Il problema si presenta quando lo sciatore, avendo iniziato ad imparare con soddisfazione e percettibili progressi la conduzioe su piste blu e rosse facili, cerca di applicare la stessa "procedura" anche sulle nere e rosse ripide.
E qui arrivano le grosse delusioni. Da un lato uno è convito di dover cercare di tenere le punte all'ingiù sulla massima pendenza, per cercare di seguire la rotonditÃ* della curva, per poi rendersi conto che lo sci scappa via e di doverlo tirare sotto all'ultimo chiudendo in qualche modo la curva non riuscita.
E all'improvviso uno si sente impotente, ma allo stesso tempo, di scendere con un derapone in diagonale o scivolone laterale controllato non se ne parla, perchè non puoi fare la figura del principiante, mentre 5 min fa sull'altra pista tiravi dei curvoni piacevolissimi. Dico a posta "piacevolissimi" perchè tu puoi anche essere lontano dall'essere perfetto ma sentire lo sci bello piantato sotto di te che gira senza sforzo e al cambio senti l'effetto fionda è una libidine unica che oltre a darti piacere ti fa sentire in un certo senso anche bravino, seppur dentro di te tu sappia di essere al max argento medio.
Ecco che si presenta il problema del divario di sensazione : molto piacevole su piste poco e medio pendenti e disagio sempre più accentuato su piste ripide.
Servirebbe la ricetta giusta per colmarlo questo immenso divario o "gap".
penso tu abbia descritto bene la triste veritÃ* in cui mi trovo:checepossofa:... alla quale spero comunque ci sia un rimedio...
"E all'improvviso uno si sente impotente, ma allo stesso tempo, di scendere con un derapone in diagonale o scivolone laterale controllato non se ne parla, perchè non puoi fare la figura del principiante"
vorrei smentire questo possibile "pregiudizio": sì di certo non è il top fare la figura del principiante, ma la cosa che mi da fastidio non è quello che pensano gli altri, sono io che VOGLIO sciare in un certo modo perchè se ho più tecnica mi diverto di più! anche sulle rosse se da una parte mi ci metto d'impegno per cercare il più possibile le lamine, dall'altra mi diverto parecchio quella volta che ci riesco, mi diverto MOLTO meno su una nera in cui la sciata diventa passiva, derapata, rigida e quant'altro. mi diverto anche quella volta in cui su una nera, non troppo difficile e con neve buona, riesco a fare una specie di corto raggio che, sicuramente nelle sue imperfezioni, mi gratifica... e tutto ciò è al di la di quello che vede e pensa la gente dalla seggiovia.