Contro lo sciatore 2.0

Un disequilibrio prevede una manipolazione della base di appoggio (piedi), per cui per un istante cadi e basta ....
Fai dei fermo immagine vedrai che nella massima inclinazione non c'è vincolo
Scusa Fausto, ma quello che mi è stato sempre spiegato e che cerco di mettere in pratica è che subito dopo il cambio metto di taglio lo sci esterno... aspetto aspetto aspetto... e poi ci porto carico... Questo dovrebbe essere lo sciatore 1.0... qui non vedo una cosa diversa, solo la velocità mi permette di portare maggiormente dentro la grande massa... sbaglio?
 

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Lo sciatore 1.0 rimarrebbe vincolato al piede a monte mentre diventa esterno compensando subito di busto creando angolazione ... Qui questo non succede..lo sci torna sotto per evitare il proseguimento della caduta con una azione di rotazione della tibia e in parte della coscia...a quel punto inizia il raddrizzamento.
 
Quello che voglio dire è che a basse velocità devo sicuramente rimanere vincolato e spezzare per non far cadere il mio baricentro fuori dai piedi, ma se alzo la velocità non ho questa necessità e posso permettermi una fase di float senza vincolo... se così fosse, lo sciatore 2.0 a me sembra applichi fondamentalmente la stessa tecnica del 1.0 ma con una chiusura curva più marcata
 
Un disequilibrio prevede una manipolazione della base di appoggio (piedi), per cui per un istante cadi e basta ....

A questo punto per favore ti chiedo il fermo immagine del momento in cui lo sciatore "cadrebbe e basta".

..lo sci torna sotto

altra espressione tra le più oscure e foriere di equivoci: in che senso lo sci tornerebbe sotto ? Gli sci una volta messi sugli spigoli seguono le loro traiettorie , se io non faccio nulla risalgono il pendìo....è la mia grande massa che li incrocia.....
 
È ovvio che per invertire gli spigoli devo scaricare, quindi in quella fase “cado”. La questione è “quanto cado”? Se continuo a inclinare senza creare vincolo a me scappano via gli sci. Ma forse sbaglio qualcosa
 
No...appoggiarsi ai nuovi spigoli vuol dire predisporsi a cadere , non a fare perno ... quello viene dopo....

E' da un po' che penso a questa cosa... mi viene da dire che l'equivoco stia proprio qui, pensare che inizialmente mi debba inclinare facendo perno sui nuovi spigoli e credo che questo nasca dall'atteggiamento mentale di considerarsi un po' come passeggeri degli sci, come se gli sci fossero un mezzo di trasporto anzichè uno strumento da padroneggiare per muoverci come vogliamo.

Fausto, non sbranarmi se posto questa foto... voglio sposare la filosofia di Wellness e la posto proprio perchè essendo "estrema" nei movimenti forse ci può aiutare a capire qualcosa in più:

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La domanda è: durante la transizione tra una curva e l'altra (a partire dall'alto fotogrammi 2-3-4 e poi 7-8-9) dov'è il "perno" dell'azione di raddrizzamento e inclinazione? E' nei nuovi spigoli o da qualche altra parte? [Indizio: i nuovi spigoli sono per aria, dunque...]

P.S. Riporto le corrette definizioni del Baldax :D
- sciatore 1.0: colui che crea centripeta per poi potersi inclinare in curva
- sciatore 2.0: colui che prima inclina il corpo e successivamente crea centripetra/vincolo con lo scopo di raddrizzare

E direi che quel fotomontaggio esemplifica in modo "estremo" il concetto di sciatore 2.0.
 
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La domanda è: durante la transizione tra una curva e l'altra (a partire dall'alto fotogrammi 2-3-4 e poi 7-8-9) dov'è il "perno" dell'azione di raddrizzamento e inclinazione? E' nei nuovi spigoli o da qualche altra parte? [Indizio: i nuovi spigoli sono per aria, dunque...]

