Discesa della forcella del Sassolungo

Sassolungo

Si, sono memorati sulla roccia nella forcella: circa 30 anni fa (?) ('86? ) uno o due sono finiti sotto la valanga, nevicava, brutto tempo, buio - cosi anche l'elicottero con 2 salvatori a bordo è precipitato nella gola stretta. RIP

In quegli anni facevo più volte la mitica forcella del Sassolungo, è una discesa che regala emozioni...,ma in condizioni d'innevamento critiche, quando la neve è dura come un sasso, può succedere l'ineluttabile: a distanza di tanto tempo ricordo ancora quel dramma, in quei giorni c'ero anch'io.
 
In quegli anni facevo più volte la mitica forcella del Sassolungo, è una discesa che regala emozioni...,ma in condizioni d'innevamento critiche, quando la neve è dura come un sasso, può succedere l'ineluttabile: a distanza di tanto tempo ricordo ancora quel dramma, in quei giorni c'ero anch'io.

Io la feci tanti anni fa, gli ovetti erano gialli (o forse Rossi?) con la griglia sotto invece del pavimento. Avrò avuto 15 anni, i miei mi misero in punizione per un mese.
 
Ultima modifica:
Inverno 2019/2020 ero con mia figlia che facevo il sella Ronda, erano vacanze di capo

Una volta in seggiovia ho sentito un uomo parlare della discesa della forcella del Sassolungo. Diceva che una volta lasciavano salire con gli sci fino al rifugio Demetz e da li si scendeva fino alla città dei sassi. L'impianto a cabinovia funzionava anche in inverno.
Alcune foto dell'impianto si trovano qui:
http://www.skiforum.it/skiforum/viewtopic.php?t=136

Io la forcella l'ho fatta in estate e non mi sembra molto pendente. Una bella pista ci potrebbe benissimo stare. Solo che non so se ci sono problemi di valanghe, di sassi che cadono o di vincoli ambientali.
Magari si potrebbe lasciare il tracciato come un fuoripista... Fare come le discese del Sass Pordoi. Uno sale e poi può scendere come vuole.

Qui sotto alcune foto della possibile discesa.

forc_sasslong_03.jpg


forc_sasslong_02.jpg


Nessuno che l'abbia fatta? Qualcuno sa la "storia" di questa pista?

Ciao.

Inverno 2019/2020 ero con mia figlia che facevo il sella Ronda, erano le vacanze di capodanno. Quella domenica vinse Paris la discesa libera. Ero sulla seggiovia che dal sella va verso col rodella . Parlando con mia figlia le dissi che dalla forcella Tony Demetz prima ci sciavano ma che poi l' avevano chiusa perché era pericolosa. Questo me lo disse mio babbo tanti anni fa. Forse quell' uomo che hai sentito sulla seggiovia ero io.
 
Ci ho sciato nel 1985, ricordo che pendenza a parte la difficoltà era fare una specie di zig zag tra le reti messe per evitare che la gente rotolasse a valle. Ci sono piste con pari pendenza ma quella era molto stretta.
 
Inverno 2019/2020 ero con mia figlia che facevo il sella Ronda, erano le vacanze di capodanno. Quella domenica vinse Paris la discesa libera. Ero sulla seggiovia che dal sella va verso col rodella . Parlando con mia figlia le dissi che dalla forcella Tony Demetz prima ci sciavano ma che poi l' avevano chiusa perché era pericolosa. Questo me lo disse mio babbo tanti anni fa. Forse quell' uomo che hai sentito sulla seggiovia ero io.

Quando Fabio ha scritto quel post, mi sa che tua figlia non era nemmeno nata
 
Interessante come "ravanando" sul forum emergano ricordi che avevi cancellato. La forcella si faceva e c'erano delle reti nella prima parte messe per fermare eventuali malcapitati caduti nel tratto più ripido tra le rocce. Cmq dopo averla fatta per la prima volta tutta d'un fiato senza nemmeno pensarci troppo, arrivato in fondo avevo detto che era assolutamente fattibile ed avevo portato su il resto della famiglia, tra cui mia madre che sciava a spazzaneve ed alcune sue amiche... beh, vi lascio immaginare il cazziatone che mi hanno fatto... avrò avuto 14 anni circa forse poco meno, forse poco più... quindi si tratta del 1982 circa. Preistoria.
 
