Cervinia-Valtournenche-Zermatt - Info e News PROGETTI e infrastrutture

Domanda.
Esiste, nelle vostre cosmogonie, l'opportunità che possa esserci qualcuno che oltre a sapere molto bene dove si trova il Vallone delle Cime Bianche, si opponga alla costruzione dell'impianto?
E magari, qualcuno che non si oppone all'impianto solo per decisioni etico-ambientaliste, ma anche per ragionamenti di opportunità economica?
Il problema è che si vuol far passare il vallone di curtod come un unicum nelle alpi quando invece non lo è.
Per dire , c'è un altro vallone che ha il medesimo sbocco orografico che è infinitamente più selvaggio , bello , vario ed interessante di quello interessato dall'eventuale impianto.
P.S. io sono abbastanza contrario all'impianto perchè se da un lato mi si allungherebbe la stagione di un paio di mesi dall'altro ho paura per l'eventuale esplosione dei costi ( affitto e skipass) ed il CERTO aumento del casino...
 
questo è il vallone, io trovo incredibile che si stia discutendo di non fare una pista. Andrebbe fatta una cabinovia con intermedia, e l'intermedia piazzata molto in basso, da dove (e se) non è più raccomandabile tracciare una pista


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Il lato sinistro guardando la foto è TUTTO sotto ( grande ) valanga .
Da dove inizia il bosco una pista non la tracci, sopra ci sta una blu larga come una autostrada .
 
Se guardi al solo imoianto di collegamento senza pista non si ripagherà mai. Ma devi guardare la skiarea nel suo complesso.

poi sui costi Indicati nel piano sono molto dubbioso. hanno indicato come costo di una MDG10 su 4 tronchi in 91 milioni.
per fare un confronto il bando di gara per il collegamento San Martino passo Rolle, che e‘ pure una MDG10 in 4 tronchi, e nel bando e‘ inclusa pure la pista da malga fosse a San Martino, e la progettazione esecutiva, sta a 55 milioni.

nello studio secondo me hanno sopravsalutato il costo della MDG e sottovalutato quello del 3S. non serve un laureato in economia per dire che per un impianto del genere, senza pista, per cui con passaggi ridotti, se si può fare la MDG è’ meglio.
 
Ultima modifica:
Il lato sinistro guardando la foto è TUTTO sotto ( grande ) valanga .
Da dove inizia il bosco una pista non la tracci, sopra ci sta una blu larga come una autostrada .

io la pista la traccerei sull'orografica sinistra, lontano dalle valanghe. In alto ho messo delle linee abbastanza a caso, non ho ben chiaro il punto migliore per passare, ci sono delle valli laterali che possono dar fastidio. Di certo la pista la farei partire dal colle sud, quello più basso:

1684149641434.png


Immagine 2023-05-15 132546.JPG
 
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Tra l’altro nel progetto del collegamento si fa un poco di confusione. Il progetto presentato prevede imoianti da Frachey fino al lago azzurro. Ma non specifica che due delle 4 linee previste sono in Upgrade di linee esistenti. Ho qualche problema ad assegnare il 100% del costo di questo upgrade, che in parte era comunque necessario, al collegamento.
 

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Quale progetto stai guardando? occhio che è cambiato (c'è un nuovo studio di fattibilità, molto recente, che quello di cui si sta discutendo ora)
 
Il problema è che si vuol far passare il vallone di curtod come un unicum nelle alpi quando invece non lo è.
Questa è la classica tattica degli ecologisti quando vogliono bloccare qualcosa ma non hanno grandi argomenti per farlo. In Abruzzo ogni nuovo progetto di realizzazione di impianti sciistici rappresenta sempre ( per loro ) la distruzione di habitat naturali rarissimi, di interi ecosistemi, dell' intero pianeta. E' emblematico quanto accaduto per la realizzazione di tre nuove seggiovie ad Ovindoli, nella valle delle lenzuola, secondo varie associazioni ambientaliste li e solo li nidificava una rarissima varietà di vipera e quindi bisognava bloccare tutto, per fortuna il consiglio di stato li ha riportati sulla terra.
 
