Auto elettriche: dite la vostra

Mi era ben chiaro come funzionasse, ma non sapevo come portasse calore nelle altre stanze (esiste infatti anche la stufa radiante (?) che porta il calore nelle stanze, l'avevo vista in un casa, ma non so bene come funzionasse...).
Quindi era come pensavo: non c'è un convogliatore di calore nelle stanze, arriva tutto in modo passivo.

Ce l'ha mia morosa a casa: in soggiorno, dove c'è la stufa, è caldo da stare male, nella cucina accanto è caldino e nelle altre stanze c'è il gelo.

Ce ne vuole a fare paragoni con altri sistemi di riscaldamento....
Un conto è scaldare 250mq con riscaldamento a pavimento, dove il calore è omogeneo ovunque, un altro conto è dire "con la stufa scaldo 250mq"....
Tutto si può scaldare, poi bisogna vedere il confort: non è solo una questione di risparmio.

Forse la sua non è radiante ma canalizzata. Sì, quel tipo di stufa può dare l'effetto che dici tu.
 
Ma se fai legna gratis abiti per lo meno in pedemontana.
In pianura i boschi sono pochissimi e quei pochi tanto umidi...
 
Ma se fai legna gratis abiti per lo meno in pedemontana.
In pianura i boschi sono pochissimi e quei pochi tanto umidi...
Ho tre fonti: due ditte che hanno Alberi da smaltire a ogni progetto. E un giardiniere.
In più, volendo, ho i roveri delle pulizie delle rive dei campi di famiglia - ma quelle in genere le regalo a uno che fa energia elettrica in cambio della pulizia dei campi.
 
Ho scaldato 250mq a legna quest'anno. Gratuita. Rendimento stufa al 90%, ad accumulo di calore, un'accensione al mattino e una alla sera con 3 o 4 ciocchi per accensione. (Ca. 6/8 kg ad accensione, diciamo 14kg di legna al giorno). Ho peccato?
Dipende da dove vivi. Al di sopra dei 300-400 metri direi di no. Al di sotto di quelle quote, prima o poi le vieteranno.
A me non frega più di tanto. Io vivo a 500 metri e ho terreni con piante d'alto fusto, quindi potrei avere tutta la legna gratis per scaldarmi per me e per i miei nipoti, senza temere che un domani qualcuno possa romperci le balle. Potrei pensarci per un futuro. Ma ciò non toglie che, in pianura in particolare, qualsiasi stufa sia deleteria per la qualità dell'aria. E' un fatto innegabile.
 
Anche nelle valli. E’ pure peggio. Con l’alta pressione il fumo ristagna per giorni e giorni. In trentino per esempio hanno fatto uno stanziamento per eliminare le stufe più vecchie e meno efficienti. Che sono quelle che fanno più fumo. In canada nelle zone più abitate le stufe a legna nuove sono proibite.se c’è l’hai te la puoi tenere, ma se ristrutturi o costruisci ex novo non la puoi più tenere, o la puoi tenere ma solo spenta, ti chiudono il camino.

la combustione di legna sparge nell’aria decine di agenti chimici tossici, inclusa diossina. E più e’ inefficiente ( cioè a bassa temperatura) la combustione, più sono gli agent8 chimici sparsi. Una buona combustione dovrebbe essere sopra i 1000 C, perché a quella temperatura le diossine vengono distrutte, brucia tutto il,legno con minima fuliggine e ceneri. Ma in un fornello a legna nin raggiungi neanche lontanamente queste temperature.
 

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Ultima modifica:
eh bravo, proprio qui ti volevo.
Non mi sfugge affatto.
Peccato che mentre l'impatto di piombo, PM ed altre porcherie del traffico urbano sono diretti, oggettivi ed inconfutabili, l'impatto della CO2, ma soprattutto l'impatto della CO2 emessa dai motori termici (quelli della UE poi), sono una goccia nell'Oceano Pacifico, assolutamente priva di significatività in termini di comparabilità degli ordini di grandezza.
I motori termici della UE incidono per lo 0,000.... O non sei al corrente di quanto incidono le emissioni di CO2 di origine umana sull'effetto serra?
E non mi dire: da qualche parte occorre pure cominciare: in ogni cosa gli sforzi vanno profusi verso le cose che impattano maggiormente, non quelle più facili ma che non spostano un'emerita s...
Io la vedo diversamente.

