Contro lo sciatore 2.0

Secondo me la 1.0 non è assolutamente una Sciata passiva, senza piede che sa dosare lo spigolo e pensare solo ad inclinare lo sci interno fa più danni che altro... anche sul caricare le spatole non condivido in toto...

Cerco di interpretare per rispondere...

- Per quanto riguarda 1.0 o 2.0... puoi anche toglierli dal mio messaggio, e il significato non cambia: senza un buon uso del piede la sciata resta passiva. Io mi rifacevo a questa definizione:

https://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=77869&p=1542145&viewfull=1#post1542145

sciatore 1.0 sa fare presa di spigolo ma non sa gestire le centrifughe e inerzie rotazionali...scia binariando solo su pendio pianeggiante, la sciata non risulta dinamica, si definisce sciatore che si fa portare dalla sciancratura

sciatore 2.0 sa fare presa di spigolo e gestire le forze in essere...scia binariando ovunque.. la sciata acquista dinamicità!!!

e mi sembra coerente con quello che ho scritto. Lo sciatore 1.0 è colui che crea il vincolo solo con la modalità 3 (mio messaggio precedente): mette gli sci sugli spigoli e aspetta.

- sul discorso di pensare solo a inclinare lo sci interno se ne era già discusso. Il mio consiglio è di provarci su un pendio poco pendente (concentrandosi sullo spigolo, quindi sul piede, e NON pensando a spingere il ginocchio interno verso l'interno curva, che permetterebbe di assumere posture strane). Una volta messo sullo spigolo lo sci interno si è obbligati ad assumere una postura "corretta" e il carico va "automaticamente" sull'esterno. Più si inclina lo sci interno più la curva si chiude. Provare per credere. Sottolineo che questo è solo un esercizio per rendersi conto delle potenzialità dell'uso dell'interno, non la ricetta magica per sciare.

- Sulle spatole, non capisco la perplessità. Mettiamola così: per creare un vincolo solido (quindi una forza centripeta) ho bisogno della forza centrifuga (apparente, ma tant'è...). Se metto semplicemente gli sci sullo spigolo devo aspettare che la sciancratura faccia girare gli sci per avere una componente centrifuga (modalità 3); così fa tutto la sciancratura (ok, anche la velocità e il pendio...). Se voglio accelerare la deformazione devo caricare le spatole per deformarle e velocizzare/facilitare l'ingresso in curva (modalità 1). Altrimenti indirizzo gli sci "scarichi" e creo il vincolo (modalità 2; sequenza di Hirscher qui sopra); siccome la traiettoria del centro di massa non è parallela agli sci il vincolo è immediato.
 
Wellness ha scritto parole di verità, ma guardiamoci in faccia: se lavori con i piedi, ossia inclini, il culo va automaticamente giù perché purtroppo le caviglie sono bloccate negli scarponi e non possiamo fare quelle belle inclinazioni rimanendo in piedi che facciamo in salotto per far vedere alla moglie come si scia.

E visto che il culo va giù devi saper fare la cosa giusta subito. Che è o spezzare il busto per evitare l'internata o essere abbastanza veloce per non cadere all'interno finché gli sci non hanno curvato a sufficienza per tornarti sotto. Se non sei abbastanza veloce, se non hai inclinato abbastanza per fare curvare gli sci, se spezzi in ritardo, allora devi derapare.
 
Cerco di interpretare per rispondere...

- Per quanto riguarda 1.0 o 2.0... puoi anche toglierli dal mio messaggio, e il significato non cambia: senza un buon uso del piede la sciata resta passiva. Io mi rifacevo a questa definizione:

https://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=77869&p=1542145&viewfull=1#post1542145



e mi sembra coerente con quello che ho scritto. Lo sciatore 1.0 è colui che crea il vincolo solo con la modalità 3 (mio messaggio precedente): mette gli sci sugli spigoli e aspetta.

