Il CTS ha approvato il protocollo

Ha solo riportato le dichiarazioni del capo del DSS che sembrano un po' troppo ottimistiche , se leggiamo bene secondo loro si potrebbe aprire già dopodomani , peccato che non decidono loro

Lo so, però mi domando spesso perché ci siano dei siti super veloci, guarda caso sempre gli stessi, che sono sempre i primi a dare le notizie. Ma che è... 'na-gara?
 
Ha solo riportato le dichiarazioni del capo del DSS che sembrano un po' troppo ottimistiche , se leggiamo bene secondo loro si potrebbe aprire già dopodomani , peccato che non decidono loro

Esatto...infatti dicono

"Il carosello sciistico Dolomiti Superski si dichiara pronto a partire per il 15 febbraio prossimo, data attualmente prevista per un’eventuale messa in moto degli impianti."

Data eventualmente prevista :shock:

Quindi nessuna buona notizia , resto in attesa del consueto " non ce lo possiamo permettere" :PAAU

Che rottura di caxxo illuderci con sti inutili e fuorvianti titoloni...:evil:
 
Per me questa "approvazione" vale ben poco, perchè fondamentalmente vuol dire "se il governo deciderà di farvi aprire, dovrete farlo così".. e rimango non troppo ottimista sulla volontà del governo
 
mah, mi sembra molto strano che questo protocollo sia stato approvato dal CTS e autorizzato dalla conferenza stato regioni e non ve ne sia traccia da nessuna parte se non in un'intervista...temo ci sia un pò troppo ottimismo o semplificazione.
Un protocollo sulla sicurezza in quanto tale non serve a nulla se riservato, ma deve essere divulgato il prima possibile e nel modo più ampio e trasversale.
Ergo forse chi ha parlato lo fa più per auspicio...spero di sbagliarmi!
 
Il problema non è il protocollo, ma i numeri... se rimaniamo sopra i 10000 casi al gg non aprono...

Guardate che noi siamo un po' impressionati da UK e Germania e pertanti non ci rendiamo conto di quanto in Itailia i dati stiano migliorando! E di quanto!
Fino a 7/8 giorni fa credevo fossero oscillazioni devianti invece giorno per giorno si conferma un trend molto buono.
Un dato da guardare, ad esempio, che i guarit stanno stabilmente sopra i nuovi positivi, fenomeno che normalmente fa precipitare la curva.
Il fatto che rimaniamo costantemente sopra i 10000 casi dipende dal fatto che hanno inserito i tamponi rapidi e quindi si ricomincia a fare tanti tamponi come un mese fa.

Dao invece a mio avviso troppo ottimistico è il crollo del tasso giornaliero positivi/tamponi, che dai valori estremi di 10 giorni fa è crollato al 5%, quello a mio avviso dipende anch'esso dall'inserimento dei rapidi, in genere chi fa il rapido lo fa più per screening che per il fatto di stare davvero male, oltre al fatto che essi sono meno sensibili e non beccano le bassissime cariche.
 

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Altro fattore, il tampone rapido non conteggiato al denominatore forniva però una certa mole di positivi "quasi certi" da verificare alla PCR drogando quindi il tasso di positività dei molecolari.
Corretto finalmente inserirli nel computo per tutta Italia dopo i vari metti/togli di regioni sparse.
 
Guardate che noi siamo un po' impressionati da UK e Germania e pertanti non ci rendiamo conto di quanto in Itailia i dati stiano migliorando! E di quanto!
Fino a 7/8 giorni fa credevo fossero oscillazioni devianti invece giorno per giorno si conferma un trend molto buono.
Un dato da guardare, ad esempio, che i guarit stanno stabilmente sopra i nuovi positivi, fenomeno che normalmente fa precipitare la curva.
Il fatto che rimaniamo costantemente sopra i 10000 casi dipende dal fatto che hanno inserito i tamponi rapidi e quindi si ricomincia a fare tanti tamponi come un mese fa.

Dao invece a mio avviso troppo ottimistico è il crollo del tasso giornaliero positivi/tamponi, che dai valori estremi di 10 giorni fa è crollato al 5%, quello a mio avviso dipende anch'esso dall'inserimento dei rapidi, in genere chi fa il rapido lo fa più per screening che per il fatto di stare davvero male, oltre al fatto che essi sono meno sensibili e non beccano le bassissime cariche.

notizia di oggi l'Rt è calato dopo 5 settimane..ora è a 0,97 su media nazionale.
Siamo sulla buon strada..
Ps.oggi ho comprato gli sci nuovi..ci conto..:D:D
 
Le condizioni di innevamento naturale sono eccezionali, le piste sono in ogni caso state preparate alla perfezione e anche la Pasqua quest’anno cade in un periodo favorevole in termini di calendario. Tutti questi presupposti ci danno motivazione e ci mantengono ottimisti nei confronti di uno svolgimento dignitoso di quanto rimane dell’inverno in corso».

