C’entra eccome. Selezionare gli allievi ha senso se lo fai tarandoti sulle capacità utili a svolgere la mansione, altrimenti sono seghe, per dirla con un francesismo. Nessuno che si sia mai preoccupato di selezionare gli allievi su abilità fondamentali come la conoscenza dell’inglese o un test logico, per esempio, chissà come mai.
Puoi dare una medaglia olimpica a un atleta guardandolo performare, non puoi promuovere un maestro di sci? Ma sei serio? Gli istruttori sono così trogloditi da non essere in grado di mettere insieme un metodo univoco di giudizio, esprimendo un voto su ognuna dei 4 movimenti e non sula sciata generale a loro gusto personale?
In realtà, come già detto altrove, molto vicino, vicinissimo, anzi, praticamente dentro
In realtà c’è un tot di gente che passa per il rotto della cuffia e fa cagare lo stesso, proprio perché non c’entra una sega con il saper sciare in modo dimostrativo. Sono semplicemente abilità diverse. Anzi, se vuoi ti dico anche che l’abilità del gigante è più evoluta, ma resta il fatto che non c’entra granché con la scuola sci.
Magari è anche bravissimo a fare la parmigiana, ma continuo a non farmene un granché.
Questo era più vero una volta, quando si vedevano parametri di traverso alle ultime due porte. Ora capita spesso che si ingarellino tra loro, sono pur sempre atleti (alcuni più soddisfatti di altri) e il celodurismo esce anche se non vogliono (o dicono di non volere). Comunque il mio punto non è la facilità o meno dell’eurotest, è proprio il fatto che è un non-senso misurare una capacità temporanea e distaccata dalla pratica sul campo.