Novità Adamello Ski

Probabilmente non avete idea delle guerre intestine del Trentino, altro che Lombardia. In Lombardia se c'è la volontà, fosse anche calata dall' alto, le opere si fanno. In Trentino,alla faccia dell'autonomia e dello statuto speciale, qualsiasi progetto viene osteggiato ancora in fase embrionale dalle opposte fazioni politiche. Non confondiamo il Trentino con l'Alto Adige. E non sto parlando di soldi. Più la politica è frammentata più è difficile fare le cose. Premesso che credo poco in questo progetto di cima sorti, sono però pronto a scommettere che le due cabinovie lombarde ,semmai saranno fatte,vedranno la luce prima di un eventuale impianto sulla parte trentina.
Premesso che il trentino non è l'alto adige, non capisco la superiorità lombarda in cosa si concretizzi: quali grandi opere in termini di infrastrutture sciistiche sono state fatte in lombardia negli ultimi 20-30 anni? In che cosa va più veloce del trentino sullo sci?
Tutte le stazioni della Valtellina sono abbastanza vicine e mai collegate, ne ampliate, neanche le due adiacenti di bormio ed ega, non hanno autostrade o superstrade per raggiungerli con la conseguenza che da milano, malgrado siano potenzialmente vicine ci vogliono ore per andarci,e di fatto la vda è molto piu vicina, e anche mdc. Non è per niente stata valorizzata la possibilità di sfruttare i treni, con una trenord che ha standard qualitativi degni del meridione.
L'unico comprensorio molto sviluppato come turismo e impianti è livigno, ma fa storia a se. La Lombardia dalla valchiavenna alla valfurva, alla valtellina ha montagne grandiose (quasi tute arrivano sui 3000 con gli impianti), spesso innevamento abbondantissimo, piste belle e famose ma la provincia di Sondrio ha un offerta turistica che sta molto sotto al potenziale, considerando una regione da 10 m di abitanti, aeroporti internazionali, stazioni, etcc
Lascerei perdere l'aspetto stelvio ulteriormente off topic.

Tornano a questo comprensorio, la sua forza + che gode di viabilità decente "di avvicinamento" sul settore bresciano verso ponte, e infatti si trovano le vie crucis una volta in prossimità dei paesi. E su questo aspetto gli investimenti stanno arrivando.

Tornando al discorso sciistico di tonale - ponte è ovvio che come comprensorio sia molto piu "Importante" per la Lombardia che per il trentino, considerato che da lato lombardo ci sono 2-3 paesi strutturati e con buona ricettività, nel trentino è una stazione di "confine", con 4 alberghi in quota, i paesi maggiori nella valle di riferimento, di certo non lo è vermiglio, non sono vicinissimi e sono turisticamente legati a valdisole (male, cles, etc,)
Il tornaconto turistico della stazione mi sembra molto limitato per i trentini, che poi sicuramente si potrebbe fare di piu inziando dalla "Pulizia" dei ruderi, e solo in caso si voglia cambiare radicalmente la valorizzazione di vermiglio e dintori ci sarebbe un'interesse a investire e sviluppare il versante, peraltro meglio esposto e fruibile di quello assolato di cima sorti.
 
da lato lombardo ci sono 2-3 paesi strutturati e con buona ricettività, nel trentino è una stazione di "confine", con 4 alberghi in quota
Non ho dati alla mano ma sono pronto a scommettere che ci siano più posti letto a rotazione in quella piccola fetta di Trentino sul Tonale che in Lombardia da Temù in su.
 
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Premesso che il trentino non è l'alto adige, non capisco la superiorità lombarda in cosa si concretizzi: quali grandi opere in termini di infrastrutture sciistiche sono state fatte in lombardia negli ultimi 20-30 anni? In che cosa va più veloce del trentino sullo sci?
Tutte le stazioni della Valtellina sono abbastanza vicine e mai collegate, ne ampliate, neanche le due adiacenti di bormio ed ega, non hanno autostrade o superstrade per raggiungerli con la conseguenza che da milano, malgrado siano potenzialmente vicine ci vogliono ore per andarci,e di fatto la vda è molto piu vicina, e anche mdc. Non è per niente stata valorizzata la possibilità di sfruttare i treni, con una trenord che ha standard qualitativi degni del meridione.
L'unico comprensorio molto sviluppato come turismo e impianti è livigno, ma fa storia a se. La Lombardia dalla valchiavenna alla valfurva, alla valtellina ha montagne grandiose (quasi tute arrivano sui 3000 con gli impianti), spesso innevamento abbondantissimo, piste belle e famose ma la provincia di Sondrio ha un offerta turistica che sta molto sotto al potenziale, considerando una regione da 10 m di abitanti, aeroporti internazionali, stazioni, etcc
Lascerei perdere l'aspetto stelvio ulteriormente off topic.

