Chi ha ragione?

ok , come volete voi ...me ne sto tranquillo sotto un dosso e guai chi mi sfiora :D

Io stai tranquillo che non ti sfioro :D

Al massimo ti salto e nel frattempo faccio due backflip :CICCIO:CICCIO

Ma più probabilmente sono "nei boschi a vivere con saggezza e in profondità e a succhiare tutto il midollo della vita"
:DDD
 
Il buonsenso non si può regolamentare. O ce l'hai o non ce l'hai. Le regole servono a stabilire in caso di incidenti chi ha ragione o torto, ma non possono esistere regole per ogni singolo caso o situazione.
Se uno taglia la pista all'improvviso senza guardare se c'è qualcuno a monte o di fianco è uno scriteriato tanto quanto uno che viene giù a valanga a poca distanza da principianti o serpentoni di allievi dietro ai maestri, perchè nessuno è padrone esclusivo delle piste, come non lo è delle strade, che stia a monte o valle, davanti o dietro
Le situazioni pericolose vanno previste ed evitate nel limite del possibile. Ma non ci possono essere norme che lo impongano a prescindere. Le regole e le norme purtroppo servono soprattutto quando l'incidente è già successo.
Nei punti pericolosi, come un dosso oltre il quale non si vede nulla, bisogna rallentare quel tanto che basta per avere la possibilità di fermarsi in caso ci sitrovasse qualcuno davanti, magari per una caduta. Allo stesso modo non ci si ferma VOLONTARIAMENTE dietro a un dosso o in un passaggio obbligato, perchè si crea una situazione di pericolo per chi arriva dietro di te. Il pensare "ah ma tanto ho ragione io perchè devono andare piano" è una roba insensata. Non si fa, punto, non vedo cosa ci sia da discutere. Che ci sia o meno una regola che lo dice. Esattamente come in auto non ci deve fermare dopo un dosso o una curva cieca. Bisogna fare attenzione in caso ci fosse qualcuno fermo per sbandate o incidente, a me è capitato e non è una cosa simpatica nemmeno se vai piano, così come non ci si ferma o rallenta bruscamente per evitare di mettere in pericolo chi arriva da dietro.
Come giustamente fai notare lo sciatore non ha gli specchietti retrovisori come la macchina, quindi di logica chi è a monte deve dar la precedenza a chi è a valle, sempre.
Non ci sono gli specchietti, ma girare un po' la testa ogni tanto non costa nulla. Non c'è bisogno di ruotare la testa di 180° dopo tutto HIHIHI

Io per es. sono poco più di argento base e nel continuo tentativo di migliorare e di tirare curve in conduzione, spesso cado, oppure prendo troppa velocità e tiro delle diagonali troppo lunghe, questo se guidassi una macchina significherebbe tagliare la strada a chi mi sta superando, ma sugli sci come faccio a sapere se mi stanno superando ? Non a caso la maggior parte delle cadute le faccio proprio quando per la paura che qualcuno (veloce e più bravo di me) mi sta sorpassando, mi giro e guardo dietro. Girarsi per vedere chi scende mentre si stanno facendo manovre impegnative spesso significa cadere...

La differenza la fa una variazione brusca di ciò che stai facendo (spero di spiegarmi bene)
Se io da dietro vedo che stai facendo curve larghe o rallento in attesa del momento più tranquillo per passarti o mi adeguo e in ogni caso passo nel punto più lontano che mi permette la pista. Se in vece stai facendo curve strette e all'improvviso ti metti a tagliare il pendio senza guardare dietro, beh, magari non ci sarà una regola che lo impone, ma di certo non è un comportamento corretto. Se credi che guardare dietro ti possa far cadere rallenti quel tanto che basta per evitarlo.

Senza criticare nessuno per come la pensa, non è una questione di norme o di fare a gara tra chi ha ragione o torto, ma semplicemente di buonsenso e rispetto per il prossimo. Semplicemente tra virgolette logicamente HIHIHI
 
Scusate, magari ne avete già parlato, ma vorrei tanto sapere se è possibile spendere una parola definitiva su chi ha ragione in pista.

