Roma avra' la sua funivia!

Secondo me in Italia, o forse nel mondo, vale molto di più il pensiero
"Io faccio, se sbaglio amen. Perchè ho avuto il coraggio di fare"

Estremamente sbagliato. Fa molto Briatore style, o giù di lì.

Chi non fa, non sbaglia.
Chi non fa, sta a guardare in silenzio di fronte a quelli che fanno sbagliando, ha ugualmente colpe.
Chi fa, dovrà poi considerare il giudizio sociale nei propri confronti. Ci vuole coraggio per fare, ma se fai una cazzata, una cazzata rimane.

A maggior ragione se quello che volevi fare era, consapevolmente, proprio una solenne cazzata...
Facile poi giustificarsi dicendo... meglio fare che non fare.
Già troppe ne passano in questo paese dove le opere pubbliche sono concepite per distribuire risorse agli amici, e pazienza se i due lembi del ponte non si incrociano o se il ponte crolla su una macchina..

Le cose non vanno MAI fatte giusto per farle, vanno fatte solo se e quando vale la pena di farle e, in quel caso, vanno fatte per bene.
 
Eh sì, nel paese dei maremoti si son dimenticati dell'altezza delle onde che sono andate a spegnere i generatori ausiliari....è vero che chi non fa non sbaglia, ma sono vari gradi di errore: ritrovarsi con un territorio contaminato dalle radiazioni mi pare non valga il rischio.

Risposta seria: leggiti la storia vera e vedrai che non è stata una questione di onde, ma di rottura fisica dell'impianto di raffreddamento. Ma non della struttura.
Dopodichè possiamo discettare fino al 3000 sul fatto che una centrale nucleare non dovesse essere costruita dal lato dell'oceano pacifico. Ormai è successo. Amen.
 
onestamente non capisco cosa c'entri con Roma, ma poco importa cosa si sia rotto e perché. si tratta di installazioni molto pericolose ed infatti a fronte di una grossa calamità è successo un casino. sicuramente ci sono state colpe gravi, altrimenti il disastro sarebbe stato prevenuto ed evitato

per non parlare delle balle che hanno raccontato a tutto il mondo e al fatto che ancora adesso non hanno risolto
 
Secondo me in Italia, o forse nel mondo, vale molto di più il pensiero
"Io faccio, se sbaglio amen. Perchè ho avuto il coraggio di fare"

Estremamente sbagliato. Fa molto Briatore style, o giù di lì.

Chi non fa, non sbaglia.
Chi non fa, sta a guardare in silenzio di fronte a quelli che fanno sbagliando, ha ugualmente colpe.
Chi fa, dovrà poi considerare il giudizio sociale nei propri confronti. Ci vuole coraggio per fare, ma se fai una cazzata, una cazzata rimane.

Ciao DOM.

Mi spiego meglio. Mi sembra il caso.

Se l'Italia fosse stata pervasa, dal dopoguerra in poi, dal clima attualmente imperante non avremmo avuto nell'ordine:

- ferrovie veloci, per cui andremmo ancora in giro con le littorine;
- autostrada del sole, autostrada adriatica, autostrada TO-TS (A4). Pensa se ci fossero stati i grillini nel 1958! Ma peché sprecare soldi in questa impresa assurda? Meglio continuare con le provinciali e percorrerle con i carri tirati dai cavalli o dai somari!;
- aeroporti;
- traghetti per le isole;
- posso continuare, ma preferisco stopparmi su ecc. ecc. ecc., tanto lo sai da solo.

Oggi come oggi, a causa di una serie di scelte sciagurate e magnaccione, spesso fatte solo per magnare senza una reale utilità per il paese, ci ritroviamo in un clima per cui qualunque cosa si proponga - anche fosse estremamente utile - ha lo stop a priori dei grilletti (sulla cui sanità mentale ognuno ha le proprie opinioni, io - conoscendone alcuni - la mia me la sono fatta da un pezzo ....), dei verdi (che sembra esistano), dei comitati locali, del MOIGE, di Italia Nostra (in alcuni casi il nome più appropriato sarebbe Cosa Nostra), del WWF, di Greenpeace, dei NO TAV-NO TAC-NO CAZ-NO-TUT .... che dicono no a prescindere.
L'ultimo esempio eclatante è il gasdotto in Puglia. 8 Km (8 kilometri!!!!) su 870 (ottocentosettanta) e passa che entrano in Italia per raccordarsi con il gasdotto ESISTENTE e ti trovi le barricate per difendere 220 (duecentoventi!!!!) ulivi del caz.zo su 64.000.000 (sessantaquattro milioni!!!!) che ce ne sono in Puglia. Oltrettutto da reimpiantare a lavoro concluso.
Ma per i 2.500 che hanno espiantato per l'acquedotto non ha rotto il caz.zo nessuno!