Tornano a questo comprensorio, la sua forza + che gode di viabilità decente "di avvicinamento" sul settore bresciano verso ponte, e infatti si trovano le vie crucis una volta in prossimità dei paesi. E su questo aspetto gli investimenti stanno arrivando.

Tornando al discorso sciistico di tonale - ponte è ovvio che come comprensorio sia molto piu "Importante" per la Lombardia che per il trentino, considerato che da lato lombardo ci sono 2-3 paesi strutturati e con buona ricettività, nel trentino è una stazione di "confine", con 4 alberghi in quota, i paesi maggiori nella valle di riferimento, di certo non lo è vermiglio, non sono vicinissimi e sono turisticamente legati a valdisole (male, cles, etc,)
Il tornaconto turistico della stazione mi sembra molto limitato per i trentini, che poi sicuramente si potrebbe fare di piu inziando dalla "Pulizia" dei ruderi, e solo in caso si voglia cambiare radicalmente la valorizzazione di vermiglio e dintori ci sarebbe un'interesse a investire e sviluppare il versante, peraltro meglio esposto e fruibile di quello assolato di cima sorti.
La Lombardia ha i soldi ed il peso "politico" di Milano ,la quales ebbene non abbia l'autonomia pesa molto più di una Trento che promette (magari sotto elezioni), illude ma non mantiene. O se lo fa, passa un lustro. Sto parlando di infrastrutture (tra cui ovviamente gli impianti di risalita) non di posti letto alberghieri o qualità dell'ospitalità. Pure io sono convinto che nella fettina trentina del Tonale ci siano più posti letto rispetto a Ponte o Temù.
 
Con questo articolo pubblicato su Corriere della Sera viene messo in pausa a tempo indeterminato il progetto di ampliamento verso Cima Sorti (così come già avevamo notato negli ultimi mesi come conseguenza del silenzio che è caduto su questo progetto). Secondo quanto riportato la società bresciana si concentrerà sulla zona Bleis (quindi sostituendo le seggiovie Nigritella e Bleis con una cabinovia) mentre la società Trentina si concentrerà sul versante Presena (progetti alternativi alla scomparsa del ghiacciaio) come già discusso in questo thread oppure sul monte Tonale Occidentale (nessun dettaglio specifico). Riguardo il progetto di competenza della società bresciana (Bleis, quindi) non è però indicato se include anche la nuova pista che dovrebbe collegare il versante con l'intermedia Colonia/Vigili (dove presumibilmente dovrebbe partire la nuova cabinovia direzione Bleis). Data prevista inizio cantieri: 2026.
 
Rinunciare a cima sorti dal bleiss per una generica intenzione di investire nel tonale occidentale appare come una decisione inaspettata

Con i fondi già stanziati sembra una scelta azzardata

Mi chiedo quali investimenti realizzare sul tonale occidentale. Una nuova pista? Oppure un nuovo impianto? Nuova telecabina oppure nuova seggiovia?
Se si trattasse di una nuova pista non ci sarebbe proporzione fra entità stanziamenti per raggiungere cina sorti dal bleiss e fondi per realizzare la sola nuova pista

Chi sa qualcosa dica la propria
 
Mi chiedo quali investimenti realizzare sul tonale occidentale. Una nuova pista? Oppure un nuovo impianto? Nuova telecabina oppure nuova seggiovia?
Secondo me un.... niente di niente. Al massimo quando la 4p valbiolo non sarà più utilizzabile sostituiranno quella.
 
Che sia la famosa galleria?

Porterebbe sicuramente un po' di sciatori in più sulla contrabbandieri (io spesso la evito per non fare il taglio supremo dalla Serodine)
 
Ricordo che nella dinamica degli investimenti pubblici soldi finalizzati ad un progetto NON possono essere spostati verso "altro": ergo o fanno Cima Sorti o si attaccano (con quei fondi).
A meno che il problema non sia che con i nuovi prezzi delle opere edilizie i 60 e rotti milioni bastano solo per il Bleis (mi parrebbe una follia). Tra parentesi, dopo le forti nevicate pasqualizie, ieri Alpino chiusa per rischio valanghe: su quei versanti hanno da lavorare, sia se nevica molto sia se ne viene poca.
 