Nell'ambito dei paesi su cui l'UE ha competenza legislativa, l'incidenza dei motori termici nell'emissione di CO2 è abbastanza rilevante (15%). L'altra percentuale rilevante sono i riscaldamenti e, al riguardo, è stata emessa una direttiva UE di recente (mi stupisce che se ne parli molto meno rispetto a quella dei motori).

Sono d'accordo che diventano cifre irrilevanti se rapportate al resto del mondo, ma purtroppo per il resto del mondo non abbiamo competenza legislativa.

Però, visto che quello della sostenibilità ambientale è un tema sentito dalla società europea, è giusto farsi promotori di tale principio, facendo noi il primo passo affinché, facendo da esempio, si sviluppi una maggiore consapevolezza della problematica ambientale anche negli altri paesi.

Inoltre, ci permette di sviluppare un know-how tecnico che magari potremo rivendere in futuro.
 
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Io la vedo diversamente.

Nell'ambito dei paesi su cui l'UE ha competenza legislativa, l'incidenza dei motori termici nell'emissione di CO2 è abbastanza rilevante (15%). L'altra percentuale rilevante sono i riscaldamenti e, al riguardo, è stata emessa una direttiva UE di recente (mi stupisce che se ne parli molto meno rispetto a quella dei motori).

Sono d'accordo che diventano cifre irrilevanti se rapportate al resto del mondo, ma purtroppo per il resto del mondo non abbiamo competenza legislativa.

Però, visto che quello della sostenibilità ambientale è un tema sentito dalla società europea, è giusto farsi promotori di tale principio, facendo noi il primo passo affinché, facendo da esempio, si sviluppi una maggiore consapevolezza della problematica ambientale anche negli altri paesi.

Inoltre, ci permette di sviluppare un know-how tecnico che magari potremo rivendere in futuro.
Ma forse non ti è’ chiaro che facendo tutto auto elettriche sposti quel 15% di CO2 dal tubo di scappamento alle centrali termoelettriche, che ovviamente dovranno lavorare di più per sodisfare l’incremento dei consumi elettrici.
per ridurre la CO2 sarebbe molto più saggio investire quei soldi nella costruzione di impianti elettrici da energie rinnovabili e centrali nucleari.
poi una volta che il 100% del fabbisogno elettrico, e con una bella percentuale extra, fosse coperto senza centrali termoelettriche, allora puoi pensare alla sostituzione del parco circolante con auto elettriche. Altrimenti come ho detto non fai altro che spostare la CO2 dalle auto alle centrali.

detto questo le Tesla sono delle gran macchine in montagna.
 
Ma forse non ti è’ chiaro che facendo tutto auto elettriche sposti quel 15% di CO2 dal tubo di scappamento alle centrali termoelettriche, che ovviamente dovranno lavorare di più per sodisfare l’incremento dei consumi elettrici.
per ridurre la CO2 sarebbe molto più saggio investire quei soldi nella costruzione di impianti elettrici da energie rinnovabili e centrali nucleari.
poi una volta che il 100% del fabbisogno elettrico, e con una bella percentuale extra, fosse coperto senza centrali termoelettriche, allora puoi pensare alla sostituzione del parco circolante con auto elettriche. Altrimenti come ho detto non fai altro che spostare la CO2 dalle auto alle centrali.

detto questo le Tesla sono delle gran macchine in montagna.
Qui sotto ti riporto la risposta dell'UE alla questione. Considera, inoltre, che il ricambio del parco veicoli sarà molto lento ed andrà ben oltre al 2035.

Cresce la popolarità delle auto elettriche, ma sono davvero più ecologiche?

Sono due i modi con cui si possono ridurre le emissioni di CO2 delle auto: rendendo i veicoli più efficienti oppure cambiando il tipo di alimentazione delle autovetture. Nel 2019 la maggior parte del trasporto stradale in Europa è stato alimentato a diesel (66,7%) seguito dalla benzina (24,55%).

