E perchè non dividere l'italia in 2?

Ci sarà un diavoletto cripto-leghista che alberga segretamente in lui .... HIHIHI

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Quello di Fabio mi sfugge: davanti a una catastrofe del genere il vantaggio di essere in due qual è ? Che i centro-meridionali alzano un muro ?

Non voglio fare l'esegesi dei pensieri altrui ma credo volesse riferirsi ad un discorso in generale, astratto rispetto alla situazione contingente.
 
Per me non serve la divisione territoriale, servirebbero gruppi politici a livello nazionale che lavorino in modo diverso, PA che lavorino in maniera differente, e statali che possano essere licenziati, ormai i tornaconto personali sono estesi in tutto il territorio italiano, come ci ricorda puntualmente la cronaca
anche se dividessimo l'italia, oramai chi dirigerebbe le due nuove nazioni, saprebbe già come far le cose alla vecchia maniera...servirebbe un governo esterno, tipo dalla germania:MONKEY

Perchè devi tentare in tutti i modi di abbassare il livello della discussione? Porta valore, grazie.

Fabio è colpa mia...chiedo scusa, ma era troppo allettanteHIHIHI
 
Ho capito. Il tuo intervento ha un senso. Quello di Fabio mi sfugge: davanti a una catastrofe del genere il vantaggio di essere in due qual è ? Che i centro-meridionali alzano un muro ?

Il discorso ha valenza generale, che sia scaturito dallo scrivere del virus non è certo fattore dirimente.

Che se ne parli in libertà, di secessione/separazione/federalismo per una volta… forse il Re è nudo, o quasi.
 

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quanto evidenziato in grassetto [ndr: la scomparsa dei dialetti] lo ritengo una delle maggiori conquiste dello stato unitario

Io invece considero gli italiani regionali [=il prodotto contaminato del connubio tra italiano standard e dialetti, cioè quello che oggi si parla più o meno dappertutto per la penisola] qualcosa di ... orribile (stavo per dire molto peggio, ma poi mi sono trattenuto). Per me l'Italia ideale sarebbe stata un'Italia bilingue (dialetto italiano o lingua minoritaria + italiano standard corretto). Nessun governo di questo paese ha saputo investire nella cultura.

Discorso disparità fiscale: certo, anche questo è un argomento valido, a maggior ragione in un paese come il nostro dove molte regioni più "povere" sono anche quelle dove si registra un massimo di evasione, elusione, disprezzo del bene comune.
 
PA che lavorino in maniera differente, e statali che possano essere licenziati, ormai i tornaconto personali sono estesi in tutto il territorio italiano, come ci ricorda puntualmente la cronaca

Allora al Titolo V aggiungiamo la madre di tutte le put.tanate normative, ossia la riforma Bassanini della Pubblica Amministrazione.

Comprendo che per chi non ha a che fare tutti i giorni o quasi con l'ente pubblico la cosa possa sembrare di poco conto o poco meritevole di attenzione.
Ma è la causa della maggior parte dei blocchi e delle ostruzioni nelle procedure della PA.

In sostanza il prof. Bassanini trasferì il potere di firma dal politico al dirigente dell'ufficio ...
Per cui da un giorno all'altro ci ritrovammo (e ci ritroviamo tuttora) con assessori eletti promettendo a destra e a manca (poi ci penso io, il permesso te lo firmo io) che dovevano andare a implorare il capufficio di firmare il tale foglio.
Non infrequenti le accuse di mobbing da parte dei funzionari.

Funzionari che, dal loro canto, ormai se la cavano con un "e per 1300 euro al mese perché mi dovrei prendere queste responsabilità?"

Dai capi di gabinetto ai funzionari dell'ufficio protocollo ormai è tutto un chiedere per piacere visto che hanno più potere, che ne so, del presidente di regione nel caso di un dirigente regionale, o di un ministro nel caso di un capo di gabinetto ministeriale.

La vaccata per cui i politici rubano è un comodo specchietto per le allodole per nascondere chi è che ostacola nella PA con secondi fini neanche tanto malcelati.

Per questo ho combattuto per tutti questi anni le put.tanate demagogiche dei 5s, vere e proprie stron.zate buone solo per il popolo bue da prendere per il naso facendogli credere che tagliando quattro soldi avrebbero risolto i loro problemi.

Basta. Ciao.

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Il discorso ha valenza generale, che sia scaturito dallo scrivere del virus non è certo fattore dirimente.

Che se ne parli in libertà, di secessione/separazione/federalismo per una volta… forse il Re è nudo, o quasi.

Fino a oggi dalla tua parte il discorso più serio che ho sentito fare al proposito era quello di Miglio sulle galline di sua nonna.
Per il resto roba buona per quattro ubriaconi da osteria che si vanno a sfondare di alcolici vari sul pratone, comprensivi di corna.
 
