Abruzzo: situazione neve, piste, aperture impianti, strade, etc.

Hanno detto che la neve non c'è più e che chiudono, ecco quello che hanno detto!
Si ma in ogni luogo del mondo trovi qualcuno che si lamenta. Sinceramente distinguere gli amici del gra o del duomo o degli scogli non lo trovo così gentile visto che sono quelli che portano tanti tanti soldi e non hanno molte pretese perché in tanti anni che frequento Ovindoli, Roccad e dintorni non ho visto mai un salto di qualità nell'accoglienza turistica tranne in qualche ristorante o hotel. Il lassismo che pervade la zona si ripercuote inevitabilmente sull'economia locale.
Si sarebbero potuto fare beaty farm aperte tutto l'anno, terme, centri d'interesse, mostre o eventi di livello, centri commerciali (proposte spesso bocciate dai Comuni) ma ci vuole capacità imprenditoriale e non passività in attesa degli eventi. Ovindoli e Rocca di Mezzo hanno delle potenzialità enormi mai sfruttate e non si parla solo di neve, visto che in Italia ci sono posti presi d'assalto per quello che riescono ad offrire ma che di base non hanno nessuna attrattiva.
 
Si ma in ogni luogo del mondo trovi qualcuno che si lamenta. Sinceramente distinguere gli amici del gra o del duomo o degli scogli non lo trovo così gentile visto che sono quelli che portano tanti tanti soldi e non hanno molte pretese perché in tanti anni che frequento Ovindoli, Roccad e dintorni non ho visto mai un salto di qualità nell'accoglienza turistica tranne in qualche ristorante o hotel. Il lassismo che pervade la zona si ripercuote inevitabilmente sull'economia locale.
Si sarebbero potuto fare beaty farm aperte tutto l'anno, terme, centri d'interesse, mostre o eventi di livello, centri commerciali (proposte spesso bocciate dai Comuni) ma ci vuole capacità imprenditoriale e non passività in attesa degli eventi. Ovindoli e Rocca di Mezzo hanno delle potenzialità enormi mai sfruttate e non si parla solo di neve, visto che in Italia ci sono posti presi d'assalto per quello che riescono ad offrire ma che di base non hanno nessuna attrattiva.
farei un distinguo tra la capacità imprenditoriale e lo spirito "turistico" in abrurzzo, notevoli le differenze dei sangritani rispetto ai "rocchigiani", non solo la frequentazione ma il dialetto, al cultura e la propensione sono assai piu partenopei (quindi scaltri, accoglienti, simpatici) , assai piu propiamente abbruzzesi e montanari nelle zone aquilane, meno accoglienti e meno propensi allo "straniero". Sicuramente le nuove generazioni hanno un'atteggiamento assai piu aperto e propositivo, purtroppo si pagano ancora le faide locali e le logiche "paesane"

Il rancore dell'emigrato verso coloro che abitano nel raccordo è sintomatico di ottusità e ignoranza, innanzitutto enorme fetta di residenti dentro il gra sono di origini o di provenienza abruzzese, poi soprattutto gli unici soldi che permettono "di andare avanti" alle stazioni abruzzesi sono quelle dei romani, se gli togli quelli sarebbero gia belli che chiusi.
 
Hanno detto che la neve non c'è più e che chiudono, ecco quello che hanno detto!
A parte che non hanno detto ciò che scrivi… ma del resto a te piace ascoltare e leggere le cose che ti fanno comodo. Poi ti assicuro che la maggioranza degli abitanti non la pensa nemmeno come l’hai interpretata tu. Oppure ne vuoi sapere più di me dalla Francia sulla base di un servizio “ritagliato” dal giornalista? E non sei nemmeno originario dell’altopiano ma pretendi di poter e dover decidere per me e gli altri. Quanta arroganza e ipocrisia! Per fortuna che ci sono gli “amici del GRA” ed una me la sono anche sposata e la sua famiglia a differenza tua fa parte degli “amici del GRA” con casa dull’altopiano da oltre 40 anni…
P.s. Che poi sulla Francia dello sci penso che ti posso insegnare e far scoprire tante cose e posti a dispetto tuo che ti ci sei trasferito in pianta stabile…
 