- sul discorso di pensare solo a inclinare lo sci interno se ne era già discusso. Il mio consiglio è di provarci su un pendio poco pendente (concentrandosi sullo spigolo, quindi sul piede, e NON pensando a spingere il ginocchio interno verso l'interno curva, che permetterebbe di assumere posture strane). Una volta messo sullo spigolo lo sci interno si è obbligati ad assumere una postura "corretta" e il carico va "automaticamente" sull'esterno. Più si inclina lo sci interno più la curva si chiude. Provare per credere. Sottolineo che questo è solo un esercizio per rendersi conto delle potenzialità dell'uso dell'interno, non la ricetta magica per sciare.

- Sulle spatole, non capisco la perplessità. Mettiamola così: per creare un vincolo solido (quindi una forza centripeta) ho bisogno della forza centrifuga (apparente, ma tant'è...). Se metto semplicemente gli sci sullo spigolo devo aspettare che la sciancratura faccia girare gli sci per avere una componente centrifuga (modalità 3); così fa tutto la sciancratura (ok, anche la velocità e il pendio...). Se voglio accelerare la deformazione devo caricare le spatole per deformarle e velocizzare/facilitare l'ingresso in curva (modalità 1). Altrimenti indirizzo gli sci "scarichi" e creo il vincolo (modalità 2; sequenza di Hirscher qui sopra); siccome la traiettoria del centro di massa non è parallela agli sci il vincolo è immediato.

Cerco di rispondere anche io punto per punto:
- tra 1.0 e 2.0 se facciamo riferimento al messaggio di baldax che hai riportato sono perfettamente d'accordo con te, ma in questa discussione mi pare che le due categorie vengano interpretate diversamente. Lo sciatore 1.0 è un ottimo sciatore che rimane in una prima fase di curva più "centrale", mentre il 2.0 si butta dentro in maniera motociclistica ed è più bravo a dominare le forze.
- sullo sci interno ho provato, ma finivo sempre per internare, le cose su di me vanno decisamente meglio se me lo scordo proprio e faccio semplicemente spazio all'esterno
- riguardo le spatola concordo con quanto hai scritto rispetto al vincolo solido, solo non credo che si deformino perché vengo avanti...
 
..lo sci torna sotto per evitare il proseguimento della caduta con una azione di rotazione della tibia e in parte della coscia...

1. Aumentare la pressione sulle spatole (quindi portarsi avanti).

Qui penso che stiate facendo riferimento alla stessa modalità di caricare lo sci e chiudere la curva in modo attivo. Potete spiegare che azioni si devono fare per ottenere questo risultato?
 
- tra 1.0 e 2.0 se facciamo riferimento al messaggio di baldax che hai riportato sono perfettamente d'accordo con te, ma in questa discussione mi pare che le due categorie vengano interpretate diversamente. Lo sciatore 1.0 è un ottimo sciatore che rimane in una prima fase di curva più "centrale", mentre il 2.0 si butta dentro in maniera motociclistica ed è più bravo a dominare le forze.

- 1.0/2.0. Continuo a pensare che le due cose siano collegate. Se sei in grado di vincolare rapidamente lo sci puoi buttarti dentro, altrimenti per non andare per terra devi aspettare che la sciancratura lavori per te. E rischi di entrare d'anca.

- sullo sci interno ho provato, ma finivo sempre per internare, le cose su di me vanno decisamente meglio se me lo scordo proprio e faccio semplicemente spazio all'esterno

- Secondo me è importante non pensare a girare, ma solo a mettere lo sci interno sullo spigolo (non a spostare il ginocchio verso l'interno, perché così hai ancora la possibilità di ruotare anche l'anca senza davvero mettere lo sci sullo spigolo) e aspettare. Internare diventa quasi impossibile.

- riguardo le spatola concordo con quanto hai scritto rispetto al vincolo solido, solo non credo che si deformino perché vengo avanti...

- La distribuzione del carico sullo sci dipende dalla tua posizione. Se vieni avanti carichi di più la spatola e meno le code; le spatole si deformano di più e facilitano l'ingresso in curva. Se il peso è invece prevalentemente sulle code, le spatole non incidono a sufficienza la neve, gli sci tendono ad andare diritti, e l'ingresso curva è ritardato.

