Ciao! Ho 25 anni e scio da sempre, tanto che ho deciso di sviluppare la mia tesi su questo tema :) la foto più accattivante l'avresti chiesta anche a un uomo?
Chi mi dice che tu sia una donna, solo perché ti sei messa nome Beatrice?
Chi mi dice che tu abbia 25 anni, solo perché ti sei messa il suffisso _97?
Bello che abbia trovato subito seguito, come ti hanno detto altri, trovi mille storie nella sezione report.
Per il resto, parafrasando il buon vecchio Annibal, do ut des. In altri tempi o in altri forum, ti avrebbero tritata, ma sono contento per te che non sia successo qui, anche se avevo preparato i popcorn
 
Mamma mia che astio, cos'ha chiesto di così strano e irritante? Se qualcuno vuole scrivere la propria esperienza e il suo pensiero sullo sci non ci vedo nulla di male. Ci sono altre discussioni sul forum con una serie di cazzate impressionanti, basta farsi un giro per esempio in quella sulla guerra in Ucraina.
 
Più che un aneddoto, un mini racconto… La mia prima gita di “scialpinismo”: correva il marzo 2018 e una bella nevicata aveva appena caricato montagne e colline vicino a casa. Ho portato con me a lavoro sci e scarponi da pista, e appena staccato mi sono diretto per le strade non ancora del tutto pulite fino alla montagna più vicina alla pianura, il Prinzera: solo 736 metri e una bella collezione di antenne in vetta, ma stazza e prominenza che non sono più da semplice collina! È un posto dove andavo spesso a camminare o arrampicare sui sassi, quel giorno mi ero messo in testa di scenderci con gli sci… il problema però era: come salirci? Non possedendo ancora pelli sci e scarponi da skialp, ho studiato una logistica diabolica. Salendo in auto ancora un paio di km, lascio un paio di scarpe sotto una pianta a fianco alla strada, nel punto dove prevedevo sarei sceso. Continuo per la strada un paio di km fino al punto dove parte la stradina di salita, che percorro montando le ciaspole sotto gli scarponi e caricando in spalla gli sci. Sarà un km per 150m scarsi di dislivello, ma con 40cm di neve fresca umida e tutto quel peso addosso lo ricordo molto faticoso! La discesa fu di pura sopravvivenza per un versante tra l’altro piuttosto ripido e con qualche masso affiorante qua e là da schivare… il tutto su una neve pesantissima dove avrei faticato ancora adesso a tirare sue curve di fila. Per fortuna era breve! arrivo alla strada con l’ultima luce, ritrovo le scarpe e lascio al loro posto sci scarponi e ciaspole per tornare all’auto a piedi sul ciglio della strada. Il weekend successivo avevo noleggiato pelli, scarponi e sci da alpinismo , e ho imparato subito a usarli… ma ricordo ancora la prima sfacchinata sul Prinzera, che resta la montagna più bassa da cui sono sceso! 😅
 
La mia storia con lo sci inizia 33 anni fa quando da 21enne, praticamente obbligato da quella che diventerà in seguito la mia ex moglie, venni portato a San Simone per l'iniziazione e al bianco sport visto che la settimana successiva dovevo accompagnare lei e suo fratello, in una 4 giorni bianca al passo del Tonale con tanto di scuola di i sci. La prima giornata sugli sci fu traumatica, 4 istruzioni messe in croce su come si faceva lo spazzaneve e poi abbandonato presso una manovia. Io supersportivo, ma già acciaccato, mi sentivo umiliato a vedere dei ragazzini minuscoli che mi prendevano in giro tutte le volte che,troppo spesso per i miei gusti, ruzzolavo per terra. Ormai il guanto di sfida era lanciato ed avevo deciso che nei 4 giorni di corso avrei dovuto imparare a sciare abbastanza bene da non farmi mai aspettare. Obbiettivo ambizioso e solo in parte rispettato ma, complice il paesaggio e la mia naturale competitività, ho iniziato ad apprezzare questo sport. L'amore è nato però con l'avvento del carving che si sposava perfettamente col mio modo di sciare. Da allora non ho più smesso, cercando di migliorare sempre più la mia tecnica ed abbracciando discipline un po' fuori dal coro. Oggi a 54 anni la passione non è scemata ma purtroppo il fisico non è più quello di 20 anni fa e sto vivendo la frustrazione di non riuscire e non poter fare più quello che facevo allora. Mi dedico quindi solo sci cercando in qualche modo di sentirmi vivo partecipando in modo attivo a questo forum e sciando con amici e parenti senza più le velleità che mi hanno spinto tra i 27 ed i 42 anni, ma godendomi l'adrenalina che ,curva dopo curva in paesaggi spettacolari, questo sport riesce ancora a regalarmi.