Ultima modifica:
Questa sciagurata stagione che sta per terminare senza essere mai iniziata davvero dovrebbe far riflettere su diverse cose.
La prima è che lo sci, vuoi o non vuoi, è il volano vero che fa girare l'economia di tante valli e montagne, senza lo sci si soffre e tutte le altre attività che possono pensarsi, dalla mountain bike, all'arrampicata, all'escursionismo, all'andare a cavallo, etc. sono più complementari e di completamento dell'offerta turistica piuttosto che diventarne il centro.
Per limitare i danni in stagioni come questa bisogna ripensare all'innevamento del comprensorio, che va iniziato quando le temperature lo permettono, e non, come ora, come completamento di una nevicata insufficiente. In sostanza si dovrebbe iniziare a sparare per fare un fondo che inizi a gelare il terreno in modo che la neve naturale che cade possa resistere più a lungo e non trovare, invece, un terreno roccioso caldo che la scioglie in un attimo.
I cannoni che abbiamo adesso sono di vecchia concezione, funzionano quando le T son ben sotto lo zero, da -5° in poi, ma quaste condizioni si hanno sempre più spesso con vento che disperde parte della neve prodotta. Adottando sistemi più nuovi ed efficienti, che sparino neve anche con temperature sopra lo zero, si avrebbe una finestra più ampia di tempo per produrre neve.
I cannoni vanno portati anche sulle piste in quota. Se avessimo avuto la possibilità di sparare sull'anfiteatro di ovindoli, avremmo sciato anche su quella pista fino ad oltre pasqua, ha una esposizione che permette alla neve di reggere da novembre a maggio.
Da più parti ci sono un sacco di persone che tuonano contro la neve artificiale e si augurano che lo sci alpino, come sport, muoia. Bè non vale meanche la pena rispondergli, ma solo fargli notare che l'acqua che viene impiegata per produrre la neve ritorna, al disgelo, nelle falde da cui è stata prelevata, quindi tutto sommato in parte si recupera. Abbiamo un lago in quota, sopra ovindoli, che è quello che alimenta la cascata di acqua alla curva di S. Potito. Bene, si trovasse il sistema di convogliare parte di quell'acqua verso il paese oppure per riempire gi invasi per la neve artificiale non si farebbe altro che utilizzare una fonte oggi completamente sprecata. E l'energia elettrica per pomparla? Chi viene da quelle parti avrà notato le pale eoliche, o no? Diciamo che possibiltà ci sono, modi per far funzionare tutto con poco impatto ambientale c'è, bisogna solo investire e avere una idea di sviluppo del territorio.
Certo è che se l'alternativa che ha sempre bloccato tutto è il signore (e quelli come lui) che ogni santo giorno quest'estate è andato a controllare quante vipere ursini venivano disturbate dalla nuova seggiovia (ve lo dico, ne hanno trovate due), stiamo messi proprio bene.
Un ultimo inciso. L'anno in cui poi si chiuse a marzo per il covid, fu molto simile a questo, si sciava solo su due piste di neve sparata. Sull'anfiteatro gironzolava un branco di lupi, spesso fotografato dai gattisti, e un bel sabato mattina uno di questi lupacchiotti ci ha anche attraversato la pista piena di sciatori.
Quest'anno, sulla cima della montefreddo e in lontananza, abbiamo avvistato due orsi, era aperto da poco e quindi sarà stato più o meno metà febbraio.

Questi due episodi mi fanno pensare che forse, come ambiente, non stiamo messi così male, dal momento che lupi e orsi ci sono ed anche in un buon numero, ma cosa ancora più preoccupante è questa: se un orso, notoriamente schivo verso l'uomo, si avvicina a zone da sempre antropizzate, vuol dire che non è più poi così schivo e sinceramente, stando così le cose, l'escursionismo come attività alternativa allo sci non lo considererei proprio. Se mi imbattessi, mio malgrado, in un orso o un lupo, non saprei come comportarmi per evitare che mi percepisca come una minaccia e anche se lo sapessi, ho i miei dubbi che in un frangente simile riuscirei a mantenere la giusta calma e razionalità.

E ad ogni buon conto colgo l'occasione per ringraziare la monte magnola per averci permesso di sciacchiare anche se su una pista e mezzo in un anno terribile come quello che va a concludersi, ci sono state tante cose che potevano essere gestite meglio, ma diamo a Cesare quel che è di Cesare.
 

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Questi due episodi mi fanno pensare che forse, come ambiente, non stiamo messi così male, dal momento che lupi e orsi ci sono ed anche in un buon numero, ma cosa ancora più preoccupante è questa: se un orso, notoriamente schivo verso l'uomo, si avvicina a zone da sempre antropizzate, vuol dire che non è più poi così schivo e sinceramente, stando così le cose, l'escursionismo come attività alternativa allo sci non lo considererei proprio. Se mi imbattessi, mio malgrado, in un orso o un lupo, non saprei come comportarmi per evitare che mi percepisca come una minaccia e anche se lo sapessi, ho i miei dubbi che in un frangente simile riuscirei a mantenere la giusta calma e razionalità.

