tralasciando la maniera pessima di presentare il contenuto, leggendo l'articolo dice che il decreto che regola lo sci fa riferimento al codice della strada, per poter definire stato di ebrezza
Parlano solo di procedure e strumenti, ed è logico, visto che le procedure e gli strumenti di controllo alcolemico e tossicologico sono stati introdotti dal codice della strada!
Per farla breve, non possono denunciarti per ubriachezza se non lo verificano in modo scientifico, con tamponi tossicologici o alcol test, e il codice della strada ne definisce le modalità, per quello lo citano.
Ma non è che possono toglierti la patente se ti beccano a sciare con 0.7... al massimo ti sanzionano, e nella legge sono definite anche le sanzioni (
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/03/19/21G00047/sg)
da 250 a 1000 euro per stati di alterazione psicofisica documentati grazie alle procedure di cui sopra, che sono poi simili alle sanzioni dell'articolo 688 del CP che parla di ubriachezza in generale (come sempre, in italia buona parte delle norme già esistono, solo che spesso i legislatori stessi se ne dimenticano)
Purtroppo, sempre meno noi approfondiamo, e sempre più i giornalai si impegnano a fare titoloni acchiappalike piuttosto che informazione utile, specie adesso che non possono più contare sul prezioso (per loro e i loro contatori) dpcm di chiusura
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C'è altro da bere oltre a grappe e vini, quando scii.
Se vuoi sciare...
Se invece vuoi fare altro per metà della giornata, allora il problema non è il bere...
Come la maglietta che aveva sempre un mio compagno di squadra per le serate ignoranti:
Guido poco perché bevo.
Appunto, ma poi se la mattina ti bevi un bombardino, e a pranzo una birra o un bicchiere di vino, nessuno verrà mai a romperti le pelotas...
certo che se a pranzo svuoti la baita, quello non è più andare a sciare, ma è andare a bere in montagna...
Non cambierà nulla da quanto non succedesse già prima...