Roma avra' la sua funivia!

Per chi non lo conoscesse (oltretutto non credo che alcune periferie romane ne subirebbero un grosso impatto, al massimo una riqualificazione :HIP):

Quoto, l'anno scorso, per la prima volta a Perugia con famiglia, ho davvero apprezzato il minimetrò. Comodissimo, economico, rapido. Per m io figlio è stata un'attrazione (credo ricordi più quello che il Museo Nazionale!). Credo che a Roma potrebbe essere davvero utile e allo stesso tempo sfruttabile turisticamente (se riescono a vivere quei bidoni dei bus aperti).
 
120 milioni per 4km di linea: cosa determina costi così alti?

Le stazioni (4) non solo le semplici a copertura alta che si trovano in montagna ma hanno strutture abbastanza complesse per ospitare tutti i servizi e rialzare il piano d'imbarco

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Io non conosco Roma, ma davvero avrebbe senso? Si fa in fretta a dire 3000pp/h, ma a saturazione della portata, dal momento in cui arrivo in stazione a quando mi imbarco, quanto ci metto? Perchè se già ci sono 19minuti (!) per 4km e in più ho attese da weekend ai pian di Bobbio, vado a piedi e faccio prima... capite cosa intendo? Per fare quella portata basta un autobus doppio (stile 90/91) ogni 5 minuti (o un tram più frequente, ogni 2/3 minuti), e forse ci si mette meno....
Io non so, ma a Porta Garibaldi in orario di punta c'è il mondo, ma massimo sul terzo treno si sale, ne passa uno ogni 2 minuti (anche meno), fate voi i conti.

Col beneficio del dubbio dovuto a mia ignoranza, credo proprio nelle grandi città serva una copertura capillare della metropolitana, e non palliativi. Saranno costi enormi di realizzazione, ma la nostra bella "rossa" sono 53 anni che fa il suo, non scappa e torna sempre utile :HIP
 
Le stazioni (4) non solo le semplici a copertura alta che si trovano in montagna ma hanno strutture abbastanza complesse per ospitare tutti i servizi e rialzare il piano d'imbarco

Certo che per oltrepassare il Raccordo, e gli altri punti critici, ci vorranno dei piloni che in confronto le torri di Libeskind, vergognosamente bocciate, sembreranno degli alberelli.
 
Io non conosco Roma, ma davvero avrebbe senso? Si fa in fretta a dire 3000pp/h, ma a saturazione della portata, dal momento in cui arrivo in stazione a quando mi imbarco, quanto ci metto? Perchè se già ci sono 19minuti (!) per 4km e in più ho attese da weekend ai pian di Bobbio, vado a piedi e faccio prima... capite cosa intendo? Per fare quella portata basta un autobus doppio (stile 90/91) ogni 5 minuti (o un tram più frequente, ogni 2/3 minuti), e forse ci si mette meno....
Io non so, ma a Porta Garibaldi in orario di punta c'è il mondo, ma massimo sul terzo treno si sale, ne passa uno ogni 2 minuti (anche meno), fate voi i conti.

Col beneficio del dubbio dovuto a mia ignoranza, credo proprio nelle grandi città serva una copertura capillare della metropolitana, e non palliativi. Saranno costi enormi di realizzazione, ma la nostra bella "rossa" sono 53 anni che fa il suo, non scappa e torna sempre utile :HIP
Ma guarda se parli con qualsiasi esperto in logistica e trasporti ti dirà che l'unica soluzione per Roma è completare almeno la rete di metropolitane previste nel PRG di Rutelli, ovvero metro C fino a Farnesina e metro D completa (quest'ultima leggera come M4 e M5 di Milano).
Il problema di Roma è che ogni amministrazione non ha fatto altro che cancellare tutto ciò che era stato iniziato dalla precedente e fare progetti il più possibile a breve termine per avere un ritorno elettorale. Questo vale dai rifiuti ai trasporti passando per urbanistica e riforme delle municipalizzate.
La cabinovia in questione è solo l'ultimo dei casi in ordine cronologico che fa più notizia per via del tipo di intervento non convenzionale. Se avessero promosso il prolungamento della metro sarebbero passati almeno 6-7 anni prima di vederla attiva e quindi perdendo tutto il consenso elettorale che potrebbe dargli la cabinovia che sarebbe realizzata in tempi brevi.

