Chiudere le curve

In una sciata agonistica il momento che mi fa guadagnare più tempo "l'obbiettivo " e quando tra una curva e l'altra riesco a tenere gli sci piatti.
Nella sciata libera non esiste è un concatenarsi di movimenti il più continuo e fluido possibile ...
Due "sport" diversi , secondo me .
Ecco perché Marcellino non chiude troppo deve arrivare primo e ne era maestro indiscusso .
 
ASSOLUTAMENTE, do ragione a crazy, curva agonistica è do subito prima della massima, deformo, e poi rilascio , ma a livello muscolare, non è che vedi già il movimento sulle gambe .

Si deforma prima della massima pendenza , e una volta fatto (prima possibile) sto già rilasciando, la forza impressa allo sci e il movimento già di svincolo cercando la profondità mi fa deformare per il restante della curva.

E' una cosa mentale e muscolare .

La curva da Gigante è questa . Vince chi va più dritto non c'è ne , punti il palo giri e raddrizzi il primka possibile.

Ovvio che da fuori siu vede tutt'altro, ma almeno io cerco di ripeterlo mentalmente , deformo e via , deformo e via , non e che aspetto la maasima per dare


Allora questa cosa di puntare il palo e girare e via non la condivido in primis perchè se punti il palo invece di guardare i due successivi tagli il palo e a mio parere è un errore sia di tattica che di tecnica poi ribadisco a causa dell'avanzamento tecnologico degli sci a mio parere la curva agonistica deve essere insegnata anche a chi fa campo libero perchè ormai non sono più come ha detto qualcuno'' due sport diversi'' perchè con gli sci di adesso si fanno le stesse cose che in gara ,io personalmente non ero neanche nato ,ma vi vorrei vedere a girare gli sci da gigante come tomba con i suoi sci adesso invece anche se con geometrie più permissive in campo lobero non dico copiare ma perlomeno emulare gli atleti è possibile e non lo dico io ,ma lodicono quelli che hanno scritto la didattica e penso che ne sappiano più di me (di sicuro) e senz'altro più di tutti coloro che sono nel forum.
 
Allora questa cosa di puntare il palo e girare e via non la condivido in primis perchè se punti il palo invece di guardare i due successivi tagli il palo e a mio parere è un errore sia di tattica che di tecnica poi ribadisco a causa dell'avanzamento tecnologico degli sci a mio parere la curva agonistica deve essere insegnata anche a chi fa campo libero perchè ormai non sono più come ha detto qualcuno'' due sport diversi'' perchè con gli sci di adesso si fanno le stesse cose che in gara ,io personalmente non ero neanche nato ,ma vi vorrei vedere a girare gli sci da gigante come tomba con i suoi sci adesso invece anche se con geometrie più permissive in campo lobero non dico copiare ma perlomeno emulare gli atleti è possibile e non lo dico io ,ma lodicono quelli che hanno scritto la didattica e penso che ne sappiano più di me (di sicuro) e senz'altro più di tutti coloro che sono nel forum.

puntare il palo è un modo di dire .... mica ci vai dritto , dai non farmi spiegare robe ovvie ....
 
Fai un fermo immagine al minuto 0,21 e guarda lo sci sinistro come è già deformato ....

Ok è deformato, ma quando arriva sulla massima lo sci sarà comunque rivolto... sulla massima. Quindi la fase di curva in cui viene deciso quanto la curva verrà "chiusa" è sempre quello dopo la massima.

Il fatto di deformarlo prima della massima implica che sulla massima ci arriverà prima di un altro che lo sci lo deforma meno.

Poi ok, possiamo anche dire che se arrivi sulla massima con le spatole già deformate, dopo la massima chiuderai di più... Ma chiuderai sempre e comunque dopo la massima.

Il concetto che non mi convince per niente è quello che prima della massima io ho già finito la curva... Come ha spiegato gheo, me pare un po' impossibile. E le tracce lasciate dagli istruttori me lo confermano. Ma se mi trovate tracce diverse... Potrei mettere in discussione tutto.

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Se aspetto la massima per chiudere repentinamente in gigante vado a frenare…

Poi ripeto, non credo sia molto interessante per il tipo di discussione e per le curve in campo libero, ma volevo solo dare un contributo aggiuntivo a quanto scritto nelle pagine precedenti.