Ho sempre pensato (scio dal lontano 1968) che chi è davanti ha SEMPRE ragione. Ergo chi è dietro deve essere in condizione di frenare e/o evitare qualsiasi ostacolo gli si ponga davanti. Anche se chi sta davanti fa manovre inaspettate. D'altra parte chi sta davanti avrà pur diritto di cadere o cercare di evitare di cadere in tutti i modi possibili? Oppure a sua volta di cercare di evitare chi gli è davanti in qualsiasi maniera?

Sono molto convinto di ciò tuttavia non sono depositario di nessuna verità. La domanda è: al di là del vostro graditissimo parere esiste una sorta di "Codice dello sci"? Ultimamente poi vanno di moda le assicurazioni sulla neve e dunque mi chiedo: in base a cosa si determina la colpa in caso di sinistro?

Grazie per le eventuali e apprezzate risposte.

http://www.skiforum.it/forum/discus...le-12-regole-di-buona-condotta-sugli-sci.html



Poi, in un post successivo dici che eri "sempre a monte"....vuol dire che non sorpassavi mai nessuno? Appena ne sorpassi uno,automaticamente sei " a valle" ... ;-)
 
Per il primo punto ti devo contraddire. Sono stato testimone di un incidente e chiamato pure come teste nelle cause che sono seguite. Allora. Si scendeva la rossa di Bellamonte, bellissima giornata, neve perfetta, affollamento normale. Uno sciatore che mi stava davanti, arriva ad un "dosso" ed all'improvviso si è trovato uno sciatore principiante proprio sotto che stava ascoltando i consigli di un amico (stava a spazzaneve). Purtroppo l'impatto c'è stato e lo sciatore principiante si è fatto male (non per l'impatto, ma per altra cosa derivante dall'impatto). Chiamati i soccorsi, io e gli amici fermi in loro attesa, arriva una poliziotta che presta le prime cure. Arrivano gli altri sciatori, da sopra, e scartano all'improvviso. Dopo che un tavolaro arriva a tutta velocità e pettina i capelli alla polizootta, ci decidiamo di salire sul dosso e deviare il "traffico". Era chiaro che lo sciatore "preso" stava in una posizione (quasi fermo) pericolosa (la dimostrazione del tavolaro che ha sfiorato la poliziotta), ebbene nella causa penale (la guarigione ha superato tot gg) e civile, nella quale lo sciatore investitore sperava almeno ne 50% di colpa , i giudici hanno dato sempre ragione all'infortunato, senza tener conto di nessuna circostanza.

E' l'ennesima dimostrazione che non esistendo un codice con valore di legge, i giudici fanno quello che gli pare...
Io sono stato testimone della cosa opposta, e li sono stati i poliziotti in primis, correttamente, ad evitare un'inutile causa legale... moroso e morosa che si facevano le foto dietro a un dosso, sciatore che arriva e centra lei, non arrivava a velocità folle, stava sciando normalmente, ma non poteva evitarla, moroso stupido che prima ha aggredito l'investitore, poi chiamati i soccorsi voleva sporgere denuncia direttamente ai poliziotti, il poliziotto gli ha detto che era liberissimo di farlo, loro nel rapporto avrebbero chiaramente scritto che si trovavano a centro pista fermi ed era impossibile vederle, e che al massimo avrebbe potuto sperare in un concorso di colpa, ma molto probabilmente, alla luce del rapporto, avrebbe dovuto risarcire per eventuali danni l'investitore.

Purtroppo siamo in italia e leggi non ne esistono, e spesso i servizi di soccorso non sono preparati a gestire diatribe, anzi spesso, non essendoci una normativa riconosciuta, cercano di evitare di schierarsi da una parte o dall'altra...

Comunque, è solo questione di buon senso, io quando ci sono i merenderos sulle piste sono il primo che guarda dietro ad ogni dosso... perchè ormai in 33 anni che sci ho visto le peggio cose... ma fino a che lo sci sarà privo di un codice chiaro di comportamento, che non sia "il decalogo di chissà chi", bensì una legge seri e chiara... certe questioni saranno sempre più complesse.
 

.

