Analisi di un incidente in valanga

Grazie a tutti dei chiarimento e del tono di questa conversazione.
Mi sembra di capire quindi che possiate essere incappati In un accumulo da vento causato da una circolazione insolita che sfruttando il canale stesso come imbuto ha accelerato e depositato neve poco sopra il cambio di pendenza.
Complice la nevicata in corso non avete potuto vedere il suddetto accumulo e che caricato dalla vostra salita ha staccato portando giù un lastrone + la neve nuova appena caduta.
Ci sono?
Di certo lo stretto imbuto del canale ha avuto molta importanza nell'alto numero di coinvolti e immobilizzati,
Oltre che nel non offrire zone riparate.

Domanda per il pordenonese:
Pensi quindi che sarebbe stato meglio cercare di scendere con le pelli e magari agganciando la Talloniera e fare ricerca così?
Inoltre vorrei richiederti che Arva hai? E quali invece ti hanno convinto di più in questo brutto frangente?
Quale pala invece? E perché/in cosa credi ti abbia limitato non avere la possibilità di metterla a tracolla?

Domanda per tutti:
Y, che ha avuto uno sci strappato, usava laccioli?
I parzialmente sepolti avevano ancora tutti gli sci ai piedi?
A chi è stato coinvolto, ma non sepolto si sono sganciati gli sci se non usavano i laccioli?
Come avrete capito mi sto interrogando sull'influenza dei leash Vs skistopper in un caso simile.

Poteva essere utile pianificare alla Partenza un ordine di "cordata" e indicare un leader e vice secondo voi?
Dalle foto del canale mi ricorda molto l'imbuto dei valloni e delle toppe del ramino sul gran sasso, giusto per evidenziare zone a me più presenti e dove dover stare accorto.

Ancora grazie.
G.

Ricordo solamente che la nevicata in corso NON ha generato accumulo significativo fino a quel momento (1-2 cm) e che l'ultima nevicata consistente era di 15 giorni prima.

Scendere con pelli montate e scarpone aperto non è facile ma a parte 3-4 scivolate sul fianco (controllate) dovute al cercare di farlo velocemente si può fare. Credo che tenere le pelli montate sia comunque la scelta corretta, visto che la persona più lontana era a non più di 100-150m da chi era più in alto.

Ulteriori aggiunte:
i blocchi di ghiaccio erano indubbiamente risalenti alla scorsa stagione, lì depositati. Stiamo parlando di una delle zone più nevose e fredde d'Italia, a pari condizioni di quota ed esposizione. E l'anno scorso in quella zona si sono registrate nevicate record, soprattutto tardo-invernali e primaverili.

la neve IMHO non era certo alaskana ma sinceramente non mi sentirei di definirla cemento. Direi un peso/m3 intermedio, nè decisamente invernale nè primaverile/bagnata. In linea con il periodo di seconda metà di febbraio su versanti in ombra.

Il vento tirava da SW ad alta quota, normalmente questo genera accumuli sotto forcella o sotto le creste. Non in fondo al canale dove sicuramente si risente molto più della circolazione che entra dalla conca sottostante dove il vento presentava raffiche più forti che dentro il canale. Suddetto vento può aver spostato della neve, certo. Ma la nevicata era di 15 giorni prima, e sappiamo che le maggiori influenze del vento sulla neve avvengono durante le 48-72h successive al fenomeno. Nel mezzo ci sono stati diversi giorni di tempo stabile e con buona escursione termica tra giorno e notte, e alcuni giorni senza fenomeni eolici rilevanti.

La domanda che rinnovo è "Chi conosce episodi del genere avvenuti nella parte conclusiva - in basso - di un canale attorno ai 30°?".
 
Ricordo solamente che la nevicata in corso NON ha generato accumulo significativo fino a quel momento (1-2 cm) e che l'ultima nevicata consistente era di 15 giorni prima.

Scendere con pelli montate e scarpone aperto non è facile ma a parte 3-4 scivolate sul fianco (controllate) dovute al cercare di farlo velocemente si può fare. Credo che tenere le pelli montate sia comunque la scelta corretta, visto che la persona più lontana era a non più di 100-150m da chi era più in alto.