Mi esci un video dove questo sia chiaramente visibile?

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Ovvio che da fuori siu vede tutt'altro,

Ah, è ovvio, ok. Quindi non è vero che risolvi tutto prima del palo. Qui non stiamo parlando di intenzione, anticipazione, di "come si fa per".

Ma di cosa accade in realtà. In realtà la "fase più attiva della curva" (cit. Cotelli) è DOPO LA MASSIMA.

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puntare il palo è un modo di dire .... mica ci vai dritto , dai non farmi spiegare robe ovvie ....

In realtà non è così ovvio. Non è che mi confondi il palo con la massima pendenza? Pensaci un attimo. Se ragioniamo supponendo che il palo sia la massima pendenza, allora tutto torna. Ma sul palo tu sei nell'ultimo terzo di curva. Allora sì, che quando arrivi sul palo devi già pensare a raddrizzare. Ma la massima, se hai fatto tutto bene, l'hai già lasciata ben dietro al palo...

- - - Updated - - -

Ho capito ho capito però così sembra che dividi troppo il mondo gare dal campo libero in realtà sono molto più vicini di ciò che sembra

Sembri molto preparato e appassionato. Credo che diventerai un bravo maestro.

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In una sciata agonistica il momento che mi fa guadagnare più tempo "l'obbiettivo " e quando tra una curva e l'altra riesco a tenere gli sci piatti.
Nella sciata libera non esiste è un concatenarsi di movimenti il più continuo e fluido possibile ...
Due "sport" diversi , secondo me .
Ecco perché Marcellino non chiude troppo deve arrivare primo e ne era maestro indiscusso .

Tenere gli sci piatti tra una curva e l'altra nel 2020 non si può sentire, dai...

Lo sci piatto non esiste in campo libero e non esiste in gara. Esiste quando fai la diagonale, tra il livello 3 e il livello 4. ;)

- - - Updated - - -

Queste sono curve sportive al master istruttori. Cioè qui abbiamo i top skier italiani che dimostrano una curva agonistica. Ma non mi sembra che nessuno riesca a risolvere la curva prima della massima, che si vede bene dov'è, le strisce di gatto si intravedono.

Comunque tornando alla prima obiezione di Crazy... c'è un qui pro quo di fondo.

Alla fine io ti do ragione: la curva si risolve prima della massima. Ma non nel senso che dicevi tu... Cioè la traccia più lunga è PRIMA della massima, DOPO la massima hai la traccia corta, perché giustamente tu VIENI VIA IL PRIMA POSSIBILE. Ma se vieni via... Non lasci tracce ;)

265417-risolvo.png
 

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Ultima modifica:
Ok è deformato, ma quando arriva sulla massima lo sci sarà comunque rivolto... sulla massima. Quindi la fase di curva in cui viene deciso quanto la curva verrà "chiusa" è sempre quello dopo la massima.

Il fatto di deformarlo prima della massima implica che sulla massima ci arriverà prima di un altro che lo sci lo deforma meno.

Poi ok, possiamo anche dire che se arrivi sulla massima con le spatole già deformate, dopo la massima chiuderai di più... Ma chiuderai sempre e comunque dopo la massima.

Il concetto che non mi convince per niente è quello che prima della massima io ho già finito la curva... Come ha spiegato gheo, me pare un po' impossibile. E le tracce lasciate dagli istruttori me lo confermano. Ma se mi trovate tracce diverse... Potrei mettere in discussione tutto.

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Mi esci un video dove questo sia chiaramente visibile?

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Ovvio che da fuori siu vede tutt'altro, /QUOTE]

Ah, è ovvio, ok. Quindi non è vero che risolvi tutto prima del palo. Qui non stiamo parlando di intenzione, anticipazione, di "come si fa per".

Ma di cosa accade in realtà. In realtà la "fase più attiva della curva" (cit. Cotelli) è DOPO LA MASSIMA.

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In realtà non è così ovvio. Non è che mi confondi il palo con la massima pendenza? Pensaci un attimo. Se ragioniamo supponendo che il palo sia la massima pendenza, allora tutto torna. Ma sul palo tu sei nell'ultimo terzo di curva. Allora sì, che quando arrivi sul palo devi già pensare a raddrizzare. Ma la massima, se hai fatto tutto bene, l'hai già lasciata ben dietro al palo...