Ma la Raggi non è la prima a fare questo giochino, prima di lei Veltroni sostituì il prolungamento della metro B oltre Laurentina con un filobus in sede protetta (ancora in costruzione...), Alemanno propose la sostituzione della metro A oltre Anagnina con una metropolitana leggere (che a Roma vuol dire Tram, nella migliore delle ipotesi, oppure bus su preferenziale) ma non se ne è fatto più nulla, così come è impantanato il collegamento nella metro B oltre Rebibbia (nonostante i soldi stanziati!) perché è un idea delle amministrazioni precedenti e quindi non si deve portare avanti.

Sulla stessa linea anche per la metro C oltre Colosseo, finanziata fino a Venezia e con il governo disposto a discutere sulla tratta centrale (quella più fondamentale e senza la quale il resto della linea rimarrebbe monca sovraccaricando le altre due). La Raggi fa spallucce e se ne disinteressa perché per il suo elettorato la metro è il male assoluto.
Ma non che prima avessero fatto meglio... hanno cassato la fermata di pzza Argentina e Alemanno disse che sarebbe stata sostituita con tram (uno dei peggiori interventi sul TPL romano, con costi elevatissimi e precludendo per sempre la linea tram TVA, Termini-Vaticano-Aurelio, pensata da Rutelli), poi ci si è messo anche Marino che voleva cassare Chiesa Nuova, ovvero realizzando una metro senza fermate al centro (2 km senza fermate, nemmeno il passante Milanese...).

Tutti cercano la scorciatoia, nessuno un piano a lungo termine. L'opposto di quello fatto a Milano negli ultimi anni dove, nonostante giunte di dx e sx, si sono portati avanti progetti prioritari per la città vedendo al di là della scadenza elettorale con il risultato di avere una città con un buon tpl e urbanistica di qualità, cosa che a Roma è sconosciuta.


Tornando alla cabinovia in questione è solo fumo negli occhi, non se ne farà nulla perché tra permessi, sorvolo del gra, sorvolo di elettrodotti e soprattutto sorvolo di case è praticamente certo che non arriveranno nemmeno al progetto definitivo. Questo lo sanno benissimo anche loro tanto che mesi fa, in tempi non sospetti, il presidente della commissione mobilità (Enrico Stefàno) aveva espresso seri dubbi sulla fattibilità e utilità dell'opera.

Certo che per oltrepassare il Raccordo, e gli altri punti critici, ci vorranno dei piloni che in confronto le torri di Libeskind, vergognosamente bocciate, sembreranno degli alberelli.
Ma quella era una golada di gemendo, questo è ferro HIHIHI
Poi sia mai uno sviluppo verticale della città, meglio continuare con lo sviluppo orizzontale con palazzine Caltagirone style e, soprattutto, cancellando tutte le opere pubbliche.
 
A leggere le cose su Roma a me viene sempre una profonda tristezza; ma è davvero la capitale di un paese del primo mondo? O meglio, è la capitale di un paese davvero del primo mondo?

Addirittura leggo che c'è gente che considera la metropolitana il "male assoluto"... mah... Mentalità primitiva a dir poco. Per non dire che la metropolitana è realtà anche nelle città del terzo mondo oramai...
 
Questa volta sono d'accordo con Fla: indipendentemente dalle polemiche politiche, questa città avrebbe bisogno di metropolitane a gogo... e parcheggi sotterranei adeguati ... almeno uno per ogni nuova stazione.

Vogliamo fare una funivia?? Facciamola, ma è un palliativo... senza una - estesa - rete di metropolitane non si va avanti.. inutile giraci intorno.
Io poi un ideuzza per la funivia l'avrei: mi servirebbe proprio un collegamento tra Piazzale clodio e Monte Mario... li avrebbe decisamente più senso HIHIHI. E magari sarebbe anche una cosa turisticamente interessante, vista la veduta della citta di cui si godrebbe.

La "cura del ferro" a suo tempo ipotizzata dalla giunta Rutelli era una buona idea, costosissima, dai tempi lunghi, ma era e rimane l'unica cosa da fare. Anche in 20 anni.
Ci vorrebbe un patto fra tutte le forze politiche, così tutte si assumerebbero la paternità ed il merito della cosa e eviterebbero di disfare, modello penelope, quello che altri avevano (nel bene o nel male) provato a fare o disfare.