Sebbene le auto elettriche stiano guadagnando grande popolarità, nel 2021 queste hanno rappresentato l'17,8% delle autovetture immatricolate, in notevole ascesa rispetto al 10,7% del 2020.

Le vendite di veicoli elettrici (comprendente sia veicoli elettrici a batteria che veicoli elettrici ibridi e plug-in) sono aumentate dal 2017 e sono triplicate nel 2020, con l'inizio dell'applicazione degli attuali obiettivi di CO2. Nel 2021 i furgoni elettrici hanno rappresentato una quota di mercato pari al 3,1% delle nuove immatricolazioni del segmento.

Se ci si chiede quali siano i tassi delle emissioni di CO2 prodotte da un’auto bisogna tenere in considerazione non solo il CO2 prodotto durante l’uso del veicolo, ma anche le emissioni causate dalla produzione e dallo smaltimento del veicolo stesso.

La produzione e lo smaltimento di un’auto elettrica sono meno green di quelli delle auto con motore a combustione interna. I livelli delle emissioni di CO2 prodotti dalle auto elettriche variano, inoltre, in base al modo in cui l’elettricità è prodotta.

Ciononostante, tenendo conto del mix energetico medio in Europa, le auto elettriche hanno già dimostrato di essere più ecologiche rispetto ai veicoli a benzina o alimentati con altri carburanti derivati dal petrolio. Dal momento che ci si aspetta una crescita dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, le auto elettriche dovrebbero essere ancora meno dannose per l’ambiente, in special modo se si tiene conto delle misure messe in atto dall'UE per creare batterie più sostenibili.
 
la risposta è’ la solita cretinata, la balla del mix energetico.
non ci vuole un genio per capire che il cosiddetto mix energetico non e’ una costante ma una variabile che dipende da produzione e consumi elettrici. l’unica costante che non sua controllabile e’ la quantità di energia elettrica da fonti rinnovabili in un dato momento.
per fare riassunto ogni incremento di consumi di energia elettrica sulla rete, sino a quando il 100% della produzione non sarà da fonti rinnovabili, e ce ne sarà pure di avanzo, causa un incremento di produzione di CO2 dalle centrali termoelettriche a che abbiano capacità di aumentare la produzione in quel momento.
 
la risposta è’ la solita cretinata, la balla del mix energetico.
non ci vuole un genio per capire che il cosiddetto mix energetico non e’ una costante ma una variabile che dipende da produzione e consumi elettrici. l’unica costante che non sua controllabile e’ la quantità di energia elettrica da fonti rinnovabili in un dato momento.
per fare riassunto ogni incremento di consumi di energia elettrica sulla rete, sino a quando il 100% della produzione non sarà da fonti rinnovabili, e ce ne sarà pure di avanzo, causa un incremento di produzione di CO2 dalle centrali termoelettriche a che abbiano capacità di aumentare la produzione in quel momento.
Questo è un rapporto dell'ISPRA al riguardo.

Le emissioni di CO2 per la generazione elettrica sono diminuite da 126,4 Mt nel 1990 a 118,4 Mt nel 2010, mentre la produzione lorda di energia elettrica è aumentata da 216,9 TWh a 302,1 TWh nello stesso periodo; pertanto i fattori di emissione di CO2 mostrano una rapida diminuzione nel periodo 1990-2010. L’analisi della decomposizione mostra che l’aumento dell’efficienza tecnologica nel settore termoelettrico, in termini di efficienza di conversione elettrica, ha avuto un ruolo dominate nella diminuzione delle emissioni di CO2 nel periodo considerato, seguito dall’incremento della quota di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e dall’impiego di combustibili fossili a minore contenuto di carbonio. La decomposizione anno per anno della variazione delle emissioni di CO2 mostra che negli ultimi anni il fattore dominante è rappresentato dall’incremento della quota di energia elettrica da fonti rinnovabili e che tale fattore ha il maggior potenziale di riduzione nei prossimi anni.

La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili determina una riduzione del fattore di emissione per la produzione elettrica totale poiché tali fonti hanno un bilancio emissivo pari a zero (Tabella 3.12).

 
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