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Sembri molto preparato e appassionato. Credo che diventerai un bravo maestro.

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Tenere gli sci piatti tra una curva e l'altra nel 2020 non si può sentire, dai...

Lo sci piatto non esiste in campo libero e non esiste in gara. Esiste quando fai la diagonale, tra il livello 3 e il livello 4. ;)

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Queste sono curve sportive al master istruttori. Cioè qui abbiamo i top skier italiani che dimostrano una curva agonistica. Ma non mi sembra che nessuno riesca a risolvere la curva prima della massima, che si vede bene dov'è, le strisce di gatto si intravedono.

Comunque tornando alla prima obiezione di Crazy... c'è un qui pro quo di fondo.

Alla fine io ti do ragione: la curva si risolve prima della massima. Ma non nel senso che dicevi tu... Cioè la traccia più lunga è PRIMA della massima, DOPO la massima hai la traccia corta, perché giustamente tu VIENI VIA IL PRIMA POSSIBILE. Ma se vieni via... Non lasci tracce ;)

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Verso la massima ok , piatto era per intenderci...[emoji2957]
 
WellnessGourmet

Grazie per il complimento anche se quest'anno ho deciso di non fare le selezioni a causa di un problema nello svolgere i moduli questo problema si chiama maturità ,credo di essere più giovane di ciò che pensate, perciò l'anno prossimo si vedrà intanto a pasqua mi alleno con riva per vedere a che punto sono.Per riprendere la discussione direi in generale che bisogna dividere che cosa si intende per cambio e massima pendenza perchè se si vede uno slalom allora si fa sempre tutto in massima pendenza o quasi , ma quando si ampia il raggio la curva prende struttura ed è impossibile far tutto i pendenza anche perche non si ampierebbe la curva .Personalmente penso che sia inutile discutere la correttezza del chiudere la curva o su quando mettere sullo spigolo perchè se si vuole dare una certa larghezza alla curva e mantenere una velocità costante da inizio a fine basta provare per credere .Subito ci si rende conto o di derapare o di dover risalire. Spero di non essere stato d
rastico:PAAU
 
Per chiudere il ragionamento... il cambiamento di direzione si effettua con un arco di curva che si sviluppa intorno alla massima (prima e dopo), lo sciatore più bravo è quello che riesce, deformando lo sci, a ridurre il più possibile questo arco di curva, perché in questo modo riduce la distanza percorsa.

Riuscire a ridurre il raggio del semiarco prima della massima consente di chiudere meno il semiarco della curva precedente (ovvero ho bisogno di meno anticipo, posso andare più dritto sul palo perché ho bisogno di meno spazio per girare), questo mi consente di conseguenza di "venire via prima", di "chiudere meno la curva" dopo la massima, perché appunto avrò bisogno di meno anticipo nella curva successiva.

In campo libero non ho riferimenti fissi, curvo dove mi pare, dunque da quanto "chiudo" dopo la massima (a parità di pendio) dipenderà la mia velocità di crociera, se voglio mantenere l'approccio agonistico dovrò cercare di ridurre al minimo la fase di curva e massimizzare la fase di float in cui vado sostanzialmente dritto, riducendo al massimo l'arco di curva, cosa che si ottiene deformando il più possibile lo sci. È quello che fanno i maestri e gli istruttori ed è l'approccio di base della scuola italiana e di qualunque scuola "race oriented".

A questo punto entra in gioco il cui prodest... Be', vi assicuro che iniziare la curva con una fase di galleggiamento che sembra non finire mai, per poi calarsi dentro alla nuova curva, sentire un centinaio di kg abbondanti che arrivano sotto il piede, e che ti sparano verso la curva successiva, facendoti addirittura decollare, è molto più emozionante che farsi il carvatone passivo sugli spigoli (chapeau comunque a chi lo sa fare, che sono comunque in pochi). E chapeau al cubo a chi lo sa fare a livello top.
 
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Per chiudere il ragionamento... il cambiamento di direzione si effettua con un arco di curva che si sviluppa intorno alla massima (prima e dopo), lo sciatore più bravo è quello che riesce, deformando lo sci, a ridurre il più possibile questo arco di curva, perché in questo modo riduce la distanza percorsa.