Teoricamente sarei d'accordo con punto 1 e 2, MA

Dipende dal punto di vista:
caso1
DAVANTI
- se mi fermo (non cado) dietro un dosso sono un asino
DIETRO
- comunque non arrivo ad un dosso a velocità tale da non fermarmi se dietro c'è un asino (e se dietro c'è un buco con chi me la prendo? col gestore? intanto mi ammazzo...)

caso 2
DAVANTI
- se cambio traiettoria sarebbe intelligente che io guardi (anche in strada se giro a sinistra prima guardo nello specchietto, poi metto la freccia)
DIETRO
- non passo così vicino e così veloce ad uno da non essere capace di evitare un suo improvviso cambio di direzione

caso 3
Qui non sono d'accordo per niente.
Se vado addosso ad uno che SENZA cambiare direzione cade vuole dire che non ero a distanza di sicurezza, quindi ho torto io e basta.

Negli altri casi.... la colpa o meno di quello davanti è irrilevante nel momento in cui non lo evito.
Io dietro avrò nella migliore delle ipotesi il concorso di colpa, non avrò mai ragione (a meno che - secondo me - si tratti di uno che ENTRA in pista), quindi è inutile che io mi appelli alle eventuali concomitanti colpe di quello davanti (ammettendo che esistano come da condivisibili interventi di cui sopra)

Il tuo discorso lo condivido al 100%, lo dico sempre, è questione di buonsenso...
Il problema è che oggi non è la velocità il vero problema...

Primo, puoi far male a qualcuno andando a velocità bassissima
secondo, la maggior parte delle cause è dovuta più al fighetto che si rovina la giacchetta della colmar da 1000 euro che a danni fisici
terzo, la gente che affolla le piste nelle vacanze, quelli che io chiamo "i merenderos" è gente con una preparazione atletica pari a zero, uno scarso livello tecnico, e poca attitudine a cadere... quindi basta che li sfiori, e si spezzano come fuscelli... uno sciatore allenato, con esperienza, ha di norma la tecnica, il fisico e il buonsenso per affrontare ogni situazione a rischio... a parte la bassissima percentuale di sboroni domenicali che si sentono Bode Miller... ma sono davvero pochi ormai...
 
Ieri sera una mia amica che lavora in un ospedale (non si dice quale) ha visto arrivare una bimba che è stata "falciata" mentre seguiva il maestro - rottura di milza più varie altre grane.
Non voglio sapere nulla sulle conseguenze legali, sulle colpe, sulle circostanze.

E' un po' off topic ma mi colpisce.
Forse perchè ho due bambini, e penso che se fosse figlia mia al di là della rabbia, della denuncia, della colpa o del risarcimento resterebbe solo il dolore.

Tutto questo secondo me non deve succedere.

E se sciamo con l'idea che uno che si ferma dietro un dosso ha torto, prima o poi uno dietro al dosso lo centriamo (e se è una bambina? :shock:)

Se sciamo con l'idea che non ci possiamo permettere di centrare uno dietro al dosso magari ci succede lo stesso, ma magari no.
 
Se io da dietro vedo che stai facendo curve larghe o rallento in attesa del momento più tranquillo per passarti o mi adeguo e in ogni caso passo nel punto più lontano che mi permette la pista. Se in vece stai facendo curve strette e all'improvviso ti metti a tagliare il pendio senza guardare dietro, beh, magari non ci sarà una regola che lo impone, ma di certo non è un comportamento corretto. Se credi che guardare dietro ti possa far cadere rallenti quel tanto che basta per evitarlo.

Secondo me ti sbagli di grosso, tu fai un ragionamento di buon senso ma il buonsenso come hai scritto tu non si norma, il dodecalogo dello sciatore dice il contrario di quello che affermi tu: chi è a valle può variare la direzione come meglio crede quindi può passare da serpentina a curvoni ed è chi segue che deve sorpassare a una distanza tale da lasciare margine a chi sta a valle e viene sorpassato. Punto.
 
....