E ad ogni buon conto colgo l'occasione per ringraziare la monte magnola per averci permesso di sciacchiare anche se su una pista e mezzo in un anno terribile come quello che va a concludersi, ci sono state tante cose che potevano essere gestite meglio, ma diamo a Cesare quel che è di Cesare.
se un orso a febbraio sta sulle piste da sci, il problema non è solo di antropizzazione ma soprattutto climatico perchè il plantigrade dovrebbe stare in letargo e non in giro.

Le attività collaterali allo sci senza lo sci non portano alcuna sussistenza economica alle stazioni invernali, inutile sostenere il contrario contro ogni evidenza.
il contesto climatico e il tipo di terreno abruzzese non rendono cosi facile sopperire alla mancanza di precipitazioni con l'aritificiale, che rimane un supporto ma non un alternativa come può esserlo in dolomiti, su questo inutile creare false aspettative, Non sottovalutiamo i costi rispetto ai benefici, una cosa è investire per sparare per garantire intere settimane di pienone per stazioni e alberghi, un altra è per avere il pienone i weekend e il deserto in settimana, con moltissimo "mordi e fuggi", la coperta troppo corta non basta mai..
L'appennino ha bisogno di neve, abbondante e frequente, senza perde la sua caratteristiche, ripeto che già subisce a prescindere da questo anno l'abbattimento della parte ricca di dicembre e feste natalizie, per consueta tardività della stagione, se in un inverno che dura di fatto 2 mesi di "buona stagione" per stare aperti devono investire notevolmente in innevamento la redditività diventa ancora piu critica.
Le stazioni appenniniche nascevano per la loro abbondanza di neve, senza sono molto più a rischio che le alpi...
 
Siamo d'accordo, ma non credere che le settimane del periodo clou della stagione siano deserte.
E non parlo di mordi e fuggi, ma proprio di gente che fa la settimana o un periodo di 4-5 giorni in albergo e che fa la scuola sci e quant'altro.
Chiaro che un orso a febbraio è una cosa assai strana, me lo aspetterei in letargo, ma è anche vero che ciaspolando sotto casa, mia moglie ai primi di marzo di un inverno regolare le tracce dell'orso le ha trovate e si tratta di un percorso segnato e molto frequentato.....
 
Non sono andati a dormire gli insetti, le zanzare, le farfalle e le formiche quest'anno...

L'orso appenninico magari non ci andava nemmeno prima (non sono sicuro) : solo che quest'anno gli impianti sono rimasti chiusi per cui si è avvicinato di più alle piste, mi pare normale che quando l'uomo retrocede la natura avanza.... lo vedemmo anche durante il lockdown.
 

Tar: funivia, respinto ricorso del Comune dell'Aquila​

Posted by Antonio Giampaoli | 2024-03-28 | Commenti: 0 | Letto 148 volte
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e così dopo pratiditivo chiude anche l'altro lato del gran sasso, amen

Il settore Avvocatura del Comune dell’Aquila rende noto che con la sentenza numero 155 odierna il TAR Abruzzo – L’Aquila ha rigettato il ricorso proposto dal Comune dell'Aquila per l'annullamento del provvedimento con cui l'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie delle Infrastrutture Stradali e Autostradali ha limitato fino al 30 aprile 2024 l'esercizio della Funivia del Gran Sasso, con prescrizione della sostituzione delle quattro funi portanti.

Se ne prende atto, pur ritenendo la piena sussistenza dei gravi vizi dell'atto impugnato e pur rilevando che tutti gli approfonditi controlli eseguiti sulla funivia - i più recenti sono stati conclusi nel corso di questa settimana - assicurano la piena sicurezza dell'impianto e la regolarità del suo esercizio. Il Comune si riserva di impugnare la sentenza.
 
Mi era sfuggito che fosse di pubblico dominio il nome del tizio che ha fatto la denuncia:
 
Dici rappresaglie?

Comunque se è da mantenere ha fatto bene, anzi benissimo.

Bel venticello ier sera. Da una parte questo meteo va a favore di tutti: risparmio per i governi di turno, abbandono degli impianti per gli abbracciatori di alberi… poi essendo l’Abruzzo una penisola bagnata da 3 Mari qualche soldino in più ai balneari non guasta.
 
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