Ricordo che nella dinamica degli investimenti pubblici soldi finalizzati ad un progetto NON possono essere spostati verso "altro": ergo o fanno Cima Sorti o si attaccano (con quei fondi).
A meno che il problema non sia che con i nuovi prezzi delle opere edilizie i 60 e rotti milioni bastano solo per il Bleis (mi parrebbe una follia). Tra parentesi, dopo le forti nevicate pasqualizie, ieri Alpino chiusa per rischio valanghe: su quei versanti hanno da lavorare, sia se nevica molto sia se ne viene poca.
Dall’articolo sembrerebbe che del progetto di Cima Sorti rimanga solo la parte del Bleis che dovrebbe prevedere una ovovia in partenza da Colonia Vigili con fermate intermedie al Nigritella e arrivo a Cima Bleis: un impianto comunque lungo e complesso con una creazione della pista di rientro. Ho recuperato la vecchia rassegna stampa del “Grande Sogno”: la cabinovia Ponte Tonale costò all’epoca 58 miliardi di lire (26 milioni di Euro). Considerando che sono passati circa trent’anni potrebbe starci 60 milioni per questo tronco.

Comunque secondo me in quell’articolo ci sono parecchie imprecisioni e non conoscenza del progetto Cima Sorti.
 
La Lombardia ha i soldi ed il peso "politico" di Milano ,la quales ebbene non abbia l'autonomia pesa molto più di una Trento che promette (magari sotto elezioni), illude ma non mantiene. O se lo fa, passa un lustro. Sto parlando di infrastrutture (tra cui ovviamente gli impianti di risalita) non di posti letto alberghieri o qualità dell'ospitalità. Pure io sono convinto che nella fettina trentina del Tonale ci siano più posti letto rispetto a Ponte o Temù.
temo che si scateni futile polemica...
sicuramente si può riconoscere facilmente la supremazia lombarda nel contributo al PIL nazionale, nel peso e influenza politica (sin da prima che l'italia fosse repubblica), con una grande potenza di investimenti (anche li a volte discutibili, vedi Malpensa e altro), ma non capisco come essa si possa "trasferire" nel settore del turismo invernale e dello sci.
Parlando del settore sci e turismo invernale, malgrado un grande potenziale qualitativo (altitudine ed esposizione) di molti comprensori lombardi dalla valtellina alla valcamonica, mi sembra che l'unica stazione moderna e importante con un rilevante peso turistico sia la sola Livigno, geograficamente e non solo quasi più elvetica che italica. Il trentino come qualità del turismo invernale e delle stazioni sciistiche mi sembra collocarsi a un livello non paragonabile con la ricca Lombardia.
Non capisco dove stiano, anche in presenza delle fatidiche e un po perculanti olimpiadi, questi grandi investimenti in infrastrutture impiantistiche dello sci in Lombardia.
A ponte si pubblicizzava da almeno 4 anni (anche piu) un fatidico e avveniristico centro termale a oggi inesistente. Premesso che il comprensorio adamello non primeggia sicuramente nel panorama alpino come qualità, modernità e neanche come bellezza, mi sembra che ci sia un abisso in termini di di impianti, piste, dimensioni sciabili a favore del settore trentino, seppure in uno dei piu brutti paesaggi offerti dalla provincia autonoma al passo.
Ponte-temu è un carino e articolato comprensorio, fermo a 30/40 anni fa forse, con piste ben esposte, tecniche, non larghe, ben posizionate nel bosco, servite da seggiovie di standard medio appennico e con innevamento vetusto. Unico impianto "potente" una cabinovia che serve per andare nel settore trentino, dove malgrado il caos di piste appiccicate, un paesaggio depresso da ruderi e mostri architettonici (i famigerati grattacieli), ci sono comunque oltre 1000 m di dislivello sciabile dal presena al passo, 3 cabinovie, seggiovie esaposto, alcune di design moderno, altre con coperture che "misteriosamente" sono soggette a distruzione e incuria come non avviene in nessun altra stazione trentina.
In questo scenario dove si manifesta la grande potenza di investimenti sciistici dei lumbard? in qualche modifica necessaria alla viabilità del proprio settore viario? (quello trentino non ha particolari problemi di congestione, visto che non è meta di turismo "mordi e fuggi" o weekendisti ) . Forse in un bellissimo e modernissimo centro benessere, che non però non esite, e non riguarda direttamente lo sci?
O in un grandioso progetto di realizzare impianti e piste su un settore tra i peggio esposti e difficili da innevare, come testimonia la situazione dell'alpino?
Sinceramente non trovo riscontro nei fatti su queste esternezioni,
Se poi mi confermate sul versante Lombardo, malgrado ci siano 2/3 paesi, di cui almeno un paio belli con belle strutture, l'offerta alberghiera di tutti i centri abitati è inferiore a quella del versante trentino con qualche albergo dislocato lungo una statale su un passo senza paese, sinceramente non vedo questa grande capacità di investimento e infrastrutture della Lombardia, che simil Piemonte si limita a un gran proliferare di seconde case, che i fatti insegnano non dare grandi contributi all'economia e allo sviluppo turistico delle stazioni.
Ribadisco che il confronto con il trentino riguarda una stazione marginale nell'economia della regione, senza paese, con poche attrazioni, che ciò malgrado muove più introiti turistici del versante lumbard.
 
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