Chi vive entro due ore di auto dal DSS ha a disposizione altre stazioni più piccole con prezzi molto più interessanti per i giornalieri infrasettimanali.
Inoltre per i giornalieri di valle ci sono sempre sconti per i residenti in TAA per le stazioni in TAA. Immagino che in Veneto facciano altrettanto.
Il riparto nel DSS avviene per passaggi. Ogni impianto ha un valore corsa calcolato sulla tipologia di impianti, la sua lunghezza ed il suo dislivello sulla base di una formula che porta l’impianto a pareggio alla raggiungere di un certo numero di passaggi. L’incasso dalla vendita dei biglietti va in una cassa comune virtuale ( virtuale perché e’ solo un dare/avere tra i diversi soggetti ) . Sulla base delle somme dei valori corsa per il numero dei relativi passaggi avviene il riparto della cassa comune. Essendo il valore corsa un valore teorico il riparto effettivo e’ solo una percentuale del valore corsa. A seconda della zona e del tipo di tessera il riparto e’ tra il 60 ed il 40% del valore corsa.
A seconda che la tessera sia di valle o plurivalle le casse sono separate. Cioè ogni valle e’ un consorzio con la sua cassa. Quando acquisti una tessera di valle i sold8 vanno alla cassa del consorzio di valle che poi li ripartisce in base alle formule di cui sopra.
Quando invece acquisti una tessera plurivalle i soldi vanno alla cassa comune DSS, che e’ un consorzio di secondo grado, cioè un consorzio dove gli associati sono i 12 consorzi di valle. I passaggi delle tessere plurivalle sono contabilizzati separatamente da quelli della vallata singola.
Ogni consorzio di valle e’ indipendente ed ha molta flessibilità su sconti e promozioni per le tessere che riguardano la loro valle. Per grossi gruppi o agenzie non e’ impossibile vedere sconti o ristorni del 25-30%. Ma sempre e solo sulle tessere settimanali. Mai sui giornalieri. E pure sulle tessere plurivalle la flessibilità e’ prossima allo 0. I giornalieri sono scoraggiati, proprio perché gli impianti devono girare a pieno regime tutta la settimana, non solo qualche giorno e solo se fa bel tempo. Col turismo mordi e fuggi si muore. Non si possono pagare le spese di impianti così costosi girando pieni 10 giorni all’anno.