Il rapporto costi/benefici del nuovo collegamento va valutato nel suo complesso, non solo relativamente al solo singolo impianto.

Zermatt è piena di impianti che sicuramente sono in perdita in sé, ma nell'insieme del comprensorio contribuiscono a fare di Zermatt AG una macchina da soldi, e di Zermatt una delle località montane più ricche al mondo.

Un grandissimo limite dell'imprenditoria italiana (alla Brasso) è l'incapacità di vedere le aziende come un sistema complesso, e non come una somma di costi.

Ecco che l'impianto X viene chiuso perché "in perdita", quello Y apre solo il weekend perché "fa pochi passaggi", quello Z non viene rinnovato perché "va bene lo skilift e una seggiovia costerebbe troppo".

Nelle località francesi e svizzere (e immagino anche in quelle austriache, ma non le conosco) i comprensori vengono considerati come un unicum: a guadagnare deve essere il sistema, non il singolo impianto.

Infatti sono pieni di impianti, collegamenti e piste (pensiamo a certe nere) frequentati da 4 gatti, il cui costo di funzionamento è certamente superiore ai ricavi dei relativi passaggi, ma che contribuiscono a rendere il comprensorio più attrattivo: se hai più turisti nel loro complesso, poi saranno le aree principali del domaine a fare gli incassi veri.

Se poi, come nel caso della VDA, le società degli impianti sono pubbliche, va da sé che nel costo-benefici va considerato anche il contributo al turismo in generale.

Ad esempio, le valli del Rosa fanno numeri ridicoli come turisti stranieri, rispetto a Cervinia, proprio perché il turista internazionale cerca i grandi comprensori e i grandi tour operator in quelli investono.

Sulla pista poi, è evidente che nessuno vuole aizzare ancor di più i naziambientalisti, ma è evidente (il Vallone l'ho percorso in fuori pista diverse volte), che con una stazione intermedia e qualche accorgimento anti valanghe, è fattibilissima, e potrà essere aperta in un secondo momento.
 
Sulla pista poi, è evidente che nessuno vuole aizzare ancor di più i naziambientalisti, ma è evidente (il Vallone l'ho percorso in fuori pista diverse volte), che con una stazione intermedia e qualche accorgimento anti valanghe, è fattibilissima, e potrà essere aperta in un secondo momento.
esatto! concordo, ormai siamo ridotti a fare le cose di nascosto per paura che qualcuno metta i bastoni tra le ruote (malfunzionamento del sistema giudiziario, interesse pubblico per le infrastrutture troppo spesso sminuito) altro che pubblicizzare i cantieri e sbandierare grandi progetti come le logiche di marketing vorrebbero...è la vita ai tempi del mondo social dove sono i cattivi sentimenti a farla da padrone, dove esprimere e diffondere dissenso per qualcuno o qualcosa è estremamente facile, siamo pur sempre animali da gregge!
Va bè, rimanendo in tema, certo che ci sarà la pista! ovvio e logico che ci sarà (..chè, mi hai preso per un coglione?!) solo che per ora è meglio non dirlo! ...così costruendo il recinto un po' per volta le pecore stanno più tranquille.
 
esatto! concordo, ormai siamo ridotti a fare le cose di nascosto per paura che qualcuno metta i bastoni tra le ruote (malfunzionamento del sistema giudiziario, interesse pubblico per le infrastrutture troppo spesso sminuito) altro che pubblicizzare i cantieri e sbandierare grandi progetti come le logiche di marketing vorrebbero...è la vita ai tempi del mondo social dove sono i cattivi sentimenti a farla da padrone, dove esprimere e diffondere dissenso per qualcuno o qualcosa è estremamente facile, siamo pur sempre animali da gregge!
Va bè, rimanendo in tema, certo che ci sarà la pista! ovvio e logico che ci sarà (..chè, mi hai preso per un coglione?!) solo che per ora è meglio non dirlo! ...così costruendo il recinto un po' per volta le pecore stanno più tranquille.
fb è lo sfogatoio del popolino che è solo invidioso del prossimo.
tutto qua

facile.
metti foto di ferie di massacrano
metti foto che sei in ospedale tutti a chiedere non perche ti vogliono bene(tolto 4 amici)ma perche godono del tuo dolore.

facile no.

quidni tutti sanno che le piste ci saranno...ovvio.
 
