La serie A e la Serie B dello sci

Allora Teo cerco di chiarire i tuoi dubbi, anche se a pochi frega qualcosa e sono forse OT...

Mio figlio ha sempre sciato con me, fin da quando aveva 4 anni.
Sciava benino, era bravino, l’ho fatto vedere a un maestro che mi ha consigliato l’agonistica,
ma non per vincere chissà cosa, ma per migliorare la tecnica, solo quello.
8 ore al giorno con gli allenatori, fra pali, esercizi in campo libero, fuori pista, neve fresca (quando c’è)
fidati che è davvero diventato bravino, molto di più che se avesse continuato a sciare con me
o col gruppetto di amici facendo qualche ora di maestro qua e là..
Poi ti ripeto, ho trovato delle persone splendide e allenatori davvero preparati,
che non mettono il risultato al primo posto, ma anzi, cercano di creare giovani sciatori completi e consapevoli.

E io??
Io metto la sveglia, lo porto a base impianti e lo saluto..
Scio con chi capita (altri genitori come me, o utenti del forum, o Nuvola ecc)
Ogni tanto passo a vedere cosa fanno, stando in disparte perché gli allenatori non ci vogliono attorno.
Tutto qui...
È così brutto?? Forse per te si...
Io vedo mio figlio sciare e crescere e divertirsi con i suoi compagni di squadra, maschi e femmine,
ci sono anche i “grandi” di 17-18 anni, tutti bravissimi ragazzi, lontani da discoteche, alcol e droghe,
ragazzi che alle 7.30 sono a base impianti per portare avanti una passione..
Magari non hanno vinto nulla di importante, magari un giorno faranno le selezioni, chissà...
Quelli sono il nostro vero esempio, mica Hirscher o la Shiffrin...
Fine OT
:D
 
mia figlia ha fatto gare fino alla categoria allievi con ottimi risultati poi entrata in un liceo molto duro ha scelto di studiare. detto questo ormai lo sci ma anche il tennis e il calcio dei bambini è diventato per gli allenatori solo un modo di mungere i genitori. trovo ridicoli quegli sci club che programmano 3 settimane di sci estivo a bambini di 8/10 anni per poi farli girare quasi solo tra i pali. trovo ridicolo che si allughino a dismisura le misure degli sci per farli andare più forte su piste piatte quando poi li vedi sciare in campo libero e fano schifo. per me fino alla categoria giovani dovrebbe essere proibita la tuta da gigante (visto che sono in piena crescita e ne devono cambiare almeno una l'anno) e il doppio sci (tanto se hanno tutti solo un paio comunque la competizione è regolare).
 
scusa la domanda ma, mentre tuo figlio si fa insegnare dagli allenatori l’educazione, tu cosa fai nel frattempo?
scii da solo? stai a prendere il sole? sei a lavoro?

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Appunto, se ha fatto 10 anni di agonismo e non passa la prova di GS, hai sprecato soldi per 10 anni...
perché che sia di serie A o serie B, una stagione da agonista non costa poco...

Guarda che x il livello soft che ha fatto spendevo 750 € a stagione compreso di allenatore e skipass stagionale . L' attrezzatura la cambiavo ogni 2/3 anni man mano che cresceva e poi puntualmente rivenduta . Certamente soldi ma non ritengo eccessivi x quello che avevo in cambio , come ripeto si è divertita , non aveva grilli strani x la testa in un età considerata pericolosa e soprattutto ha imparato a sciare bene. Facevano circa 25 uscite a stagione perdendo pochissimi giorni scuola.
Se pensi che ci sono GENITORI che spendono quella cifra x comprare ogni anno lo smartphone nuovo al figlio perché fa figo......non so cosa sia peggio 🤔
Oppure continuamo a fare crescere una marea di aspiranti calciatori , quello si che va bene :TTTT
 
Gli sciclub dilettantistici che portano i bambini a sciare in campo libero, con esercizi tra i pali come parte del tutto e non come base di lavoro ci sono già. Non è obbligatorio fare agonismo se uno non vuole. Ma viceversa se uno vuole perché no?

Che sia per andare in campo libero o tra i pali, non vedo male un po'di distacco dai genitori, se sono bambini che ogni week-end, ogni festivo sono sulle piste e che quindi non vivono lo sci come la vacanza in famiglia (come è stato per me, e probabilmente la maggior parte di noi qui dentro).
È chiaro che se si scia solo in vacanza è molto brutto parcheggiare i figli per non occuparsene, ma se invece è un'attività regolare che va ben oltre la "vacanza", il distacco dai genitori è molto sano.
 