https://www.ladige.it/popular/montagna/2021/01/22/covid-approvato-protocollo-sci-varallo-superski-dolomiti-fiducioso

Date le condizioni favorevoli sono disponibili a salvare il salvabile


 
questo dimostra ancora di più che siamo di fronte a dei dilettanti allo sbaraglio

e non mi riferisco a quegli scappati di casa del governo o quei burocrati inutili del CTS

no, mi riferisco alla associazione degli impiantisti che secondo me non riuscirà a farsi approvare il protocollo neanche il prossimo anno di questo passo
 
Veramente regioni ed impiantisti avevano chiesto al cts di rispondere entro il 9/1.
Quello che mi lascia perplesso e’ il metodo, per le attivita’ commerciali, di ristorazione, gli uffici, governo e cts hanno emanato le regole per le aperture, per gli impianti si chiede agli impiantisti ed alle regioni di scriverle, praticamente il controllore chiede al controllato di scrivere le regole del gioco.
Comunque io sono convinto, da tempo, che la stagione saltera’, la salvaguardia del turismo montano invernale non mi sembra una priorita’ del governo, evidentemente preferiscono tenere tutto chiuso ed erogare ( pochi ) ristori.
 
ultimi aggiornamenti

https://www.ilgazzettino.it/nordest/belluno/sci_regioni_apertura_stagione_invernale-5718216.html

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BELLUNO - Un nuovo protocollo per consentire l’apertura in extremis delle piste da sci. Nella serata di giovedì la Conferenza delle Regioni ha approvato una propria proposta di linee guida per l’avvio degli impianti di risalita. L’obiettivo di alzare finalmente il sipario sulla stagione invernale il prossimo 15 febbraio appare però ancora molto (forse troppo) ottimistico. Il protocollo predisposto dalle Regioni dovrà essere sottoposto a un iter dall’esito e dalle tempistiche incerte: il passaggio finale sarà l’approvazione da parte del Cts che lo scorso 24 dicembre aveva di fatto rispedito al mittente il primo documento “Proposta di linee guida per l’utilizzo degli impianti di risalita nelle stazioni e nei comprensori sciistici da parte degli sciatori amatoriali”, redatto dalla stessa Conferenza.
LE CRITICITÀ
Allora il Comitato tecnico scientifico espresse una serie di osservazioni chiedendo la revisione di alcuni punti cruciali del documento. Il protocollo approvato giovedì vuole superare tali criticità. Una delle questioni più delicate da affrontare è quella del contingentamento degli sciatori nel comprensorio, con l’introduzione di un tetto massimo di skipass giornalieri vendibili in ogni stazione invernale. Inoltre, il sistema di limitazione delle presenze prevederà un coordinamento tra impiantisti, strutture ricettive e autorità sanitarie locali. C’è poi il problema del controllo dei flussi in particolare nei comprensori più grandi e nei collegamenti tra aree sciistiche appartenenti a province e regioni diverse (è il caso, ad esempio, del Sellaronda che unisce Arabba, Alta Badia, Val Gardena e Val di Fassa): il Cts richiede che vengano adottati accorgimenti chiari per evitare assembramenti in ogni momento della giornata.
Inoltre, vanno prese idonee misure di prevenzione considerando il fatto che, muovendosi da una regione a un’altra, lo sciatore potrebbe trovarsi in zone che presentano diverse situazioni pandemiche e quindi soggette a diverse restrizioni. L’obbligo della mascherina da parte degli sciatori che salgono sugli impianti rimane una certezza, così come la riduzione della loro capienza al 50%, con una puntualizzazione: il numero va calcolato arrotondando per difetto e non per eccesso.
LA SICUREZZA
Nonostante le incognite, gli addetti ai lavori vogliono farsi trovare pronti per l’ipotetico avvio della stagione invernale, mettendo in sicurezza gli impianti e preparando le piste. «Sento molti colleghi e operatori della filiera ancora fiduciosi e determinati a dare comunque inizio alla stagione, anche se molto in là come calendario – dichiara Andy Varallo, presidente di Dolomiti Superski, il consorzio delle principali stazioni invernali dolomitiche –. Le condizioni di innevamento naturale sono eccezionali, le piste sono in ogni caso state preparate alla perfezione e anche Pasqua quest’anno cade in un periodo favorevole in termini di calendario. Tutti questi presupposti ci danno motivazione e ci mantengono ottimisti nei confronti di uno svolgimento dignitoso di quanto rimane dell’inverno in corso. Sulle Dolomiti, l’intera filiera turistica era pronta a partire, sia a dicembre, che dopo l’Epifania e tanto più il 18 gennaio. Purtroppo, l’evoluzione dei contagi ha reso chiaro che non c’erano le condizioni per il via libera da parte del Governo. Ne abbiamo preso atto con senso di responsabilità, anche se con grande rammarico».











 
Avevo subito fatto notare che i “giornaletti” troppo spesso hanno il grilletto facile. Finche non batte Ansa o Adn io nemmeno le considero le news e, anche in quei casi, spesso c’è qualcosa da verificare...
 
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