Manutenzione scarponi: cosa fare?

assolutamente d'accordo con Erni1967
le scarpette sono fatte apposta per essere tolte e rimesse
ovviamente serve un po' di manualita' sia nel toglierle che nel rimetterle e la cosa puo' essere + complicata nel caso di modelli race magari piu' stretti a livello del collo del piede
basta un po' di pazienza
sottolineo in particolare il discorso di rimetterla dentro bene e con cura perche' a volte basta pochissimo per creare qualche fastidio
sono negativo anche sul discorso degli scaldini
uno perche' in genere non hanno una buona capacita' di diffusione del calore che rimane localizzato in alcuni punti che vengono scaldati anche troppo
per lo stesso motivo altre zone possono non venir riscaldate a dovere e anche un minimo di umidita' puo' creare danni come muffe o deterioramento del materiale
 
Sul discorso sostituzione scarpette varia un pò da marca a marca,ma sopratutto dal negoziante o dalla sua voglia di sbattersi un pò.
Io con scarponi lange ho sempre avuto le scarpette da sostituire pagandole sempre sulle 200.000lire ai tempi,oppure ultimamente per un salomon X2 lab,che ho riciclato per mio padre(con mia grande sorpresa),di cui invece il negoziante non mi ha "saputo" trovare le scarpette,ho pagato 100 € le scarpette lange superfini,che vanno da dio nei salomon.
Per inciso anche scarpette di marche diverse possono essere usate negli scarponi di altra marca.
 
Bè pero dipende dallo scarpone che uno ha...Se non hai uno scarpone adatto a rimettere la scarpetta puoi fare una fatica impressionante...Io con i miei atomic le tolgo sempre perche la scarpetta è piccola e flessibile, se si toglie da uno scarpone da gran turismo per rimetterla si fa moooolta fatica!
 
Si vero,però secondo me è peggio avere la scarpetta che puzza.
Meglio a mio avviso fare un pò di fatica.
 
io sudo come un maiale e la scarpetta la tolgo sempre, dopo un annetto ho però notato i primi segni di stress (la cucitura a livello del tallone comincia a mollare). Nulla di compromettente ed ho anche continuato ad estrarre la scarpetta, che ormai ha 3 anni.
L'anno scorso la mia ragazza ha comprato un paio di scarponi, dopo la prima sciata volevo toglierle la scarpetta ma appena c'ho messo mano ho capito che avrei fatto più danni che non lasciandola dov'era. Comunqe lei non suda nemmeno nel deserto e quindi il problema non si pone.
se avessi io una scarpetta fatta a quel modo non durerebbe più di un anno a continuare ad estrarla
 

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Per quanto riguarda gli atleti credo che tolgano la scarpetta perchè girava la notizia che Miller si fosse dimenticato la sua in Alta Badia e che se ne fosse reso conto ad Andalo.
 
beh qualche anno fa avevo paura di togliere le scarpette perche' pensavo di rompere qualcosa...
avevo un paio di dolomite con i quali facevo fatica

poi ho imparato un po'
beh posso assicurarvi che per:
- lange turistici (modelli crl per intenderci)
- tecnica turistici (modelli vario per intenderci)
- head (tutta la gamma, edge, rs, raptor)
non esiste alcun problema di sorta, ma proprio nessuno...
in alcuni casi e' addirittura sorprendente scoprire come e' semplice la struttura di uno scarpone da sci
l'unica cosa problematica e' eventualmente togliere il sottopiede interno allo scafo che di norma e' rigido (se proprio proprio uno vuole fare un lavoro di fino)
ma per la scarpetta e' solo questione di pratica che oltre tutto non ha alcun effetto su nessuna delle regolazioni eventualmente presenti sullo scafo (es.canting)

per togliere:
si aprono completamente tutti i ganci che vanno proprio sfilati dalle cremagliere, non devono semplicemente essere aperti come quando ci si ferma al rifugio o si deve fare un tratto a piedi per camminare piu' agevolmente
vanno proprio aperti del tutto
ovviamente prima va aperto anche il velcro
tenendo con una mano lo scafo a livello dello spoiler posteriore con l'altra si afferra la scarpetta dal lembo superiore posteriore
si tira verso l'alto/avanti facendola ruotare idealmente attrono al collo del piede e si sfila facendo uscire prima la parte del tallone

per rimetterla:
con lo scafo aperto come quando l'avete tolta prima infilate la punta della scarpetta curando di farla passare sotto i lembi del collo dello scafo, di solito il punto + stretto
poi infilate tutta la mano dentro la scarpetta e pian piano "accompagnando" il movimento fate forza con il braccio inserendo la scarpetta fino in fondo facendola appunto ruotare interamente sotto il collo dello scafo
vi accorgete se state facendolo bene se alla fine la scarpetta ritorna nella sua collocazione naturale senza difficolta', quasi scivolando dentro lo scafo
se avvertite dei punti di resistenza vuol dire che state sbagliando qualcosa
a quel punto molto banalmente ci si ferma e si rifa il tutto

attenzione: sto parlando della calzata tradizionale, non di scarponi a calzata posteriore (peraltro ormai in disuso)

qualche accorgimento banale:
- ovviamente la scarpetta va portata fino in fondo allo scafo, servitevi bene delle dita della mano per sistemarla in punta
- attenzione alla zona del tallone: poiche' in quel punto la maggior parte degli scarponi e' stretta perche' conformata per bloccare la caviglia a volte si possono formare delle grinze
che ovviamente vanno sistemate
- per asciugare bene la scarpetta togliete anche il plantare interno alla stessa, che sia quello standard dello scarpone o uno vostro non cambia; quando lo rimettete curatene
bene il posizionamento, a volte i materiali sono un po' ruvidi e non vanno a posto automaticamente
- rimettete il plantare nella scarpetta prima di rimettere la scarpetta nello scafo, dopo sarebbe sicuramente meno agevole
- infine se volete essere sicuri di aver fatto bene fate la prova con la vostra fetta: sia una volta sistemato il plantare nella scarpetta che dopo aver infilato la scarpetta nello scafo ci infilate il vostro bel fettone e "sentite" se tutto e' a posto

uhe'!!!!!!!!!