Se non ci fossero queste differenze allora saremmo costretti o a rinunciare agli atleti di punta o ai tre quarti dei maestri che insegnano nelle varie stazioni. Purtroppo o per fortuna l’alto livello non si ferma alle gare provinciali e allo stesso modo l’agonismo non è solo ad alti livelli!
 

.

A me sta bene tutto ma dire che non importano i risultati o dove si arriva è l’antitesi dell’agonismo.
A quel punto si sta frequentando un ambiente agonistico ma si sta facendo altro.

Come facevo io (in altro sport): mi allenavo, mi divertivo, ma vincere era un di più, anzi, non me ne fregava proprio niente con grande incazzatura dell’allenatore di turno HIHIHI
 
A me sta bene tutto ma dire che non importano i risultati o dove si arriva è l’antitesi dell’agonismo.
A quel punto si sta frequentando un ambiente agonistico ma si sta facendo altro.

Come facevo io (in altro sport): mi allenavo, mi divertivo, ma vincere era un di più, anzi, non me ne fregava proprio niente con grande incazzatura dell’allenatore di turno HIHIHI

Ma allora chi non potrà vincere mai deve rinunciare per forza ?
lo sci è uno sport individuale , tu contro tutti e nessuno può darti una mano e vince sempre solo uno , che male c'è a partecipare e dire c'ero anch'io ?
Se il risultato deve contare ad ogni costo allora arriviamo col tempo all' antitesi dello spirito sportivo : la spasmodica ricerca della prestazione usando anche mezzi illeciti e dannosi , vedi i tanti casi di doping a livello di sport amatoriali e qui mi fermo...
 
Boh sarà...ma io neanche a carte sulla spiaggia gioco per perdere.altrimenti che gioco a fare?che poi non si fa una tragedia se non si vince è un altro discorso,ma se si fa agionismo è inconscio che uno vuole vincere.altrimenti si fa altro senza problemi
 
Qualcuno conosce il 45esimo classificato nell’ultima gara di coppa del mondo?? E il 35esimo??
No... nessuno.
Eppure si sono allenati, hanno sudato, hanno investito (le famiglie) come quello che ha vinto!!
Anni di sacrifici... un’infanzia e un’adolescenza buttate nel cesso.
Però non li conosce nessuno, e finiranno nel dimenticatoio nel giro di qualche anno!!
Però erano davvero giovani promesse, vivevano in montagna, avevano i migliori coach, potevano farcela!!
Tutto per pochi maledetti decimi di secondo :D

1 vince, forse i primi 10 guadagnano e vivranno di questo..
Gli altri finiranno a fare gli allenatori o apriranno una trattoria!!

Però se ci credevano è stato giusto provarci, non li critico.
Ma non mi va neanche di essere criticato perché già in partenza non ci voglio provare,
o perché il risultato sportivo mi interessa poco...
Conosco i nostri limiti, punto e basta.

Per tornare all’articolo iniziale, mi piacerebbe un sistema come quello del tennis,
dove un ragazzino parte dalla 4 categoria, prende punti, vince le gare e scala le classifiche fin dove talento e mezzi lo porteranno.
Chi rimane di 4 categoria, può divertirsi coi pari livello, senza per forza prendere 10 secondi a ogni gara!!
:D
 
Ma se vi lamentate dello sci pensate al calcio... qui la possibilità di diventare professionista è infinetesimale rispetto ai boci che iniziano...
Il problema delle delusioni non è dei boci. .. è dei genitori... per me ovviamente...
Fortunatamente la mia bimba in tutti gli sport fatti ha sempre escluso l'agonismo.... li inizia... impara... si diverte e quando è bravina cambia sport😂😂
 
Boh sarà...ma io neanche a carte sulla spiaggia gioco per perdere.altrimenti che gioco a fare?che poi non si fa una tragedia se non si vince è un altro discorso,ma se si fa agionismo è inconscio che uno vuole vincere.altrimenti si fa altro senza problemi