Ulteriori aggiunte:
i blocchi di ghiaccio erano indubbiamente risalenti alla scorsa stagione, lì depositati. Stiamo parlando di una delle zone più nevose e fredde d'Italia, a pari condizioni di quota ed esposizione. E l'anno scorso in quella zona si sono registrate nevicate record, soprattutto tardo-invernali e primaverili.

la neve IMHO non era certo alaskana ma sinceramente non mi sentirei di definirla cemento. Direi un peso/m3 intermedio, nè decisamente invernale nè primaverile/bagnata. In linea con il periodo di seconda metà di febbraio su versanti in ombra.

Il vento tirava da SW ad alta quota, normalmente questo genera accumuli sotto forcella o sotto le creste. Non in fondo al canale dove sicuramente si risente molto più della circolazione che entra dalla conca sottostante dove il vento presentava raffiche più forti che dentro il canale. Suddetto vento può aver spostato della neve, certo. Ma la nevicata era di 15 giorni prima, e sappiamo che le maggiori influenze del vento sulla neve avvengono durante le 48-72h successive al fenomeno. Nel mezzo ci sono stati diversi giorni di tempo stabile e con buona escursione termica tra giorno e notte, e alcuni giorni senza fenomeni eolici rilevanti.

La domanda che rinnovo è "Chi conosce episodi del genere avvenuti nella parte conclusiva - in basso - di un canale attorno ai 30°?".

grazie del chiarimento.
purtroppo, o per fortuna, non ti so citare eventi simili, ma io non ho grande esperienza.
giusto per completezza nei luoghi da me indicati sopra, zona gran sasso, il pericolo è dato dalle scariche dei pendii laterali che si raccolgono nell'imbuto. non ricordo di aver sentito di eventi simili.
saluti
G.
 
potrebbe essere che il giorno prima o la notte abbia fatto vento contrario ( conoscendo la zona si potrebbe vedere centraline per verificarlo) che entrato dal basso abbia creato dei rotori particolari facendo si che ci siano stati accumuli anche in basso
In linea di max se il vento è salito dal basso ha preso velocità (effetto venturi) è probabile che l'ostacolo dato dal grosso masso e l'evidente cambio di pendenza abbia fato rallentare il flusso creando l'accumulo e sabato davano vento da NE
La poca visibilità e la leggera nevicata ha nascosto il tutto, inoltre la salita di tutti voi nel tratto a piedi , belli vicini abbia creato delle rotture di legami a grande distanza , innescati dal passaggio dei primi
In un canale se qualcosa parte hai ben poco da fare se nn sperare vada tutto bene
 
ma Amen e Caio eravate senza Airbag?

sta cosa e' la cosa piu incredibile di tutte, ma lascio parlare amen...
in ogni caso sia io che mia moglie, con non abbiamo zaino airbag, abbiamo convenuto che avremmo avuto tutto il tempo di tirarlo, anche se, nel ns caso, sarebbe servito a poco o nulla.

saluti
 

.

ma Amen e Caio eravate senza Airbag?

riferisco quello che mi ha raccontato caio, si aveva l'airbag ma per fortuna non ha dovuto attivarlo.
trovandosi nell'inversione opposta a dove si è staccata la valanga con gli sci ancora rivolti verso le rocce, dopo aver sentito il suono e con la coda dell'occhio aver visto scivolare Tizio, trovandosi in una zona "ferma" ha potuto osservare la situazione per cercare di capire dove si trovavano gli altri e vedere l'eventuale zona di seppellimento, in questo modo ha potuto valutare di non tirare la maniglia (ma la mano era già pronta) in modo tale da potersi muovere più facilmente senza l'impiccio dei palloni aperti. Il passo successivo è stato chiudere gli attacchi, commutare l'artva e scendere il più velocemente possibile dove si trovavavno i semisepolti.
Per rispondere a chi chiedeva se togliere le pelli o meno, caio mi ha detto che è meglio non toglierle perchè, anche se la discesa è più complicata, si guadagna tempo e i movimenti sono più facili se si deve effettuare la ricerca.

aggiungo che anche caio nell'uscita precedente ha ritenuto di utilizzare l'avalung e non l'airbag...., però effettivamente l'airbag può essere d'aiuto anche in un caso come questo, i palloni offrono un riparo per la testa e la schiena in caso di impatto con rocce o massi di ghiaccio
 
Ultima modifica:
sabato davano vento da NE

Tutto giusto Seba però su questo (che era sabato 21) no, davanto vento moderato da SW e anche le centraline lo hanno confermato.

Qui sotto una foto più esplicativa della zona

141815-p1110144.jpg
 
Tutto giusto Seba però su questo (che era sabato 21) no, davanto vento moderato da SW e anche le centraline lo hanno confermato.