Foto della garetta di fine corso della sopracitata 4 giorni bianca
 

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Mamma mia che astio, cos'ha chiesto di così strano e irritante? Se qualcuno vuole scrivere la propria esperienza e il suo pensiero sullo sci non ci vedo nulla di male. Ci sono altre discussioni sul forum con una serie di cazzate impressionanti, basta farsi un giro per esempio in quella sulla guerra in Ucraina.
Non so dove tu legga l'astio, ho pure messo le faccine. Mi sembra che tu ne sia bello carico, sarà perché frequenti sezioni che non hanno attinenza con lo sci. Questo è un buono spunto di riflessione per Beatrice HIHIHI
Comunque una volta ci si divertiva di più, sul forum. Occasione persa, e permittimi la citazione che pochi capiranno,
Saluti,
_Gigio
 
Bravissima, ottima risposta, che di boomer un po' bavosi ce ne sono tanti.
Adesso magari mi metto e ti scrivo qualche storia di sci... Però mi hai incuriosito! In cosa consiste il tuo lavoro di tesi?

La mia tesi ha come sottotitolo 'An awarness project about ski monoculture's planned obsolescence and how to deal with it', e consiste in un breve racconto della storia dello sci dagli albori alla situazione attuale (cambiamento climatico, turismo di masssa, neve artificiale, metropolizzazione della montagna, accanimento terapeutico su condizioni climatiche palesemente avverse, iniezioni di denaro pubblico continue, etc.. etc.. olimpiadi etc..) con particolare focus sulla narrazione degli impianti abbandonati o stagione dopo stagione lasciati a loro stessi. Le storie mi interessano sia per creare una narrazione coinvolgente di quello che lo sci era prima di diventare un'industria cieca nei confronti del presente e del futuro climatico, sia per visualizzare un insieme di legami emotivi forti per capire cosa ci lega così tanto a questo sport e come queste emozioni possono aiutarci a comprendere e accettare la scadenza di questa pratica e contribuire ad un turismo montano più responsabile allontanandoci dai continui investimenti pro nuovi impianti che al momento pullulano in tutta la penisola arrivando a centinaia di milioni di euro pubblici. Ciao!
 
Non so dove tu legga l'astio, ho pure messo le faccine. Mi sembra che tu ne sia bello carico, sarà perché frequenti sezioni che non hanno attinenza con lo sci. Questo è un buono spunto di riflessione per Beatrice HIHIHI
Comunque una volta ci si divertiva di più, sul forum. Occasione persa, e permittimi la citazione che pochi capiranno,
Saluti,
_Gigio
@Gigiogigi il mondo è bello perché è vario, dicono, però forse devi lavorare sulle tue faccine. Comunque sei ancora in tempo per raccontarmi una storia se ti va, saluti!
 
Ho imparato a sciare negli anni 70.
In piena crisi energetica. Strade vuote, niente auto, clima di austerity... Nell'autunno 1973 inverno 1974, il costo del petrolio aumentò bruscamente del 300 per cento in cinque mesi.
E così gli europei furono costretti prima a consumare luce il meno possibile, lasciando poi la loro auto a casa.
Iniziarono le Domeniche a piedi, o quelle con le targhe alterne.
Fu, però, data la possibilità di viaggiare in pullman nelle domeniche . Iniziarono a sorgere i primi sci club anche in pianura. Questo, grazie ai successi della valanga azzurra e alle prime gare trasmesse in Tv.
Fu facile per gli sci club trovare le condizioni, per proporre una gita domenicale fuori porta. Lo sci stava diventando lo sport del momento, assieme al tennis.
Un paio di pullman partivano dai paesi dell'area collinare morenica del basso Garda verso Bosco Chiesanuova. Oltre agli sci, mi ricordo, si caricavano graticole per cuocere la fette di polenta e le salcicce, la legna. Una piccola damigiana di vino non mancava mai.
Si pranzava al sacco, un panino, e ci si scaldava attorno al fuoco, acceso in qualche seminterrato di un fabbricato in costruzione. Nessuno si sognava di recintare un cantiere ai tempi.
A Bosco erano tutti skilift, partecipai ai corsi svogliatamente, e non è che nutrissi una gran passione a quel tempo. Andavo a sciare 4 o 5 volte in un inverno e di corsi fino ai 25 anni non li ho più fatti. Anni 90 riprende la voglia di sciare, organizzo assieme ad amici uno sci club. Siamo all'apice del periodo Tomba, tutti improvvisamente vogliono sciare. Diventa facile organizzare gite e corsi. Cambio materiali, partecipo di nuovo ad un corso con maestro. Si apre un mondo nuovo, e ci si diverte un sacco, girano anche tanti soldi. Nei primi anni 2.000 arrivano le nuove geometrie degli sci ed una nuova tecnica. Mi sembra meno complicata della precedente, più naturale. Si accende la vera passione per lo sci e la montagna in genere, Corsi invernali, corsi estivi allo Stelvio, qualche garetta . Dalla finestra della mia stanza, diventerà obbligatorio osservare le condizioni nevose del Baldo
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Monte Baldo
 
