Alberto Tomba: per i fan e non solo

Mi si permetta di appuntare: Sii cléb con la e chiusa, è più romagnolo...
In lingua (mi perdoni la lingua) emiliana Sii clèb è la pronuncia giusta.
 
visto commosso
bellissimo senza quella falsa retorica che mette per dire Ossini nelle sue linea bianca...che faccio fatica a sopportare(perchè deve sempre far vedere che deve leccare il sedere al green e robe simili..
qua si è parlato di tomba delle gare del pubblico del divertimento...che si era prodotto...
ecco oggi come ho già notato la strategia è abbassare il divertimento di ognuno perchè essere felici ci rende liberi.

bravo alberto con tutti i suoi difetti un grande un eroe anche oggi nella sua semplicità.
 
Non ho capito una cosa, quando la mamma mostra la collina dove aveva iniziato a sciare (risalendo a scaletta) e dove il padre piantava gli alberi delle coppe ... è casa sua ? Ha una tenuta ?
 
Sì sì è casa sua, non è che ha una tenuta o cosa, ha una bella casa in collina... famiglia decisamente benestante!

Tra l'altro da Google Maps si vede chiaramente quale sia... :)
 
Sì sì è casa sua, non è che ha una tenuta o cosa, ha una bella casa in collina... famiglia decisamente benestante!

Tra l'altro da Google Maps si vede chiaramente quale sia... :)

Casa in collina con pista da sci annessa ... Io la chiamo tenuta :cool:

E su GM come la trovi? C'è un segnalibro?
 
Io le discese di Tomba me le ricordo dal 92' in poi, in casa ogni gara era sacra, la guardavano tutti anche chi sulla neve non era mai stato nemmeno con lo slittino. Idem per la Compagnoni. Il problema è che a distanza di quasi 30 anni, non ci sono più stati sciatori uomini Italiani in grado di vincere anche solo un terzo di quello che ha vinto Alberto Tomba. Per fortuna invece le donne post Compagnoni ci sono state eccome, ed è un piacere guardarle.

Sì, sono vent'anni che sento sempre dire: "Non abbiamo più avuto nessuno come Tomba"... ma il fatto è che non lo abbiamo avuto neanche prima (se vogliamo, solo Thöni)... e anche guardando all'estero, non è che ce ne siano stati tanti. Tomba è stato uno dei più grandi fuoriclasse della storia dello sci, e se rivederne altri fosse così facile, non sarebbe stato tale. Quindi, ok che dei (pochi) fenomeni che si sono succeduti dopo Alberto neanche uno purtroppo è stato italiano, però non è che si possa pretendere che nascano sempre qui da noi... magari il prossimo (una volta passato Odermatt) lo sarà.

Riguardo al documentario... ripercorrere l'epopea di Tomba è sempre emozionante, io ho avuto la fortuna di averla vissuta in prima persona e le varie vicende me le ricordo bene. Però mi chiedo: uno che non sapesse niente di Tomba, se non magari che è stato un grande campione per sentito dire, cosa avrebbe capito dal racconto? Per me non si è riusciti a rendere bene l'idea né da un punto di vista sociale e poco anche da quello sportivo...
Esempio stupido: l'ultimissima gara, vinta dopo una stagione a dir poco tribolata: si sarà capito che ha chiuso la carriera vincendo la sua ultima gara (unico sciatore a riuscirci, che io sappia)? E con quello che ha significato? La scena all'arrivo con lui che si spoglia e getta tutto al pubblico a mio avviso avrebbe meritato di essere mostrata integralmente (per me uno dei momenti più toccanti della sua carriera, mi vengono ancora i lacrimoni ogni volta che ci penso), magari tagliando qualche scena di pelli. Nel complesso insomma mi ha lasciato un po' perplesso, ma mi rendo conto che non si può accontentare tutti...
 
Secondo me non l'hanno neanche detto che era la gara del ritiro...

ah no giusto è lui che dopo dice che ha maturato la decisione poco dopo la vittoria... o era mesi dopo? Nel documentario di Sky lui dice "mesi dopo"
 
Nel Documentario ho trovato finalmente piacevole anche Roda, più sorridente rilassato, non quel dittatore autocrate che le cronache ci hanno presentato negli ultimi tempi... Mi è piaciuto molto anche Luca Barilla e ovviamente grandissimo Girardelli, che bello essere raccontati così da un tuo ex avversario e stella planetaria dello sci.
 
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