P.S. Riporto le corrette definizioni del Baldax :D
- sciatore 1.0: colui che crea centripeta per poi potersi inclinare in curva
- sciatore 2.0: colui che prima inclina il corpo e successivamente crea centripeta/vincolo con lo scopo di raddrizzare

E direi che quel fotomontaggio esemplifica in modo "estremo" il concetto di sciatore 2.0.

Concordo, ottimo esempio.
Secondo me il perno dell'azione di ribaltamento dei fotogrammi 2-3-4 è negli spigoli però non in quelli nuovi, è negli spigoli del fotogramma 1! HIHIHI
Così come nei fotogrammi 5-6 in realtà sta innescando il ribaltamento necessario per fare la curva del successivo palo rosso
 
Ho un dubbio, perché esasperare un’accelerazione a inizio curva rischiando di disperderla in fase di chiusura perché non sono nelle condizioni di gestirla al 100%?finchè lo fa uno sciatore fisicamente molto preparato e tecnicamente al top ci sta, ma a livello standard (anche standard alto) mi sembra un esercizio fine a se stesso.
 
Lo sciatore 1.0 rimarrebbe vincolato al piede a monte mentre diventa esterno compensando subito di busto creando angolazione ... Qui questo non succede..lo sci torna sotto per evitare il proseguimento della caduta con una azione di rotazione della tibia e in parte della coscia...a quel punto inizia il raddrizzamento.
Quindi: ci si lascia cadere e si lavora sotto per incrociare la traiettoria della grande massa per arrestare la caduta.

Cioè si cerca una inclinazione dei piedi che in equilibrio non sarebbe possibile.

Tale inclinazione fa "tornare sotto" lo sci più rapidamente. Abbastanza da evitare la caduta.

Questo però mi fa dire: la curva forse parte veramente sull'interno...se devo inclinare l'esterno "oltre" con una rotazione della tibia questo non può essere carico.
 
Mi dispiace per i suoi validi fautori, come Baldax, Wellness e ultimamente anche Fausto, ma per noi mortali buttarsi e poi raddrizzare non funziona. Siamo troppo lenti e scoordinati. Quando accenniamo l’inclinazione, se vogliamo gestire la curva dobbiamo già cercare l’esterno con una buona separazione (spezzare la panza). Purtroppo c’è il forte rischio dell’entrata d’anca, ma su questo si può lavorare e rientra nel nostro limitato orizzonte.

Per riprendere una nota analogia, prima di saltare di sasso in sasso per guadare il fiume, bisogna imparare a saltare su un sasso.

Vediamola in modo diverso.

Per mettere lo sci sullo spigolo il focus deve essere SUI PIEDI. Pronazione dell'esterno e supinazione dell'interno. Questo attiva tutta la catena muscolare fino al bacino, rendendo solida tutta la gamba.
Carico 90% esterno (interno leggero).

Mettici un po' di controrotazione ma senza esagerare, qb.
Mettici un po' di bacino ma senza esagerare, qb.

Usa il bacino per uscire dalla curva, non per entrarci.

L'importante è NON partire pensando al bacino. Prima attivi i piedi, poi ti inclini, se ce la fai anche con le spalle, se no solo col bacino e pazienza.

Questo di base, poi per evolvere:

Allarga le braccia per migliorare l'equilibrio, per evitare di dover andare a coprire troppo l'esterno con la spalla, cosa che ti impedisce di inclinarti.
Non focalizzarti troppo sul "portarti avanti", ma pensa a ribaltare gli sci mettendo quanto prima lo sci sul nuovo spigolo.
A questo punto, lascia che lo sci giri per sciancratura, senza sterzare, sii paziente e non aver fretta di entrare di bacino, se riesci continua a "calarti" dentro la curva.
A un certo punto le forze arrivano, dài tensione a tutti i muscoli fino alle orecchie, giù la spalla, spezza deciso per arrestare e invertire il movimento di inclinazione dentro, esci dalla curva e inizia a prepararti per "calarti" dentro a quella nuova.
 
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