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Non ho storie però mi preme ricordare che la regola dell'amico non funziona. Come cantavano (si fa per dire) gli 883.
E nemmeno la "tattica" dello zerbino funziona. O del cicisbeo. HIHIHI
 
La mia storia con lo sci inizia 33 anni fa quando da 21enne, praticamente obbligato da quella che diventerà in seguito la mia ex moglie, venni portato a San Simone per l'iniziazione e al bianco sport visto che la settimana successiva dovevo accompagnare lei e suo fratello, in una 4 giorni bianca al passo del Tonale con tanto di scuola di i sci. La prima giornata sugli sci fu traumatica, 4 istruzioni messe in croce su come si faceva lo spazzaneve e poi abbandonato presso una manovia. Io supersportivo, ma già acciaccato, mi sentivo umiliato a vedere dei ragazzini minuscoli che mi prendevano in giro tutte le volte che,troppo spesso per i miei gusti, ruzzolavo per terra. Ormai il guanto di sfida era lanciato ed avevo deciso che nei 4 giorni di corso avrei dovuto imparare a sciare abbastanza bene da non farmi mai aspettare. Obbiettivo ambizioso e solo in parte rispettato ma, complice il paesaggio e la mia naturale competitività, ho iniziato ad apprezzare questo sport. L'amore è nato però con l'avvento del carving che si sposava perfettamente col mio modo di sciare. Da allora non ho più smesso, cercando di migliorare sempre più la mia tecnica ed abbracciando discipline un po' fuori dal coro. Oggi a 54 anni la passione non è scemata ma purtroppo il fisico non è più quello di 20 anni fa e sto vivendo la frustrazione di non riuscire e non poter fare più quello che facevo allora. Mi dedico quindi solo sci cercando in qualche modo di sentirmi vivo partecipando in modo attivo a questo forum e sciando con amici e parenti senza più le velleità che mi hanno spinto tra i 27 ed i 42 anni, ma godendomi l'adrenalina che ,curva dopo curva in paesaggi spettacolari, questo sport riesce ancora a regalarmi.

Foto della garetta di fine corso della sopracitata 4 giorni bianca
Ma ci credi che ho iniziato a sciare anche io alla mano via di San Simone !!!!
Ricordo solo quello … lo sforzo disumano di stare attaccato a quell’aggeggio infernale , poi non aveva le maniglie ma delle specie di bussolotti ….
Non so se mi ricordo bene …. Era su una montagnetta sulla sinistra … poi c’era lo ski-lift che partiva poco lontano e che guardavo con paura …..
 
@Gigiogigi il mondo è bello perché è vario, dicono, però forse devi lavorare sulle tue faccine. Comunque sei ancora in tempo per raccontarmi una storia se ti va, saluti!
Sono stato discreto contributor in passato, quando ero in buona compagnia. Se ne trovi qualcuna interessante e vuoi ragguagli, cercherò di accontentarti. A rivedere alcuni report e le condizioni che c'erano, mi vien da piangere!
 
Non so dove tu legga l'astio, ho pure messo le faccine. Mi sembra che tu ne sia bello carico, sarà perché frequenti sezioni che non hanno attinenza con lo sci. Questo è un buono spunto di riflessione per Beatrice HIHIHI
Comunque una volta ci si divertiva di più, sul forum. Occasione persa, e permittimi la citazione che pochi capiranno,
Saluti,
_Gigio
Anche io, se non astio, ho letto un comportamento insolente ed aggressivo. Tanto più incomprensibile poiché del tutto immotivato, "manda una foto, prova chi sei veramente", bah.
Se per te il divertimento è questo, tanta roba, evidentemente abbiamo concetti diversi, per fortuna 🤐😳
 
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