Attendo prima di fine stagione i dati di presenze in val di fassa da un caro amico valligiano molto informato. Normalmente mi arrivano divisi per paese di provenienza e comune di valle quindi vedremo se davvero gli italiani sono in calo o no.Esattamente il concetto che vorrei sottoscrivere.
Non sono gli operai polacchi certo a venire a sciare in dolomiti, ma per questo neanche gli italiani, forse i tedeschi al limite. Ma il ceto medio, borghesia medio alta di quei paesi sta probabilmente sostituendo il nostro in termini di potere di acquisto sulle stazioni sciistiche, noi abbiamo stipendi stazionari da decenni e aumento del costo della vita notevolissimo, tasse altissime per cui il potere di acquisto assai logorato negli utlimi 3/4 anni, proprio in questi anni gli stranieri dell'Est sono passati da un turismo di "nicchia" di bassa stagione a presenza fissa anche in alta stagione.
Giusto per fare un esempio, un conoscente proprietario di immobile a Marilleva mi dice che ormai i residence, una volta "roccaforte" di romani qualche altro sciatore centro sud italico ormai sono stabilmente occupati da polacchi in bassa e alta stagione, che apprezzano molto la location (obbrobrio architettonico che non penso gli interessi granchè, ma grande efficacia sciisitca sulle piste) e non stanno neanche al risparmio chiusi negli appartamenti, spendendo quanto e forse più di Italiani in ristoranti e rifugi. La classe media o upper class borghese Italiana, oltre che in estinzione per la transizione strutturale dell'economia, con sempre meno grandi aziende e tantissimi lavoratori autonomi di diversi settori, ha subito una notevole perdita di potere di acquisto. Nei paesi in crescita vivono più o meno quello che avveniva in Italia negli anni 60-70 con i boom economici e il salto di status da proletariato agricolo - operaio a borghesia impiegatizia in grandi fette della popolazione urbana.
A febbraio ho visto tante famiglie di origini dell'Est in fiemme/fassa, non i soliti gruppi con pullman che prendono interi alberghi in bassa stagione, ma famiglie singole in vacanza, tipicamente classe media/borghese con mezzi propri, non certo i ricchi che sbocciano ai rifugi stellati, che sono onnipresenti, ma l'equivalente delle famiglie italiane che frequentavano in passato questa tipologia di albergo/stazioni.
Per quanto riguarda la propensione al risparmio non penso sia il parametro da analizzare rispetto alle vacanze, anzi, non è solo il potere di acquisto a generarla ma l'attitudine comportamentale soprattutto a svilupparla, la passata generazione di Italiani risparmiava e metteva da parte, comprando case e lasciandone pure ai figli, quelle attuali spendono quasi il 100% del reddito tra consumismo e scarso potere di acquisto. Probabilmente i "neo borghesi" dell'est non sviluppano una grande propensione al risparmio, in parte non avendone la cultura, in parte non avendone la necessità e magari hanno sviluppato una maggiore propensione a spendere, facendo appunto vacanze in Italia e altrove, dopo decenni di sacrifici e vite di rinunce nelle precedenti o stesse generazioni..
Io credo siano in aumento ma vedremo se i dati lo confermano.
Ovviamente nulla a che vedere con l'aumento degli stranieri che di sicuro ha percentuali imbarazzanti ma la mia sensazione è che anche tanti italiani siano tornati in montagna. Magari non con settimane bianche ma con 3-4 gg alla volta o weekend, probabilmente ripetuti nella stagione. Un po come succede da anni d'estate. vacanze meno lunghe ma fatte piu spesso.
Abbiamo si perso potere d'acquisto ma non dimentichiamoci che i ns genitori (parlo per i miei che erano poco piu che operai) per comprarsi 100 mq di casa a weekend via, ristoranti o auto importanti manco ci pensavano. Adesso direi che, come dici tu, la maggior parte delle persone spende per il proprio piacere piuttosto che fare sacrifici per comprare cose. E da dopo il covid questa cosa è ulteriormente aumentata.
I paesi dell'est, proprio perche sono partiti 30-40 anni dopo di noi con il libero mercato, adesso "godono" ma se tanto mi da tanto, nel giro di qualche lustro anche da loro la situazione stagnerà come qua perche l'economia è cosi: aumentano gli stipendi ma per aumentare gli stipendi devono aumentare i ricavi e di conseguenza i prezzi.
Se saranno bravi a creare una economia stile nordico allora saranno sempre dei signori ma se tanto tanto si avvicineranno a quella dei paesi del sud europa...faranno la nostra stessa fine.
E, cosi a naso, mi pare che la loro mentalità e cura della res pubblica non sia prettamente norvegese...