Qui sotto una foto più esplicativa della zona

141815-p1110144.jpg

quel masso sulla destra ha giocato un ruolo importante nella formazione di accumulo mi sembra dalla foto, come la neve mi sembra bagnata, vai a capire se da sotto...

mi è sfuggito l'orario di gita e del momento del distacco.
 
quel masso sulla destra ha giocato un ruolo importante nella formazione di accumulo mi sembra dalla foto, come la neve mi sembra bagnata, vai a capire se da sotto...

mi è sfuggito l'orario di gita e del momento del distacco.

Tra le 10.15 e le 10.30
 
Due piccole considerazioni, che non hanno nulla di tecnico:

QUESTO è vero amore!

(.....) La priorita' e' vedere mia moglie (.....) Poi la vedo in fondo 100mt forse sotto in piedi, e ho un calo di tensione, vado quasi in trance x il sollievo (....) riabbraccio mia moglie



e QUESTO lo è ancora di più!

che mi dice " mi sono ricordata di quando mi hai detto che in caso di valanga bisogna cercare di stare fuori e galleggiare, ha funzionato" penso tra me e me "mi.nchia io che pensavo che mi mandasse a afanc.ulo e mi dicesse vai a ca.gare tu , sto canale e il tuo scialpinismo di mer.da"
l

Sei un apersona fortunata, non c'è che dire.

E sono veramente contento per tutti voi che ve la siete cavata.
 
faccio un semi-OT.

E' davvero molto apprezzabile e sicuramente didattico il cercare di capire come mai sia partita, cosa si sarebbe potuto fare per evitarlo etc. Meno male che è andato tutto bene. Era un punto "fastidioso", a giudicare dalle foto e vi è andata bene che non sia partito tutto il canale.

Però, ribadisco quanto detto nel 3D delle valanghe: quest'anno il manto nevoso è instabile di suo, non c'è fondo ed ha nevicato in maniera assolutamente casuale con sbalzi di temperature altrettanto casuali (gelo, caldo, freddo). Il vento poi è stato spesso una costante. Pertanto non è assolutamente prevedibile la reazione del manto al calpestio (a piedi o sci).

Ritengo che questa sia situazione sia generalizzata su tutto l'arco alpino.

Questo per dire che quest'anno come non mai bisogna stare assolutamente all'occhio ed avere un atteggiamente del tipo "mmm, nn mi piace, giro i tacchi e scendo".
 
faccio un semi-OT.

E' davvero molto apprezzabile e sicuramente didattico il cercare di capire come mai sia partita, cosa si sarebbe potuto fare per evitarlo etc. Meno male che è andato tutto bene. Era un punto "fastidioso", a giudicare dalle foto e vi è andata bene che non sia partito tutto il canale.

Però, ribadisco quanto detto nel 3D delle valanghe: quest'anno il manto nevoso è instabile di suo, non c'è fondo ed ha nevicato in maniera assolutamente casuale con sbalzi di temperature altrettanto casuali (gelo, caldo, freddo). Il vento poi è stato spesso una costante. Pertanto non è assolutamente prevedibile la reazione del manto al calpestio (a piedi o sci).

Ritengo che questa sia situazione sia generalizzata su tutto l'arco alpino.

Questo per dire che quest'anno come non mai bisogna stare assolutamente all'occhio ed avere un atteggiamente del tipo "mmm, nn mi piace, giro i tacchi e scendo".

Innanzi tutto sono molto contento che ne siate usciti tutti sani e salvi!!!

Penso la stessa identica cosa Courmayeur! Anche secondo me in questa stagione balorda si sono formati un sacco di accumuli in giro ancora molto pericolosi, ed oggi ben nascosti dall'ultima nevicata e quindi quasi irriconoscibili. C'è da stare molto all'occhio anche lungo percorsi "classici". Il fatto che abbiano sceso pendii molto più ripidi o normalmente più svalangosi senza staccare nulla purtroppo vuol dire poco quest'anno....è brutto dirlo ma và molto "a culo", un pò come sempre ma quest'anno molto di più mi sa!
 
Credo che la valutazione locale sia l'ultimo anello della catena e veramente di difficilissima interpretazione.
O meglio la valutazione del terreno e del rischio diventa fortemente condizionata da elementi soggettivi ; umore, compagnia ecc ecc.
Sul terreno subentra la percezione del reale che fortemente condiziona l'analisi di rischio.
Poi io per primo con grado 1 i mi ci sarei infilato.
 
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