Io le discese di Tomba me le ricordo dal 92' in poi, in casa ogni gara era sacra, la guardavano tutti anche chi sulla neve non era mai stato nemmeno con lo slittino. Idem per la Compagnoni. Il problema è che a distanza di quasi 30 anni, non ci sono più stati sciatori uomini Italiani in grado di vincere anche solo un terzo di quello che ha vinto Alberto Tomba. Per fortuna invece le donne post Compagnoni ci sono state eccome, ed è un piacere guardarle.
Sì, sono vent'anni che sento sempre dire: "Non abbiamo più avuto nessuno come Tomba"... ma il fatto è che non lo abbiamo avuto neanche prima (se vogliamo, solo Thöni)... e anche guardando all'estero, non è che ce ne siano stati tanti. Tomba è stato uno dei più grandi fuoriclasse della storia dello sci, e se rivederne altri fosse così facile, non sarebbe stato tale. Quindi, ok che dei (pochi) fenomeni che si sono succeduti dopo Alberto neanche uno purtroppo è stato italiano, però non è che si possa pretendere che nascano sempre qui da noi... magari il prossimo (una volta passato Odermatt) lo sarà.
Riguardo al documentario... ripercorrere l'epopea di Tomba è sempre emozionante, io ho avuto la fortuna di averla vissuta in prima persona e le varie vicende me le ricordo bene. Però mi chiedo: uno che non sapesse niente di Tomba, se non magari che è stato un grande campione per sentito dire, cosa avrebbe capito dal racconto? Per me non si è riusciti a rendere bene l'idea né da un punto di vista sociale e poco anche da quello sportivo...
Esempio stupido: l'ultimissima gara, vinta dopo una stagione a dir poco tribolata: si sarà capito che ha chiuso la carriera vincendo la sua ultima gara (unico sciatore a riuscirci, che io sappia)? E con quello che ha significato? La scena all'arrivo con lui che si spoglia e getta tutto al pubblico a mio avviso avrebbe meritato di essere mostrata integralmente (per me uno dei momenti più toccanti della sua carriera, mi vengono ancora i lacrimoni ogni volta che ci penso), magari tagliando qualche scena di pelli. Nel complesso insomma mi ha lasciato un po' perplesso, ma mi rendo conto che non si può accontentare tutti...