Questa volta sono d'accordo con Fla: indipendentemente dalle polemiche politiche, questa città avrebbe bisogno di metropolitane a gogo... e parcheggi sotterranei adeguati ... almeno uno per ogni nuova stazione.
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Io sono contrario. Roma è (era
) un gioiello che mal si presta a sventramenti per metropolitane che diventano troppo costose.
Per me era corretta l'impostazione del vecchio SDO. Invece che far spostare chi abita nei 4 punti cardinali verso il lavoro situato nel punto cardinale opposto era una giusta soluzione concentrare tutto in una cittadella amministrativa decentrata e super collegata con una linea metropolitana e mezzi pubblici.
Invece prevalsero mille interessi e non se ne fece nulla. Così Ministeri, amministrazioni, parastato e strutture comunali , provinciali e regionali sono polverizzate per lo più in centro mentre la gran parte dei lavoratori abita le periferie o semiperiferie. Quindi due volte al giorno si assiste all'inevitabile,caotico,inquinante,rumoroso e pericoloso esodo e controesodo.
E' stato (parzialmente e male) invece fatto per le aziende nell'area Tiburtina. Solo che l'hanno pensato senza mezzi pubblici se non autobus che si incastrano nell'unica stretta vecchia arteria.
Per farvi capire la situazione...
Quando lavoravo lì era tragico e comico. Per tornare verso Roma dovevo prendere la prendere la strada in senso inverso. Ma era impossibile. Un unico fiume di macchine nei due sensi. Per attraversarlo solo stradine laterali intasate fin dai parcheggi delle aziende. Per abbreviare si usciva da un altro cancello con obbligo di svolta a destra e, fregandosene, si svoltava a sinistra intasando ancora di più. I vigili impossibilitati a far nulla nel caos andavano a piedi lungo la strada a beccare chi facevano questa manovra. Per non beccare la multa c'era però un trucco. Uscire dal cancello e rispettare l'obbligo a destra poi al primo cancello utile a sinistra si entrava nel parcheggio di un'altra azienda, si invertiva la marcia e ci si immetteva nella direzione verso Roma.
Oppure nei giorni peggiori c'era un altro trucco. I dipendenti Finsiel e associate avevano una tessera magnetica ( a proposito di favoritismi) che permetteva di aprire una sbarra su un'area chiusa della Agrisiel che collegava a sud con una strada sterrata tra i campi portava a La Rustica sulla collatina.
E allora per ogni dipendente che aprisse la sbarra c'era un trenino di macchine dietro facendo attenzione a non tamponare e a non far chiudere la fotocellula.
Spesso nei pressi della sbarra chiusa c'era la fila in attesa del dipendente con tessera che passasse.
Scoperto il trucco misero un vigilante che chiedeva la tessera e finì salvo alcuni con la faccia da cu|o a inventare le scuse più improbabili.