Curva a "baffo" o curva a "C"? Ted ama la seconda, e voi?

Sicuramente.

La domanda di Vettore però mi pare vertesse sull'uso consapevole dell'interno. Non inconsapevole.

E anche in ottica consapevole, per le stesse cose che scrivi, è più facile anche caricarlo.
Caricare consapevolmente l'interno sarebbe facile ? Non direi, richiede una tecnica già piuttosto avanzata... Non so se parliamo della stessa cosa, a questo punto.
 
Caricare consapevolmente l'interno sarebbe facile ? Non direi, richiede una tecnica già piuttosto avanzata... Non so se parliamo della stessa cosa, a questo punto.
Per le leggi della fisica è più facile caricare l'esterno o l'interno?

Poi "usarlo" bene è un altro paio di maniche.

Ma per salirci sopra e caricarlo basta fare tipping e aspettare senza preoccuparsi di altro.

Perchè non fosse vero possiamo chiudere scuola sci perchè il 99% dei commenti diventerebbe inutile.
 
L'esterno, a occhi chiusi. Se poi per "caricare" intendi "appoggiarsi sul" è tutto un altro discorso.
Quindi cosa perdiamo tempo a fare commentando internate....visto che il risultato di una cosa facile dovrebbe essere proprio il "desiderata"?

Perché lo sciatore che si "butta dentro" è figlio del principio di azione e reazione e dell'istinto.

Non puoi modellizzare lo sciatore come un ceppo sottoposto a centrifuga. Lo sciatore ha capacità di moto propria.

Ma ripeto, stando su una sezione a commentare internate, diventa pure ridondante il discorso visto che si deve fare qualcosa "per non finire sul" è non il contrario.
 
Quindi cosa perdiamo tempo a fare commentando internate....visto che il risultato di una cosa facile dovrebbe essere proprio il "desiderata"?

Perché lo sciatore che si "butta dentro" è figlio del principio si azione e reazione.

Non puoi modellizzare lo sciatore come un ceppo sottoposto a centrifuga.
Al mio paese se scrivo "caricare" intendo ricercare un gesto in modo volontario e consapevole: quanti sono in grado di caricarlo, l'interno ? Quello di cui scrivi tu è quando non trovando l'equilibrio sullo sci esterno, come dev'essere, lo sciatore finisce - in modo del tutto inconsapevole ed anzi, credendo il più delle volte di fare delle gran pieghe - per trovare l'equilibrio sullo sci sbagliato, e cioè l'interno. Mi pare chiaro. Più di questo non so che aggiungere. Se su un campetto ricerchiamo il carico degli sci l'esterno lo porto in qualche modo a casa, se non ho una serie di abilità e cerco il carico sull'interno, vado per terra.
 
Al mio paese se scrivo "caricare" intendo ricercare un gesto in modo volontario e consapevole: quanti sono in grado di caricarlo, l'interno ? Quello di cui scrivi tu è quando non trovando l'equilibrio sullo sci esterno, come dev'essere, lo sciatore finisce - in modo del tutto inconsapevole ed anzi, credendo il più delle volte di fare delle gran pieghe - per trovare l'equilibrio sullo sci sbagliato, e cioè l'interno. Mi pare chiaro. Più di questo non so che aggiungere.
Tutti quelli che imparano a condurre sanno farlo. (Liv 5+?)

Non è un tema di capacità di fare ma di MISURA (tra interno ed esterno)

Che è quello che chiedeva Vettore : dove sta la misura?

E infatti tutta la didattica di tutte le scuole si concentra...sull'esterno. Perché allo sciatore dare tanto esterno (e poco interno) riesce più difficile.
 
beh in quel video la giornata non era proprio il massimo , scarsa visibilità , buche e mucchi di neve a cazzum .
Sono contento di come ho sciato il muro , dove già farlo in conduzione non è proprio facile facile , soprattutto in quelle giornate .
su 100 curve ogni tanto l'interno lo piglio , ma è un problema di avanzamento dalla curva precedente e mancato uso di caviglia ad inizio curva , perchè con la parte alta non sono messo male .
E' prorpio che non vado a spingere in spatola , oltre che a sedermi .
Posso testimoniare, perché c'ero, che la visibilità era molto piatta e la neve sotto lo sci cedevole, dava ben poca fiducia.
Ogni bozzo o solco si vedeva all'ultimo, quindi condizioni parecchio difficili per fare esercizi stilistici con successo...
Poi dopo le 11,30 tutto è peggiorato di botto... Meteo? No, prosecchi! :ROFLMAO:
 
