Deforma sì, deforma no, deforma l’esterno

Il problema infatti è che c'è molta ingegneria e teoria e poca pratica, un problema che abbiamo anche sul lavoro .... un conto è vederlo sul pc o sui llibri ed un conto nella pratica, dove entrano in gioco talmente tante variabili, minime e quindi trrascurabili che sommate tutte fanno la differenza.
Ed è per questo ad esempio nel mio lavoro, (caldareria pesante) il buon saldatore di 50 anni , che brucia elettrodi da quando ne ha 15, non sbaglia mai i processi di saldatura, mentre i vari laureati (non tutti) molto spesso vogliono imporre parametri di saldatura che secondo i loro calcoli sono perfetti ed invece colano tutto!




Un buon saldatore di 50 anni che brucia elettrodi da quando ne aveva 15 si è rotto ampliamente le palle di saldare e non vede l'ora di trovare un altro 15enne che lo sostituisce. Dopo aver aspirato una quantità enorme di fumo, con gli occhi che ormai hanno perso un paio di diotrie ed alla mattina son pieni di cispie non vede l'ora di mandare a cac........ quella stronza brutta e piangiona che ha portato l'età pensionabile a 67 anni.
 
Mi cade l’occhio su questa cosa ::D

La centina, che richiede una certa forza per essere annullata, dà le caratteristiche atletiche minime che uno sciatore deve avere per poter sfruttare convenientemente un dato attrezzo. Se uno sciatore non produce, per sua costituzione, o modo di sciare, almeno la forza necessaria per annullare la centina, certamente non sarà in grado di deformare l’attrezzo quanto è necessario per eseguire curve in conduzione”.


Oggi ho preso una confezione da sei di Esta the da 1’5 e l’ho poggiata sullo sci.
Il peso ha annullato la centina,ossia nove chili.
Praticamente un Bouledogue Francese,ed in effetti il nostro è un discreto carvatore.
Tuttavia ritengo che ciò sia dovuto più a conformazione fisica che ad un buon insegnamento,in quanto avendo una testa proporzionalmente importante carica bene in spatola.

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Come si nota è l’unico in famiglia che indossi protezione cranica soddisfacente. :EO :tuttook:



Ciao :PPINK
 
[...] L'arco si fletterà lo stesso, ma punta e coda avrano anche un'altra deformazione, cioè una piccola torsione, ed è quello che succede allo sci.
E' logico che uno sci da gara torcerà meno di uno sci da fresca e che per fargli fare quella deformazione bisogna avere tecnica e foza (soprattutto la prima), ma è qui che si fa la differenza. Ed è quella differenza che ti fa scegliere uno scarpone più duro e preciso etc., etc....
Quindi Macellino e Nitrato non deformeranno lo sci nello stesso modo, a meno che non siano allo stesso livello, non siano in grado di risolvere la curva allo stesso modo, non abbiano le stesse leve e la stessa forza, insomma non siano la stessa persona.

Ma no dai, non puoi venire a dire che dipende tutto dalla torsione...

Innanzitutto maggiore torsione implica peggiore vincolo e minore deformazione (lo sci si appiattisce) e infatti gli sci sono costruiti per essere molto più rigidi in torsione che in flessione, per cercare appunto di minimizzare la torsione.
E poi la torsione dipende per lo più dai materiali, almeno nella situazione considerata in questo topic (curva con inclinazione costante a 20°, peso centrale ma diversamente ripartito tra sci interno ed esterno).

[...] Ma quanto lo deforma quest’esterno Marcel Hirscher? Facciamo un esempio: se io Nitrato e Marcel Hirscher sciamo con gli stessi sci – un racecarve qualunque – ed entrambi facciamo una curva carvata inclinandoci di 20 gradi, e io essendo Nitrato, argento avanzato scarso, finisco un pelo sull’interno mentre lui essendo lui sta bello solido sull’esterno, la sua deformazione dell’esterno è… perfettamente identica alla mia. Beccati questo, Marcel!

A parità di sci e a parità di inclinazione, a meno di fare la curva con l'esterno completamente sollevato da terra (o comunque "non carvante"), la deformazione è sempre la stessa :D
 
Gli sci che usano in coppa del mondo hanno una torsione pari a 0 , essendo tutta forza dissipata
comunque io resto della mia idea sulle deformazioni.

Comunque venite a farvi un giro allo stelvio questa estate , e si vede un po' di gente di CdM fare allenamento.
Vedi come deformano ... gli uomini poi fanno paura !
Le gambe sono impressionanti ....
 

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Ilma non pensare che lo sci torca per come flette, ma la deformazione della spatola è anche una piccola, insignificante ma importantissima torsioncella, anche nello sci da gara.
Non è certo quella dello sci da fresca, ma se non avesse questa piccola deformazione una volta inclinato lo sci non rimarrebbe a contatto con la neve per tutta la sua lunghezza.
 
