La visione dell vita. Guandano nella stessa direzione. Si sentono parte di un popolo. Ho detto un popolo.
Guarda, ho sempre cercato di indagare questa cosa, che condivido, chiaramente per pura curiosità personale (insomma quando avevo voglia di perdere tempo o non fare un caxxo).
Penso che per comprendere certi fenomeni si debba sempre indagare la storia e anche alcuni dettagli della storia, secondo me origina tutto dalla dissoluzione dell'impero romano, nel senso che i grandi stati nazionali che conosciamo oggi sono stati fondati da tribù barbariche che, bene o male, costituirono delle entità statuali basate sulla copmune appartenenza.
E così in Francia i Franchi, in Spagna i Vandali, in Inghilterra gli Angli e poi i Sassoni, in Germania un po' più di casino ma di fatto facevano tutti parte della stessa famiglia.
In Italia abbiamo beccato gli unici barbari sfigati, ossia i Longobardi che non si sono sforzati più di tanto e al massimo sono arrivati stracchi stracchi a Benevento.
Tra parentesi geograficamente faccio parte del longobardo Ducato di Spoleto e la mia città ha ancora le torri di impianto longobardo anch'esse.
Mettici una spruzzata di stato pontificio (anche un po' più di una spruzzata ...), un sud che di fatto nell'animo è sempre rimasto la Magna Grecia, una Sicilia che manco fu fondata da un solo popolo ma si divideva tra Siculi e Sicani e ancora oggi un catanese e un palermitano sembrano venire da due paesi diversi, è hai questo bel minestrone che ci siamo trovati a dover gestire; di malavoglia è sempre più evidente.
Detto questo, ritengo che la - pressoché unica - forza dell'Italia sia l'estrema diversità.
Mi immagino un nord che senza lo stivale assomigli abbastanza alla Slovacchia è un sud che staccato dal continente si adagerebbe su derive greche.
La cartina al tornasole ce l'hai con la miriade di meridionali che popolano il nord. ma dovrei scrivere ancora per un paio di giorni.