Ma è prevista una intermedia nel vallone?

Beh almeno una sì, ci sono 4 opzioni che includono un numero diverso di fermate intermedie a seconda dell'impianto ipotizzato (3S ecc...).

Sulla pista io ovviamente ci spero ma in realtà fra le millemila fonti discordanti che si leggono (perchè manca ancora una decisione finale) pare che vada per la maggiore l'idea di non farla, come peraltro avviene anche per altri collegamenti intervallivi.

Sinceramente mi stupisce il clamore attorno a questo collegamento in particolare, considerando che per altri (comelico-pusteria appena approvato, cortina-civetta-arabba ben più impattante a livello ambientale) sono state fatte delle protestine "dovute" di basso livello mediatico e basta.
 
Il rapporto costi/benefici del nuovo collegamento va valutato nel suo complesso, non solo relativamente al solo singolo impianto.

Zermatt è piena di impianti che sicuramente sono in perdita in sé, ma nell'insieme del comprensorio contribuiscono a fare di Zermatt AG una macchina da soldi, e di Zermatt una delle località montane più ricche al mondo.

Un grandissimo limite dell'imprenditoria italiana (alla Brasso) è l'incapacità di vedere le aziende come un sistema complesso, e non come una somma di costi.

Ecco che l'impianto X viene chiuso perché "in perdita", quello Y apre solo il weekend perché "fa pochi passaggi", quello Z non viene rinnovato perché "va bene lo skilift e una seggiovia costerebbe troppo".

Nelle località francesi e svizzere (e immagino anche in quelle austriache, ma non le conosco) i comprensori vengono considerati come un unicum: a guadagnare deve essere il sistema, non il singolo impianto.

Infatti sono pieni di impianti, collegamenti e piste (pensiamo a certe nere) frequentati da 4 gatti, il cui costo di funzionamento è certamente superiore ai ricavi dei relativi passaggi, ma che contribuiscono a rendere il comprensorio più attrattivo: se hai più turisti nel loro complesso, poi saranno le aree principali del domaine a fare gli incassi veri.

Se poi, come nel caso della VDA, le società degli impianti sono pubbliche, va da sé che nel costo-benefici va considerato anche il contributo al turismo in generale.

Ad esempio, le valli del Rosa fanno numeri ridicoli come turisti stranieri, rispetto a Cervinia, proprio perché il turista internazionale cerca i grandi comprensori e i grandi tour operator in quelli investono.

Sulla pista poi, è evidente che nessuno vuole aizzare ancor di più i naziambientalisti, ma è evidente (il Vallone l'ho percorso in fuori pista diverse volte), che con una stazione intermedia e qualche accorgimento anti valanghe, è fattibilissima, e potrà essere aperta in un secondo momento.

negli anni 90 gli albergatori di Ischgl hanno investito negli impianti con la stessa logica. Un sacco di soldi investiti in impianti ultramoderni, in perdita per anni, allo scopo di attrarre la clientela più esigente e danarosa. Gli hotel sono diventati macchine da soldi, la società impianti invece perdeva nonostante (o forse proprio perchè) il comprensorio fosse il top della modernità sulle Alpi.

Pian piano le presenze sono esplose, e non solo gli albergatori hanno fatto i soldi con gli alberghi, ma se volessero potrebbero portarne a casa ancora di più vendendo le loro quote nella società impianti.

Pochi anni fa la società impianti di Ischgl è stata infatti valutata da un ente indipendente UN MILIARDO DI EURO. Nonostante ormai ci siano decine e decine di comprensori sulle Alpi che ne hanno eguagliato il livello di modernità.
 
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