Stagione sciistica 2020/2021

sono titolare della carta holiski, che permette di sciare a condizioni particolarmente vantaggiose sui comprensori della CDA: es. serre chevalier, l2a, paradiski, espace Killy, ecc.

ho ricevuto in questi giorni un sondaggio molto articolato che cercava di raccogliere elementi per una sua forte evoluzione in termini di maggiori scontistiche, servizi, agevolazioni, eccetera

è evidente che almeno in Francia si stanno preparando per una forte riduzione del numero degli stagionali (troppo rischio di non convenienza per i clienti) e dei giornalieri/settimanali (troppi costi un periodo di crisi) e quindi proveranno a spingere ulteriormente su queste formule di fidelizzazione sulla fascia di sciatori da 10-20 giornate l'anno

credo che anche in Italia dovrebbero fare analogamente
 
spero meglio di questa, primo anno senza sciare, a dicembre gennaio avevo il ginocchio fuori uso dovevo andare a meta' febbraio ma porca tr..a ci si e' messo di mezzo il covid :evil:
 
Incredibile: andatevi a rileggere cosa scrivevamo 7/8 mesi fa in questo thread sulla stagione che (non) sta per iniziare ... quella del 2020/2021
 

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Incredibile: andatevi a rileggere cosa scrivevamo 7/8 mesi fa in questo thread sulla stagione che (non) sta per iniziare ... quella del 2020/2021

Io sono convinto che riapriranno. È una questione politica come il lockdown e le varie zone rosse e gialle. Bisogna avere il consenso dell'opinione pubblica. Servono i morti per fare accettare le restrizioni, serve la paura di non poter andare a praticare lo sci per sperare che la gente abbia comportamenti dettati dal cervello e che gli avventori capiscano che discoteche e luoghi di aggregazione devono rimanere chiusi.
Serve che le società sciistiche, gli addedfi agli impianti ed i comuni, mettano in campo uomini per il controllo del rispetto delle regole e che la gente sia persuasa della necessità rispettarle.
Il governo non potrà non ascoltare Lombardia,Piemonte,Veneto e Trentino, hanno troppo peso e il consenso serve al governo per andare avanti. Quindi gli impianti, quelli sostenuti da un'economia locale forte, per Natale sono convinto che apriranno.
 
Scusa ma hai dimenticato La valle d'Aosta che forse è quella che perderebbe di più visto che la maggior quota del PIL è data dal turismo estivo e invernale
(con annesse le attività tipo l'edilizia, e l'arredamento strettamente collegate alle seconde case)
 
E' incredibile l'azione mediatica attuata contro lo sci.
Ho ascoltato una discussione pochi minuti fa alla trasmissione di Matano RAI1. Il povero Bassetti che voleva spiegare o giustificare in qualche modo
il praticare lo sci come sport sicuro, ma magari inasprendo e far rispettare i protocolli, bene non lo ascoltavano nemmeno una certa Nunzia che paragona lo sci alle discoteche. Spalleggiata dall'altra ospite che ricordava ancora l'Abetone e ancora Nunzia che mai si potrebbe con questi morti permettersi le vacanze addirittura sciando. Ancora Bassetti che avvertiva il doppio danno nel caso di aperture delle altre nazioni alpine (Austria; Slovenia; Francia in primis.
Bene io non ho in programma di sciare a Natale. Ma intanto vorrei dire a queste signore che si scandalizzano nel fare sport e vacanze in questo momento
se ritengono invece corretto spendere, e ammassarsi nei vari supermercati, no li si può vero, , non si intaccano le coscienze non si prende il covid.
Poi per fortuna smentendo quello che loro davano per certo di una chiusura di tutto lo sci alpino, in risposta leggo che l'Austria non ci pensa nemmeno
a chiudere l'attività invernale dello sci. Se ciò fosse ristori corposi le vogliamo le paghi l'Europa.
La Germania si prepara ad allentare le misure.
Ma cosa ci vogliono raccontare. Il virus purtroppo esiste ed è pericolosissimo. Facciano rispettare i protocolli invece di accanirsi con ciclisti solitari e sciatori.
 
Faccio ammenda per aver dimenticato la Val D' Aosta! Se si pagassero, con i soldi dello stato delle persone incaricate dalle 8 alle 20 di girare per baite e comuni ad affibbiare multecs chi non rispetta i protocolli, avremmo a costo zero, poche restrizioni e sicurezza invece ridare ristori inutili ad attività che in sicurezza potrebbero rimanere aperte.
 
Da INSTAGRAM della FISI:

FISI allarga a tutte le categorie giovanili e Master la qualifica di "atleta di interesse nazionale" a partire da lunedì 30 novembre👇


Nella giornata odierna la Conferenza Stato Regioni ha approvato le Linee Guida per l'accesso agli impianti di risalita che, a breve, dovranno essere validate dal Comitato Tecnico Scientifico. La speranza federale è di avere un'apertura generalizzata degli impianti di risalita nel rispetto della sicurezza sanitaria, tuttavia la Federazione può procedere per il momento ad allargare la definizione di "atleta di interesse nazionale" a tutti gli atleti delle categorie giovanili e master, nella loro totalità, rimasti esclusi dalla precedente deliberazione, la cui partecipazione a competizioni nazionali e internazionali - comprese quelle programmate in data successiva al termine di vigenza del DPCM del 3 novembre -, nonché agli allenamenti a queste ultime funzionali sia disposta dalle società o associazioni sportive o dai GSMNS di appartenenza. Le sopra illustrate disposizioni federali entreranno in vigore a partire dal prossimo lunedì 30 novembre p.v.

Corre l'obbligo precisare che ogni decisione relativa all'effettiva partecipazione degli "atleti di interesse nazionale" alle manifestazioni agonistiche e agli allenamenti di cui sopra rimane subordinata alle opportune valutazioni e decisioni in merito da parte delle società, delle associazioni sportive e dei Gruppi Sportivi Militari Nazionali e di Stato di appartenenza.
 
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