Questi sono i 3d...che fanno crescere
Se mi è permesso. ...perché una gita potenzialmente rischiosa con traversi e pezzi sui 40° con tanta roccia attorno di lungo sviluppo con rialzo termico marcato. ...dopo una nevicata leggera e dopo un periodo altamente sopra media e ad aprile?
Non voglio esser il fenomeno di turno, anzi..., ma sicuri di aver pianificato bene?
Io credo che l'errore maggiore sia stata la metà ambiziosa
Senza ovviamente il minimo di polemica, ci mancherebbe
Ci mancherebbe, siam qui per discutere e capire, ogni commento/critica/suggerimento è ben gradito.
Venerdì sera, la neve prevista di tutti i siti visitati + bollettino non superava veramente i 15cm.
OPZIONE A: puntiamo alla meta "ambiziosa" e valutiamo la reale quantità di neve caduta. Se le previsioni son confermate, non ha tirato vento etc, la proviamo. Altrimenti
OPZIONE B: al bivio, dopo i primi 500m D+ scegliamo una meta alternativa (5 tra vette/colli con svariate possibilità di discesa).
Abbiamo scelto Engiloch e non un classico Breithorn dall'ospizio per esempio, proprio per la possibilità di cambiare gita da un momento all'altro (3 vette delle alternative hanno a sua volta un bivio ulteriore in cui è possibile discriminare ancora). Nel caso delle alternative (expo N in prevalenza), nel caso peggiore per le 11.30 massimo saremmo stati all'auto, quindi avremmo evitato temperature alte etc.
Io penso che sulla carta era stato pianificato bene, le alternative non mancavano. Stupidi noi a continuare con l'OPZIONE sbagliata, visto che i patti della sera prima erano diversi.
Magari è solo una impressione che ho avuto dal racconto e sto scrivendo una sciocchezza. Mi è parso che abbiate focalizzato l'attenzione sul traverso dopo il bivio, giudicandolo il punto più rischioso del percorso. Può essere che, passato quello, sia calata l'attenzione e la cautela pensando che il peggio fosse ormai alle spalle ?
Fatta naturalmente la premessa che e' molto interessante il tutto e che ti ringraziamo tutti per la condivisione provo a dire due cose con tono molto sommesso perche' non conosco bene la zona.
- la prima e' che hai scritto molto per spiegarci pianificazione, scelte, progressione e quant'altro. Non ho letto (spero non mi sia sfuggito) praticamente nulla riguardo le esposizioni della gita e dei pendii piu' critici, elemento che per me e' sempre basilare per la pianificazione e ancor piu' se si vuole fare un'analisi critica. Io le ho capite - spero - dalle foto ma il fatto che non siano riportate mi fa pensare che non siano state centrali nella vostra pianificazione. E' solo un'idea, magari mi sbaglio.
- difficilmente pero' posso sbagliarmi sul fatto che nell'analisi critica venga sottovalutato il vento. Siete proprio sicuri della sua scarsa influenza in questo frangente? Che le cornici (sempre chiarissimo indicatore) siano "vecchie"? Perche' vecchie vuol dire forse INNOCUE? Il bollettino indica chiaramente venti moderati da Sud in quota, forse portando sottovento tutto il pendio finale? Neve a debole coesione, hai detto. A me pare che abbiate sollecitato un lastrone da vento, infatti. Ne ha la forma e le caratteristiche, dal poco che vediamo sul dettaglio. Cosi' come tutto il vallone e' costellato di zone di accumulo abbastanza evidenti.
Concludendo sono favorevolissimo all'analisi e all'approfondimento dei tanti aspetti che gravitano attorno ad un evento di valanga, pero' (visto che lo scorso anno e' capitato a noi farlo) vi consiglio di approcciare almeno inizialmente il racconto in modo solamente descrittivo, senza valutazioni e mettendo tutto sul piatto. Quando arrivano tutti i commenti competenti allora fate entrare il vostro pensiero, la vostra valutazione e incrociatela con questi trovandone i probabilmente corretti comuni denominatori.