Ma è naturale che il ragazzino/a in partenza ha una pur minima speranza di vincere ogni volta , è lo spirito di FARE la gara che lo fa arrivare lì e dare tutto anche se poi sa benissimo che la realtà è un ' altra , poi se uno non la vuole accettare ( genitori in primis ) allora sì che è meglio lasciar perdere
 
ecco, fulgido esempio di quanto scritto sopra...
l’educazione la DEVONO insegnare i genitori, in pista come nella vita, se deleghi l’educazione di tuo figlio ad altri, sei un padre di m... e probabilmente avresti fatto meglio a non mettere al mondo prole!
in fuoripista gli agonisti non ci vanno, ci vanno gli pseduo sciclub che non hanno nulla di agonistico, ma sono di fatto dei babysitter per genitori che o non sanno sciare, o non hanno voglia di sciare con i figli. ben vengano, ma che evitino di occupare inutilmente spazio con pali che non porteranno niente a nessuno!
Ho lavorato fianco a fianco a squadre e allenatori di coppa europa e world cup, e buona parte di chi allena oggi atleti top di coppa li posso chiamare amici, quindi so bene di cosa parlo, specie se si parla di serie A, di sciclub di serie B ne ho visti fin troppi, e rimango del parere che dovrebbero pensare, appunto, a scarrozzarli in giro e farli divertire piuttosto che perdere tempo tra i pali.

in quanto a esperienza personale, ho iniziato a fare fuoripista a 7 anni con mio padre, a 10 sapevo giá fare una ricerca con gli artva analogici, e se in 38 anni che vado in powder non mi é mai successo nulla lo devo al fatto di aver imparato tutto da giovanissimo insieme a mio padre e alla sua compagnia di amici sugli sci. D’inverno si sciava e d’estate si andava a 2alpes con la jam a fare perfezionamento, sempre insieme.
sciare con i genitori, quando é possibile, é sempre la cosa migliore, l’ho vissuto di persona e lo vedo oggi con alcuni amici con cui scio e si portano dietro, con problemi ma anche soddisfazione, i figli, e per tua info, i piú maleducati, presuntuosi e irrispettosi in coda, li vedi proprio quando ci sono gare e allenamenti.

l’alternativa, se il genitore non scia, é un bel gruppo collettivo, che non vada a perdere tempo tra i pali ma che insegni ai figli a sciare divertendosi e in sicurezza ovunque, il resto, la parte agonistica, é solo speculazione economica e inutile velleità!



padre di m e e r d a? a chi???

ma come ti permetti?????????
ma sei serio o hai bevuto in cicchetto ai 40 gradi di prato nevoso??????

nella vita di unj padre credo sia corretto delegare a un allenatore un istruttore....qualche ora...
a scuola che ci passi 6 ore cosa fai i genitori sono tutti delle M perché lasci i figli a imparare qualcosa...oltre che anche l' educazione?
l' educazione e la formazione di un figlio passa anche da figure diverse dai genitori che rimangono centrali e fondamentali,ma figure diverse aiutano la formazione uscendo dal canone del padre...e a volte addirittura i confronti raffrontano la figura del padre...(padre troppo amico non va bene)

Concordo sul fatto che molti ragazzi delle scuole agonistiche hanno degli atteggiamenti sulle piste e in coda irritanti,ma non tutti...una parte...ma ovviamente li mancano proprio i genitori dietro...
qua a cervinia i peggiori e lo posso dire tranquillamente sono i locals...veramente delle capre,come del resto i loro genitori..che pensano solo ad alcolizzarsi.
 
Se non ci fossero queste differenze allora saremmo costretti o a rinunciare agli atleti di punta o ai tre quarti dei maestri che insegnano nelle varie stazioni. Purtroppo o per fortuna l’alto livello non si ferma alle gare provinciali e allo stesso modo l’agonismo non è solo ad alti livelli!
spiegami perchè per diventare un atleta forte devi metterti la tuta da gigante a 8 anni o avere doppio sci? se tutti stanno nelle stesse condizioni il migliore esce fuori. ora invece, soprattutto a livello infantile (fino a ragazzi diciamo) esce fuori solo il più ricco. quello che può cambiare attrezzi con la maggior frequenza, o quello che li può preparare più spesso o quello che ha gli attrezzi migliori
 
spiegami perchè per diventare un atleta forte devi metterti la tuta da gigante a 8 anni o avere doppio sci? se tutti stanno nelle stesse condizioni il migliore esce fuori. ora invece, soprattutto a livello infantile (fino a ragazzi diciamo) esce fuori solo il più ricco. quello che può cambiare attrezzi con la maggior frequenza, o quello che li può preparare più spesso o quello che ha gli attrezzi migliori

Non proprio, ma quello che riesce a fare più allenamento in più condizioni diverse e con più continuità durante tutto l'anno...Il che significa muoversi spesso (che costa) fare sforzi a scuola (che costa tempo) e sostenere i costi di un allenatore per molti più giorni.
Sono anche io del parere che sia una forzatura, ma il livello è già molto alto nel settore giovanile (sempre parlando dei primi 15/20 in italia) e all'estero, nonostante si dica il contrario, non stanno di certo a guardare.
 
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