Lidsandel
Birrafondaio
Ne parlavo questi giorni con la mia ragazza che fa esattamente parte della categoria di persone che ritiene che la responsabilità sia della mancata segnalazione del pericolo.
Il fatto che tanta gente sia finita questi giorni in acqua non dimostra in alcun modo che le misure di dissuasione fossero inadeguate ma piuttosto dimostrano che l'idiozia, l'imprudenza e la mancanza di buon senso sia ben diffusa.
In un mondo dove tutto è facilitato e deve essere a prova d'idiota si sta sempre più accantonando la prudenza istintiva. Ogni tanto farsi male t'insegna a valutare meglio il pericolo all'occasione successiva e questo lo si faceva da piccoli in su. Ora che sul lago di Braies ci arriva anche gente che il ghiaccio magari non lo ha mai visto e non sa valutarne la pericolosità, non giustifica che ci debbano pensare le autorità a sostituire il buon senso. Certo, che l'amministrazione in previsione di Pasqua e Pasquetta poteva in effetti trincerare il lago con cartelli 60x90 in caratteri bianchi su fondo rosso, ma non può sempre essere uno sforzo unilaterale dove il comitato di esseri umani senzienti deve pensare anche per chi non è capace di farlo.
E non è minimamente detto che pure avvistati avrebbero desistito... Per esperienza personale, se qualcuno si mette in testa che vuole la foto in tal punto o vuole vedere tal cosa non c'è deterrente che tenga. Come questa estate che con degli amici stavo facendo una passeggiata nel più sicuro dei posti in montagna (Armentara in Val Badia) che un mio amico "esperto scalatore" si è messo in testa di raggiungere la cima del nevaio ai piedi del Sasso. Inutile da parte mia fargli notare che sotto c'è il vuoto (visto che ci passa l'acqua) e che fossimo ormai a giugno inoltrato, inutile fargli notare che cascava di sotto, sicuro come l'oro. In risposta sorriso strafottente e saluto con la mano e su per il nevaio. Chi li ha chiamati i soccorsi? Se non altro "sono un'idiota" è la prima cosa che ha detto appena uscito dal coma.
Non si può cartellonare tutto:
"non infilate i bastoncini nel didietro delle mucche al pascolo che potrebbero innervosirsi e arrecarvi del danno fisico"
"tenete il cane al guinzaglio passando nelle fattorie che ci possono essere galline libere che poi i cani le inseguono (per gioco ci mancherebbe) ma poi esce il contadino che ve lo schioppetta (non per gioco ci mancherebbe)"
"non bevete l'acqua a valle dei pascoli che ci cagano le vacche e vi viene una diarrea che ve la ricorderete per la vita"
"so che quel terrazzino sembra molto bello e instagrammabile, ma non vorrei che la roccia friabile e quella burlona di forza di gravità giocassero brutti scherzi"
"state per affrontare un sentiero che non è coperto da asfalto, lynoleum o erba sintetica, la presenza di irregolarità consigliano l'uso di scarpe diverse da quelle che usi per andare a bere lo Spritz"
Il buon senso se non ce l'hai meriti che tu ti faccia male (sperando non fino a morirne, questo non lo si augura a nessuno), ma nel farsi male che che ne acquisti un po' di buon senso, non possiamo vivere in un continuo atteggiamento che le proprie azioni non abbiano conseguenze, oppure si ma te ne stai a casa cercando di non infilare cacciaviti nelle prese.
Il fatto che tanta gente sia finita questi giorni in acqua non dimostra in alcun modo che le misure di dissuasione fossero inadeguate ma piuttosto dimostrano che l'idiozia, l'imprudenza e la mancanza di buon senso sia ben diffusa.
In un mondo dove tutto è facilitato e deve essere a prova d'idiota si sta sempre più accantonando la prudenza istintiva. Ogni tanto farsi male t'insegna a valutare meglio il pericolo all'occasione successiva e questo lo si faceva da piccoli in su. Ora che sul lago di Braies ci arriva anche gente che il ghiaccio magari non lo ha mai visto e non sa valutarne la pericolosità, non giustifica che ci debbano pensare le autorità a sostituire il buon senso. Certo, che l'amministrazione in previsione di Pasqua e Pasquetta poteva in effetti trincerare il lago con cartelli 60x90 in caratteri bianchi su fondo rosso, ma non può sempre essere uno sforzo unilaterale dove il comitato di esseri umani senzienti deve pensare anche per chi non è capace di farlo.
E non è minimamente detto che pure avvistati avrebbero desistito... Per esperienza personale, se qualcuno si mette in testa che vuole la foto in tal punto o vuole vedere tal cosa non c'è deterrente che tenga. Come questa estate che con degli amici stavo facendo una passeggiata nel più sicuro dei posti in montagna (Armentara in Val Badia) che un mio amico "esperto scalatore" si è messo in testa di raggiungere la cima del nevaio ai piedi del Sasso. Inutile da parte mia fargli notare che sotto c'è il vuoto (visto che ci passa l'acqua) e che fossimo ormai a giugno inoltrato, inutile fargli notare che cascava di sotto, sicuro come l'oro. In risposta sorriso strafottente e saluto con la mano e su per il nevaio. Chi li ha chiamati i soccorsi? Se non altro "sono un'idiota" è la prima cosa che ha detto appena uscito dal coma.
Non si può cartellonare tutto:
"non infilate i bastoncini nel didietro delle mucche al pascolo che potrebbero innervosirsi e arrecarvi del danno fisico"
"tenete il cane al guinzaglio passando nelle fattorie che ci possono essere galline libere che poi i cani le inseguono (per gioco ci mancherebbe) ma poi esce il contadino che ve lo schioppetta (non per gioco ci mancherebbe)"
"non bevete l'acqua a valle dei pascoli che ci cagano le vacche e vi viene una diarrea che ve la ricorderete per la vita"
"so che quel terrazzino sembra molto bello e instagrammabile, ma non vorrei che la roccia friabile e quella burlona di forza di gravità giocassero brutti scherzi"
"state per affrontare un sentiero che non è coperto da asfalto, lynoleum o erba sintetica, la presenza di irregolarità consigliano l'uso di scarpe diverse da quelle che usi per andare a bere lo Spritz"
Il buon senso se non ce l'hai meriti che tu ti faccia male (sperando non fino a morirne, questo non lo si augura a nessuno), ma nel farsi male che che ne acquisti un po' di buon senso, non possiamo vivere in un continuo atteggiamento che le proprie azioni non abbiano conseguenze, oppure si ma te ne stai a casa cercando di non infilare cacciaviti nelle prese.