Sei imprenditore? Non dovresti sciare.

come hanno già detto sia da Roberto che da Max è vero pure il contrario, a nessun imprenditore è vietato di farsi assumere come dipendente.

Perchè vedi un attacco personale nelle sue parole? secondo me è vero che su 100 secondo case comprate oggi ce ne sono di più vendute ad imprenditori (piccoli\medi\grandi) rispetto a chi fa il dipendente.

ma questo non è un male se tutto ciò lo può fare perchè ha seguito la legislazione (non credo di dover spiegare quello che intendo, o sbaglio??:KEV:KEV)

ad integrazione, con quanto detto prima non intendo dire che tutti gli imprenditori non seguono la legislazione lungi da me. è anche vero che se c'è chi lo fa è perchè gli viene chiesto da qualcuno (tendenzialmente clienti).

Ma io non ci vedo nulla , ma proprio nulla di personale: è che l'atteggiamento di " son tutti froci col cu.lo degli altri " mi fa incazzare a prescindere.

Nel 2012 il 55% delle nuove imprese aveva una aspettativa di vita di meno di 5 anni. nel 2019 non ho dati alla mano ma credo la situazione sia solo peggiorata. questo per dire che tanti imprenditori sono diventati giocoforza dipendenti ( o disoccupati .... o in troppi casi suicidi )

Che negli anni 60 / 70 / 80 forse anche primi 90 fare impresa fosse redditizio , nessuno lo mette in dubbio.
Oggi , semplicemente , non lo è più: i piccoli chiudono , i medi vendono , i grandi vengono fagocitati dalle multinazionali o dai cinesi ( fammi il nome di una GRANDE azienda che è ancora di proprietà italiana ).

La verità è che fare impresa oggi in Italia non è un caxxo facile , non certamente SOLO ma ANCHE per l'atteggiamento di tanti , fortunatamente non tutti , dipendenti.
 
Il caso esposto sopra mi sa tanto di padre-padrone "faccio tutto mì" che non sa scegliere e delegare. Che pensa di essere insostituibile e di esser circondato da una banda di cretini disonesti. Che molto probabilmente ha allevato i figli allo stesso modo e che, inevitabilmente, manderanno a picco la sua azienda quando non ci sarà più.

Ultimo OT

Classico esempio di occasione mancata per stare zitto. Se fai un lavoro manuale come il mio non ci sono scuole, corsi di formazione, corsi online di sorta: per imparare devi attaccarti alla sottana di uno che ne sa di più e fare quello che fa lui, quando lo fa lui, dove lo fa lui. Io ho fatto così col tappezziere mio maestro per vent'anni, e i ragazzi che ho avuto a lavorare e che così ho tirato su ancora oggi mi salutano e ringraziano. Purtroppo oggi i giovani preferiscono lavori meno stancanti, meno impegnativi e di responsabilità, e se anche mancano 200 euro nella busta fa lo stesso. Questa estate ho chieso al centro per l'impiego di disporre una ricerca personale, 1400 euro netti, ma a parte extracomunitari e casi umani non si è presentato nessuno. Vieni tu?

Fine OT
 
Ultimo OT

Classico esempio di occasione mancata per stare zitto. Se fai un lavoro manuale come il mio non ci sono scuole, corsi di formazione, corsi online di sorta: per imparare devi attaccarti alla sottana di uno che ne sa di più e fare quello che fa lui, quando lo fa lui, dove lo fa lui. Io ho fatto così col tappezziere mio maestro per vent'anni, e i ragazzi che ho avuto a lavorare e che così ho tirato su ancora oggi mi salutano e ringraziano. Purtroppo oggi i giovani preferiscono lavori meno stancanti, meno impegnativi e di responsabilità, e se anche mancano 200 euro nella busta fa lo stesso. Questa estate ho chieso al centro per l'impiego di disporre una ricerca personale, 1400 euro netti, ma a parte extracomunitari e casi umani non si è presentato nessuno. Vieni tu?

Fine OT

Ma non mi riferivo a te. Parlavo del famigerato imprenditore sopra che non scia per sicurezza. Come ho già spiegato nelle realtà artigianali o comunque piccole non è la mancanza del "capo" il problema di un suo infortunio. Ma la improvvisa mancanza di 2 braccia. Che vale nel tuo caso come nel caso dei piccoli edili che sono capo+autista+manovale+trasportatori.
Credo si stia parlando di imprenditori ad un livello più alto.
 