Riuscire a ridurre il raggio del semiarco prima della massima consente di chiudere meno il semiarco della curva precedente (ovvero ho bisogno di meno anticipo, posso andare più dritto sul palo perché ho bisogno di meno spazio per girare), questo mi consente di conseguenza di "venire via prima", di "chiudere meno la curva" dopo la massima, perché appunto avrò bisogno di meno anticipo nella curva successiva.

In campo libero non ho riferimenti fissi, curvo dove mi pare, dunque da quanto "chiudo" dopo la massima (a parità di pendio) dipenderà la mia velocità di crociera, se voglio mantenere l'approccio agonistico dovrò cercare di ridurre al minimo la fase di curva e massimizzare la fase di float in cui vado sostanzialmente dritto, riducendo al massimo l'arco di curva, cosa che si ottiene deformando il più possibile lo sci. È quello che fanno i maestri e gli istruttori ed è l'approccio di base della scuola italiana e di qualunque scuola "race oriented".

A questo punto entra in gioco il qui prodest... Be', vi assicuro che iniziare la curva con una fase di galleggiamento che sembra non finire mai, per poi calarsi dentro alla nuova curva, sentire un centinaio di kg abbondanti che arrivano sotto il piede, e che ti sparano verso la curva successiva, facendoti addirittura decollare, è molto più emozionante che farsi il carvatone passivo sugli spigoli (chapeau comunque a chi lo sa fare, che sono comunque in pochi). E chapeau al cubo a chi lo sa fare a livello top.

esatto credo sia la sintesi perfetta della discussione per quanto riguarda il sistema curva italia ,se volete fare una curva con uno stile diverso conviene cabiare paese perchè i maestri vi direbbero che è sbagliato.Dunque non resta che divertirsi e tirare curvoni.
 
WellnessGourmet

Grazie per il complimento anche se quest'anno ho deciso di non fare le selezioni a causa di un problema nello svolgere i moduli questo problema si chiama maturità ,credo di essere più giovane di ciò che pensate, perciò l'anno prossimo si vedrà intanto a pasqua mi alleno con riva per vedere a che punto sono.Per riprendere la discussione direi in generale che bisogna dividere che cosa si intende per cambio e massima pendenza perchè se si vede uno slalom allora si fa sempre tutto in massima pendenza o quasi , ma quando si ampia il raggio la curva prende struttura ed è impossibile far tutto i pendenza anche perche non si ampierebbe la curva .Personalmente penso che sia inutile discutere la correttezza del chiudere la curva o su quando mettere sullo spigolo perchè se si vuole dare una certa larghezza alla curva e mantenere una velocità costante da inizio a fine basta provare per credere .Subito ci si rende conto o di derapare o di dover risalire. Spero di non essere stato d
rastico:PAAU

No, si vede che sei giovane. Per questo ti ho fatto i complimenti. Se ho capito bene come sei, al corso maestri non troverai tanti appassionati come te, sappilo. ;)

Se il Riva di cui parli è Damiano, contattami che facciamo due curve insieme in ghiacciaio o sulla Paradiso, quando finisci l'allenamento. Mi aspetto metrate di polvere a Pasqua, mentre tu ti alleni io vado a fare freeride, poi cambio attrezzatura ;)
 
No, si vede che sei giovane. Per questo ti ho fatto i complimenti. Se ho capito bene come sei, al corso maestri non troverai tanti appassionati come te, sappilo. ;)

Se il Riva di cui parli è Damiano, contattami che facciamo due curve insieme in ghiacciaio o sulla Paradiso, quando finisci l'allenamento. Mi aspetto metrate di polvere a Pasqua, mentre tu ti alleni io vado a fare freeride, poi cambio attrezzatura ;)

Andata se riesco facciamo polvere assieme altrimenti spero di poter tirar curve al massimo .Spero di incontrarti allora .:D
 
Ok è deformato, ma quando arriva sulla massima lo sci sarà comunque rivolto... sulla massima. Quindi la fase di curva in cui viene deciso quanto la curva verrà "chiusa" è sempre quello dopo la massima.

Il fatto di deformarlo prima della massima implica che sulla massima ci arriverà prima di un altro che lo sci lo deforma meno.

Poi ok, possiamo anche dire che se arrivi sulla massima con le spatole già deformate, dopo la massima chiuderai di più... Ma chiuderai sempre e comunque dopo la massima.

