Kaliningrad
Kayakçı-ı ekrem
^ Scusa, mi ero completamente dimenticato. Vedrò di rimediare il prima possibile ....
confermo. Alla fine del 19° secolo gran parte delle zone boschive odierne non esisteva in quanto il legname veniva usato massivamente per riscaldamento e per la produzione di carbone necessario alla lavorazione dei metalli....sulle Orobie i carbonai venivano chiamati Poiat, dove Ol Poiat era la catasta di legna ricoperta di terra con cui si controllava la combustione. Inoltre, mancando di fatto l'allevamento di bestiame intensivo o semi-intensivo odierno, i pascoli erano necessari per l'allevamento.Tutte le montagne sia alpine che appenniniche, nel secolo scorso, avevano molti meno alberi e molti più prati. Immagino fosse dovuto all'uso diverso che ne facevano gli abitanti, che peraltro erano anche di più di adesso.
Bei tempi quando c'era il prato stabile (anche in Valpadana).mancando di fatto l'allevamento di bestiame intensivo o semi-intensivo odierno, i pascoli erano necessari per l'allevamento.
Chiaramente allora sono stato scarrozzato sulla Marchisio, fortunatamente non ho l'età per aver viaggiato su quella postata...ignoravo che ci fosse stata la sostituzione di una seggiovia dal basso con un'altra che partiva dallo stesso punto...La prima Corno d'Aola del 46 (foto di Kaliningrad sopra) con motrice a valle, e dal costruttore a me sconosciuto, è stata sostituita nel 58 dalla Marchisio con motrice a monte, che ha funzionato fino all'89 quando è stata sostituta dall'attuale biposto Leitner.
ha innegabili vantaggi anche per lo sci libero, soprattuto in anni avari di neveBei tempi quando c'era il prato stabile (anche in Valpadana).
Esattamente dove era che non riesco a localizzarlo bene dalle foto?Lo ski-lift di Poia è clamoroso! Mai saputo avessero sfruttato tanta pendenza.