Ps. Se ci disegni il percorso su cartina l'analisi diventa piu' completa.
Hai ragione, ho completamente omesso esposizioni/cartina. Rimedio subito (se riesco poi aggiorno anche il primo messaggio almeno rimangono in bella vista).
Il percorso gps fatto (per vedere nel dettaglio con lo zoom, consiglio di andare a questo link
https://s.geo.admin.ch/6b410b52e4, non mette la traccia però facendo riferimento a quello sotto dovrebbe riuscire a capirsi).
Grosso modo la gita è composta in 5 parti:
1° parte: expo N pieno fino alla quota 2320 circa. L'unico pezzo "critico" di questa primo pezzo è superare un risalto con una cascata;
2° parte: expo SSE più o meno fino a quota 2621. Zero pericoli in questo tratto, un lungo piattone praticamente;
3° parte: expo NW fino a quota 2462. Il traverso, con tutti i rischi/pericoli annessi;
4° parte: expo NNE fino al colle quotato 3023. La parte finale della gita;
5° parte: expo S fino alla vetta. Diverse possibilità a seconda delle condizioni (quando l'aveva fatta A aveva mollato gli sci al colle e risalito direttamente la cresta);
Per rispondere a matteo81, la parte che più mi preoccupava a me nella pianificazione era il traverso: l'expo NW da quel punto di vista è la migliore possibile per evitare la caldazza.
Mac751, Ora che me lo hai chiesto, ammetto che non si è parlato troppo di esposizioni la sera prima. Mi viene da dire che abbiamo sottovalutato il NE dell'ultimo pendio (il sole lo prende fin da subito).
Discorso vento: io si, sono sicuro che non ha influito (questo non vuol dire che abbia ragione).
Proviamoci a ragionarci insieme e se sparo eresie fatemele notare senza se e senza ma...
- cornici: la certezza che fossero vecchie non l'abbiamo. Abbiamo la certezza però che ci sono sempre, e sempre da quel lato (per esperienza di A, per conferme da parte di due persone che ci son state in anni diversi, per quello che si vede/legge nelle recensioni sui vari siti)ì. Ovviamente anche se son vecchie non vuole dire che siano innocue.
- debole coesione vs lastrone da vento: ecco, io ho sempre parlato di debole coesione, ma poi (mi pare) ho usato anche il termine "frattura". Da lontano la frattura si vede bene (ed effettivamente è tipica da un lastrone di vento). Ma la neve era assolutamente a debole coesione. Pubblico questa foto nuova (non volevo metterla per la "privacy" diciamo del coinvolto, ma visto che sicuramente è molto utile alla discussione, li ci metto sopra un bel bollo nero).
Ecco, la frattura effettivamente c'è, ma sarà 30cm max di altezza (ovvero la neve nuova caduta nella notte), forse neanche. Anche a vedere nei "resti" della valanga, non vedo nessun lastrone o blocco pià compatto. Tecnicamente mi pare che le valanghe a debole coesione siano a forma di pera, questa ha un fronte di un lastrone, però a debole coesione. Lo si può definire un "lastrone soffice"?
Secondo me comunque il vento non ha influito: se avesse accumulato sotto vento, non dovrebbe essere maggiore l'altezza del fronte? A me sembra pari/pari niente meno che la neve nuova.
Ti faccio io una domanda
Tu vedi veramente così tante zone ventate nelle foto pubblicate? Oddio, qualche forma ondulata c'è, ma a me sembrano veramente limitate. Sbaglio?