Qui penso che stiate facendo riferimento alla stessa modalità di caricare lo sci e chiudere la curva in modo attivo. Potete spiegare che azioni si devono fare per ottenere questo risultato?

Io parlo dell'inizio curva; mi sembra che Fausto parli della sua parte finale.

Per me la "chiusura" è la parte finale di una curva. Chiudere molto una curva significa continuare a girare ben oltre la massima pendenza (la maggior parte degli sciatori chiude molto poco le curve quando "binaria"...). Ogni tanto però ho l'impressione che qualcuno parli di chiusura della curva riferendosi alla fine della fase di float. Boh.
 

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quasi d’accordo! Però non le chiamerei seghe mentali ma movimenti fatti per compensare alcune mancanze. La spalla giù non è lo scopo ma dovrebbe essere la conseguenza di una direzione efficace del baricentro...e soprattutto solo con molte forze in gioco e quindi velocità decisamente elevate

Ho discusso di questo con un maestro ieri che sosteneva la stessa cosa (spalla giù non è lo scopo ma dovrebbe essere la conseguenza di una direzione efficace del baricentro).

Giustissimo, gli ho detto... Io mi limito a riportare solo la mia (modesta) esperienza, ovvero: mi sono accorto di questo fattore macroscopico (io con le spalle parallele al terreno / istruttore con le orecchie in terra) e ho agito cercando di correggerlo (inclinando tutto il corpo a inizio curva). Con me ha funzionato.

Esistono altri modi per correggere questo problema (uso eccessivo dell'entrata di anca?). Ah, di sicuro! Quali? ...

Si potrebbe partire da questo: cosa comporta a livello di efficacia della sciata l'entrata precoce ed eccessiva di anca? Per poi agire cercando di risolvere il problema, migliorando l'efficacia della sciata e avendo l'effetto secondario di entrare inclinati in curva. Ritengo questa soluzione più complicata, ma di certo percorribile, diciamo che ci vorrebbe qualcuno che mi spiegasse come procedere esattamente, come al solito io sono uno che si convince molto facilmente, ma solo di fronte a ipotesi convincenti.

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Mi dispiace per i suoi validi fautori, come Baldax, Wellness e ultimamente anche Fausto, ma per noi mortali buttarsi e poi raddrizzare non funziona.

Su una cosa devo darti ragione: stiamo parlando di qualcosa che è rivolto a pochissimi sciatori, ovvero a chi ha una presa di spigolo già efficace, ovvero a chi l'anca la sa usare e la usa troppo. Cioè a chi è già molto bravo. Moltissimi intermedi inclinano tutto il corpo a inizio curva, perché il counterbalancing non sanno proprio farlo. Il risultato è ovviamente pessimo (sciano sull'interno).

Ci si potrebbe chiedere perché così tanti sciatori bravi (per esempio un sacco di maestri) siano 1.0, mentre da un certo livello in su tutti sono 2.0.

Le mie ipotesi sono 2:

1) i metodi di insegnamento non sono ottimali, gli atleti dotati capiscono da soli come fare appunto perché dotati, gli altri imparano il modo inefficace perché i metodi di insegnamento li portano in quella direzione

2) questa è una naturale evoluzione della tecnica di sciata

Io propendo per la 1 ma ammetto che non ho abbastanza esperienza per confermarlo, è solo un'ipotesi.
 
Ho discusso di questo con un maestro ieri che sosteneva la stessa cosa (spalla giù non è lo scopo ma dovrebbe essere la conseguenza di una direzione efficace del baricentro).


Ci si potrebbe chiedere perché così tanti sciatori bravi (per esempio un sacco di maestri) siano 1.0, mentre da un certo livello in su tutti sono 2.0.

Le mie ipotesi sono 2:

1) i metodi di insegnamento non sono ottimali, gli atleti dotati capiscono da soli come fare appunto perché dotati, gli altri imparano il modo inefficace perché i metodi di insegnamento li portano in quella direzione

2) questa è una naturale evoluzione della tecnica di sciata

Io propendo per la 1 ma ammetto che non ho abbastanza esperienza per confermarlo, è solo un'ipotesi.

