardia considererei solo la Valtellina. L'Alta Val Camonica, per ragioni demografiche, non so quanto possa garantire continuità. Il rischio di ritrovarsi pendolare tra l'alta valle e la bassa valle (o Brescia) è concreto. Per carità, si fa, ma l'alta Valtellina è molto più "giovane" come ambiente.
 
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