Chi ascolta musica classica, tra gli utenti del forum?

6CCCB707-2E37-496F-921E-64F5929702FD.jpeg
 
Alban Berg su Mahler 9

Ho suonato di nuovo la Nona di Mahler. Il primo movimento è la cosa più splendida che Mahler abbia scritto. È l'espressione di un amore inaudito per questa terra, del desiderio [Sehnsucht] di vivere in pace con la natura e di poterla godere fino in fondo, in tutta la sua profondità, prima che giunga la morte. Perché essa arriva senza scampo. L'intero movimento è permeato dal presentimento della morte. Si presenta in continuazione. Ogni sogno terreno culmina in questo (da qui la sempre nuova agitazione che cresce impetuosa dopo i passi più delicati), al massimo grado naturalmente in quel passo incredibile in cui il presentimento della morte diviene certezza, in cui la morte stessa si annuncia "con forza inaudita" proprio nel mezzo della più profonda e più dolorosa gioia di vivere. E poi il lugubre assolo di violino e viola e quei suoni soldateschi: la morte in corazza! Contro tutto ciò non c'è più resistenza! Ciò che ancora sopraggiunge mi sembra come rassegnazione. Sempre con il pensiero all'aldilà, che si manifesta proprio in quel passo "misterioso" simile all'aria rarefatta - ancor più in alto delle montagne - sì, come nello spazio che si fa più rarefatto (etere). E di nuovo, per l'ultima volta, Mahler si rivolge verso la terra - non più alle lotte e alle azioni, di cui si sbarazza (come già nel ’Lied von der Erde’, con i mordenti passaggi cromatici discendenti), bensì soltanto ormai completamente alla natura. Come e quanto a lungo vuole godere ancora delle bellezze della terra! Lontano da ogni fastidio, egli vuole mettere casa [Heimat] nell'aria libera e pura dello Semmerin, per respirare a pieni polmoni questa aria, la più pura di questa terra, con respiri sempre più profondi, perché questo cuore, il più splendido che mai abbia pulsato tra gli uomini, possa espandersi sempre di più, prima di dover cessare di battere (1912).
 
di Mahler amo soprattutto le prime cinque sinfonie.

Comunque l'attacco dell'Adagio della Nona è confrontabile con quello della Quinta di Beethoven. In Beethoven le prime note sono Dio. Nell'Adagio della Nona di Mahler le prime note sono l'Uomo, e ogni volta che l'ascolto ho i brividi lungo la schiena

 
Non bestemmiamo, suvvia. Mahler è un onesto compositore di quel mondo asburgico che tramontava, con qualche episodio notevole nella sua produzione. E comunque sconta l'orrido wagnerismo di quel periodo, quel suono orchestrale indistinto di cui è esempio l'incipit sopra. Beethoven è Beethoven. Poi gusti son gusti e non sarò certo io a rovinarti l'ascolto.
 
Ultima modifica:
ci sono quasi 100 anni di differenza. Ognuno è protagonista del suo tempo. Come Bach un secolo prima di Beethoven.

Non sto facendo classifiche sui migliori. Però ascolto molto più volentieri, per esempio, una Prima di Mahler che non una Sesta di Beethoven
 
Certo che non è una gara. Ma Bach e Beethoven sono scolpiti nel marmo, Mahler è legato a quei languori decadenti fin de siecle, come Bruckner, il primo Schoenberg, etc. Ho ascoltato per anni Mahler (per me Bernstein ne è forse il migliore interprete, butta via Karajan), oggi un po' mi annoia.
 
Karajan l'ho preso a caso su Youtube. Anche io prediligo Bernstein per Mahler, l'affinità ebraica anziché nazista lo avrà certamente aiutato nell'approfondimento dell'artista...
 
Comunque nominando Karajan mi hai fatto venire in mente la particolarità del posto in cui vivo.

Con una mountain bike da casa mia posso in circa un'ora passare davanti alla villa di Karajan, che raggiungeva pilotando il suo aereo, direttamente da Berlino. La villa ha un'ala dedicata a ospitarci i Berliner per le registrazioni per Deutsche Grammofon, e si trova in una delle sette vie più care del mondo (Via Suvretta a St.Moritz)

Poi proseguendo in bici, in un'altra ora e mezza arrivo alla tomba di Claudio Abbado, una semplice urna in una pittoresca chiesetta nella magica Val Fex. Passo sicuramente vicino anche alla sua casa di vacanza (sempre in Val Fex) ma non ho ancora capito quale sia.

Non so dove sia sepolto Karajan ma mi immagino una enorme tomba imperiale al centro di un cimitero monumentale. Due personalità cosi diverse, uno erede dell'altro, legati entrambi alla stessa valle alpina, di cui uno apprezzava il glamour e l'altro la splendida natura. Uno famoso per le esecuzioni di Beethoven, l'altro per quelle di Mahler 😜
 
Beh, anche il Beethoven di Abbado direi che non sia da disprezzare... comunque anche definire Mahler "un onesto compositore" suona un po' come una bestemmia: OK che non è stato né Beethoven né Bach, ma un po' più che onesto sì 😉
E poi è figlio dei suoi tempi, come è già stato detto.
 
Top