Allora al Titolo V aggiungiamo la madre di tutte le put.tanate normative, ossia la riforma Bassanini della Pubblica Amministrazione.

Comprendo che per chi non ha a che fare tutti i giorni o quasi con l'ente pubblico la cosa possa sembrare di poco conto o poco meritevole di attenzione.
Ma è la causa della maggior parte dei blocchi e delle ostruzioni nelle procedure della PA.

In sostanza il prof. Bassanini trasferì il potere di firma dal politico al dirigente dell'ufficio ...

non sapevo chi avevo fatto la norma, ma con il mio riferimento alle PA mi riferivo principalmente a questa situazione...
 
GioRad prima ti ho cazziato ora ti devo lodare. Intervento molto bello, grazie.
Alcuni punti fermi, strettamente personali:

@Apo: il thread è nato e giustamente separato da quello del virus perchè appunto su argomenti diversi. Oltre alla Lombardia mi sta bene che il nuovo stato contenga TAA e FVG anche se non credo vorranno distruggere le rendite da posizione attualmente in essere. E questo è comprensibile :D

Ora che il parlamento è assente, inesistente, inutile, come mai non fanno un bel gesto simbolico e si bloccano lo stipendio giusto giusto per avvicinarsi alle partite iva e simulare qualche mese di realtà? :D Bah lasciamo stare, non se ne esce finché ci sono i "mussi" che lavorano a testa bassa.
Altro esempio: come mai oggi le borse non sono state chiuse? Quante teste sono saltate dopo la tragedia economica di oggi? Nessuna, anzi qualcuno avrà intascato qualche milioncino. Meritiamo tutto questo, anzi di peggio :D
Il "che mangino brioches" a me sembra quanto mai attuale.
 
Per esempio sono sicuro che molti veneti si sentono più austriaci che italiani.

Mah... francamente ne dubito.

Non sono veneto ma di veneti ne conosco una marea, specialmente nelle provincie di Venezia, Padova, Belluno. E tanti anche a Verona città.
Mai nessuno mi ha confessato di provare particolare affinità verso l’Austria, né tantomeno di sentirsi austriaco (sarebbe del resto una cosa da TSO).

I veneti si sentono veneti... sempre fatto salvo un forte campanilismo come nella gran parte d’Italia.

”Zo dei do leoni i xe tuti teroni” (si fa riferimento alle due colonne poste all’inizio del ponte della libertà), come dicono scherzosamente a Venezia per differenziarsi orgogliosamente dalla “campagna”...
 
Fino a oggi dalla tua parte il discorso più serio che ho sentito fare al proposito era quello di Miglio sulle galline di sua nonna.
Per il resto roba buona per quattro ubriaconi da osteria che si vanno a sfondare di alcolici vari sul pratone, comprensivi di corna.

Tipo Zingaretti e le sarde, per intenderci?

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GioRad prima ti ho cazziato ora ti devo lodare. Intervento molto bello, grazie.

Denckiu, buana.HIHIHI

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Mah... francamente ne dubito.

Non sono veneto ma di veneti ne conosco una marea, specialmente nelle provincie di Venezia, Padova, Belluno. E tanti anche a Verona città .
Mai nessuno mi ha confessato di provare particolare affinità verso l’Austria, né tantomeno di sentirsi austriaco (sarebbe del resto una cosa da TSO).

I veneti si sentono veneti... sempre fatto salvo un forte campanilismo come nella gran parte dÂ’Italia.

”Zo dei do leoni i xe tuti teroni” (si fa riferimento alle due colonne poste all’inizio del ponte della libertà ), come dicono scherzosamente a Venezia per differenziarsi orgogliosamente dalla “campagna”...

Austriaci, by proxy o meno, i Veneti certamente ne hanno le tasche piene dello stato attuale.

Ricordo qualche anno fa la stragrande maggioranza di loro votò a favore dell'idea (era referendum digitale, consultivo e non autorizzato) di una Repubblica Veneta indipendente. Prima che mi attacchiate - lo so, il referendum digitale era un po' sui generis e i risultati possono lasciare il tempo che trovano. Rimane però in me la memoria che, allora, tale referendum fece pg. 1 del NY Times e del Daily Telegraph e tanti nei pub (Inglesi stravedono per Venezia) parlavano di "Venice's push for independence". In Italia invece silenzio assordante dai media, evidentemente coartati da Roma, il che mi fa pensare che il referendum aveva una sua valenza attendibile, perlomeno come sondaggio di opinione…. e Roma ne aveva paura tanta.

