Certezze

ma poi secondo me è troppo vecchio quel video per poter giudicarlo, sicuramente ora il suo modo di sciare è cambiato
hai ragione anche su questo...siamo di fronte ad una sciata per cosí dire vecchia..forse per quello mi ci riconosco di più..oggi si scia diversamente specie nei video dimostrativi é difficile vedere una sciata come questa..le imperfezioni tecniche sono evidenti anche se a me me gusta mucho
 
hai ragione anche su questo...siamo di fronte ad una sciata per cosí dire vecchia..forse per quello mi ci riconosco di più..oggi si scia diversamente specie nei video dimostrativi é difficile vedere una sciata come questa..le imperfezioni tecniche sono evidenti anche se a me me gusta mucho

E poi trovo ignobile sciare senza casco!!!!
 
Ilmrak a un certo punto hai parlato di disequilibrio...." un buon sciatore cerca il giusto disequilibrio"...:D

Mi è venuto in mente che è quanto accennava Fabretto nella famosa trasmissione da P. Angela Superquark.
Ed è proprio collegato a questa situazione che lui spiega, anche nel suo libro, che a differenza di quando siamo in piedi in piano (nella vita di tutti i giorni)ed abbiamo una percezione ben precisa della verticale , che coincide con la direzione della forza di gravità, quando siamo sulla neve con gli sci ,sia in max pendenza , sia in diagonale con pendii più o meno inclinati, per stare in equilibrio, in questo continuo disequilibrio, dobbiamo crearci una nuova verticale ( è quindi una valutazione del mondo soggettiva , come se avessimo cambiato sistema di riferimento)che lui argomenta,per il principio di equivalenza, essere per noi in quei momenti sugli sci, la direzione di una forza gravitazionale variabile rispetto alla quale dobbiamo stare in equilibrio. E lui definisce questa nuova direzione soggettiva "linea di gravità". E rispetto a questa nuova verticalità è necessario che il baricentro si trovi sempre sulla retta di azione della reazione vincolare del terreno.
ho sintetizzato in breve questo aspetto e spero di essere comprensibile

Sei stato chiaro, ma io in realtà intendevo una cosa ancora diversa :D

Va bene capire la direzione di quella che chiami "linea di gravità", ma poi non si deve cercare di scaricare la risultante delle forze sul vincolo allineando il baricentro.

Questo perché, se si facesse come dici, ci si troverebbe in una condizione di equilibrio, cosa che nello sci va evitata: come viene spiegato bene nell'articolo della Jam, un errore comune negli sciatori in evoluzione è trovare subito una posizione di equilibrio e bloccarcisi, rimanendo fermi in quella posizione e aspettando che la sciancratura faccia la curva per conto suo.

"l’errore sta nella ricerca affrettata di un assetto definitivo e... rassicurante."

Invece andrebbe ricercata una sciata dinamica, nella quale non esiste un momento statico, di equilibrio: nella prima parte di curva bisogna "cadere" verso il centro curva, per prendere inclinazione (quello che nell'articolo descrivono come "20 gradi di paura"); poi, prima ancora di raggiungere la massima inclinazione, si deve cercare il ribaltamento spezzando di busto, in modo da frenare la "caduta" e iniziare col giusto anticipo il "tuffo" nella curva successiva.

Poi la parte veramente complicata è riuscire a farlo sul serio, che a parole siamo tutti buoni HIHIHI

P.S. Coach Greg è inguardabile HIHIHI
 
Sei stato chiaro, ma io in realtà intendevo una cosa ancora diversa :D

Va bene capire la direzione di quella che chiami "linea di gravità", ma poi non si deve cercare di scaricare la risultante delle forze sul vincolo allineando il baricentro.

Questo perché, se si facesse come dici, ci si troverebbe in una condizione di equilibrio, cosa che nello sci va evitata: come viene spiegato bene nell'articolo della Jam, un errore comune negli sciatori in evoluzione è trovare subito una posizione di equilibrio e bloccarcisi, rimanendo fermi in quella posizione e aspettando che la sciancratura faccia la curva per conto suo.

"l’errore sta nella ricerca affrettata di un assetto definitivo e... rassicurante."

Invece andrebbe ricercata una sciata dinamica, nella quale non esiste un momento statico, di equilibrio: nella prima parte di curva bisogna "cadere" verso il centro curva, per prendere inclinazione (quello che nell'articolo descrivono come "20 gradi di paura"); poi, prima ancora di raggiungere la massima inclinazione, si deve cercare il ribaltamento spezzando di busto, in modo da frenare la "caduta" e iniziare col giusto anticipo il "tuffo" nella curva successiva.

Poi la parte veramente complicata è riuscire a farlo sul serio, che a parole siamo tutti buoni HIHIHI

P.S. Coach Greg è inguardabile HIHIHI
davvero inguardabile..che schifo anche se io lo incornicerei..bello il concetto di tuffo nella curva successsiva.
 
