COMUNE DI SAPPADA PLODAR GEMANDE
Sappada, Friuli Venezia Giulia e turismo invernale
Le polemiche di questi giorni, alimentate sui social e sulla stampa soprattutto da un corrispondente locale, già noto per la sua inclinazione a dare dei fatti una forviante lettura personale, impongono un chiarimento.
Sappada non è affatto delusa da come è stata accolta in Friuli Venezia Giulia, poiché l'attenzione ricevuta in questi anni dalla Regione è stata costante, sia in termini di finanziamento alle iniziative proposte dall'Amministrazione e dai privati, che in relazione alla disponibilità del Presidente Fedriga e degli Assessori regionali; in altre parole, Trieste è assai vicina ed attenta, e sarebbe stata sufficiente la lettura del giornalino informativo uscito a fine gennaio per rendersene conto.
Anche in merito al nuovo impianto di Sappada 2000 siamo di fronte ad una mera "polemica social", poiché la scarsa affluenza alla riunione promossa dal gruppo di minoranza rende palese da un lato che le scelte dell'Amministrazione non sono così oscure come si vuol far credere e, dall'altra, che le proposte avanzate dal gruppo "Sappada cambia" hanno scarso seguito (forse perché impraticabili ?).
Ad ogni buon conto, è opportuno ribadire le ragioni oggettive che hanno indotto l'Amministrazione a condividere un investimento sul comprensorio di Sappada 2000, per altro specificando con convinzione che gli impianti dovranno sfruttare tutto il demanio sciabile, e dunque con una seggiovia verso nord, in direzione della malga, in sostituzione degli skilift. Si tratta di condizione imprescindibile per l'investimento; sarebbe anche bello che la stazione di partenza venisse collocata sull'area Parcheggio Rio Kratten, onde favorire la visibilità e l'accessibilità, ma non è opportuno addentrarsi in dettagli troppo tecnici.
Le motivazioni, in sintesi, sono queste
a) la relazione "Gober" di Promoturismo indica come si tratti dell'intervento prioritario, capace di dare una svolta al paese;
b) c'è l'imprescindibile e prioritaria esigenza di sviluppare il demanio sciabile in alta quota, oltre 2000 metri sim, e Sappada 2000, con lo sviluppo verso nord, è l'unico impianto a Sappada che ha tali caratteristiche:
c) Sappada 2000 è l'unico impianto che gode di una doppia stagionalità (di
gran lunga migliore rispetto a tutti gli altri impianti di risalita di Sappada);
d) l'area, molto soleggiata anche d'inverno, si presta più di altre ad una
fruizione anche da parte di famiglie e di quanti non sciano, a maggior ragione se alla realizzazione dell'impianto seguirà la creazione di attrazioni collaterali ed alternative allo sci, quali sentieri ricreativi e naturalistici, bike park, zip-line, aree di osservazione panoramica, ecc.; e) l'attuale seggiovia di Sappada 2000 terminerà la propria vita tecnica nel 2024, e gli interventi imprescindibili per ottenere una proroga di pochi anni avrebbero un costo esorbitante; f) il nuovo impianto valorizzerà strutture già esistenti e di proprietà del
Comune di Sappada (Rifugio, Malga e manufatti limitrofi). g) la possibilità del collegamento fra Pian dei Nidi e Campetti - Col dei Mughi (ex pista nera), attraverso un impianto idealmente denominato "Rossebont" è tutta da verificare, poiché ad oggi esiste solo una linea tratteggiata sul "Piano neve", senza nemmeno la previsione di demanio
sciabile; si tratterebbe quindi di intervento con un iter urbanistico
complesso ed incerto, in quanto ricade in area SIC e ZPS, con tutto ciò che
ne consegue in termini di effettiva realizzabilità in tempi ragionevoli; h) il collegamento fra Campetti-Col del Mughi e Pian dei Nidi può essere realizzato attraverso un sistema alternativo (es monorotaia o altro), poiché la distanza è assai breve (dalla sede Alpini a Pian dei Nidi sono circa 400 m).