L'importanza dei posti letto per lo sviluppo di una staz. sciistica

A molte località DSS non converrebbe, perché in settimana girano già piene o quasi piene. E riempire ulteriormente piste ed impianti “svaluta” chi invece ha acquistato il settimanale e si sta godendo la settimana bianca. Poi quest’inverno sarà una grossa incognita e non fa testo.
 
In Francia in molte stazioni fanno lo sconto del 20% al sabato classico giorno di cambio settimana.
Invece dalle nostre parti lo sconto lo fanno in settimana (Mar-Mer-Gio) ovviamente non in alta stagione dato che ci sono una marea di seconde case e i picchi sono sempre nel weekend.
 
In Francia in molte stazioni fanno lo sconto del 20% al sabato classico giorno di cambio settimana.
Invece dalle nostre parti lo sconto lo fanno in settimana (Mar-Mer-Gio) ovviamente non in alta stagione dato che ci sono una marea di seconde case e i picchi sono sempre nel weekend.

Dove lo sconto dalle tue parti?
 
ad esempio in vialattea, 31€ invece di 38€ in settimana, natale escluso

prezzi listino passato ovviamente

e vialattea ha drammatici problemi di posti letto, perché è sommersa di seconde case e ha una offerta alberghiera molto limitata

in certe località francesi il sabato fanno 40% di sconto!!!
 
Chi vive entro due ore di auto dal DSS ha a disposizione altre stazioni più piccole con prezzi molto più interessanti per i giornalieri infrasettimanali.
Inoltre per i giornalieri di valle ci sono sempre sconti per i residenti in TAA per le stazioni in TAA. Immagino che in Veneto facciano altrettanto.

Il riparto nel DSS avviene per passaggi. Ogni impianto ha un valore corsa calcolato sulla tipologia di impianti, la sua lunghezza ed il suo dislivello sulla base di una formula che porta l’impianto a pareggio alla raggiungere di un certo numero di passaggi. L’incasso dalla vendita dei biglietti va in una cassa comune virtuale ( virtuale perché e’ solo un dare/avere tra i diversi soggetti ) . Sulla base delle somme dei valori corsa per il numero dei relativi passaggi avviene il riparto della cassa comune. Essendo il valore corsa un valore teorico il riparto effettivo e’ solo una percentuale del valore corsa. A seconda della zona e del tipo di tessera il riparto e’ tra il 60 ed il 40% del valore corsa.

A seconda che la tessera sia di valle o plurivalle le casse sono separate. Cioè ogni valle e’ un consorzio con la sua cassa. Quando acquisti una tessera di valle i sold8 vanno alla cassa del consorzio di valle che poi li ripartisce in base alle formule di cui sopra.

Quando invece acquisti una tessera plurivalle i soldi vanno alla cassa comune DSS, che e’ un consorzio di secondo grado, cioè un consorzio dove gli associati sono i 12 consorzi di valle. I passaggi delle tessere plurivalle sono contabilizzati separatamente da quelli della vallata singola.

Ogni consorzio di valle e’ indipendente ed ha molta flessibilità su sconti e promozioni per le tessere che riguardano la loro valle. Per grossi gruppi o agenzie non e’ impossibile vedere sconti o ristorni del 25-30%. Ma sempre e solo sulle tessere settimanali. Mai sui giornalieri. E pure sulle tessere plurivalle la flessibilità e’ prossima allo 0. I giornalieri sono scoraggiati, proprio perché gli impianti devono girare a pieno regime tutta la settimana, non solo qualche giorno e solo se fa bel tempo. Col turismo mordi e fuggi si muore. Non si possono pagare le spese di impianti così costosi girando pieni 10 giorni all’anno.

Grazie per la spiegazione. Il discorso di favorire i settimanali ai giornalieri ha un senso se il comprensorio gira a pieno regime. Per i comprensori del DSS che non girano a pieno regime con i soli settimanali mi pare penalizzante e avrebbe senso prevedere sconti sui giornalieri.

L'inghippo mi pare che sia dato dal fatto che le vendite dei giornalieri di valle concorrono solo a determinare il profitto dei consorziati di quella valle, mentre le direttive sui prezzi sono decise a livello di consorzio e quindi vincolanti per tutti.

Questa è proprio quella carenza di flessibilità a cui mi riferivo nei precedenti messaggi, che comunque determina una perdita di fatturato portato sia dal settore seconde case che soprattutto in prospettiva futura generazione (perché nessuno si avvicina allo sci comprando un settimanale e il bacino di popolazione che ha il DSS come comprensorio più vicino non è così piccolo).
 

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Qualche osservazioni a latere, se vogliamo:

1. Andiamo tutti gli anni a St. Moritz. E per farlo ci ritagliamo almeno tre giorni ... il prezzo dello skipass giornaliero ci sembra finalizzato a scoraggiare il turismo andata-ritorno di chi sale, scia e torna a casa e spende al massimo per una Cocacola.

2. Analoga situazione in Austria, a Stubai: se vai in un B&B o pensione per almeno tre giorni hai a tessera per la piscina e altre amenità e il ticket per tre giorni costa molto meno che tre ticket giornalieri.

3. Anch' io spesso vado e torno. E se da un lato non spendo di giornaliero (uso lo stagionale al Cermis, Pampeago-Obereggen e Passo S. Pellegrino o a Madonna di Campiglio dove lo stagionale mi permette cinque uscite), dall' altro più di un tiramisù e un caffè non gli lascio molto.

