La serie A e la Serie B dello sci

Oppure devi nascere in una famiglia un po' strana dove tuo papà si chiama Ante Kostelic !!!!
Penso conosciate tutti le avventure di quest' uomo che credeva nel successo dei suoi due figlioli Janica e Ivica : hanno girato x anni , quando erano piccoli con il papà allenatore , le Alpi in estate ed in inverno vivendo praticamente in un furgone.....x poi arrivare sul tetto del mondo.
Ma questi sono casi estremi e credo irripetibili , almeno nello sci :PPINK

Anche una certa Petra Vlhova ha una storia molto simile

Poverini, mi fanno sempre pena storie come queste; mi mettono una tristezza unica. Eppure tanti, troppi non ne comprendono quale egoismo ed egocentrismo ha retto quelle storie.
 
ho letto con piacere questa discussione e quella da cui questa è originata, e siccome sono un appassionatissimo di montagna ma anche un istruttore di basket a livello di settore giovanile (quindi dai 13 ai 18 aa) , leggendo quello che avete postato mi è venuta voglia di esprimere anche io qualche idea a proposito del tema della discussione ; premetto che alleno a livello agonistico in una società che è leader nella regione a livello di formazione ma a livello nazionale è onestamente poca cosa e che la mia esperienza di lavoro coi giovanissimi è di circa 35 anni.

a) concordo in buona sostanza con chi difende il diritto dei ragazzini di essere ragazzini, di scoprire, di imparare, di divertirsi e di sbagliare, lontano dalle pressioni di genitori rampanti e colleghi arrivisti. Non vivo del mestiere di allenatore e non mi è mai interessato essere professionista in questo campo, anche se credo di poter dire che non sono trascorso un giorno senza tentare di essere professionale.

b) quindi non posso che concordare con chi sostiene che sia l'impegno e la costanza che fanno la differenza. Il talento puro ovviamente arriva in pianura così come in montagna, ma poi c'è una formazione da portare necessariamente a termine, senza la quale nessun ragazzo o ragazza di talento-e-basta va da nessuna parte. E il divertimento è la benzina che conduce il ragazzo a formarsi e, se è destino, ad arrivare....il piacere di fare il 110% anzichè "timbrare il cartellino" al 100%.

c) essere vincenti e vincere non è la stessa cosa....e così vale per essere perdenti o perdere....nessuno che abbia vinto qualcosa di importante prima aveva sempre vinto. E' la motivazione a rialzarsi dopo una sconfitta o una brutta gara, senza cercare alibi, pronti a lavorare per migliorarsi, che fa tutta la differenza del mondo...ecco perchè sarebbe meglio che si facessero gare (o partite, nel mio caso) con chi è allo stesso livello, piuttosto che prendere o dare 10 secondi (o 100 punti nel mio caso) a chi non è allo stesso livello. Non educa, ma diseduca....e soprattutto non costituisce un vero confronto. ecco perchè è triste che tanti adulti, genitori ed allenatori, e le federazioni, non lo capiscano o fingano di non capirlo.

d) credo che trascorrere volentieri del tempo coi propri figli sia fondamentale per dei buoni genitori, anche perchè poi loro crescono e saranno loro, come naturale, a cercare di uscire dal guscio familiare...e poi chi li prende più? allo stesso modo però sono convinto che nessuno nasca imparato..quindi secondo me meglio che a insegnare uno sport e le sue regole siano persone che sono formate per farlo....beninteso affidare il figlio ad un allenatore non significa avocare dal ruolo educativo di genitore!!! anzi, il genitore e l'allenatore (o l'insegnante) dovrebbero teoricamente collaborare nell'educare il giovane virgulto sia nel contesto di quello sport che in generale, insegnandogli insieme e non in antitesi il valore di sacrificio, lavoro, rispetto ed educazione, per cominciare....