Cliente che ha una piccola attività, è partito da zero, da solo, ed ora ha tre dipendenti. Fa tutto seguendo la legislazione (per usare il termine di lugo :D), paga tutto il dovuto allo Stato e tutti i fornitori, banche e dipendenti, non ha debiti (a parte quelli di finanziamento/funzionamento) anche se il lavoro non è più quello di qualche anno fa, ma anzi ha dei crediti con clienti insolventi e con lo Stato stesso.
Dichiarazione dei redditi 2019, la sua attività chiude con un utile per quanto non grande comunque pari più o meno al netto che prende annualmente uno dei suoi dipendenti (più meno che più), per molti è assurdo ma spesso il piccolo imprenditore può guadagnare meno dei suoi dipendenti, ISA 2019 precompilato... fatto il calcolo e sorpresa... valore attribuito 4 :shock: (ripeto che fattura tutto) per mettersi in regola dovrebbe versare circa 15.000 €, più naturalmente l'IVA.
Riassunto della giornata, lui torna a casa con il morale sotto i piedi con la preoccupazione di cosa fare, di adeguarsi oppure no, dove eventualmente trovare i soldi (naturalmente dal suo portafoglio a meno che di andare a chiedere soldi alle banche per pagare le tasse, purtroppo è assurdo ma in Itaglia accade anche questo). In famiglia la sera è di umore cupo, ha mille pensieri, ha paura che se non si adegua possa partire un controllo (e questo non perché abbia la coscienza sporca ma perché sa benissimo che quando qualche solerte funzionario esce per un ispezione deve portare indietro qualcosa, attaccandosi anche alla più grande sciocchezza che ci può essere ma che tra sanzioni e interessi ha sempre il suo valore) non riesce a rilassarsi con i figli e la moglie. La notte non dorme ed il giorno dopo al lavoro sarà sicuramente pensieroso. Il dipendente in tutto questo a meno di grossi scossoni, non ha alcun pensiero, lo stipendio gli arriverà a fine mese come da una decina di anni a questa parte, grazie alla sua busta paga gli hanno concesso il mutuo per l'acquisto della casa ed il prestito per l'auto. Il piccolo imprenditore invece ha un immobile (una seconda casa in una località di mare, non parliamo di Costa Smeralda) dato a garanzia del prestito chiesto alla banca per avere i soldi che gli hanno permesso di ingrandirsi e negli anni poter assumere un altra persona.

Tutti possiamo diventare imprenditori (nel senso di metterci in proprio), come scegliere di essere dipendenti. Chi però sceglie di mettersi in proprio sceglie di mettersi in gioco in un mercato in cui non vi sono regole, in cui va avanti quello più bravo, costante, o fortunato che sia. In un mercato in cui si sa che per lui non ci sono tutele, che invece avranno i suoi dipendenti (come è giusto che sia). Tutto questo ha però un costo che si chiama "costo opportunità". Che sarà quella differenza che se le cose vanno bene per lui gli consentirà di guadagnare di più (giustamente) o anche molto di più rispetto al suo dipendente perché lui comunque ha creato un qualcosa che ha portato una maggiore ricchezza (sia sua personale che per la collettività) ed a rischiato di più di chi ha scelto di essere dipendente.

Poi che ci sia chi pensa che un imprenditore non possa svagarsi sugli sci perché ha dei doveri verso quella che è la sua attività mi sembra un esagerazione, anche perché può anche fare una storta camminando per strada e rompersi il braccio cadendo, oppure giocando a calcetto o rompersi i tendini a tennis.
 
A certi atleti professionisti sono vietati per contratto certi svaghi ritenuti a più elevato rischio infortuni.
Ad esempio un calciatore non può andare in moto o correre in pista con l'auto sportiva. In alcuni casi anche lo sci è espressamente vietato dal contratto (adesso mi direte che Valentino Rossi scia e corre i rally. Lo so, probabilmente per contratto non gli viene vietato. Anche lì ci sono casi e casi)
 

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, Il dipendente in tutto questo a meno di grossi scossoni, non ha alcun pensiero, lo stipendio gli arriverà a fine mese come da una decina di anni a questa parte, grazie alla sua busta paga gli hanno concesso il mutuo per l'acquisto della casa ed il prestito per l'auto..