Buongiorno,
cercavo un altra cosa e mio capitato questo sito.
Non sono più giovanissimo, passati i 60 da un pò, ricordo di aver frequentato la Val Gardena per molti anni e la Forcella del Sassolungo era un mito. La particolarità era che data la pendenza era impossibile batterla con il Gatto per cui va da sé che avesse una difficoltà in più. Ma il pezzo forte della discesa erano i primi 150 mt, la larghezza della pista alla partenza dal rifugio Demetz era di 25/30 mt per poi stringersi verso la parete della roccia a sinistra scendendo, arrivati vicini alla parete rimaneva un canalone di 50 mt circa largo 3 mt, infatti sulla destra c'era un cavo d'acciaio che serviva, per i meno pratici, a scendere.
Passato questo orrido la pista si apriva sulla destra mantenendo sempre una notevole pendenza ma dava spazio di poter fare curve molto più ampie ma in ogni caso bisognava dare di spigolo per non prendere velocità.
All'epoca, circa 35 anni fa, la pista era aperta a tutti ma in pochi si avventuravano, non ricordo di particolari incidenti.
Ritornato dopo anni ho visto che era attiva la bidonvia solo d'estate, peccato perché la pista era memorabile.
In ogni caso bello il giro a piedi risalendo per la Forcella per scendere dall'altra parte, per poi andare all'Alpe di Siusi prendendo il sentiero a sinistra oppure a destra per il Monte Pana e poi Santa Cristina.
Grazie a colui che ha avuto il pensiero di postare la prima volta.
 
L'anno scorso c'era il timore che, in occasione dei lavori di rinnovo dell'impianto che sale al demetz (per cui devono ancora decidere cosa fare), il timore era che con l'occasione riaprissero questa pista in inverno. Da quanto leggo penso non sia possibile metterla in sicurezza secondo gli standard odierni, forse giusto per il fuoripista ma non ci giurerei.
 
il timore perchè ? era una figata... certo, non per tutti
Perchè gli ecologisti hanno paura che se aumenta la portata con un nuovo impianto e rifanno la pista, arrivano su più persone (e aumenta il consumo della poca acqua disponibile) e l'ambiente viene rovinato.
Secondo me sarebbe più interessante a sto punto la discesa verso l'alpe di siusi (Plan Da Cunfin), ovviamente in freeride e senza una pista battuta con tutti gli impianti che questo comporta.

Discesa non più fattibile per un non trascurabile motivo: non c'è più la neve
Beh e in effetti questa è un'ottima argomentazione, quindi quelli ecologisti sono timori doppiamente infondati.
 
Perchè gli ecologisti hanno paura che se aumenta la portata con un nuovo impianto e rifanno la pista
Ma figurati, quella più che una pista era una traccia tra rocce e reti di protezione, che poteva esistere una volta quando tutto era più easy...adesso non avrebbe i requisiti minimi di sicurezza...con le ondate di merenderos che ci sono oggi ci sarebbero cadaveri a mucchi
 
Questa idea me la sono fatta anche io leggendo questa discussione, ma questi comitati quando si tratta di protestare fanno gara a spararla più grossa senza nemmeno prendersi la briga di informarsi anche più sul "tecnico".
 
Il CAI dell'Alto Adige dice sempre e solo no a prescindere.
Sono tutti incazzati col presidente e la sua compagine di fedelissimi.
Stanno svilendo il ruolo di "sorveglianza" e anche tradendo il mandato dei soci che, in grandissima parte, sono sia sciatori che lavoratori dell'indotto.

Guardate il ricorso al RIFACIMENTO di Kromplatz I+II
Grida vendetta, altrochè.
 
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