Buonanotte Amici della Deformazione,

Spinto dall'invito di Giampa ad abbandonare la teoria per la pratica (o a farsi meno seghe mentali, se preferite), oggi ero a sciare. Visto che ho girato quasi tutto il giorno per couloir dove l'ipotesi di superfice non deformabile non si applicava, non ho potuto acquisire dati specifici sul campo. Ma siccome la buona teoria è tutt'altro che astratta, anzi è la sintesi della conoscenza pratica (checché ne Giampa, che nel suo racconto confronta un ottimo pratico con un pessimo teorico...), qualche riflessione l'ho fatta lo stesso.

a parte tutti i calcoli da ing che lascio agli studiati, quello che penso io e dove sbaglite il discorso, perchè non siete rimasti terra terra , anzi neve neve, è questo:
A mio avviso la deformazione dello sci , non è vista come la state vedendo voi, e cioè lo sci di spigolo, e quanto devo premere per far appogiare il centro, ovvio che ci vuole poco.
Ma la deformazione dei campioni o comunque di chi scia, è fatta in punta dello sci non in centro, cioè avvanzando in entrata curva ed anticipando , porto il mio peso avanti per incidere la neve con la punta e piego lo sci in cima non al centro, e più siamo forti e bravi e più pieghiamo , giriamo e incidiamo .

Per questo hirscher deforma più di me, perchè scia con le spalle avanti , non piega lo sci facendolo cedere al centro! quella è una coseguenza delle forze che si creano dopo , ma l deformazione che fa la differenza è quella sulla spatola, e più piego lo sci in punta e più gira e più crea forze

questo è il mio pensiero senza momenti torcenti o inerzie o chicchessia!

e sfido chiunque a parità di inclinazione come state dicendo voi a deformare lo sci in entrata curva come fa lui ! Scaricandogli 200 kg , affetta anche il barrato!

Su questo siamo d'accordo: è dal mio primo intervento che parlo dell'importanza della distribuzione dei carichi, e di caricare spatola o coda (in entrata o in uscita curva).

Per deformare lo sci e portare in contatto tutta la lamina con la neve, può non servire molta forza, ma la deformazione dello sci non è un puro processo geometrico che dipende solo dall'inclinazione. Chi non ne è convinto, pensi che per più di tre punti non è detto che passi un piano, e quindi la curva di contatto dalla lamina con la neve dipende da una flessione dello sci che non è uniforme, ma dipende dalle caratteristiche dello sci e dai punti di contatto tra lamina e neve in cui il vincolo è più solido (anche la forza vincolare non è costante lungo la lunghezza dello sci). E su tutto questo, lo spostamento del carico tra punta e talloniera gioca un ruolo importante.

Ilma non pensare che lo sci torca per come flette, ma la deformazione della spatola è anche una piccola, insignificante ma importantissima torsioncella, anche nello sci da gara.
Non è certo quella dello sci da fresca, ma se non avesse questa piccola deformazione una volta inclinato lo sci non rimarrebbe a contatto con la neve per tutta la sua lunghezza.

Non c'è alcun modo in cui la torsione della spatola possa aumentare il vincolo o diminuire il raggio di curva. Se torsione c'è, essa fa sì che l'inclinazione della spatola diminuisca e quindi che lo sci giri meno. E' impossible applicare forze che torcano la spatola nel senso opposto. Anche per Hirscher.

Per me proprio no. Che ci sia un movimento verso l'avanti dello sciatore ok ma lo sci davanti NON si deforma. Fatemi vedere una foto della deformazione della parte anteriore dello sci e vi crederò.

Min 1.33 (per gli admin: io carico il video dal minuto che interessa a me ma il video compare dall'inizio: come mai ?)
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Nel video, la cosa più importante che dice Girardelli è al minuto 4:14: "Abbastanza facile sciare!". Sarebbe bene tenerlo a mente.
 
Nel video, la cosa più importante che dice Girardelli è al minuto 4:14: "Abbastanza facile sciare!". Sarebbe bene tenerlo a mente.

Dici a me ? Sciare non è affatto facile. Che poi non ci si debba incartare in un eccesso di teoria lo dico da sempre, e infatti il topic non l'ho aperto io.
 
Non è una questione di quanto si deforma, ma di dove si deforma.

La qualità sta nel deformare lo sci all'ingresso della curva, dove non ci sono forze a favore,
lo sci va caricato con il peso del corpo con l'avanzamento, prima ancora che la curva inizi,
anzi in agonismo si comincia a deformare quello che diventerà lo sci esterno quando ancora si è sull'altro sci che finisce la curva,
se fate caso gli sci si aprono in ingresso curva, a volte anche un po' in similspazzaneve, perché lo sci interno viene già sollecitato mentre si sta usando l'esterno.

Un altro esempio è l'esercizio di spazzaneve fatto dagli atleti, non è spazzaneve, è un esercizio che permette di caricare lo sci stando praticamente fermi sul piano,
serve per usare solo la propria forza peso quando non ci sono forze dinamiche per deformare la spatola in ingresso curva.