Al mio paese se scrivo "caricare" intendo ricercare un gesto in modo volontario e consapevole: quanti sono in grado di caricarlo, l'interno ? Quello di cui scrivi tu è quando non trovando l'equilibrio sullo sci esterno, come dev'essere, lo sciatore finisce - in modo del tutto inconsapevole ed anzi, credendo il più delle volte di fare delle gran pieghe - per trovare l'equilibrio sullo sci sbagliato, e cioè l'interno. Mi pare chiaro. Più di questo non so che aggiungere. Se su un campetto ricerchiamo il carico degli sci l'esterno lo porto in qualche modo a casa, se non ho una serie di abilità e cerco il carico sull'interno, vado per terra.
cioè ?
spiegami che devo fare con 'interno , discorso interessante....
 
A me sei piaciuto. Nella prima parte il 90% degli sciatori non avrebbe provato a tirare due curve ma avrebbe portato giù un cristiania o un corto. Poi è venuto sporco ma..per forza.
Di certo le cunette puniscono ogni verticalizzazione. Paradossalmente è un buon allenamento.

La ricerca di esplosività si vede ma qualche volta forse devi dosare di più. Sul freeride non scherzavo infatti.

Se proprio devo fare un appunto più visivo, ogni tanto mi dai l'impressione di esaurire troppo presto il movimento , non so se per irruenza o disponibilità, e questo un pò mi sembra ti impedisca di spingere avanti bene l'esterno per cercare uscita accelerata.

Nell'ultima parte invece lo sci si vede che risponde forte. A riprova della neve più dura.
Grazie . Vedo che hai capito il problema , era abbastanza in sciabile , e anche se nel video sembra facile metterti a fare quegli archi, ti assicuro che non lo era per niente .
Spero di avere occasione di rifare un bel video in condizioni non dico buone ma normali , cioè senza buche e cunette ... ma soprattutto vederle , cosa che era impossibile fare nel video .
Ho sciato praticamente solo coi piedi e senza gli occhi.
Il discorso esaurire il movimento è corretto .
Ma il problema non è che esaurisco il movimento , ma che resto li ....
dovrei cercare di iniziare prima a venir via e cercare profondità invece di aspettare .
Hai ben visto, un errore che mi correggono spesso anche in GS , cioè restare troppo in curva , cosa che penalizza parecchio
1 perchè fai più strada
2 perchè vai in salita
3 ritardi tutto il movimento

uno dei tanti errori che faccio .
 
E quella condizione di neve, che poi era il senso del mio intervento, costringe a una ripartizione dei carichi meno estrema e polarizzata sull'esterno.
Così come la neve fresca.
Serve una gradualità che sul duro non solo non serve ma è inefficace.

Chiunque abbia sciato su neve anche solo primaverile (come quella) lo sa bene.

Più che il campetto forse ti serve fare un pò di freeride...così da educare il piede ai diversi tipi di neve..

Che è una cosa che vedo fare tantissima differenza anche in WC...(l'educazione del piede a nevi diverse dal ghiaccio..)
Questo lo trovo uno spunto interessante. Anche sciatori bravi (o molto bravi) possono andare in sofferenza con condizioni della neve non ideali o mediocri o addirittura pessime.
Questo perché, secondo me, non hanno preso tempo a sciare con tecnica "classica" o a sciare molto fuori pista (dove la sciata "old school" si rende spesso necessaria).
Ricercare una diversa ripartizione dei pesi e dei carichi sugli sci, esterno e interno, al di fuori degli automatismi che si creano quando si allena molto la curva sportiva, è la chiave per essere flessibili, per adattare la propria sciata alla situazione. La sciata classica un po' insegnava questa capacità, soprattutto se finisci a sciare su neve naturale, trasformata o ventata etc.
E' quello che fa la differenza, un po' a tutti i livelli, tra chi scia bene secondo i canoni moderni, ma necessita di condizioni ottimali per poter esprimere al meglio quello standard, e uno sciatore maturo sotto tutti i punti di vista, che è poi quello a cui dovremmo tutti aspirare ( di sicuro è quello a cui aspiro io.....)
Aggiungo un'altra riflessione, riprendendo una "provocazione" di @Vettore2480 di qualche discussione fa, che è stata lasciata cadere ma che ha un suo senso.
Una conseguenza della ricerca del gesto "perfetto" secondo lo standard moderno obbliga a passare molto tempo su piste e su nevi uguali a se stesse ripetendo ad nauseam un gesto tecnico che deve sfruttare le geometrie degli sci moderni per essere efficace ma che praticamente non cambia molto tra archi differenti o su pendenze diverse.
Francamente... può diventare noioso.
Ecco perché sciare sulla pappa, sulle gobbe, nel casino, ma soprattutto al di fuori di piste in fondo tutte uguali a se stesse per il tipo di sfida che impongono, oltre a essere più vario e divertente, serve. Serve a sciare meglio.
 