ci ho messo mezz'ora a scriverlo ma in realta', una volta presa la mano ci vogliono veramente pochi secondi

lo so, e' comunque una scocciatura
ma gli scarponi sono troppo importanti per non farlo

meglio se fate asciugare il tutto in ambiente adatto ma non direttamente o troppo vicino a fonti dirette di calore
io in genere porto il tutto nel locale caldaia e metto SOLO SCARPETTE E PLANTARI direttamente su un radiatore o calorifero che dir si voglia
infine meglio se ricollocate tutto nelle classiche sacche in ambiente asciutto
 
Ti quoto in tutto,tranne che per i plantari anatomici,che preferisco far asciugare lontano da fonti di calore,in quanto essendo di materiale plastico rigido tendono ad imbarcarsi col calore.
Anche le scarpette,di solito le metto nelle vicinanze del calorifero,ma mai sopra.
 
beh non e' che le scarpette le lascio sul calorifero una settimana...
diciamo che appoggiando con tutta la base sul calorifero si asciugano prima e bene anche perche' il calore parte da sotto e sale verso l'alto non lasciando zone umide (che sono di norma prevalentemente in basso)
in questo caso do' priorita' proprio alla velocita' di asciugatura e personalmente non credo che il materiale della scarpetta si rovini con il calore (che poi e' quello del radiatore quindi un po' diffuso non quello diretto o piu' localizzato ad esempio di un phon)

faccio lo stesso anche con i plantari perche' i miei (fatti da Orny ad Asola, sono della Footcare) non sono in materiale rigido ma semirigido
anzi, assorbendo l'umidita' nella scarpetta diventano un po' molli e quindi voglio proprio asciugarli per bene e farli tornare alla loro normale rigidita' perche' secondo me se si riempiono di umidita' e diventano piu' mordibi perdono anche un po' di efficacia
anche qui poi dubito che questi materiali si possano rovinare scaldandoli in questo modo

diverso il discorso per gli scafi
poiche' le plastiche con il calore si possono proprio deformare (a volte si ricorre al calore proprio per modificare lo scafo) e sono comunque sensibili al calore soprattutto nelle zone con durezza differenziata, evito accuratamente di metterli sopra o molto vicino a fonti di calore sia di contatto come i radiatori che (ovviamente) dirette
 
I miei plantari sono rigidi,fatti da tuttosport a mortara,per quanto riguarda l'asciugatura delle scarpette anche io in settimana bianca o per più giorni consecutivi di sci faccio asciugare le scarpette sul calorifero(le ultime hanno il laccetto posteriore e quindi le appendo in modo che non siano sul calorifero direttamente).
Lo scafo di solito lo tengo in camera,e basta gia il calore delle camere d'albergo in montagna per averlo bello calzabile al mattino.
In macchina diversamente sempre nell'abitacolo,per evitare sgradite sorprese nel calzarlo.
 
beh vedi che alla fine facciamo piu' o meno le stesse cose....
ti quoto al 100% anche per quanto riguarda calzare gli scarponi la prima volta alla mattina:
tra calzarli caldi e a temperatura normale passa una bella differenza perche' non basta il calore del corpo mentre si scia per "ammorbidire" le plastiche
assolutamente da evitare pertanto di calzarli freddi o peggio gelati
diventano due pezzi di granito, certi + certi - a seconda delle marche e delle plastiche che usano
sottolineo comunque che sto parlando assolutamente di utilizzo turistico
chi fa gare li immerge nella neve per indurirli....figurass

PS.
magari su sta cosa ci siamo dilungati un po' pero' e' incredibile il numero di persone che o non sa o non presta alcuna attenzione a questi piccoli problemi pratici
sono assolutamente convinto che se tenuti male anche gli scarponi possono rovinarsi presto
e soprattutto certe plastiche possono perdere le loro caratteristiche iniziali
come le scarpette infeltrirsi e magari puzzare
io fin qui non ho mai dovuto lavarle che so in lavatrice
 
Io più che precoce decadimento delle plastiche(io li cambio ogni 4-6 anni con 200 gg sopra)visto che la media degli sciatori si attesta sulle 15 giornate l'anno,penso alla sensazione che molti provano nel calzare lo scarpone umido o bagnato dalla sera prima,oppure dell'odore di marcio che si spande nella macchina al ritorno da una sciata :lol:
Poi io sono abbastanza malato per lo sci e sopratutto per lo scarpone,che è la parte più importante dell'attrezzatura.
 
heilà, il Chip! :B:

vedo adesso che sei sbarcato anche tu anche su skiforum. E meno male, adesso che drey sta battendo la fiacca, qui tocca fare tutto a Giò e a me...:wink:
 
...penso alla sensazione che molti provano nel calzare lo scarpone umido o bagnato dalla sera prima,oppure dell'odore di marcio che si spande nella macchina al ritorno da una sciata :lol:

hei, amico, non è il caso di fare un salto dal medico? Forse qualche problemino ce l'hai se ti puzzano così gli scarponi dopo una sciata... :wink:
 
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