...la gente che affolla le piste nelle vacanze, quelli che io chiamo "i merenderos" è gente con una preparazione atletica pari a zero, uno scarso livello tecnico, e poca attitudine a cadere... .

c'è qualcuno che li chiama "Pellegrini delle nevi"
Facciamoci una risata va...:DDD :DDD :DDD


Tracciamo un identikit breve del PELLEGRINO:

- usa prevalentemente la busta di plastica o il sacco nero della munnezza, talvolta lo slittino rigorosamente in pista
- è vestito in poliestere tecnicolor made Auchan o con tutto quello che è avanzato dall'ultimo conflitto mondiale
- se possiede degli sci, sono quelli da 3,5 mt usati da suo nonno nel 1902
- ha sempre il paraorecchie, talvolta quello Barilla di Tomba
- porta sempre il lupetto e la sciarpa per proteggere la gola anche ad aprile col sole e con 29°
- carico di adrenalina, urla in dialetto stretto scivolando sulla neve a 5 km/h travolgendo tutto quello che trova davanti a se
- malgrado faccia rovinose cadute non si rompe mai un dito ne riesce ad intaccare i capelli pieni di gel fatti dal barbiere
- si riempie di neve il cofano della propria autovettura ma alla prima curva è di nuovo tutto per terra
- circa 10km prima dell'arrivo, gioca con la neve marcia e piena di fango a bordo strada durante la sosta per il mal d'auto
- rompe rami ed alberi per fare braccia, naso e capelli ai suoi pupazzi informi
- butta sulla neve i rifiuti al grido di: "tanto la neve scioglie tutto"
- mangia rigorosamente ogni 10 min un pezzo del panino con la frittata per non sentire freddo
- non prende mai lezioni di nessun sport perché ha l'amico che è "troppo pro e ce lo impara"
- non ha le catene in macchina perché non ne comprende l'utilità ma ha il parasole per riparare il cruscotto e la carta stagnola per incartare i resti dei panini
- deve posteggiare l'auto sulle piste perché non si può mica trascinare lo slittino o la busta per tutta quella strada
- usa il casco della bicicletta del nonno come caschetto sulle piste da sci
- quando deve prendere la seggiovia a 4 posti appena si apre il cancelletto partono in "6" e poi si guardano a vicenda per capire chi è l'intruso

Ho modificato piccole parti dall'originale..
 
Chi mi è a valle può fare tutto ciò che gli pare, l'importante è che mi lasci un metro a bordo pista per il sorpasso!:D
Pericolosi sono quelli che per allenare/imparare la carvata chiudono la curva fino a risalire contromano senza guardare!:evil:
 
Chi mi è a valle può fare tutto ciò che gli pare, l'importante è che mi lasci un metro a bordo pista per il sorpasso!:D
Pericolosi sono quelli che per allenare/imparare la carvata chiudono la curva fino a risalire contromano senza guardare!:evil:
ti contradici,
se chi è a valle può fare quello che gli pare può anche girare e risalire senza guardare :-?
 
E se sciamo con l'idea che uno che si ferma dietro un dosso ha torto, prima o poi uno dietro al dosso lo centriamo (e se è una bambina? :shock:)

non credo che il fatto di essere sicuri di aver ragione spinga a sciare a tutta in zone pericolose xché non penso che spaccarsi le ossa "avendo ragione " sia una soddisfazione x una persona con un minomo di cervello :shock:
chi scia "pericolosamente" lo fa comunque , causa ignoranza e mancanza di rispetto ...imho
 
La pista da sci e' un luogo pubblico ove esistono regole generali ha cui attenersi.. Oltre al dodecalogo dello sciatore, che esplica norme specifiche, esistono norme generali legate alle norme di trasporto ed al codice della strada che, per molti versi, e' ampiamente usato per dipanare diatribe ed e' molto usato dai Giudici. Ripeto che il concetto che "CHI STA DAVANTI (A VALLE) HA SEMPRE RAGIONE E PUO' FARE QUELLO CHE VUOLE" e' un concetto errato e pericoloso...non rielenco i numerosi esempi gia' portati in questo topic..voglio solo sottolineare che non esiste una zona franca di azioni e di comportamenti che mi esonera dal rispettare sempre e comunque le regole del buon senso e del buon comportamento, qualunque sia la mia posizione sulla pista.
 
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