Al contrario di come fanno i turisti, nella seconda parte della curva lo sci non deve essere caricato, ma gli angoli si devono aprire, la forza peso diminuire
perché in quella fase già c'è tanta forza dinamica, ed invece bisogna svincolare, preparando la nuova curva, altrimenti lo sci si impianta e non scorre.

Quindi non pensate che sia una questione di quantità, ma di qualità, ovvero di tempismo,
deformare dove serve e dove la dinamica non aiuta, evitare la deformazione dove non serve e dove la dinamica porterebbe ad averla,
in pratica sciare prima del palo e non sotto.

Guardate Shiffrin e mirate.
 
Finalmente ci siamo, Alan ha aggiunto un altro tassello però fondamentale.
Cominciamo un po' a distinguere la sciata agonistica dalla sciata, seppur di alto livello, turistica. Nella prima dobbiamo fare velocitÃ* e più ne facciamo meglio è, nell'altra, invece, la velocitÃ* la dobbiamo tenere sotto controllo.
Vi riporto un'altra informazione sulla struttura di due sci per così dire gemelli-diversi, vale a dire i rossignol e dynastar da gs con r di 35 mt di qualche anno fa.
Quando li provai, tutti e due, rimasi colpito dalla maggiore facilitÃ* di ingresso in curva del dynastar rispetto al rossignol e del fatto che il primo mi desse l'impressione di girare più rotondo rispetto al rossignol che tuttavia dava una sensazione di soliditÃ* sotto il piede molto rassicurante.
A vederli erano identici, stesso spessore lungo tutto lo sci, stessa piastra, stesso attacco.
Parlando con gli uomini della casa mi dissero che il rossignol aveva il doppio strato di titanal che arrivava fino al punto di contatto della spatola sulla neve con l'anima in legno che si fermava un po' prima, mentre il dynastar aveva l'anima in legno che arrivava fino in punta ma con il titanal che si arrestava un po' prima rispetto al rossignol.
In spatola, il titanal serve a fare quella che si chiama la scatola di torsione, vale a dire quell'irrobustimento della struttura tale da non far torcere lo sci o da fare molta resistenza. Bene, lo stesso lo posso ottenere usando spessori diversi, ma il discorso non cambia. La differenza tra spatola morbida e dura da inserire e quindi di inserimento in curva sta anche in questo piccolo particolare.
Se sei potente e forte una spatola dura (che non torce o torce molto poco) in genere la preferisci rispetto a chi, mingherlino o meno forte fisicamente o con una sciata più di precisione magari apprezza di più un attrezzo che si inserisce facilmente.
Questo solo come spunto di riflessione, mi ritiro in buon ordine perché me ne vado a sciare.
Ciao uagliò!!!!!!!!!
:D:D:D:D
 
Non è una questione di quanto si deforma, ma di dove si deforma.

La qualità sta nel deformare lo sci all'ingresso della curva, dove non ci sono forze a favore,
lo sci va caricato con il peso del corpo con l'avanzamento, prima ancora che la curva inizi,
anzi in agonismo si comincia a deformare quello che diventerà lo sci esterno quando ancora si è sull'altro sci che finisce la curva,
se fate caso gli sci si aprono in ingresso curva, a volte anche un po' in similspazzaneve, perché lo sci interno viene già sollecitato mentre si sta usando l'esterno.

Un altro esempio è l'esercizio di spazzaneve fatto dagli atleti, non è spazzaneve, è un esercizio che permette di caricare lo sci stando praticamente fermi sul piano,
serve per usare solo la propria forza peso quando non ci sono forze dinamiche per deformare la spatola in ingresso curva.

Al contrario di come fanno i turisti, nella seconda parte della curva lo sci non deve essere caricato, ma gli angoli si devono aprire, la forza peso diminuire
perché in quella fase già c'è tanta forza dinamica, ed invece bisogna svincolare, preparando la nuova curva, altrimenti lo sci si impianta e non scorre.

Quindi non pensate che sia una questione di quantità, ma di qualità, ovvero di tempismo,
deformare dove serve e dove la dinamica non aiuta, evitare la deformazione dove non serve e dove la dinamica porterebbe ad averla,
in pratica sciare prima del palo e non sotto.

Guardate Shiffrin e mirate.
Qiale è l'esercizio che fanno gli atleti x deformare sul piano?
 
Qiale è l'esercizio che fanno gli atleti x deformare sul piano?

Si può fare in vari modi, a seconda se si vuole entrare subito cattivi sulla spatola, propedeutico per il cortoraggio e lo slalom,
o più progressivo, propedeutico per le discipline più veloci, come quello che fa Inner:

https://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=87899

Notate poi nelle curve in scodinzolo come carica le spatole a inizio curva e appena lo sci gira apre gli angoli per non continuare a caricare e ripartire dall'altra parte.
Ovviamente uno scodinzolo così non è difficile da fare, lo so fare anche io, ben più difficile sarebbe trasformarlo in curve da slalom.
 
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