Condivido tutto tranne questo. Da dipendente puoi comunque avere gli stessi problemi di “ansia”, magari non per le stesse cause ma FIDATI che li hai.

Anche perché, busta paga ok ma se smettono di pagarti a 50 anni? Vista la moria di attività (Nell’ottica nel non volerti trasferire in “cina” visto che tutto ciò per cui vale la pena vivere è qui... si lavora per vivere per un dipendente) come reinvesti quello che sai o hai imparato? L’imprenditore sicuramente avrà più problemi perché perde “tutto” ed ha più responsabilità ma non diciamo che il dipendente è nel paradiso del mondo del lavoro.

PS: sono dipendente
 
Essendomi trasferito all'estero questa diatriba tipica italiana del lavoratore dipendente contro autonomi, un po'mi mancava....
Un paio di cose:
- Il lavoratore dipendente può mettersi in proprio quando vuole, un lavoratore in proprio che ha la propria attività in difficoltà spesso non può smettere, esempio:
piccola attività con giro d'affari <1000000 l'anno:
Per aprirla ha ipotecato la casa magari ereditata dalla generazione precedente, lavora 12/15 ore al giorno almeno 6 giorni alla settimana, alla fine dell'anno gli restano in tasca 40000€ puliti. Fatto il conto delle ore lavorate guadagna molto meno di un lavoratore dipendente che fa due lavori più straordinari ( perché alla fine questa è la mole di lavoro di questo microimprenditore) e pensa vado a fare il dipendente... sbagliato, perché si accorge che se lui smette avrà le utenze, i fornitori e chi più ne ha più ne mette da saldare e lui non ha la liquidità necessaria... pensa: vendo.... ma nessuno compera, quindi deve continuare a far girare la ruota sperando in tempi migliori...
Questo è un esempio inventato ma che rispecchia la realtà di molte attività.
 
Ultimo OT

Classico esempio di occasione mancata per stare zitto. Se fai un lavoro manuale come il mio non ci sono scuole, corsi di formazione, corsi online di sorta: per imparare devi attaccarti alla sottana di uno che ne sa di più e fare quello che fa lui, quando lo fa lui, dove lo fa lui. Io ho fatto così col tappezziere mio maestro per vent'anni, e i ragazzi che ho avuto a lavorare e che così ho tirato su ancora oggi mi salutano e ringraziano. Purtroppo oggi i giovani preferiscono lavori meno stancanti, meno impegnativi e di responsabilità, e se anche mancano 200 euro nella busta fa lo stesso. Questa estate ho chieso al centro per l'impiego di disporre una ricerca personale, 1400 euro netti, ma a parte extracomunitari e casi umani non si è presentato nessuno. Vieni tu?

Fine OT

Guarda come ti capisco, ho aperto un officina metalmeccanica con un altro ragazzo della mia età, avevamo 24 anni, ho imparato il lavoro direttamente dai "vecchi" cercando di rubargli il più possibile, prima di farlo.
Mi sono rotto la schiena nel vero senso della parola portando travi di ferro su e giù dai palazzi di Milano, per fare soppalchi, rinforzi solette ecc.

Non ho mai trovato un ragazzo italiano che volesse imparare il mestiere !!! venivano due giorni e scappavano perchè c'era da far fatica, d'inverno c'era freddo e d'estate si rifacevano magari i tetti tutto il giorno sotto il sole!
Solo extracomunitari che vi dirò per il 70% erano meglio degli italiani, la stessa voglia di emergere che avevano i nostri padri/nonni, la paga era di 2000/2200 euro al mese e penso che non sia male per un dipendente! (ovvio si iniziava alle 7 e si finiva .... quando si era finito)

Adesso ho chiuso la srl, troppi insoluti, troppo soldi da far girare per fare un fatturato che ti permettesse di avere un utile decente , troppo poco lavoro (edilizia ferma), troppe ditte fallite lasciandomi i debiti a me!

Ora sono a P.Iva individuale , gestisco un reparto per una grossa multinazionale che lavora nel Petrolchimico, scambiatori e stripper, e vi dirò che gira meglio di prima!

Non farei mai il dipendente, quando vendi il tuo tempo per soldi non potrai mai superare determinate cifre, ora vendo la mia esperienza fatta sul campo in 25 anni di lavoro!
 