Tornando ad Austria Felix, notare che nelle cosiddette guerre di indipendenza nostrane, migliaia di Veneti combatterono - coltello tra i denti - per gli Asburgo CONTRO i Savoiardi-francesi, e per Veneti si intenda anche tanti Bresciani e Bergamaschi. Tali memorie sono rimaste nelle famiglie e comunità… I Veneti probabilmente passerebbero all'Austria IMHO, piuttosto che lo status quo, anche se l'ipotesi prima per loro rimane, IMHO, quella di Repubblica Veneta punto. Per motivi tanto economici quanto "culturali".
 
Tornando ad Austria Felix, notare che nelle cosiddette guerre di indipendenza nostrane, migliaia di Veneti combatterono - coltello tra i denti - per gli Asburgo CONTRO i Savoiardi-francesi, e per Veneti si intenda anche tanti Bresciani e Bergamaschi. Tali memorie sono rimaste nelle famiglie e comunità... I Veneti probabilmente passerebbero all'Austria IMHO, piuttosto che lo status quo, anche se l'ipotesi prima per loro rimane, IMHO, quella di Repubblica Veneta punto. Per motivi tanto economici quanto "culturali".

Il Veneto, e la Lombardia a est dell’Adda che ha fatto parte per secoli della Serenissima, con l’Austria Felix non c’entrano nulla.
Sono stati una cinquantina d’anni sotto gli Asburgo: tutto qua.
Quanto alle guerre d’indipendenza: i cittadini del Lombardo/Veneto non è che decisero di combattere a fianco degli Austriaci per scelta libera e consapevole... se non lo avessero fatto sarebbero stati disertori.
La flotta di Tegetthoff era in massima parte veneziana e dalmata; i comandi venivano dati rigorosamente in veneziano. Quando sei su una nave da guerra vuoi vincere, indipendentemente da chi hai di fronte: sennò coli a picco e crepi...
Per gli austriaci comunque la cosiddetta terza guerra d’indipendenza costituì un fronte di secondaria importanza: perdere prima o poi il turbolento Veneto e Venezia l’avevano messo in conto.
Fu invece una mazzata tremenda la contemporanea disfatta nella Bruderkrieg contro i prussiani.

Sul desiderio dei Veneti di unirsi all’Austria (che non esiste): sarebbe un’aspirazione da popolo gregario, da pezzenti, da gente senza dignità e senza palle.
Ma non sono così i veneti; è ingeneroso pensarlo.
 
Il Veneto, e la Lombardia a est dell’Adda che ha fatto parte per secoli della Serenissima, con l’Austria Felix non c’entrano nulla.
Sono stati una cinquantina d’anni sotto gli Asburgo: tutto qua.
Quanto alle guerre d’indipendenza: i cittadini del Lombardo/Veneto non è che decisero di combattere a fianco degli Austriaci per scelta libera e consapevole... se non lo avessero fatto sarebbero stati disertori.
La flotta di Tegetthoff era in massima parte veneziana e dalmata; i comandi venivano dati rigorosamente in veneziano. Quando sei su una nave da guerra vuoi vincere, indipendentemente da chi hai di fronte: sennò coli a picco e crepi...
Per gli austriaci comunque la cosiddetta terza guerra d’indipendenza costituì un fronte di secondaria importanza: perdere prima o poi il turbolento Veneto e Venezia l’avevano messo in conto.
Fu invece una mazzata tremenda la contemporanea disfatta nella Bruderkrieg contro i prussiani.

Sul desiderio dei Veneti di unirsi all’Austria (che non esiste): sarebbe un’aspirazione da popolo gregario, da pezzenti, da gente senza dignità e senza palle.
Ma non sono così i veneti; è ingeneroso pensarlo.

Un applauso sincero. Tre righe con cognizione di causa e si smontano le balle alla dio po, sacre ampolle, parlamenti padani e minkiate varie.
Aggiungerei che, trasponendo la cosa al Sudtirolo, se proprio posso aver notato una qualche aspirazione a riunificarsi in qualcosa, casomai questa entità mi è sembrato di scorgerla nel Tirolo propriamente detto, mica nell'Austria.
 
Io invece considero gli italiani regionali [=il prodotto contaminato del connubio tra italiano standard e dialetti, cioè quello che oggi si parla più o meno dappertutto per la penisola] qualcosa di ... orribile (stavo per dire molto peggio, ma poi mi sono trattenuto).

Il Suo giudizio impietoso sugli italiani regionali, che forse Le risultano così orribili proprio per la loro vicinanza allo standard letterario del quale sono delle varianti "corrotte", mi ricorda la bellissima introduzione del Critical Pronouncing Dictionary di John Walker, pubblicato più di due secoli fa.
Di seguito il giudizio terribile sulla pronuncia di Londra, molto più vicina di tutte le altre alla Received Pronunciation, e proprio per questo far more grating on the ear:

(...) the vulgar pronunciation of London, though not half so erroneous as that of Scotland, Ireland, or any of the provinces, is, to a person of correct taste, a thousand times more offensive and disgusting.
 
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