Peraltro c'è un caso che è allucinante.
Mi chiedo perchè , all'epoca, non si sia approfittato dei lavori per la galleria sotto Monte Mario per farci una linea della metropolitana, magari allongando ad HOC la linea A.
Nessuno ne ha mai parlato... Ma è anche ovvio ... mica vogliamo risparmiare tempo e danaro, vogliamo fare i lavori (e conseguenti ruberie) due tre o più volte, se no come "se magna" ??

Per quanto riguarda gli scavi e le anfore... sinceramente è dal 1995 (annno in cui sono arrivato a Roma) che, vedendo come procedevano, ho capito che è solo una sorta di stipendificio permanente che ha interessato ogni amministrazione che si sia succeduta... nonchè i vari enti di pertinenza.

Intendiamoci: se scavando mi trovi un secondo Anfiteatro Flavio posso far abortire qualunque opera pubblica. Ben venga e chi se ne fotte... si sposti il tracciato.

Ma se trovi 4 cocci e tieni fermi i lavori per 12-18 mesi per "catalogarli", o se invece di fare il sottopasso, fai il sottopassino per metà.... e poi non tiri fuori nulla di quei mirabolanti beni archeologici che hanno impedito l'opera principale perchè "non si può"... beh... allora dovrei pensare che sei parte di una banda criminale che attenta alla salute fisica e mentale della cittadinanza, già vessata dal fatto di esser deputata ad ogni manifestazione di qualunque genere e natura ipotizzabile sul suolo italico (vengono tutti in gita qui). :evil:

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Addirittura leggo che c'è gente che considera la metropolitana il "male assoluto"... mah... Mentalità primitiva a dir poco. Per non dire che la metropolitana è realtà anche nelle città del terzo mondo oramai...

Quì c'è da precisare.
Le linee della metro le vogliono tutti.

Le ruberie, le incapacità e gli sprechi stile "metro C", di cui si parla sempre troppo poco e che il Corriere della Sera (non pippo, paperino o i gomblottisti) ha definito "l'incompiuta più costosa d'Europa" non ce le possiamo più permettere.
 
A leggere le cose su Roma a me viene sempre una profonda tristezza; ma è davvero la capitale di un paese del primo mondo? O meglio, è la capitale di un paese davvero del primo mondo?

Ti posso dare solo le impressioni di uno che ce l'ha a 120 km, ci capita abbastanza spesso e conosce un po' di persone, di tutte le classi sociali e di tutte le distribuzioni territoriali, dal centro alla borgata fuori raccordo.

Secondo me la sua disgrazia è stato diventare capitale. Con il che, attirati da ministeri, palazzi e sottoboschi vari, si è riempita all'inverosimile di emigrati dalle regioni limitrofe (vorrei sapere quanti sono i romani col bisnonno romano, a Milano una ventina d'anni fa gli "autoctoni" non erano più di 100.000). Ritengo verosimile che alcuni che abitano fuori GRA ci mettano più tempo ad andare in centro rispetto a me che vengo dall'Umbria :D.
Non è una città, è una regione .... con differenze estreme tangibili e visibili.

L'unica industria che ha sempre "tirato" è stata quella del mattone, per ovvi motivi. Ma vista oggi c'è quasi da rimpiangere che non sia rimasta ristretta dentro le mura aureliane o poco più. Probabilmente sarebbe diventata un gioiello storico-artistico-archeologico-architettonico.

Anche se alla storia ne manca un pezzo non indifferente: nostra santa madre chiesa, che ha le sue belle responsabilità.

Penso che la situazione attuale si risolverà (se mai ci si riuscirà) in 20-30 anni, mettendo uno stop assoluto a nuove costruzioni e con il rifacimento pressoché integrale della rete infrastrutturale. Ma ci vuole un po' di visione per il futuro e al momento non ne vedo, da NESSUNA parte.
 
Che i mali di Roma vengano da lontano è cosa nota, Rutelli ha avuto il pregio di avere una visione complessiva e a lungo termine del trasporto e urbanistica ma parliamo di altri tempi dove i debiti si facevano senza troppi problemi e i finti project financing ci hanno regalato quartieri dormitorio privi di servizi.

Adesso servire efficacemente quei quartieri fuori dal gra è un impresa quasi impossibile, altrove hanno sviluppato gli insediamenti lungo le linee di trasporto mentre a Roma a macchia di leopardo.