Questo è un paese in cui NESSUNO ha più il diritto di lamentarsi. Anche perché chi più chi meno hanno tutti degli scheletri nell'armadio, da quello che si è fatto raccomandare dal partito, a quello che ha preso la spintarella per entrare nel posto pubblico (quale che sia), a quello che è entrato lì perchè figlio dell'amico-compagno di partito, all'orfano ed all'invalido falso, al figlio di ..... non voglio prendermi o far prendere a Fabio una querela.
E i figli dei figli stanno ancora usufruendo di questo (pensioni abnormi a chi ci è andato a 50 anni), di cui si guardano bene dal lamentarsi. Finché dura ....

E' tutta colpa dei politici.
E chi li ha eletti? Goldrake o noi/voi?
E chi ci magna con loro? QUASI tutti! Finché la pacchia dura .....

E in questo clima infame, QUALUNQUE cosa si proponga viene bocciata a prescindere perché c'è il rischio che qualcuno ci guadagni.
A parte il fatto che l'attività d'impresa prevede, tra l'altro, di guadagnare. (informazione di servizio per i bolscevichi in ritardo)

Ma dove caz.zo vogliamo andare? Per fortuna che per i prossimi anni lavorerò in Alto Adige dove ancora hanno conservato le capacità cerebrali e non hanno dato il cervello all'ammasso.
Spesso contesto gigiotto per una serie di cose, ma a questo giro devo dargli ragione al 100%. Non è un altro mondo, è un mondo NORMALE.
 
Risposta seria: leggiti la storia vera e vedrai che non è stata una questione di onde, ma di rottura fisica dell'impianto di raffreddamento. Ma non della struttura.
Dopodichè possiamo discettare fino al 3000 sul fatto che una centrale nucleare non dovesse essere costruita dal lato dell'oceano pacifico. Ormai è successo. Amen.
O forse l'han costruita li' pensando che, in casi estremi, avrebbero potuto usare l' acqua dell'Oceano?
 

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O forse l'han costruita li' pensando che, in casi estremi, avrebbero potuto usare l' acqua dell'Oceano?

Non lo so. Può anche darsi, ma da quelle poche nozioni che ho l'acqua salata non è cosa buona per il raffreddamento del nocciolo. L'hanno usata per necessità ma insieme hanno inserito acido borico. Il risultato finale non è stto un granché ma almeno hanno evitato la fusione e l'eventuale esplosione definitiva.

Per tornare al tema del 3d, abbiamo deviato per una questione semplice: la responsabilità.

Il nostro è un paese in cui ormai nessuno si prende più la respnsabilità su niente. La Raggi può aver ragione sul fatto che chi l'ha preceduta ha fatto casini con la raccolta dei rifiuti e con la rete dei mezzi di trasporto.
Ma continuare a piagnucolare sul fatto che è colpa di chi c'è stato prima (come del resto fanno quasi tutti) è solo una forma di infantilismo politico.
Mi sembrava di aver capito che i romani l'avessero eletta per cambiare e per risolvere i problemi conosciuti utilizzando un approccio diverso. Non per frignare e per proporre soluzioni che manco Candy Candy.
 
Mi pare che a Fukushima sia rimasto danneggiato un reattore vecchio, di prima generazione. Quelli di nuova generazione sono rimasti integri.
Comunque oggi per diletto sono andato a leggere la storia della autostrada del sole. Hanno fatto 750 km di autostrada, in parte in mezzo alle montagne, in 8 anni. Con le tecnologie degli anni 50.
Oggi ci mettiamo gli stessi anni per fare 7 km di superstrada, in Pianura Padana, o la circonvallazione del paesotto. Ma è possibile?
 