e) riconosco assolutamente il valore infinito della multilateralità...almeno fino all'inizio dell'adolescenza, più attività fisico-sportive fanno i bambini e meglio sarà, più stimoli il loro cervello riceverà e più svilupperanno la coordinazione...va da sè che a questo livello non condivido l'idea che vincere sia l'unica cosa che conta, se mai l'unica che davvero NON conta nulla... quindi se vostro figlio non segna 20 punti a partita o, nel vostro contesto, non vince tutte le gare a cui partecipa e non ci va nemmeno vicino, non etichettatelo come di serie b, come sfigato...ognuno ha i suoi tempi di apprendimento e di crescita, fisica ed emotivo-psicologica. Inutile forzare dei progressi non maturi...se è destino che non possa competere non competerà e voi non ci potete fare proprio nulla...rassegnatevi e almeno non rendetelo/la infelice facendogli passare la voglia di praticare lo sport di cui sono innamorati...perchè magari a 50 anni ancora avranno piacere di praticarlo...
 
un futuro campione... complimenti all'atleta




Sottoscrivo e condivido al 100% quanto riportato nell'articolo, e l'esperienza di Slalom64...

Io ci sono dentro adesso, mio figlio ha 12 anni ed è nella categoria Ragazzi, e già si vedono cose davvero dell'altro mondo!!!
E' un mondo che non mi piace, è strutturato davvero male ed è un peccato...

L'agonismo per un ragazzino a cui piace sciare lo consiglio davvero a tutti!!!
Oltre ad imparare il sacrificio (sveglia presto, tutto il giorno al freddo, rispetto degli orari, degli allenatori, dei compagni, porta i pali, traccia la pista, cava i pali ecc)
si impara ad arrangiarsi (ci si veste da soli, ci si mette gli scarponi, si portano gli sci ecc ecc),
si passano bellissime giornate coi propri amici a fare sport e soprattutto si impara davvero a sciare, più che in un qualsiasi corso, e con qualsiasi maestro!!

Il brutto però è quando arriva il momento delle gare...che è come quello descritto nell'articolo e da Slalom64 !!

Personalmente, da genitore di un ragazzino di serie B, di uno sci club di serie B, con possibilità economiche di serie B,
vorrei tanto avere un circuito di serie B...
non per me, ma per loro, che almeno possono divertirsi a correre con i pari livello di serie B
senza essere guardati male già in partenza da chi è figlio dell'ex atleta, che arriva li già due giorni prima per allenarsi sulla pista della gara con skiman al seguito e robe del genere!!

Personalmente non so a quante gare lo porterò... credo davvero poche!!!
La mia più grande vittoria sarebbe riuscire a non fargli perdere l'amore per questo sport, a fargli superare questi anni difficili dell'adolescenza,
lontano dalle cose brutte del mondo, in un'ambiente sano e genuino.
Poi quando sarà più grande deciderà lui
:HIP

264225-gdx0833.jpg

- - - Updated - - -

la Francesca la conosco ho potuto salire anche in seggiovia con lei, complimenti per la partecipazione in coppa del mondo



... e comunque anche i ragazzi "di pianura" ce la possono fare!!!

Certo, bisogna essere pronti a sacrifici immensi, e magari ad un certo punto a trasferire tutta la famiglia ad abitare in montagna,
poi però..

264530-copertinagazzettadimantovamantovaw510.jpg
 
Condivido tutto il pensiero di Hammer , lo sport fatto bene senza forzature e pressioni alcune è una scuola di vita x i ragazzi e un' argine verso brutte deviazioni che può avere un adolescente che piuttosto passa le giornate davanti ad uno schermo.Se nella gran parte dei casi i risultati sportivi sono quello che sono va bene lo stesso , se poi uno ha il talento sarà seguito da persone competenti. Uno che fa sport e si diverte da ragazzino solitamente continua a farlo anche da adulto
 
Quindi alla fine abbiamo scoperto l'acqua calda ! HIHIHI
Lo sci è uno sport costoso e praticarlo a livello agonistico lo è, ovviamente, ancora di più.
Non è alla portata di tutte le tasche e spesso nemmeno, potendo, di tutte le residenze.
Immagino sia la stessa cosa anche per il tennis, il golf e gli sport motoristici.
Ho sentito di costi folli per frequentare circoli "in" a cui, tra l'altro, bisogna essere presentati.
 

.


Tutto sacrosanto, lo scrivevo nel post iniziale,
questo mondo purtroppo è troppo portato al "RISULTATO" fine a se stesso,
pompato da sci club che vogliono vincere, da genitori che vogliono vincere, e da ragazzini che purtroppo si perdono tante cose belle di questo sport,
e finiscono per mollare non perché non gli piace lo sci, ma per le troppe pressioni che si sentono addosso!!
:HIP
 
Top