Quanto all'avversione della metro ci sono i negozianti e residenti che non vogliono cantieri sotto casa ma poi a lavori finiti raddoppiano i prezzi delle case (classica sindrome NIMBY), ma questa non è cosa recente... già con i lavori della metro A il tracciato fu deviato da via cola di Rienzo (nota via commerciale del quartiere prati) a via giulio Cesare per proteste dei negozianti. Questa piccolissima modifica ha costretto la metro a passare sopra il tevere e non sotto con una curva a raggio strettissimo che tutt'oggi e continuamente oggetto di lavori (e rallentamenti) per consumo anomalo binari e bordini delle ruote... perché a Roma non decidono i tecnici ma si cerca sempre di dare il contentivo elettorale.

L'elettorato del M5S vede il male assoluto nelle metro non nel mezzo di trasporto in se, quanto sulla grande opera che in quanto tale sarà certamente piena di sprechi e corruzione.
I costi della metroC (su cui ci sarebbe da fare un fact checking) sono dovuti ad un appalto scritto con i piedi, normative cambiate in corso d'opera (basti pensare che quando l'80% delle stazioni in costruzione era ormai terminato i vigili del fuoco cambiarono la normativa antincendio obbligando a rifare tutti gli impianti da capo) e solo in minima parte ai reperti archeologici (è bene sottolineare che la sovraintendenza a Roma è un altro carrozzone pubblico).
Se ci fosse volontà politica si straccerebbe l'attuale contratto con il consorzio metroC (che mi pare vada a scadenza proprio o questo o il prossimo anno) e si ripartirebbe da capo con un bando realizzato con la nuova normativa sugli appalti. Basta copiare da Milano... lì ogni giorno di ritardo c'è una penale consistente, i lavori di M5 sono stati quasi in linea con i tempi previsti. Da noi non ci sono nemmeno le penali sui ritardi, ovvero la società consegnava le stazioni con mesi e mesi di ritardo senza nessuna conseguenza.

L'attuale amministrazione avrà la forza di fare tutto ciò? fra qualche anno tireremo le somme. Per ora non si è visto nulla sul fronte trasporti se non la cabinovia annunciata e il taglio del nastro per i nuovi bus comprati da Marino.
 
Quanto all'avversione della metro ci sono i negozianti e residenti che non vogliono cantieri sotto casa ma poi a lavori finiti raddoppiano i prezzi delle case (classica sindrome NIMBY), ma questa non è cosa recente... già con i lavori della metro A il tracciato fu deviato da via cola di Rienzo (nota via commerciale del quartiere prati) a via giulio Cesare per proteste dei negozianti. Questa piccolissima modifica ha costretto la metro a passare sopra il tevere e non sotto con una curva a raggio strettissimo che tutt'oggi e continuamente oggetto di lavori (e rallentamenti) per consumo anomalo binari e bordini delle ruote... perché a Roma non decidono i tecnici ma si cerca sempre di dare il contentivo elettorale.

Il teatrino dei negozianti che si oppongono ad ogni intervento migliorativo si verifica puntualmente anche a Torino (accompagnato solitamente da infiammate proteste per il taglio di quattro alberi magari malaticci, anche quando sarebbero reimpiantati a fine intervento, cosa che si verifica praticamente sempre) e per questi motivi parecchi interventi sono saltati o sono fermi da anni con conseguenti aree che sopravvivono nel loro degrado e/o sciatteria.

Pare inoltre che sempre a Torino, costoro (utilizzo questo pronome dimostrativo perchè se utilizzassi degli aggettivi, sarebbero tutt'altro che gentili) siano riusciti a fare eliminare una fermata della metropolitana, che in quel tratto corre dritta sempre lungo una strada ma nel progetto originario era deviata per un breve tratto sulla strada parallela al fine di servire una piazza molto frequentata.
 
Quando si parla di metropolitane e trasporto pubblico in Italia occorre tenere a mente un fatto che la dice lunga sulla nostra classe politica: la metropolitana di Madrid ha una estensione di gran lunga superiore al complesso delle metropolitane di tutta Italia. A questo aggiungete che un kilometro di infrastruttura in Italia (tav, autostrada, etc) ha costi considerevolmente superiori a quelli di paesi evoluti come francia e Giappone.
 
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