Partiamo dal presupposto che per imparare a sciare bisogna ..... sciare ... e cioè farsi il mazzo e con continuità, ma sono d'accordissimo con il punto 1.

Negli anni ho avuto molti allenatori-istruttori , e ovviamente essendo tutti professionisti del settore erano tutti molto bravi nel trovare gli errori nella mia sciata, ma in pochi sono stati in grado di farmi capire e sentire (le sensazioni giuste ai piedi) , per correggere e migliorare.
Posso dirti anche io cosa c'è che non va guardando sciare un allievo, ma la parte più difficile è fargli capire cosa deve fare per arrivare a eliminare il problema.

Mi è capitato anche di allenarmi con istruttori nazionali che abituati a preparare ragazzi per le selezioni che arrivavano da punteggi Fis importanti, non sapessero scendere di livello per riuscire a farmi capire e trasmettere dei particolari tecnici che davano per assodato , lavorando con atleti già "finiti".

Credo che un istruttore nazionale che dimostri dal 1 livello al 7 deve saper approcciarsi con tutte le varie fasi di apprendimento.

Ieri discutevo prorpio con uno di loro e mi diceva che ormai sono in pochi a saper già sciare bene prima di iniziare il corso , e trova sbagliato che il corso maestri si trasfomi dall'insegnare ad insegnare all'insegnare a sciare agli aspiranti.
 
Credo che un istruttore nazionale che dimostri dal 1 livello al 7 deve saper approcciarsi con tutte le varie fasi di apprendimento.

Per fare questo ci vuole esperienza, che non è richiesta e se il neoistruttore ha 25 anni o giù di lì, non può esserci giocoforza.

Ieri discutevo prorpio con uno di loro e mi diceva che ormai sono in pochi a saper già sciare bene prima di iniziare il corso , e trova sbagliato che il corso maestri si trasfomi dall'insegnare ad insegnare all'insegnare a sciare agli aspiranti.

Eh, signora mia, non ci sono più i maestri di una volta... ;)
 
Ho discusso di questo con un maestro ieri che sosteneva la stessa cosa (spalla giù non è lo scopo ma dovrebbe essere la conseguenza di una direzione efficace del baricentro).

Giustissimo, gli ho detto... Io mi limito a riportare solo la mia (modesta) esperienza, ovvero: mi sono accorto di questo fattore macroscopico (io con le spalle parallele al terreno / istruttore con le orecchie in terra) e ho agito cercando di correggerlo (inclinando tutto il corpo a inizio curva). Con me ha funzionato.

Esistono altri modi per correggere questo problema (uso eccessivo dell'entrata di anca?). Ah, di sicuro! Quali? ...

Si potrebbe partire da questo: cosa comporta a livello di efficacia della sciata l'entrata precoce ed eccessiva di anca? Per poi agire cercando di risolvere il problema, migliorando l'efficacia della sciata e avendo l'effetto secondario di entrare inclinati in curva. Ritengo questa soluzione più complicata, ma di certo percorribile, diciamo che ci vorrebbe qualcuno che mi spiegasse come procedere esattamente, come al solito io sono uno che si convince molto facilmente, ma solo di fronte a ipotesi convincenti.

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Su una cosa devo darti ragione: stiamo parlando di qualcosa che è rivolto a pochissimi sciatori, ovvero a chi ha una presa di spigolo già efficace, ovvero a chi l'anca la sa usare e la usa troppo. Cioè a chi è già molto bravo. Moltissimi intermedi inclinano tutto il corpo a inizio curva, perché il counterbalancing non sanno proprio farlo. Il risultato è ovviamente pessimo (sciano sull'interno).

Ci si potrebbe chiedere perché così tanti sciatori bravi (per esempio un sacco di maestri) siano 1.0, mentre da un certo livello in su tutti sono 2.0.

