Chi ha ragione?

Sbagli... ...ci sono dei casi in cui chi sta davanti può avere torto:
- se ti fermi dietro un dosso o non sei visibile ..
- se cambi bruscamente direzione in una pista ..
- se cadi davanti a qualcuno che procede a velocità e distanza normale...

.... comunque i giudici tendono a conciliare con dei concorsi al 50%, a meno che non sia palese la negligenza di uno dei due.

Questo è vero, ma è anche vero che ormai il "concorso" viene affibbiato malignamente dai giudici in quasi tutte le cause INDIPENDENTEMENTE dalla consistenza della "colpa", proprio allo scopo di sedare l'italica passione per le cause che intasa i tribunali di liti condominiali .

E' anche vero che gli snowboarder che si fermano col culo nella neve a fumare al centro della pista andrebbero falciati con l'erpice... :evil:...

Però riflettiamo su questo: colui che crea il pericolo è , la maggior parte delle volte, il tizio a valle.

MA: quel tizio è nel 90% dei casi un inesperto , un bambino, uno in momentanea difficoltà o molto affaticato, uno stupido abituale ( lo SB di cui sopra).
Se veniamo da dietro abbiamo il DOVERE di stare attenti ed evitarlo.
E la nostra mancanza di prudenza diventa una colpa quanto meno sotto il profilo etico, se non strettamente giuridico.
Interromperà la nostra curva perfetta?
E pazienza...che diamine.
Non posso ammazzare una vecchietta per il fatto che ha attraversato sull'autostrada, anche se il giudice mi darebbe ragione.
O no?

Ho estremizzato il concetto, ovvio, ma insomma, anche la "colpa" ha parecchie interpretazioni.
 
E se sciamo con l'idea che uno che si ferma dietro un dosso ha torto, prima o poi uno dietro al dosso lo centriamo (e se è una bambina? :shock:)
Se sciamo con l'idea che non ci possiamo permettere di centrare uno dietro al dosso magari ci succede lo stesso, ma magari no.
A me l'idea l'ha inculcata quel sant'uomo di mio padre, ogni volta che mi fermavo in un posto poco adatto, o facevo una cazzata, mi faceva un culo come una capanna...

Dietro ai dossi non mi fermo, quando sono fermo sono sempre rivolto a monte per vedere chi arriva, quando scio in piste affollate vado piano e mi guardo sempre intorno... quando non c'è nessuno tiro i curvoni...

Semplici cose, tramandatami da mio padre, che per ora, toccandosi, mi han sempre fatto tornare a casa sano e salvo
 
un codice esiste e dice che chi è a monte ha la visibilità della scena e puo' scegliere la traiettoria, e sta a lui gestire la situazione. penso che sia giusto, ma detto questo, io penso che sia giusto anche che chi è a valle non faccia manovre strane, nel limite del possibile, tipo sterzare di colpo, bloccarsi di colpo, eccetera, cioe' tutte quelle manovre che possano mettere in crisi chi sta a monte.

Le piste sono molto affollate, penso che un po' di educazione in piu' non guasterebbe...
 
MA: quel tizio è nel 90% dei casi un inesperto , un bambino, uno in momentanea difficoltà o molto affaticato, uno stupido abituale ( lo SB di cui sopra).
Se veniamo da dietro abbiamo il DOVERE di stare attenti ed evitarlo.
E la nostra mancanza di prudenza diventa una colpa quanto meno sotto il profilo etico, se non strettamente giuridico.
Interromperà la nostra curva perfetta?
E pazienza...che diamine.
Non posso ammazzare una vecchietta per il fatto che ha attraversato sull'autostrada, anche se il giudice mi darebbe ragione.
O no?

Sui DOVERI non discuto, il tuo discorso lo condivido al 100%...
Il problema è che in certi casi chi sta davanti pensa di avere sempre ragione, e non è così, se sono dietro posso fare tante cose per evitare uno scontro, ma non i miracoli... e quando il patatrac succede ti trovi ancora certi idioti che dopo aver causato il danno ti dicono che devi dargli dei soldi solo perchè loro erano a valle
 
Da sempre chi è a valle ha sempre ragione per il semplice motivo che chi è a monte a la visuale e può effettuare tutte le manovre e precauzioni del caso e chi è a valle non ha gli occhi dietro e neppure gli specchietti, chi scende non può sapere oggettivamente se quello a valle sta per fare una qualsiasi cavolata quindi deve pensarci e starci attento, rallentare e sorpassarlo a distanza di sicurezza, poi aggiungo che la norma di buon senso che dice di non curvare mai davanti ai principianti per non spaventarli e farli cadere NON LA RISPETTA ORMAI NESSUNO.. una volta si usavano campanelli, campanacci ecc. per fare rumore al fine di farsi sentire da chi è a valle per dargli modo di capire che stà sopraggiungendo qualcuno e se serviva chi arrivava da dietro e vedeva che gli spazi erano ristretti al fine di evitare incidenti si dava "una voce" per avvisre chi procede a valle...non succede più... infine spendo una parola sulle diagonali, so che ormai le diagonali non le fa più nessuno..(male) ma esistono e sono parte didattica..quindi se uno arriva e vede che il tizio a valle sta facendo una diagonale da destra verso sinistra ES. è ovvio che lo deve evitare andando a destra per evitarlo...invece di fatto non è così perchè continuo a vedere liti su questi temi. quà non è più un discorso di normative giuridiche ma di malattia della società d'oggi dove la cafonaggine ed il buon senso unito ad una buona dose di "MANDRAKITE GALOPPANTE" nelle persone fa si che ovvi ragionamenti e altruismi non esistano più basti vedere come si comporta la gente alla fila degli impianti, infine come in strada dico..cosa mi serve avere ragione se poi rimango zoppo oppure morto?..non è meglio pensarci prima e rimanere incolume?
 