Ne pubblico qualcun'altra della gita per avere un "campionario" maggiore:
Giusta osservazione sul fatto di "aspettare a trarre conclusioni". Effettivamente nel post iniziale volevo aspettare a mettere le nostre riflessioni, ma ho deciso di metterle perché i due errori da noi identificati sono palesi e quelli non ce li toglie nessuno.
ora chiedo, alla luce delle dichiarazioni in cui si dice che A fosse il più preparato e sembra anche quello che alla fine abbia spinto di più per continuare la gita come da programma, potrebbe essere stato proprio la presenza di A a "rassicurare" il gruppo? la presenza di uno forte fisicamente e socialmente nel gruppo potrebbe avervi condizionato nelle scelte personali?
Rispondo per me: no. Conosco molto bene A, non ho assolutamente problemi a "scontrarmi" se necessario con questa persona. Non saprei se vale la stessa cosa per gli altri. C/B sono spesso rompipalle su queste cose (non hanno problemi a essere paranoici anche quando non c'è n'è bisogno). Come ho detto all'inzio, il gruppo (magari non sempre tutti insieme, ma anche con elementi diversi), in passato ha rinunciato parecchie volte senza farsi problemi di esporre le proprie idee.
Magari senza rendercene conto è quello che veramente è successo (trappola euristica del gruppo: in passato spesso si aveva da ridire, oggi niente, sarà tutto buono).
Veramente difficile rispondere alla tua domanda.
Mi sa tanto che sollazzo e compagni, dopo aver letto tutti questi post, per il resto della stagione scialp se ne staranno tranquilli sotto un ombrellone in spiaggia, con accanto un bel mohito o cubalibre
si scherza ovviamente
Ma no dai
Da un amico che ci cascò in passato (dopo un bel "siete dei *******i, detto da uno che fu ******** a sua volta"), mi è stato consigliato (seppur con tutte le dovute attenzioni del caso e ricordandosi sempre di quello che è successo) di ritornare sugli sci il più presto possibile.
Pongo una domanda:
Come era la neve sul traverso???
Avete per caso eseguito uno dei tanti test di stabilità del manto nevoso???
Scusa la domanda ma dato gli infiniti e minuziosi dettagli espressi mi vien logico chiedere dato che non mi sembra che ne abbiate parlato se non il fatto che la neve era a debole coesione.
Immagino lo abbiate fatto altrimenti passare su quel traverso ora con il senno del poi possiamo dire tutti che è stato un'azzardo.
Mi chiedo anche se un singolo numero come pericolo 3 al posto del 2 su tutta la regione, data la vostra esperienza, avrebbe influito o meno sulla scelta dell'itinerario a prescindere dalla quantità di neve caduta e di tutte le altre valutazioni fatte a tavolino.
La neve era ottima esattamente uguale a quella trovata fino a quel momento. Circa i test di stabilità, sono onesto: la riposta è no (escluso il test del bastoncino che lo si fa in modo automatico man mano che si procede nella gita). Il traverso è stato valutato sulle considerazioni di quello che avevamo trovato fino a quel momento:
- fondo compatto ma non ghiacciato (nei messaggi precedenti non ho mai fatto riferimento al fondo);
- neve fredda ("se fa qualcosa, è qualche piccola colata");
- vento non pervenuto (questa frase non prendetela come verità, tenete come riferimento quello che ho risposto poco sopra a Mac751);
- expo NW;
Col senno di poi è stato un'azzardo, inutile che ci giri attorno...
Per il discorso bollettino, si, sono convinto che sarebbe stata bocciata a priori già la sera stessa se il bollettino di sabato mattina fosse stato pubblicato venerdì sera: ma ripeto, questa non è scusa. Così come ho scritto, c'era molta incertezza sulla perturbazione, ma SLF già in metà settimana aveva detto chiaramente che laddove la quantità di neve sarebbe stata maggiore di 30cm, il pericolo era da considerarsi '3'.
Confermo: inutile dare la colpa a SLF. Penso che a sovrastimare le cose sia peggio: andrebbe a finire con "al lupo al lupo". Meglio piuttosto tenerlo sottostimato ma con tanti dettagli nell'analisi più approfondita.