Perchè vedi un attacco personale nelle sue parole? secondo me è vero che su 100 secondo case comprate oggi ce ne sono di più vendute ad imprenditori (piccoli\medi\grandi) rispetto a chi fa il dipendente.

In realtà nel piccolo microcosmo del mio condomino montano (30 appartamenti) la tipologia più rappresentata è quella del dirigente/quadro di impresa, qualche pensionato, due ex manager privati e un manager pubblico, due commerciali di aziende. Per quanto ne so io imprenditori/professionisti siamo in tre o forse quattro.
 
Insomma, tutti a fare il Carabiniere che è meglio :KEV

:KEV:KEV:KEV bisogna anche ricordarsi che il 95% dei lavoratori autonomi sono anche stati dipendenti, di sicuro non si può dire il contrario, quindi penso proprio che se la maggioranza dei piccoli imprenditori rimpiange il passo fatto ci sarà un perché
 
Se uno fa il lavoro che si è scelto non dovrebbe lamentarsi ogni 3x2.
Certo, se uno è andato in bancarotta, o lotta tutti i giorni per non finirci, è normale che abbia il dente avvelenato col mondo.
Ma questi autonomi in difficoltà si devono concentrare su tutti i social a disposizione, compreso skiforum?
No perché la vita reale (almeno la mia) è un po' più varia.
C'è l'artigiano che fa veramente fatica e te lo confida, c'è quello che ha un tenore di vita "normale", che non guadagna chissà che cosa, ma è contento del suo lavoro e della sua attività (per esempio l'artigiano a cui affido il mio pianoforte per le manutenzioni), o l'idraulico, che spero sempre di chiamare il meno possibile, che è un ex amico di mio nonno e so per certo che è proprio ricco.

Una realtà variegata. Poi vai sui social e ci sono solo autonomi che guadagnano meno dei loro dipendenti. Compreso un forum di sci....
 
In italia avevo due attività: una di vendita al dettaglio dove non ho mai avuto problemi, di certo non diventavo ricco, l'altra di vendita all'ingrosso... è stato li che mi si è aperta una finestra sconosciuta, vedere colleghi che facevano fatica a pagare fatture da 500€, che chiedevano di rientrare 50€ al mese:PAAU:PAAU:PAAU non penso che fossero tutti dei falsi poveri, se la passavano veramente male... poi ovvio che c'è anche chi ha attività che rendono e vanno a gonfie vele, ci mancherebbe altro, ma in Italia non è la norma
 
Tante cose condivisibili scritte, tranne qualche improperio.
Dico la mia:
- dopo aver vinto un concorso ho lasciato dopo quasi 3 anni il lavoro statale perché non mi gratificava e non me la sentivo di essere lavorativamente parlando un infelice per altri 40 anni:
- sono una partita iva che ha iniziato da zero e per almeno i primi 10 anni non ha visto altro che pochi euro;
- da 20 anni ho almeno due soci che mi succhiano le risorse che produco (stato e cassa avvocati) dando quasi niente in cambio (tribunali lentissimi e disorganizzati, giudici spesso scadenti etc. etc.);
. tutto questo l'ho scelto e nessuno me lo ha imposto, con ovvie conseguenze (venduto la macchina che avevo perché non me la potevo permettere, sposato tardi per carenza di indipendenza economica ad esempio).
A 47 anni ho iniziato a sciare da zero anche per condividere con mio Figlio una cosa unica e meravigliosa ed ho un solo mezzo rimorso: non averlo fatto prima (purtroppo non me lo potevo permettere).
Il rischio di farsi male esiste e ma ci si può fare male anche facendo altri sport (io mi sono lesionato due caviglie giocando a tennis, il giorno dopo sono sceso al lavoro con i canadesi ed il gesso e per 3 mesi ho zoppicato).
Non me la sento di biasimare chi non vuole assumere rischi nella vita, io l'ho fatto ed ho avuto le mie soddisfazioni.
Alla neve un giorno rinunzierò e mi auguro che ciò accada il più tardi possibile. Fino a quel momento avrò goduto di una esperienza stupenda e posso dire che ne è valsa la pena. Altri la pensano diversamente, bene così
 
Certo che l'astinenza fa brutti scherzi, in effetti sono oarami quasi 6 mesi. Speriamo che ai primi fiocconi spessi questa discussione vada in coda, per poi svanire nel dimenticatoio... HIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHI
 
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