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Questo è vero, ma è anche vero che ormai il "concorso" viene affibbiato malignamente dai giudici in quasi tutte le cause INDIPENDENTEMENTE dalla consistenza della "colpa", proprio allo scopo di sedare l'italica passione per le cause che intasa i tribunali di liti condominiali .

E' anche vero che gli snowboarder che si fermano col culo nella neve a fumare al centro della pista andrebbero falciati con l'erpice... :evil:...

Però riflettiamo su questo: colui che crea il pericolo è , la maggior parte delle volte, il tizio a valle.

MA: quel tizio è nel 90% dei casi un inesperto , un bambino, uno in momentanea difficoltà o molto affaticato, uno stupido abituale ( lo SB di cui sopra).
Se veniamo da dietro abbiamo il DOVERE di stare attenti ed evitarlo.
E la nostra mancanza di prudenza diventa una colpa quanto meno sotto il profilo etico, se non strettamente giuridico.
Interromperà la nostra curva perfetta?
E pazienza...che diamine.
Non posso ammazzare una vecchietta per il fatto che ha attraversato sull'autostrada, anche se il giudice mi darebbe ragione.
O no?
Ho estremizzato il concetto, ovvio, ma insomma, anche la "colpa" ha parecchie interpretazioni.

Mai capito come "superare " il punto "A" (...nel 90% dei casi....). La mia prima volta sulla Sasslong (tanti e tanti anni addietro),quasi inesperto) vengo mandato a quel paese da uno che scendeva veloce, ma dietro, perchè mi sono fermato all'improvviso. O come alla mia prima volta della GranRisa, primo muro a pelle di leopardo con perdita del cappellino (giallo), ma se mai iniziavo, mai imparavo e tra l'altro non è detto che bisogna fare le piste difficili con il "maestro" e quelle facili senza "maestro". E' come i datori di lavoro che vogliono "un operaio/impiegato esperto", ma se sono giovane come diavolo mi faccio l'esperienza se nessuno mi vuole?
In definitiva, con buon senso e tanta educazione, a prescindere se sto a valle o a monte etc.etc. si risolve tutto. Quando cambio direzione giro sempre la testa indietro, quando mi fermo all'improvviso mi guardo sempre intorno, quando sono costretto a fermarmi per necessità in un posto "qualsiasi" lo sguardo è sempre rivolto a chi scende, basta NON scordarsi mai che in pista non si è mai soli (quasi sempre)
 
Io noto che quasi nessuno sulle piste ha ancora capito chec'è solo un momento buono per superare, ed è quando il superato è sulla massima pendenza delle curca verso il lato opposto a quello da cui si passa. Se sorpasso a sinistra, devo passare nel momento in cui lo sciatore che mi precede è sulla massima pendenza della sua curva verso destra. Lì non esiste imprevisto, non esiste nulla, può cadere, allungare la curva, fermarsi di botto, non lo prenderò mai. Se però non sono in grado di calibrare la mia velocità e la mia traiettoria in modo da passare in quel momento, rallento e rinuncio al sorpasso, o semplicemente lo posticipo.
 
Io noto che quasi nessuno sulle piste ha ancora capito chec'è solo un momento buono per superare, ed è quando il superato è sulla massima pendenza delle curca verso il lato opposto a quello da cui si passa. Se sorpasso a sinistra, devo passare nel momento in cui lo sciatore che mi precede è sulla massima pendenza della sua curva verso destra. Lì non esiste imprevisto, non esiste nulla, può cadere, allungare la curva, fermarsi di botto, non lo prenderò mai. Se però non sono in grado di calibrare la mia velocità e la mia traiettoria in modo da passare in quel momento, rallento e rinuncio al sorpasso, o semplicemente lo posticipo.

Ottimo. Ecco come il buon senso si può tradurre in uno schema tecnico da adottare.
Bravissimo.
Del resto, a scuola guida non ci insegnavano che si può chiudere il sorpasso solo quando riusciamo a vedere l'auto sorpassata nel retrovisore?
Non è una formula matematica, solo pratica e buon senso.

Basta evitare la sindrome "da semaforo giallo"...
 
Esiste il dodecalogo FIS (http://www.amsao.it/Reg_Sicurezza.pdf) che è molto chiaro in merito, è vero che chi si trova a valle ha in qualche modo diritto dei prelazione :) della manovra, ma nel rispetto di alcune regole, infatti tra le regole ci sono

1 - Rispetto per gli altri. Ogni sciatore deve comportarsi in modo da non mettere in pericolo la persona altrui o provocare danno.

2 - Padronanza della velocità e del comportamento. Ogni sciatore deve tenere una velocità ed un comportamento adeguati alla propria capacità nonché alle condizioni generali e del tempo.

11 - Spazio minimo per sorpasso dal bordo della pista. È buona norma che lo sciatore non curvi sul bordo della pista ma lasci sempre uno spazio sufficiente per agevolare il suo sorpasso.

Il che credo escluda senza ombra di dubbio che chi è avanti possa sistematicamente ignorare chi è dietro senza correre rischi per se e per gli altri. Credo occorra buon senso e probabilmente una maggiore evidenza di tali regole nei comprensori, per quello che mi riguarda vieterei anche l'alcol sulle piste per non parlare di altro.
 
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