Questo lo trovo uno spunto interessante. Anche sciatori bravi (o molto bravi) possono andare in sofferenza con condizioni della neve non ideali o mediocri o addirittura pessime.
Questo perché, secondo me, non hanno preso tempo a sciare con tecnica "classica" o a sciare molto fuori pista (dove la sciata "old school" si rende spesso necessaria).
Ricercare una diversa ripartizione dei pesi e dei carichi sugli sci, esterno e interno, al di fuori degli automatismi che si creano quando si allena molto la curva sportiva, è la chiave per essere flessibili, per adattare la propria sciata alla situazione. La sciata classica un po' insegnava questa capacità, soprattutto se finisci a sciare su neve naturale, trasformata o ventata etc.
E' quello che fa la differenza, un po' a tutti i livelli, tra chi scia bene secondo i canoni moderni, ma necessita di condizioni ottimali per poter esprimere al meglio quello standard, e uno sciatore maturo sotto tutti i punti di vista, che è poi quello a cui dovremmo tutti aspirare ( di sicuro è quello a cui aspiro io.....)
Aggiungo un'altra riflessione, riprendendo una "provocazione" di @Vettore2480 di qualche discussione fa, che è stata lasciata cadere ma che ha un suo senso.
Una conseguenza della ricerca del gesto "perfetto" secondo lo standard moderno obbliga a passare molto tempo su piste e su nevi uguali a se stesse ripetendo ad nauseam un gesto tecnico che deve sfruttare le geometrie degli sci moderni per essere efficace ma che praticamente non cambia molto tra archi differenti o su pendenze diverse.
Francamente... può diventare noioso.
Ecco perché sciare sulla pappa, sulle gobbe, nel casino, ma soprattutto al di fuori di piste in fondo tutte uguali a se stesse per il tipo di sfida che impongono, oltre a essere più vario e divertente, serve. Serve a sciare meglio.
Cosa intendi per "old school"?

Se intendi riferirti alla distanza tra i piedi, un minimo ti seguo, ma mi fermo qui.

I freerider moderni hanno una sensibilità alla spigolo e di "old school" hanno poco se non il fatto di giocare sulla distanza tra i piedi per favorire il galleggiamento...e solo quando sciano la massima.

Poi chiaramente il concetto di "spigolo" sulla polvere cambia significato. Più che vincolo sembra un timone...

Il fatto che sulle ns montagne (in particolare ad est) poi le gobbe siano scomparse è un fatto prettamente turistico ma che, come dici bene tu, tende a impoverire tecnicamente.

Che nello sciare in tutte le condizioni si diventi sciatori migliori...100% d'accordo.

Per quanto mi riguarda lo sciatore evoluto dovrebbe riscoprire gli sci a centro medio-largo (tra 80 e 95) e cominciare a godersi anche le condizioni naturali. Spesso non ci si diverte per questione di materiale troppo race (stretto ma soprattutto troppo duro per quelle condizioni)

Però non sono alternative al fare i criceti e provare e riprovare, sono complementari.
 
Ultima modifica:
Relativamente alla pressione sullo sci interno dai dati che si hanno a disposizione da questo test non credo si possa tirare delle conclusioni.
Ted ha una pressione sull'esterno pari al doppio rispetto all'interno che rimane comunque parecchio carico. Lo sciatore di alto livello che fa parte dello staf tecnico di Carv carica parecchio l'interno, con carichi molto vicini tra loro. L'istruttore top invece carica molto l'esterno e molto poco l'interno.
 
Ma guarda, siamo sempre lì:


Min 4.48, quel che ti dicevo prima sul fatto che ti estendi verticalmente. E poi min 6.00.
il discorso ginocchia a x proprio non c'è l'ho come problema , ho un buon parallelismo delle tibie ....
davvero non capsico cosa vuoi correggermi ....
spiegati meglio anche discorso verticalizzazione ....anche perchè se guardi dove c'era da sciare veramente , cioè sul muro mi sembra che più ricerca della profondità di così ...
 
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