Certezze

Giova a inizio stagione ricordare il sempiterno aforisma di G. Thoeni: "Se avessi saputo che lo sci era così difficile non avrei mai cominciato a sciare".
 
Giova a inizio stagione ricordare il sempiterno aforisma di G. Thoeni: "Se avessi saputo che lo sci era così difficile non avrei mai cominciato a sciare".

Concordo ... sono tornato da Senales e dopo 3 giorni di campo libero e 4 giri in Gs, ho fatto solo 1 curva fatta bene .... si in 3 giorni ....

Inoltre ho preso una facciata colossale in gigante dovuta ad un'internata clamorosa....
 
Premetto che sono d'accordo con apo quando riporta la frase del buon Gustavo.
Quando ho iniziato questa discussione avevo messo un titolo che poteva anche essere associato alla parola dubbio.Questo perchè nel tempo lo sci si è evoluto sia conservando che modificando alcuni aspetti della sciata. Mi riferivo anche al confronto tra le valutazioni di G79 e quelle di HH che non sembravano proprio coincidenti (specie nel secondo post di HH che coinvolge il carico precoce sull'ex esterno). Sia chiaro che il mio interesse è solo accademico ed in fondo volevo chiedere se siamo arrivati al capolinea o possiamo aspettarci ulteriori trasformazioni. Anche se la risposta è scontata: ci saranno.
Se si guarda questo video che sviluppa il susseguirsi di certe tecniche di sciata, si può sorridere di certe contorsioni che sono mostrate, ma se si riflette un po', si nota che in modo meno marcato questi elementi sono presenti nella sciata moderna

https://www.youtube.com/watch?v=KtLFy-lH8rk

Poi ci siamo arenati su una disputa che ho contribuito ad alimentare, indispettito dalla sufficienza con cui veniva considerata l'ipotesi di M. Fabretto e indirettamente lui, che da buon maestro è più interessato alla prospettiva interna dello sciatore rispetto alla visione dal di fuori.Mi dispiace di aver esagerato e di aver coscientemente irritato il nostro professore, portando la discussione su una disputa sterile.
Sterile soprattutto perchè i disegni riproducevano la realtà a due dimensioni, mentre lo sciatore , in ogni momento della curva ha forze da considerare nello spazio e non è corretta un'unica rappresentazione.
Per non concludere solo con le mie scuse, che spero accettate e ricambiate, riporto alcuni concetti, tratti da un libro di biomeccanica dello sci che possono essere di complemento alle problematiche che si volevano affrontare.

"Una delle regole primarie per effettuare qualsiasi movimento di sciata è evitare inutili spostamenti di masse e ,a parità di risultati, prediligere lo spostamento di quelle più vicine agli sci, in modo da ridurre al minimo le inerzie i cui effetti sarebbero difficilmente contenibili.
Questa considerazione è importante perchè il nostro corpo non avendo una distribuzione omogenea delle masse, sviluppa notevoli inerzie ogni qual volta il busto viene messo in movimento, a causa dell'imponenza della sua massa rispetto alle altre parti del corpo, e grossi momenti derivanti dalla distanza che lo separa dal punto d'appoggio "
 
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