Guarda Ilmrak :D che Fabr considera che quella che lui ,e non io, definisce linea di gravità, cambia ad ogni istante ( e mi pare evidente, visto che si gira e si hanno pendenze varie ) e quindi lo sciatore per restare in equilibrio dovrà far sì che la forza risultante sul suo baricentro cada sempre all'interno della superficie d'appoggio. Per questo è una costante gestione del disequilibrio e non può esistere una posizione fissa naturalmente.
Poi con le parole si può intendere tutto, se si vuole....:D
A me interessava esporre , avendo letto anche il suo libro, che quanto riportato nei post di Fabretto e nei suoi disegni e nel libro ( che potresti comprare per avere una idea più articolata delle varie problematiche) richiedeva una visione (diciamo così) dall' interno dello sciatore e non da quello che si vede all'esterno
 

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Guarda Ilmrak :D che Fabr considera che quella che lui ,e non io, definisce linea di gravità, cambia ad ogni istante ( e mi pare evidente, visto che si gira e si hanno pendenze varie ) e quindi lo sciatore per restare in equilibrio dovrà far sì che la forza risultante sul suo baricentro cada sempre all'interno della superficie d'appoggio. Per questo è una costante gestione del disequilibrio e non può esistere una posizione fissa naturalmente.
Poi con le parole si può intendere tutto, se si vuole....:D
A me interessava esporre , avendo letto anche il suo libro, che quanto riportato nei post di Fabretto e nei suoi disegni e nel libro ( che potresti comprare per avere una idea più articolata delle varie problematiche) richiedeva una visione (diciamo così) dall' interno dello sciatore e non da quello che si vede all'esterno

Si, mi era chiaro il concetto, l'avevi esposto molto bene anche nei post precedenti.
Mi sa che quello poco chiaro sono stato io :D

Quello che sostengo è proprio che la forza risultante non deve cadere nella base d'appoggio (se si vuole sciare bene).

Durante le varie fasi della curva vogliamo aumentare l'inclinazione (la risultante dovrà cadere verso l'interno della curva, rispetto al vincolo) o diminuire l'inclinazione (la risultante dovrà cadere esternamente rispetto al vincolo), ma non c'è mai un lasso di tempo in cui vogliamo stare fermi in equilibrio (risultante che punta sul vincolo) :HIP


P.S. parlo di aumentare o diminuire l'inclinazione, in realtà dovrei dire aumentare o diminuire il momento angolare (che è legato alla velocità con la quale cambia l'inclinazione). Passatemi l'errore, per una questione di semplicità.
 
Tante parole... se non mi dite le proporzioni esatte delle geometrie in gioco non mi cimento neppure :TTTT

La verità è che se si complica troppo il movimento cercando di descriverlo fisicamente, si danno troppi dubbi a chi legge. Alla fine una delle basi dello sci e della sua comprensione sta nell’imitazione (mio padre cit.).
 
Si, mi era chiaro il concetto, l'avevi esposto molto bene anche nei post precedenti.
Mi sa che quello poco chiaro sono stato io :D

Quello che sostengo è proprio che la forza risultante non deve cadere nella base d'appoggio (se si vuole sciare bene).

Durante le varie fasi della curva vogliamo aumentare l'inclinazione (la risultante dovrà cadere verso l'interno della curva, rispetto al vincolo) o diminuire l'inclinazione (la risultante dovrà cadere esternamente rispetto al vincolo), ma non c'è mai un lasso di tempo in cui vogliamo stare fermi in equilibrio (risultante che punta sul vincolo) :HIP


P.S. parlo di aumentare o diminuire l'inclinazione, in realtà dovrei dire aumentare o diminuire il momento angolare (che è legato alla velocità con la quale cambia l'inclinazione). Passatemi l'errore, per una questione di semplicità.

Interessante teoria ,da valutare,che ha a che fare con percezioni soggettive. Poi ,per come ho visto in passato, nei tuoi video (complimenti !) sei bene in equilibrio ....:D sui tuoi sci durante le curve !
 
Interessante teoria ,da valutare,che ha a che fare con percezioni soggettive. Poi ,per come ho visto in passato, nei tuoi video (complimenti !) sei bene in equilibrio ....:D sui tuoi sci durante le curve !

Ti ringrazio, ma infatti il problema è proprio che io non scio bene HIHIHI
 
Tante parole... se non mi dite le proporzioni esatte delle geometrie in gioco non mi cimento neppure :TTTT

La verità è che se si complica troppo il movimento cercando di descriverlo fisicamente, si danno troppi dubbi a chi legge. Alla fine una delle basi dello sci e della sua comprensione sta nell’imitazione (mio padre cit.).


Tranquillo è una geometria soggettiva , come ciascuno se la immagina , caratteristica del resto del forum.
Concordo con le tue affermazioni successive anche se è abbastanza noto nella pratica che gli allievi per prima cosa imitano gli errori :D :D :D
 
Riprendendo un video postato un po' di interventi addietro, lui sì che scia bene!
https://www.instagram.com/p/Bny9j1VBgVO/

Paragonato a uno come me, si vede una differenza abissale!
Io (tra gli altri errori) sono poco dinamico, troppo in equilibrio, con scarsissimo anticipo motorio.
Lui ha una sciata dinamica, prima della massima pendenza sta già tuffandosi nella curva successiva, non c'è un istante in cui sia in equilibrio, passivo, in attesa.
 
Riprendendo un video postato un po' di interventi addietro, lui sì che scia bene!
https://www.instagram.com/p/Bny9j1VBgVO/

Paragonato a uno come me, si vede una differenza abissale!
Io (tra gli altri errori) sono poco dinamico, troppo in equilibrio, con scarsissimo anticipo motorio.
Lui ha una sciata dinamica, prima della massima pendenza sta già tuffandosi nella curva successiva, non c'è un istante in cui sia in equilibrio, passivo, in attesa.
si scia bene..ma che noia di sciata!!!!! Preferisco l'altro imperfetto!!!!!
 
ho trovato alcune note tecniche sia sull'angolazione che sulle rotazioni connesse e i lavori muscolari volontari e involontari.Penso possano esser interessanti anche se sono tratte da un libro datato : 1966, J Joubert "Sciare meglio"

IMG_2150.jpgIMG_2151.jpgIMG_2153.jpgIMG_2155.jpg
 
Ecco però, se la forza risultante deve cadere all’interno della base d’appoggio mi dite come fate a caricare l’esterno? Fabretto fa le curve sull’interno?
 
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