Risposta seria: leggiti la storia vera e vedrai che non è stata una questione di onde, ma di rottura fisica dell'impianto di raffreddamento. Ma non della struttura.
Dopodichè possiamo discettare fino al 3000 sul fatto che una centrale nucleare non dovesse essere costruita dal lato dell'oceano pacifico. Ormai è successo. Amen.

Altrettanto seriamente, da Wikipedia: "I gruppi elettrogeni di sicurezza alimentati da motori diesel vennero allagati perché erano posizionati ad una quota di pochi metri sul livello del mare; questo causò la mancanza di corrente elettrica ed il blocco dei principali sistemi di raffreddamento in tre reattori."

Io l'ho sempre saputa così, ma di mestiere non faccio l'ingegnere nucleare.
 
Da wikipedia: "I gruppi elettrogeni di sicurezza alimentati da motori diesel vennero allagati perché erano posizionati ad una quota di pochi metri sul livello del mare; questo causò la mancanza di corrente elettrica ed il blocco dei principali sistemi di raffreddamento in tre reattori."

Io l'ho sempre saputa così, ma di mestiere non faccio l'ingegnere nucleare.

Manco io! HIHIHI

E avevo letto questo (da wikipedia):

"Le centrali che hanno subito i maggiori danni sono state quelle di Fukushima Dai-ni (Fukushima II) e, in particolare, Fukushima Dai-ichi (Fukushima I), situate a circa 11 km l'una dall'altra nella prefettura di Fukushima. I reattori attivi a Fukushima I erano i n. 1, 2 e 3, mentre altri tre erano stati spenti per manutenzione[29]. Questi si sono disattivati automaticamente dopo la scossa, ma i sistemi di raffreddamento sono comunque risultati danneggiati, causando un surriscaldamento incontrollato. Il livello dell'acqua negli impianti è sceso sotto i livelli minimi di guardia in tutti e due i siti, e pertanto è stata dichiarata l'emergenza nucleare (la prima nella storia del Giappone)."

Per la serie: wikipedia non è la bibbia e tonti noi che la leggiamo .....
 
Melius abundare quam deficere:

http://matteoderrico.it/roma-5-stelle-le-funivie-diventano-tre-colli-sette/

L’assessore alla mobilità di Roma, Linda Meleo, ha annunciato su Facebook che “saranno inserite nel piano urbano della mobilità sostenibile” della città, altre due funivie. Oltre a Boccea-Casalotti, già propagandata durante la campagna elettorale, piano per Magliana-Eur e Bufalotta-Ionio. “Funivie a partire da Battistini-Casalotti, fino alla realizzazione di altri due progetti: la funivia di Magliana-piazza Civiltà del Lavoro, a sud della capitale, e quella su rotaie Ionio-Bufalotta, a nord”.

L’assessore alla mobilità della giunta Raggi sottolinea l’importanza di favorire «una mobilità su ferro sicura e interconnessa con opere a basso impatto ambientale. È obiettivo strategico dell’Amministrazione quello di dotare la città di un sistema di mobilità competitivo con le altre capitali europee e mondiali, e recuperare nel breve-medio periodo il gap infrastrutturale storico, aggravato dall’incongruente sviluppo insediativo degli ultimi 15 anni. Questo è un atto programmatico, un primo set di opere da attuare e sono espressione del’importanza che l’Amministrazione dà all’ottimizzazione dei sistemi e dei servizi della mobilità per disegnare una città vicina alle esigenze dei cittadini. Abbiamo deciso di mettere nero su bianco i punti fondamentali per iniziare a definire un progetto strutturato e per condividerlo con la cittadinanza. A breve verrà illustrato il portale del piano Pums dove verrà data voce ai cittadini per realizzare insieme un piano della mobilità per Roma» conclude.
Ma a Roma i colli sono sette e le funivie, al momento previsto, sono solo tre. C’è da aspettarsi le altre quattro. Una funivia per ogni colle, così Roma può diventare la capitale delle Alpi.
HIHIHIHIHIHI
 
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