La spiegazione tecnica è una minima parte della didattica, la didattica è il come, il quando, il perché della spiegazione .Didattica è la modalitÃ* della spiegazione . Esempio pratico che non si vede fare mai sulle piste da sci da parte di tanti , troppo maestri ? Lezione con i bimbi di 5/6 anni : un maestro che è stato formato con uno schema didattico serio 1) ad inizio lezione dirÃ* ai bambini cosa faranno ( curve piccole, curve grandi, bordo pista...ecc.ecc. ) 2) li fa avvicinare tutti ( se possibile non in linea ) e se necessario si abbassa alla loro altezza 3) usa parole semplici 4) DEVE passare dal gioco per ottenere lÂ’esercizio 5) fa vedere lÂ’esercizio nella sua interezza una o più volte 6) gli da sempre un rinforzo positivo, mai negativo. Questo con dei frugolotti di 6 anni, la cosa cambierÃ* per bambini più grandi, per i ragazzi, i teenager , gli adulti, gli anziani ma ripeto senza una forte didattica puoi avere il più bravo dimostratore di questo mondo che non otterrai risultati, lasciando stare il mondo agonismo che un mondo a sè .
Ripeto io di didattica non vedo poi così tanto nel lavoro di un maestro di sci anche se giovane. Poi lieto di essere smentito.
E' quello che vedo fare sempre ai maestri delle mie parti che fanno collettive e ai maestri che hanno i gruppetti di sciclub.
E' quello che hanno sempre fatto con i miei figli che hanno iniziato a sciare a tre anni (e ora ne hanno 23 e 20).
Il problema, casomai, è un altro: spesso la lezione di sci è un evento sporadico, mettiamo 3 ore di collettiva per uno o due giorni e poi niente.
Con tutta la didattica che vuoi, come pensi di consolidare un gesto tecnico raggiunto alla fine di 6 ore se poi ritorni a sciare dopo 20 giorni-un mese?
Diverso è il discorso di chi, durante la stagione, fa almeno due settimane bianche e tutti i WE a sciare con lo stesso maestro/scuola (come si fa con lo sciclub) ed allora possiamo parlare di didattica, programma di insegnamento, obiettivo da raggiungere, come fare per portare tutti allo stesso livello senza rallentare troppo quello più "dotato" e perdere per strada quello più "scarso".
Nel tennis, che puoi giocare tutto l'anno e non ti impone il viaggio per raggiungere i "campi", hai gli stessi problemi?
Pur rimanendo d'accordo con te con la necessitÃ* della didattica, vi sono delle differenze tra i vari sport che spesso non li rendono paragonabili, seppur molto simili come idea di partenza (acquisire la tecnica giusta per sfruttare al meglio un attrezzo che mi permette di compiere il gesto richiesto nella maniera più corretta e redditizia)