@ Jhonnycere. Continui a non capire, perché parli di sport da duri? Ma vedi solo lo sport e non l’attivita ludica ? Quanti ca**o sono gli sportivi e quanti sono gli amatori? Suvvia scendiamo dal pero, se una scuola vuol vivere deve pensare ai turisti, ai figli dei turisti, alle attività per le mamme che non sciano trovando il modo di portarle anch’esse sulle piste per far sì che non siano il freno all’attività dei figli ...ecc ecc. Poi che ci vogliano anche sergenti che facciano gli allenatori può anche essere ma avrei anche qui i miei dubbi. Se la scuolaitaliana sci avanti senza un programma di espansione che passa anche dalla didattica gli sciatori che produrremo pronti per la CDM saranno sempre meno, difatti a parte qualcheduno che si stacca non abbiamo già adesso nessuno e se non li produrremo non avremo il traino per tutto il sistema.
E poi se proprio vogliamo vedere anche qui dentro, tra tutti i duri, puri e ca**uti quanti fanno allenamento per lo sci ? Non intendo pali ...intendo ginnastica,alimentazione sana? Dai ca**o un minimo di sano realismo! Lo sci è per il 95% degli sciatori una sana attività ludico ricreativa da fare nel week end e durante le vacanze iin inverno ed è su questo 95% che bisogna formare i maestri sennò si rischia di fare guai.
Allora vivo in un'isola felice e ti (re-)invito a venire a trovarmi, qui i maestri sono proprio come dici, sono tanti, sono quasi tutti giovani e sono stati tutti impegnati full-time per tutta la stagione con i clienti che tornavano e chiedevano lo stesso maestro, fossero famiglie-mamme-padri-ragazzi. Io non ho mai parlato di sergenti nell'insegnamento, ma ho detto che rispetto ad altri (tennis sicuramente, ma anche calcio, pallavolo/basket, corsa a piedi, bicicletta, per citare i più famosi) lo sci è uno sport molto più esigente, in tutti i sensi. E' uno sport che richiede disciplina, puntualità, impegno, sopportazione, elasticità mentale, ma ripaga quanto e più di altri sport.
Mi inalbero perchè tutto questo movimento parte dai maestri e dalle scuole sci, e sentirli denigrare perchè manca la "didattica", quando non trovavi un maestro libero per un'ora per la moglie neanche il 1' gennaio, suvvia, la didattica questi ragazzi la sanno, altrochè se la sanno. Sempre e solo qui al Cimone ovviamente
PS: agli altri forumisti che mi accusano di essere Rambo dico solo che vedere i miei figli innamorati del loro istruttore, a cui li affido alla mattina assonnati e scocciati, e me li rende al pomeriggio carichi e allegri, non ha prezzo
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Certi interventi sono chiarificatori dei mali dello sci italiano, e del perché la cultura non solo sciistica, ma sportiva in genere, stia regredendo.
Parlare di vincenti e perdenti a proposito dell'iniziazione allo sport fa sorridere (soprattutto visti i risultati mediocri a livello internazionale).
Mettere il naso fuori casa e vedere cosa succede altrove sarebbe "didattico".
Beh se per risultati mediocri intendi quelli raggiunti dallo sci italiano negli ultimi anni direi che la stai facendo fuori dal vaso, poi magari mi sbaglio io..
Io ho parlato di perdenti intendendo la mentalità, di chi vuole arrivare senza faticare, di chi crede di raggiungere un obbiettivo faticando meno di un altro. Nello sci non funziona, Hirscher è il primo perchè è quello che si allena di più di tutti, e io sono convinto, sì lo sono proprio, che se vuoi qualcosa devi sputare sangue per ottenerlo, che tu sia un bimbo di 5 anni o che tu sia un uomo di 50. Non intendo schiavizzare un ragazzo per iniziarlo allo sci, ma intendo spiegargli che qualunque sia l'obbiettivo che vuole, sarà l'impegno che ci mette a decidere tutto. Anche se vuole scendere a spazzaneve dovrà impegnarsi. Poi sono daccordo a spiegarglielo con il gioco, con il tatto dovuto, con tutta la didattica possibile, ma da lì dovrà passare l'educando. All'estero ci vado spesso, e ti garantisco che hanno più fame che noi altrochè balle