Il concetto che non mi convince per niente è quello che prima della massima io ho già finito la curva... Come ha spiegato gheo, me pare un po' impossibile. E le tracce lasciate dagli istruttori me lo confermano. Ma se mi trovate tracce diverse... Potrei mettere in discussione tutto.

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Mi esci un video dove questo sia chiaramente visibile?

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Ah, è ovvio, ok. Quindi non è vero che risolvi tutto prima del palo. Qui non stiamo parlando di intenzione, anticipazione, di "come si fa per".

Ma di cosa accade in realtà. In realtà la "fase più attiva della curva" (cit. Cotelli) è DOPO LA MASSIMA.

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In realtà non è così ovvio. Non è che mi confondi il palo con la massima pendenza? Pensaci un attimo. Se ragioniamo supponendo che il palo sia la massima pendenza, allora tutto torna. Ma sul palo tu sei nell'ultimo terzo di curva. Allora sì, che quando arrivi sul palo devi già pensare a raddrizzare. Ma la massima, se hai fatto tutto bene, l'hai già lasciata ben dietro al palo...

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Sembri molto preparato e appassionato. Credo che diventerai un bravo maestro.

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Tenere gli sci piatti tra una curva e l'altra nel 2020 non si può sentire, dai...

Lo sci piatto non esiste in campo libero e non esiste in gara. Esiste quando fai la diagonale, tra il livello 3 e il livello 4. ;)

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Queste sono curve sportive al master istruttori. Cioè qui abbiamo i top skier italiani che dimostrano una curva agonistica. Ma non mi sembra che nessuno riesca a risolvere la curva prima della massima, che si vede bene dov'è, le strisce di gatto si intravedono.

Comunque tornando alla prima obiezione di Crazy... c'è un qui pro quo di fondo.

Alla fine io ti do ragione: la curva si risolve prima della massima. Ma non nel senso che dicevi tu... Cioè la traccia più lunga è PRIMA della massima, DOPO la massima hai la traccia corta, perché giustamente tu VIENI VIA IL PRIMA POSSIBILE. Ma se vieni via... Non lasci tracce ;)

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Mi sembri un po’ prevenuto...ma se leggi con più attenzione il mio intervento della pagina precedente penso che puoi ritrovare in linea di massima le cose che hai scritto, sia per quanto riguarda la curva agonistica in campo libero, sia per quanto riguarda la curva in gigante...:HIP:HIP:HIP:HIP:HIP
 
Mi sembri un po’ prevenuto...ma se leggi con più attenzione il mio intervento della pagina precedente penso che puoi ritrovare in linea di massima le cose che hai scritto, sia per quanto riguarda la curva agonistica in campo libero, sia per quanto riguarda la curva in gigante...:HIP:HIP:HIP:HIP:HIP

Che in linea di massima siamo tutti d'accordo è chiaro. L'unica cosa su cui non sono d'accordo è quella che tu mi hai appuntato, che da un certo punto di vista è un dettaglio da poco, però come vedi può rendere tutto il discorso un po' confuso.

"Tutto molto chiaro e ben spiegato, unico appunto, nella vera curva Nike la curva è sopra la massima e non dalla massima, e viene fatta per aumentare la velocità, non per mantenerla costante...quindi in campo libero serve a poco."
 
Come detto, sono forzature, ma è vicino a quello che succede nella curva agonistica ad alte velocità.

Massí, anch'io ho un po' estremizzato, sono sicuro che non intendevi dire che uno inizia immediatamente a deformare appena cambiati gli spigoli.

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La curva agonistica pura invece presuppone che arrivato sulla massima a livello motorio ho già esaurito la curva

Ma non doveva esaurirsi entro il primo terzo? :D

Scherzo naturalmente, penso anch'io che alla fine intendiamo dire tutti la stessa cosa.

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Fai un fermo immagine al minuto 0,21 e guarda lo sci sinistro come è già deformato ....

Fausto, questo video mi fa paura ogni volta che lo guardo :PAAU

Comunque no, certo che poi inizia a deformare, io mi riferivo a quei metri subito dopo il cambio in cui fa correre gli sci dritti, estendendo la gamba esterna e inclinadosi verso l'interno.
 
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