Le mie ipotesi sono 2:

1) i metodi di insegnamento non sono ottimali, gli atleti dotati capiscono da soli come fare appunto perché dotati, gli altri imparano il modo inefficace perché i metodi di insegnamento li portano in quella direzione

2) questa è una naturale evoluzione della tecnica di sciata

Io propendo per la 1 ma ammetto che non ho abbastanza esperienza per confermarlo, è solo un'ipotesi.

Sulla prima parte detta in questo modo mi trovi d'accordo, se il provare a buttare le spalle può aiutare a trovare sensazioni diverse allora ben venga, però non dev'essere considerato un movimento giusto o essenziale…è un esercizio che può dare risultati.
Sulla parte insegnamento posso darti solo un mio parere...per portare uno sciatore ad un livello 1.0 servono tempo e competenze, per portare uno sciatore a livello 2.0 servono tempo, competenze e la sensibilità dello sciatore stesso. E qui si potrebbe aprire un altro capitolo

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Per fare questo ci vuole esperienza, che non è richiesta e se il neoistruttore ha 25 anni o giù di lì, non può esserci giocoforza.



Eh, signora mia, non ci sono più i maestri di una volta... ;)

Ce ne sono, ma purtroppo sono sempre meno...i ragazzi che fanno un attività completa durante l'età evolutiva sono sempre meno, quelli che si fermano tra i 14 e i 20 anni (a parte rare eccezioni) , difficilmente riescono a sviluppare quelli finezze che li porta da buoni a ottimi sciatori.

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Partiamo dal presupposto che per imparare a sciare bisogna ..... sciare ... e cioè farsi il mazzo e con continuità, ma sono d'accordissimo con il punto 1.

Negli anni ho avuto molti allenatori-istruttori , e ovviamente essendo tutti professionisti del settore erano tutti molto bravi nel trovare gli errori nella mia sciata, ma in pochi sono stati in grado di farmi capire e sentire (le sensazioni giuste ai piedi) , per correggere e migliorare.
Posso dirti anche io cosa c'è che non va guardando sciare un allievo, ma la parte più difficile è fargli capire cosa deve fare per arrivare a eliminare il problema.

Mi è capitato anche di allenarmi con istruttori nazionali che abituati a preparare ragazzi per le selezioni che arrivavano da punteggi Fis importanti, non sapessero scendere di livello per riuscire a farmi capire e trasmettere dei particolari tecnici che davano per assodato , lavorando con atleti già "finiti".

Credo che un istruttore nazionale che dimostri dal 1 livello al 7 deve saper approcciarsi con tutte le varie fasi di apprendimento.

Ieri discutevo prorpio con uno di loro e mi diceva che ormai sono in pochi a saper già sciare bene prima di iniziare il corso , e trova sbagliato che il corso maestri si trasfomi dall'insegnare ad insegnare all'insegnare a sciare agli aspiranti.

su questo concordo al 100%!
 
Ho discusso di questo con un maestro ieri che sosteneva la stessa cosa (spalla giù non è lo scopo ma dovrebbe essere la conseguenza di una direzione efficace del baricentro).

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Era alquanto ubriaco e in più del centro-sud!HIHIHI


Ps #cheffigata questa sezione quasi quasi mi ritorna la passione!
#attentichevileggo.

Ps da domani siamo a Campiglio io e wellness.
 
Io sarò lì sabato e domenica, sciando probabilmente solo al mattino. Sarei contento di incontrarvi per un saluto, se non vi distraggo da impegni lavorativi.
 
Vediamola in modo diverso.

Per mettere lo sci sullo spigolo il focus deve essere SUI PIEDI. Pronazione dell'esterno e supinazione dell'interno. Questo attiva tutta la catena muscolare fino al bacino, rendendo solida tutta la gamba.

A un certo punto le forze arrivano, dài tensione a tutti i muscoli fino alle orecchie

mi sono permesso di quotare questi due aspetti che per me sono fondamentali, in particolare della posizione dei piedi non se ne parla mai abbastanza.
 
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