4. Altipiano di Asiago: il mercato è pieno di seconde case in vendita (invendute) e quasi nessuno vuole investire per rilanciare gli impianti da sci. Mi sembra che la situazione sia simile in diverse altre località che negli anni '60 e '70 avevano puntato molto sulle seconde case: qual è la causa e quale l' effetto?

:D
 
Cortina: 6000 posti letto alberghieri e circa 20.000 nelle seconde case.

Credo che basti questo dato a far capire molte cose.
Cosí non puoi fare sviluppo, ne occupazione stabile.
 
Cortina: 6000 posti letto alberghieri e circa 20.000 nelle seconde case.

Credo che basti questo dato a far capire molte cose.
Cosí non puoi fare sviluppo, ne occupazione stabile.

Siccome non si può mettere una bomba per far saltare le seconde case e sostituirle con alberghi, proprio per questo motivo non puoi adottare per Cortina la stessa strategia e politica di prezzi applicata per valli dove il rapporto seconde case / alberghi è l'opposto. Per quanto in alcuni casi possa essere più difficile, bisogna cercare di valorizzare le peculiarità di ogni singolo posto.

Proprio Cortina è la località dove fino a dieci anni fa andavo un buon numero di volte ogni anno con biglietti giornalieri (portando spesso anche altra gente), ma che ora non frequento più perché il prezzo del giornaliero (60 euro) è diventato disincentivante, nonostante io sia benestante. E la stazione sciistica non è così piena da dover mandar via clienti.
 
per fare un confronto Italia dell'ovest con Francia Savoia

vialattea, 400km di piste dichiarate e gonfiate, ma prendiamo 250km reali della parte italiana. 12.000 letti turistici, dato vialattea magazine di un paio di anni fa

3 vallées, 600km di piste abbastanza reali. 147.000 letti turistici, fonte Wikipedia https://fr.m.wikipedia.org/wiki/Les_Trois-Vallées

in sintesi: il doppio delle piste, 10x di letti

quindi a parità di comprensorio stiamo parlando di 5x sui letti turistici, mica poco!!!!!!
 
Siccome non si può mettere una bomba per far saltare le seconde case e sostituirle con alberghi, proprio per questo motivo non puoi adottare per Cortina la stessa strategia e politica di prezzi applicata per valli dove il rapporto seconde case / alberghi è l'opposto. Per quanto in alcuni casi possa essere più difficile, bisogna cercare di valorizzare le peculiarità di ogni singolo posto.

Proprio Cortina è la località dove fino a dieci anni fa andavo un buon numero di volte ogni anno con biglietti giornalieri (portando spesso anche altra gente), ma che ora non frequento più perché il prezzo del giornaliero (60 euro) è diventato disincentivante, nonostante io sia benestante. E la stazione sciistica non è così piena da dover mandar via clienti.

Una cosa che non so è se i prezzi di valle sono decisi a livello di consorzio o a livello di valle.

Comunque mi pare di capire che a Cortina una strategia condivisa proprio non ci sia e ognuna fa per sè.

E di questi tempi anche sei un posto meraviglioso non vai molto lontano.

PS: ma chi scia a Cortina e va a giornalieri quante volte in una stagione fa il giornaliero DSS?
 
Ogni stazione ha le sue peculiarità e molto dipende dove si trova.
si parlava di via lattea...città metropolitana di Torino 2.25 milioni di abitanti.
la provincia di Bolzano ne fa mezzo. È palese che nel secondo caso le stazioni x funzionare hanno bisogno di letti turistici. La prima Probabilmente con quei pochi ci copre i costi e con i pendolari fa gli utili.
 
60 € a Cortina li paghi in alta stagione , solo per precisare , e tra le altre cose è anche l' unica località del DSS in cui puoi fare anche solo il mattiniero.
Io a sciare nel DSS ci vado solitamente in giornata ed il più delle volte faccio solo lo skipass di valle ......
Lo skipass intero ha senso solo se fai il Sellaronda ( piaccia o no tutti lo hanno fatto almeno una volta se erano in zona , non raccontiamoci storie ) oppure se vuoi abbinare Arabba + Badia , Badia + Gardena , Arabba + Fassa ec......cose che fa tantissima gente sciando anche solo in giornata.
Io cerco di approfittare delle 5 giornate promozionali , che non è poco comunque
 
Infatti il giornaliero DSS lo fai solo se fai il sellaronda. Fatto un paio di volte ti sei anche rotto le scatole. Sugli skipass di valle ogni consorzio e’ abbastanza flessibile, ma non vi e’ interesse a spingere i giornalieri. Casomai il contrario. Spingono i plurigiornalieri.
Per cortina con 20.000 posti letto in seconde case, non potendo demolirle, l’unica e’ portare ICI ed altri costi. Tipo rifiuti, acqua etc a costi talmente elevato da costringere i proprietari che non la utilizzano ad affittarla o a venderla a qualcuno che ha più voglia di usarla. Il problema delle seconde case e’ che dopo tot anni il proprietario si e’ un poco stufato o per altri motivi la sottoutilizza. Se gli costa poco tenerla vuota allora la lascia vuota sperando in tempi migliori.
 
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